Mister Nesta, è stato un precampionato diverso dagli altri anni. Come arriva il Frosinone all’esordio con l’Empoli? Quali sono gli indisponibili per questa gara?
“Abbiamo iniziato un po’ dopo le altre squadre per ovvi motivi, visto che la nostra stagione è terminata il 20 agosto. Stiamo tornando in carreggiata, abbiamo qualche giocatore infortunato dalla passata stagione: Novakovich sta rientrando con cautela, Rohden potrebbe rientrare a pieno ritmo e poi Tabanelli, Gori e Salvi sono ancora fuori”.
Tralasciando il mercato ancora in corso, quali sono gli aspetti principali nei quali il Frosinone deve migliorare rispetto allo scorso campionato?
“Sicuramente la continuità all’interno della stagione. Abbiamo fatto vedere due facce della stessa squadra, è necessario essere costanti: nei risultati e nell’atteggiamento”.
Considera già la partita con l’Empoli uno scontro diretto o crede che la squadra toscana sia un gradino sotto Spal, Brescia, Lecce e Monza?
“Presto per esprimere dei giudizi. C’è il mercato aperto, per molte squadre deve ancora iniziare. Tutti dicono ed anche io mi associo al commento secondo il quale dalla Lega Pro sono salite squadre molto forti ma è anche vero che nessuno può dare un peso assoluto alle altre rose. Sarà una stagione molto particolare. Ad esempio l’Empoli, nostro primo avversario, è stato sempre forte storicamente, lo scorso anno ha speso molto e finora ha sistemato qualcosa che mancava nell’organico. Ed è un avversario sempre molto difficile da affrontare”.
Esattamente un anno dopo il suo esordio sulla panchina giallazzurra che Frosinone ritrova e lei quanto è cresciuto/maturato come allenatore?
“Dopo un anno insieme penso di esserci conosciuti bene. Ognuno di noi sa come la pensiamo e cosa vogliamo. Faremo di tutto per migliorare la squadra, per renderla più forte della scorsa stagione. Vedremo se si riuscirà a fare qualcosa”.
Inizia il suo secondo campionato al Frosinone. Quanto è importante dare continuità al suo lavoro e che vantaggio pensa di avere rispetto a squadre che ripartono con un allenatore nuovo?
“Come ho detto prima ci conosciamo e questo è un passo avanti per tutti. Lo scorso anno ci sono stati dei problemi, cerchiamo di risolverli per crescere”.
Come sta Rohden? Può già giocare sabato o ha bisogno di tempo per acquisire una buona condizione fisica?
“Ha fatto mezzo allenamento con la squadra, in precedenza si era allenato con fisioterapisti e preparatori. Non è al 100% ma credo che lo porteremo e vediamo anche se potrà giocare”.
Rispetto all’anno scorso questo che sta per iniziare dà l’impressione di poter essere un campionato di qualità superiore. Lei mister è d’accordo? E qual è l’obiettivo di Nesta?
“Il campionato bisogna scoprirlo. Ci sono squadre che hanno speso tantissimo, hanno delle rose di spessore. E chi è sceso dalla serie A ha squadre comunque forti. Poi ci siamo noi, l’Empoli, la Cremonese e magari dimentico qualcun’altra. Il campionato sarà tosto e chi avrà maggiore continuità ne trarrà grandi vantaggi”.
Cosa è mancato lo scorso anno per essere promossi e cosa manca quest’anno. Una soluzione potrebbe essere il cambio di modulo?
“No, noi lavoriamo su un paio di moduli. Quello che abbiamo impiegato per buona parte della stagione e quello con il trequartista utilizzato nell’ultima parte del campionato. A volte i moduli cambiano in base alle esigenze di campo”.
Qual è la certezza più grande che la accompagna verso questa prima di campionato e quale invece il dubbio?
“La certezza è che quando siamo a regime, questa squadra non teme nessuno. Il dubbio è tenere quel ritmo, quella condizione. Lo scorso anno, dopo il lockdown abbiamo impiegato troppo tempo a ritrovarla. E fare i playoff da ottavi è stato un suicidio, nonostante fossimo anche riusciti poi a metterla sul binario giusto nei playoff. Lo ripeto: è necessario essere continui, spingere tutto l’anno. E questo è un aspetto da cambiare, sul quale dobbiamo lavorare”.
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