Come ormai noto, salvo situazioni che particolari (ed a questo punto anche non certo incoraggianti da altri punti di vista) il campionato di serie B ripartirà il 20 giugno. Tra venti giorni. Al momento però le squadre sono ancora molto limitate nei loro allenamenti che possono essere si, collettivi, ma mantenendo ancora il distanziamento. La traduzione spiccia di questo concetto è: niente partitelle e nessuna esercitazione che preveda il contatto. Una situazione che dovrebbe mutare dal 3 di giugno.
Infatti l’attuale decreto governativo, che disciplina anche questo aspetto, è attualmente in vigore fino alla mezzanotte di domani. Nelle prossime ore sono attesi sviluppi – anche per questioni ben più importanti del calcio – e nuove indicazioni. Tutto fa pensare al decadimento dell’obbligo sopracitato, con quindi la ripresa degli allenamenti in una forma normale e totale. Via libera alle partitelle ed a tutte le esercitazioni con contatto, sulle quali spiccano ovviamente quelle da palla inattiva.
Una forma questa che diventa assolutamente imprescindibile per la ripresa dell’attività agonistica. E’ impensabile che non ci possa essere infatti un periodo di almeno tre settimane dove ogni squadra, Empoli compreso, possa rimettersi in moto in modo completo prima di affrontare le gare di campionato. Chiaramente c’è da attendere, e quindi al momento non puo’ essere dato niente per scontato ma, salvo variazioni che sarebbero davvero una sorpresa, da mercoledi mister Marino potrà rimettersi il fischietto in bocca e dirigere un allenamento come si deve.
Io credo che le palle inattive saranno insieme alla condizione psicologica l’aspetto più importante, perché anche se iniziassero mercoledì 3 giugno ad allenarsi di nuovo su partitelle, contrasti ecc sarà sempre troppo poco il tempo per riprendere le misure nelle marcature, nei tempi di uscita del portiere, nell’allenare la concentrazione in area e riprendere confidenza con gli schemi senza essercisi allenati per ben 3 mesi e senza partite ufficiali e soprattutto considerando che ci saranno tante partite a ritmi bassi, tattiche e molto spezzettate.
Allora, così fosse, ne trarrebbe vantaggio il Pordenone