Il tecnico del Bologna, Sinisa Mihajlovic, ha parlato in conferenza alla vigilia della gara di Empoli.
Domani senza l’allenatore questa squadra va col pilota automatico?
“Purtroppo sono abituati, quindi non dovrebbe essere una novità per loro. Peraltro, oggi è il compleanno del Presidente e gli vorrei fare gli auguri. Lasciando i suoi parenti in Canada e venendo qua per la partita, ha dimostrato ancora una volta quanto tiene a Bologna. Domani vogliamo fargli un regalo”.
Andreazzoli si chiede qual è il vero Empoli. Anche lei sta cercando il vero Bologna?
“Penso che noi abbiamo un’identità ben precisa. Come allenatore non guardo solo ai risultati. Il Bologna oggi ha 8 punti, ma se tutto fosse andato come doveva andare ne avremmo avuti 10. Sicuramente quelli sono stati due punti persi, e se ne perderanno ancora ma spero per colpa nostra e non per colpa degli altri. Ho visto i miei giocatori nel dopo partita col Genoa… Spero che domani mettano in campo quella rabbia. A Milano avevamo fatto un brutto risultato e nonostante quello col Genoa abbiamo fatto una buona prestazione. Tutti possono vincere o perdere con tutti. Per me l’importante è che la squadra vada in campo con la massima concentrazione e intensità. Spero che loro mettano in campo una reazione propositiva, non come quella che ho avuto io dopo l’espulsione… che sarebbe stata da tre mesi di carcere, ma si sono limitati a una giornata perché hanno la coscienza sporca. Ma sottolineo che prima dell’espulsione io avevo fatto notare delle cose e mi sarei meritato un’ammonizione, non un’espulsione. Poi quando vedo un’ingiustizia, come quel rosso, non ragiono più”.
Nel reparto difensivo, cosa le è piaciuto di più e cosa c’è ancora da sistemare?
“La nostra fase difensiva è stata buona, avevamo perso due palle in uscita da cui sono nati gli unici pericoli. Siamo in un momento dove ogni minimo sbaglio subiamo gol. Miglioriamo, però, giornata per giornata e questo lo vedo dai dati post partita. Poi dobbiamo migliorare anche la fase offensiva: finora i nostri attaccanti esterni hanno reso poco. Li cambio spesso proprio perché li voglio freschi. Ma se gioco in modo offensivo voglio i gol, perché altrimenti il gioco non vale la candela. Dobbiamo essere più determinati”.
L’Empoli?
“Sono una buona squadra. Non hanno nomi eclatanti, ma hanno un’organizzazione di gioco meravigliosa. Se andiamo la pensando che la vinciamo perché siamo più forti, la perdiamo e anche di brutto. Andreazzoli fa sempre giocare bene le squadre. Loro sono motivati… Ho visto anche la partita con la Lazio che però ha vinto per fortuna. Hanno sempre fatto bene, sarà una partita tosta”.
Per reagire a certe situazioni, come la débâcle a Milano e l’ingiustizia contro il Genoa, quanto aiuta avere un gruppo con un buon mix di giocatori giovani ed esperti?
“Il nostro lavoro non è da tutti. Dobbiamo pensare che sono situazioni che fanno parte del nostro viaggio. I ragazzi hanno avuto un buon equilibrio mentale, altrimenti non avrebbero potuto fare quella partita col Genoa. I giocatori esperti sono importanti, ti fanno ragionare di più e ti aiutano a gestire meglio certe situazioni, mentre i giovani danno quella spensieratezza che serve”.
A proposito di giovani ed esperti, qual è il rapporto con Medel?
“Siamo legati, ci aiutiamo e in campo parliamo tanto. E’ importante quel tipo di comunicazione”.
Sinisa: una bella persona.
Gli auguro sinceramente di risolvere definitivamente i suoi problemi di salute.