Non possiamo permetterci cali di tensione sennò torniamo dove eravamo un mese fa”. Vincenzo Torrente vuole mantenere alta la concentrazione dei suoi ragazzi in vista del posticipo di domani sera, in casa di un Empoli quarto in classifica e imbattuto da 9 partite. Nella tradizionale conferenza prepartita, preceduta dalla visita di Antonio Matarrese alla squadra, il tecnico di Cetara ha fatto il punto sull’undici che affronterà i toscani. Confermato il blocco che ha battuto il Padova martedì sera, l’unico dubbio riguarda le condizioni fisiche di Ceppitelli. Al suo posto, nel caso non dovesse farcela, è pronto Polenta. Tra i 20 convocati non c’è Albadoro. “E’ in fase di recupero, non è ancora pronto ma spero di convocarlo a breve” chiarisce il mister. Si rivede invece Romizi che “nonostante non sia al meglio potrebbe essere inserito durante la partita”.
Spazio quindi all’analisi della formazione avversaria: “L’Empoli, nonostante alcune assenze importanti, è una squadra temibile. Dispone di una buona organizzazione di gioco, poi ha quella coppia d’attaccanti là davanti (Tavano e Maccarone, ndr) che fanno la differenza. Sembrano essere tornati due ragazzini, finalizzano tutte le occasioni che hanno a disposizione”. Rispetto per un avversario forte ma non paura: “Il nostro atteggiamento non deve cambiare. Andiamo ad Empoli a giocarci le nostre carte. Non firmerei per il pari. Non ho digerito il 2-3 dell’andata (con i biancorossi in vantaggio per 2-0 dopo i primi 45′,ndr), dovuto al calo fisico che la squadra ebbe nella ripresa”.
Torrente, come già detto in apertura, ci tiene a sottolineare che i giochi, causa penalizzazione e una classifica cortissima, sono ancora aperti e che quindi nessuno deve sentirsi autorizzato a tirare indietro la gamba. “Mancano 10 partite, può succedere di tutto – spiega – C’è ancora da soffrire e lottare. Basta poco per rimettere tutto in discussione”. Il riferimento è anche al periodo di appannamento avuto dai galletti da gennaio a marzo (2 punti in 6 partite) tanto che qualcuno aveva ipotizzato un avvicendamento in panchina. Un occasione, per il tecnico, per togliersi qualche sassolino dalle scarpe. “Io dico che ci vorrebbe maggiore coerenza e maggiore equilibrio nel dare giudizi e fare considerazioni. Non voglio fare polemica ma, fino a poche settimane fa, vi siete divertiti tutti. Mi riferisco in generale e non a voi giornalisti. Il valore di un allenatore, cosiccome quello di un giocatore, non lo si giudica da una o da poche partite”.
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