Fonte: Claudio “Freccia”
Gruppi principali: Maboo-Freak Brothers, Menti Perdute, Terni 1925, Daje Mò, Generazione Sconvolta, La Stirpe del Drago, G.d.F., Ivano Mari Group, Malati de Fere Group, club Roccarossoverde (nord), Piazza della Pacem, Fere Roma
Siti Internet: www.redboysternana.it – www.memorierossoverdi.it
Politica: storicamente prettamentedi sinistra, con in passato anche connotazioni destroidi
Gemellaggi/amicizie: Atalanta: dopo il rossoverde, è nerazzurro il colore della Est. Un gemellaggio che va oltre il calcio, che prende le due città e il suo popolo. Un rapporto saldo di amicizia e fratellanza.Fre e Dea, un unico amore che non muore mai. I due gruppi si conobbero a uno dei primi raduni ultrà organizzati da Padre Fedele Bisceglia a Cosenza e sono emersero subito delle affinità, soprattutto politiche. Così spesso si vedono gli striscioni rossoverdi appesi a Bergamo e viceversa, o bandiere dei 4 colori sociali. Numerosissime, per non dire infinite, le visite che si scambiano reciprocatamene. Striscione “Freak” a Firenze nel ’96, ad esempio, o striscione B.N.A., apparso moltissime volte a Terni. “Amici comunque vada”, fu la scritta della curva di Bergamo, che accolse i gemellati prima di un Atalanta-Ternana di Serie B di alcuni anni fa, con ogni lettera scritta con colori rossi, verdi, neri e azzurri, in alternanza. In Ternana-Atalanta (0-0) del ’99, le tifoserie rinnovano il patto di stretta amicizia. I ragazzi della curva Est in omaggio ai gemellati, colorano i settori coi colori sociali delle due squadre, al centro, al terzo anello le diciture “Freak-BNA per suggellare uno dei gemellaggi più vecchi e indistruttibili del panorama ultras italiano, sotto compare la scritta “Hasta siempre” e sotto ancora la scritta nerazzurra “Hermanos” (“fratelli” in spagnolo). Sempre molto alti i valori di fratellanza tra le due tifoserie. Molto bello anche lo striscione “Zuzza, Ivan, Laurent nei nostri cuori”, tre ultras ternani e atalantini scomparsi troppo presto. Bergamaschi a Terni nell’88/89, nel 99/00, striscione “Intifada” nerazzurro in curva Est, una volta anche nel derby; sbandierata per un Ternana-Atalanta; striscione “Hooliganz” bergamasco a Terni e a Verona; bandierone neroverdeazzurroblu per un Ternana-Atalanta; Freak a Firenze con le Brigate Nerazzurre Atalanta; striscione “Working Class in Atalanta-Brescia 04/05; Brigate Nerazzurre in Siena-Ternana 2003. Sampdoria: gemellaggio forte, sentito, storico, stretto più che altro tra i “Fedelissimi” Sampdoria e i gruppi della Est. Numerosissime le visite reciproche. Gemellaggio rinnovato nel 2000 a Terni, con una vera e propria “invasione” doriana. I ternani salutano i doriani con uno striscione. Erano stati i Nord Kaos a riallacciare il rapporto dopo che si erano persi i contatti. Striscione ternano per la compianta Simona dei Fedelissimi; Wild Group a Terni, gemellaggio con giri di campo coi bandieroni a Genova, Ultras Tito in curva Nord a Terni, striscione di ringraziamento degli Ultras Tito, megafesta al “Liberati” coi doriani, presenti pure nel derby di Coppa Italia; Fedelissimi, Rude Boys, Piazza del Carmine, Gruppo Via Moga al “Liberati”. Cosenza: gemellaggio fin dagli anni ’80, uno dei più vecchi e duraturi a livello nazionale, anche questa nata al raduno ultras. I Freak Brothers erano direttamente gemellati coi Nuclei Sconvolti. Striscione dei cosentini a Terni a fine anni 90: “Hasta sempre Zuzza”, noto leader ternano scomparso prematuramente anni fa. Casertana: molto bello fin dall’inizio questo rapporto, instaurato nell’85 tra le due tifoserie, in sintonia anche a livello politico. Quasi 30 anni di fratellanza mai scalfita, coi campani che anni fa dedicarono agli ospiti lo striscione “Benvenuti ai nostri fratelli”. All’inizio del ’92 i Fedayn Caserta consideravano, in un intervista, i Freak di Terni come loro unici gemellati. Quindi amicizia storica, soprattutto coi “Fedayn Bronx”, presenti moltissime volte al “Liberati”, come contro la Salernitana nel 2000; amicizia non causale: i due gruppi hanno molti punti in comune sul piano della mentalità. E’ sempre stato stupendo il rapporto coi casertani, specie negli anni 80 . Sbandierata in campo tra ternani e casertani nell’85/86, casertani a Terni anche nel 90/91. Freak al fianco dei casertani ad Ascoli in uno spareggio in campo neutro e nell’85 a Caserta. Striscione “Brigate” dei ternani a Caserta per lo spareggio col Savoia. Stendardo Fedayn Bronx Caserta a Salerno al fianco dei ternani nel 2001/02 e un’altra volta. Casertani a Perugia e Freak a Caserta sempre in quegli anni. Fano: bella amicizia, già piuttosto datata (anni 90). Striscione “Panthers” Fano esposto in Ternana-Perugia, Coppa Italia 99/00. Sono sempre stati accolti benissimo. Casarano: vecchia amicizia, ora meno sentita, visto che le due compagini non s’incontrano da tantissimo tempo. Negli anni 90 si disputavano partite di calcio amichevoli tra le due tifoserie, unite da un legame d’amicizia che va al di là della comune rivalità con Perugia. St. Pauli: nel 2003 partirono da Amburgo, città dove sorge il quartiere Saint Pauli, per arrivare a Terni dopo 24 ore per le strade di tutta Europa, una 50ina di ultras della famosa tifoseria “alternativa” di Amburgo, ospiti dei Freak Brothers e dei Working Class. Gli elementi che li accomunano, come si può facilmente intuire, sono il rifiuto di ogni forma di razzismo e nazismo e delle discriminazioni. Davvero bella questa unione internazionale con il quartiere a “luci rosse” di Amburgo, con la propria squadra che milita in Bundesliga 2, la nostra Serie B. Una bandiera rossoverde è apparsa nella loro curva più di una volta e uno striscione in tedesco è stato esposto tempo fa in onore dei ternani. Spesso presente poi lo striscione “Ultras St. Pauli a Terni Tirol Innsbruck: amicizia bella, internazionale; lo striscione dei “Verruckte Kopfe” di Innsbruck è presente in Ternana-Salernitana 99/00.
Buoni rapporti/reciproco rispetto: Potenza: bella accoglienza in terra lucana riservata ai ternani, a fine anni ’80. Prato: i vecchi ultrà pratesi, esistenti fino allo scioglimento nell’80, avevano uno stretto gemellaggio coi ternani. Torres: vecchia amicizia, fin dalla fine degli 80 coi sassaresi, amici anche dei casertani, ma poi diventati amici dei perugini. Ravenna: un tempo c’era un forte, sentito gemellaggio, diciamo alla fine degli anni ’80, poi trasformatosi quasi in indifferenza, da quando le due squadre, affrontando campionati, non si sono più incontrate. Discreti i rapporti, negli ormai lontani anni 80-90, anche con Udinese, Frosinone, Latina, Pescara, Forlì, Narnese
Rivalità: Perugia: quello umbro spicca tra i derby più accesi d’Italia, anche in Serie C le due tifoserie hanno organizzato coreografie e iniziative importanti. Ad esempio, nel derby dell’89, i ternani arrivarono in treno e fecero una megasciarpata, per poi passare ad una fumogenata e all’agitarsi di tremila bandierine. Nell’89/90, a 1200 tifosi in treno e 60 pullman a Perugia; all’altezza di Bastia Umbra alcuni tifosi iniziano una fitta sassaiola, ferendo lievemente al volto un tifoso ternano. I perugini mandano in campo un maiale con la sciarpa neroverde, mentre spunta dalla Nord la scritta “Ternani inutili”, con la Sud che risponde “Ma quando giocate in casa?” La Nord propone “Un passato di storia un futuro di gloria”, e la Sud risponde con “Più che un grifo…un pappagallo”. Al ritorno in stazione i perugini si alternano lungo la via sfottendo e tirando sassi, automobili targate Terni vengono danneggiate, una addirittura, si dice, spinta in un burrone. Al ritorno verso Terni un mattone rompe un finestrino ferendo un ragazzo. Il 29 ottobre ’96 un pulmino di tifosi, composto da otto ragazzi e una ragazza della Ternana torna da San Donà di Piave (VE). All’autogrill di Busseto, per una consueta sosta, vengono incontrati dei pullman di tifosi perugini, che tornano da Parma. I ternani non trovano di meglio che provocare i perugini. Due ragazzi e la ragazza vengono picchiati, e viene preso lo striscione dal pulmino. Al ritorno a Terni agli occupanti viene detto che è meglio che in curva Est non si facciano più vedere. Il 17 novembre successivo, a tarda sera, come una bomba, arriva la notizia che un pullman di perugini, dell’Armata Rossa, è stato mandato fuori strada nei pressi di Terni, ed è sbandato colpito da un grosso masso; bilancio pesantissimo: nove feriti, di cui uno gravissimo. Il pullman è semidistrutto. I perugini perdono le staffe, ma la marcia verso Terni viene fermata dalla polizia, con la quale nasce una colluttazione. L’opinione pubblica, i mass-media, puntano tutti il dito contro gli ultras ternani. Per un pezzo di stoffa, uno striscione, s’è sfiorata una strage. Piovono polemiche e rabbia. Sul furto dello striscione, tutti d’accordo: uno smacco sconcertante quello subìto dai ternani, anche se l’inferiorità numerica era evidente. Dopo il furto dello striscione, a Terni la rabbia, mentre le schermaglie continuavano via telefono. Già domenica 27 ottobre, per la sosta della C2, in occasione della gara d’Eccellenza Virgilio Maroso-Grifo, si segnalava la presenza di ultras ternani venuti per vendicare il furto. I perugini che si sono anche fotografati in 5-6 elementi (a volto coperto!) dietro il famigerato striscione e invitano i “Freak” a sciogliersi. Ora spocchiosamente, i perugini chiamano ex ultras i ternani. Insieme allo striscione “Freak Brothers” c’era anche un non ben identificato “Khmer Rossi”, che però non ha valenza ultrà. La rivalità purtroppo va oltre il contesto calcistico e prevarica anche il cosiddetto “codice non scritto”: a Perugia sono state incendiate diversi anni fa, due automobili targate Terni e danneggiate alcune altre, come risposta alla contestazione del pubblico ternano nei confronti del perugino Fabrizio Ravanelli, a Terni per disputare una partita dell’Italia. Si diffuse poi la notizia di una colletta per riparare i danni, prontamente smentita. AI riguardo, i perugini fecero lo striscione “Ma quale colletta per i ternani, solo merda per i porci e gli infami”, esposto in Perugia-Bologna 95/96. Comunque un po’ tutti i derby, specie quelli in C1 sono stati esagitati. Nel ’99 le due squadre sono tornate ad affrontarsi dopo sette anni, anche se si trattava “solo” di Coppa Italia. Nelle due sfide, andata e ritorno, cori di scherno a ripetizione e striscioni ironici e infamanti da ambo le parti come il perugino “20-10-96: Freak Brothers lo sballo è finito”, in riferimento al famoso striscione rubato, e il ternano “Siete Ingrifati? apparecchiate lu culu che arriva la carne”. Ternani in circa 800 a Perugia (ma si giocava alle 18), all’andata circa 2.000 perugini. Incidenti tra ultras ternani e polizia al termine della gara di Perugia. Rubata ai perugini la bandiera del “3M”, alcuni anni fa, poi esposta, e un “Perugia club” nel 90/91, anch’esso esposto allo stadio. Cospicuo il bottino rossoverde al derby del 2004/05 (ben 4 vessilli, tra cui materiale “Ingrifati”). Botte all’altezza di Deruta il 1° settembre scorso tra perugini e ternani in un Area di servizio. L’ipotesi è che la rissa sia stata programmata per telefonino, su appuntamento. Incidenti del 9 aprile alla stazione di Terni prima della partenza per Perugia, anche tre donne accusate di lancio di transenne e bombe carta, sono scattate le manette per 13 persone. 21 agenti erano rimasti feriti da sassi, bastonate e petardi; i fatti risalirebbero al 2005. Salernitana: battibecchi e scaramucce negli ultimi anni coi campani. Una rivalità ora assai sentita, ma ai tempi della Nord in auge, ci sono stati scontri tra le due tifoserie. Avellino: si tratta più che altro di una goliardata più che di rivalità, con la Digos che ha provveduto alla denuncia di 5 tifosi, 3 dell’Avellino e due della Terzana. Gli irpini, colpevoli di aver lanciato fumogeni e oggetti contundenti, durante e dopo la partita verso quelli della Terzana, sono stati filmati dalle telecamere piazzate a bordo campo. Per quanto riguarda i giovani ternani denunciati e colpiti da Daspo, i ragazzi si sono resi rei di atti contrari alla pubblica decenza, in quanto avrebbero abbassato i pantaloni per mostrare i sederi a quelli dell’Avellino. Roma: attimi di tensione al termine dell’amichevole Ternana-Roma fuori lo stadio “Liberati, dove gli ultrà romanisti hanno teso un vero e proprio agguato a alcuni tifosi della Ternana. Un gruppo di un centinaio di facinorosisi è avvicinato ad una decina di rossoverdi, che aspettavano di entrare allo stadio. Il contatto tra i due gruppi è stato fortunatamente breve per il pronto intervento degli agenti di questura. Ci sono stati comunque purtroppo due accoltellati, uno al braccio, uno al gluteo. Lazio: incidenti al termine di un Ternana-Lazio, col ferimento di un tifoso rossoverde e la denuncia a piede libero di un ultrà laziale di Roma, per lesioni personali, danneggiamenti e discriminazione razziale (Per lui divieto di ritorno a Terni per tre anni), che, al momento dell’arresto esibiva una bandiera tricolore con al centro un fascio littorio. Lungo il viale dello stadio un gruppo di laziali lanciavano oggetti contro tifosi ternani. Triestina: in Triestina-Ternana 95/96 spettacolo del settore ternano, molto colorato, riempito di 400 unità. Cori incessanti e provocazioni, visto l’orientamento agli antipodi delle due tifoserie, cose che col calcio non avrebbe a che vedere, ma purtroppo è così (anche se ora pure lì c’è stata una calmata). Qualche scaramuccia tra forze di polizia e sostenitori umbri a fine partita. Torino: in Torino-Ternana del 2001, quando ormai tutto sembrava finito, dal gruppo dei 250 ultras ternani, ancora dentro lo stadio in attesa di essere scortati, è partito il lancio di una bomba-carta contro un tifoso granata, del club “Solo Torino”, che
stava staccando uno striscione dalla gradinata. Il tifoso è stramazzato al suolo con arresto cardiaco, mentre il tifoso ternano è stato arrestato. Durissima la reazione degli Ultras Granata, prima nel tentativo di raggiungere i ternani attraverso i distinti, azione fermata da cancellate chiuse e poliziotti, poi la decisione di bloccarli dentro lo stadio per una resa dei conti da tenersi fuori dalla curva dov’eranom parcheggiati i pullman ternani, con la polizia schierata: circa 300 torinisti hanno cercato di sfondare il cordone a difesa dei ternani e sono scoppiati furiosi scontri, coi granata armati di bastoni, cinture, catene, aste, scagliate contro la polizia. Poi una sassaiola, auto danneggiate e un assedio terminato solo alle 19. Sono stati sparati oltre venti lacrimogeni, poi i ternani, scortatissimi, sono stati fatti uscire in fretta. Livorno: guerriglia al termine di Livorno-Ternana, partita tra big della C2, del febbraio ’96. Tafferugli prima e dopo la gara (400 ternani giunti in treno speciale), con diverse auto danneggiate. Nonostante lo spiegamento di forze dell’ordine, un gruppetto di ultras ternani fece irruzione in una biglietteria della curva Sud, rubando un blocco di biglietti, con molti che entravano allo stadio gratis. Nel corso della gara alcuni ultras rossoverdi tentarono di scavalcare la recinzione che li divideva dalla tribuna. Scontri evitati solo dal divisorio. Alla fine fu guerriglia, con lancio di sassi, mattoni e aste. Poi la carica della polizia e lancio di due lacrimogeni. Alcuni livornesi e ternani furono identificati. Anche in Coppa Italia, nel novembre ’97, gravi incidenti coi labronici. Carica prima della partita, aperta con una molotov addosso agli ultras amaranto, con un veloce corpo a corpo, poi scontri con le forze dell’ordine a fine gara con auto della polizia danneggiate. Verona: i veronesi esposero nel gennaio ’99 uno stendardo “G.S.” con falce e martello, a detta loro, in un comunicato ufficiale, rubato in maniera regolare e indolore, cioè senza difficoltà alcuna. Mentre i ternani sono di tutt’altro parere, infatti giunti dentro lo stadio videro che nella loro curvetta era esposto lo stendardo sopracitato, che sembrava il bottino di chissà quale battaglia, mentre, sempre a parere dei ternani, fu sequestrato l’anno prima dalla polizia, in occasione di Lodigiani-Ternana. Napoli: solo una volta all’area di servizio di Fabbro un pullman napoletano si scontro con quello dei ternani. Da molti anni che le due squadre non s’incontravano in uno scontro diretto. Nel novembre ’98 molti i tifosi che giunsero da Napoli e trovarono gruppi di ternani pronti ad affrontarli, secondo il ”codice non scritto ultrà”, ma i napoletani durante la partita lanciarono bengala verso la tribuna a persone normali. Finita la partita, da parte umbra si è ripetuto ciò che era stato fatto in mattinata, forse con qualche eccesso in più, dovuto al fatto che i razzi tirati durante la partita avevano fatto girare i cosiddetti ai ternani. Il giorno dopo si viene a conoscenza del fatto che un ragazzo di Napoli aveva perduto un occhio a causa di un lacrimogeno sparato dalla polizia. Alcuni si recarono in ospedale per portare la loro solidarietà al ragazzo. 8 mesi per rissa aggravata ad un tifoso umbro di 23 anni per gli scontri tra tifoserie di Napoli e Terni avvenuti il 2 settembre 2007, nell’area di servizio Roncobilaccio Ovest, sull’A1, durante i quali un 26enne ternano fu ferito e gli venne asportata la milza. Ma chi provocò la lesione, lanciando un estintore che sfondò il finestrino di un pullman e colpì il giovane, non è stato identificato. Palermo: rubato dai ragazzi della Nord lo striscione “Gladiatori”. Ischia: tifoseria gemellata con Perugia, e questo vuol dir tanto…rubati agli ischitani gli striscioni “Gruppo Storico” e “Viking”, col ferimento di tre tifosi. Juve: striscione “Drughi Roma” rubato dai ternani e “prestato” ai fratelli bergamaschi in occasione di un Atalanta-Juve. Fermana: hanno fatto un invasione di campo a fine anni 90. Ascoli: doppia carica, sempre in quel periodo, a fine partita nel settore degli ascolani con lanci di bombecarta come fossero coriandoli. Juve Stabia: lancio di oggetti con questa tifoseria. Livorno, Bologna, Arezzo, Siena: nel periodo dei Nord Kaos erano casini (e che casini…) con tutti, erano guerre fin dalla mattina, quasi tutte le domeniche, ma le tifoserie su nominate erano le più bersagliate. Rapporti poco buoni anche con Viterbese.
Ex-gemellaggi/amicizie: Teramo: coi teramani c’era stata un’amicizia e una reciproca stima lontana, rovinata da una partita giocata in campo neutro al “Liberati” di Terni, tra Teramo e Cerveteri, in occasione di uno spareggio salvezza, presenti circa 3.000 teramani, 700 tifosi del Cerveteri e una sparuta rappresentanza di tifosi locali, con tanto di striscione, ospiteti in un settore neutro. Durante l’incontro sono volati sfottò ed insulti tra i teramani e la rappresentanza ternana e, tra il primo e il secondo tempo, quest’ultimi che hanno tentato di aggredire il settore tereamno. Così i biancorossi teramani si sono resi protagonisti di atti vandalici, un po’ per la rabbia della sconfittà, un po’ per i ternani che continuavano a sfotterli. Non si capisce perché ciò sia successo, infatti 7 anni prima, i teramani andarono a Terni per uno spareggio, col Fano, per salire in C1, e i ternani fecero il tifo coi teramani. Addirittura in segno d’amicizia fu regalato ai ternani lo striscione “Fedayn Foligno”, preso l’anno prima nella città umbra. In C1, a Teramo, accolsero i mille rossoverdi benissimo e, inoltre, va ricordata la presenza di uno striscione tramano tra i ternani nello spareggio di Cesena tra Chieti e Ternana e la presenza di teramani al “Ladini” in occasione di Giulianova-Ternana.
Si perde nella notte dei tempi l’amicizia con la Turris .
Nozioni storiche sulla curva ternana: Da sempre i gruppi ultras della Ternana sono tra i più conosciuti e rispettati del movimento italiano. In particolare, quando si pensa al movimento ultras a Terni sovviene alla mente subito il nome dei mitici “Freak Brothers”, gruppo tosto, irriverente, ma al contempo rispettoso di norme e valori; un gruppo schietto, deciso, che ha fatto del suo credo politico, dichiaratamente a sinistra, una componente inscindibile della propria identità, sempre impegnati nel corso degli anni contro ogni forma di razzismo. Le radici del tifo organizzato, nella “città di San Valentino” affondano nel 1974, anche se già dalla prima promozione in Serie A delle fere, cioè nella stagione 1971/72 già c’erano le prime bandiere rossoverdi a sventolare nella Est, ma è nel 1974 che nasce il primo gruppo organizzato, gli “Ultras”. Sono anni intensi, vivaci ed è anche il perido degli incidenti con ascolani e genoani, gli anni in cui la polizia inizia a reprimere il gruppo. Una svolta nel tifo si ha nel 1980, con la nascita dei “Freak Brothers”, nome nato durante una vacanza di una combriccola di ragazzi ternani ad Amsterdam. Leggendo le avventure dei fumetti “Freak Brothers, questi ragazzi ci si riconoscono, nel modo di vivere dei protagonisti del fumetto, così decisero di far loro il nome “Freak Brothers”. Materialmente lo striscione nasce in occasione dell’arresto di un componente del gruppo durante una trasferta a Parma. I soldi raccolti non furono utilizzati per pagare l’avvocato, in quanto fu amnistiato il tizio, ma la somma di denaro fu usata per pagare lo striscione Freak, scritta gialla su due campi orizzontali rossoverdi e nel mezzo un dito medio, poi sostituito dal “tao”, altro segno distintivo di non omologazione del gruppo. Nella stagione 1981/82 accanto alla dicitura Freak Brothers si aggiunge “Lo sballo continua”. In quel periodo era uno dei più lunghi d’Italia, ben 65 metri che occupava l’intera curva Est. Lo striscione fa la sua prima comparsa al “Liberati” in occasione di Ternana-Francavilla, con la squadra in C1/b. Dopo vari pellegrinaggi tra i vari settori dello stadio, i Freak si trasferiscono definitivamente nella Curva Est. Si propongono come gruppo compatto e, nel tempo si formano numerose sezioni e sottosezioni, ad esempio le “Menti Perdute” Lasciano il segno, tangibile, anche nelle trasferte: 6.000 a Celano, 13.000 a Cesesna per lo spareggio promozione in C1, contro il Chieti. Un altro gruppo che a Terni è esistito per parecchi anni è stato lo “Working Class”, con chiaro riferimento ai lavoratori delle acciaierie), nati nel 2002, dalla vecchia guardia F.B. Man mano nascono nuovi gruppi “satellite”, come “Rude Boys”, “Animal House”, “Gang Autonoma”, “Mods”, “Brigate” e “Red Boys”. I Freak sono una realtà consistente e si scontrano con molti gruppi, tra i quali, folignati, salernitani, laziali, aretini, napoletani.
Mentre in Nord il tifo nasce nell’89/90. Ci sono diversi gruppi, di età compresa tra i 16 e i 30 anni. I primi a mettere piede in Nord furono i Mods di Arrone, i Park Kaos, in cui la parola park indicava il parchetto del loro quartiere, la Brigata Gin Tonic, ragazzi di età tra i 27 e i 35 anni, gli Slappers, i Cani sciolti (nel vero senso della parola, non solo per “moda del tempo”, il Gillette Group, che aveva un bandierone con un enorme lametta da barba, le N.K. Girls, l’Irish Clan, lo Shining Group e tanti altri gruppetti satellite. Nel 1990 nascono i “Nord Kaos”, l’altra faccia del tifo ternano: un nutrito gruppo di ultras decide di uscire dalla curva Est, per fondare un gruppo indipendente da tutto e da tutti nella curva opposta a quella che era la curva principale. Occorre dire che la scelta non avviene per motivi politici (o perlomeno non solo), ma da una gestione della curva che porta a dei contrasti interni tra Freak e Mods, decidendo così di fondare un gruppo apolitico, che guardasse solamente alle sorti della squadra. Nata come curva di stampo anglosassone, pur conservando per tanto tempo l’influenza dello stampo italiano. Verso il ’93 sono riusciti ad ottenere ciò che avevano considerato: una curva senza striscioni, solo stendardi, tifo all’inglese, goliardico, ironico, spontaneo, senza credere in un “capo” carismatico lanciacori, con tutti che hanno lo stesso potere decisionale. Mai avuti contatti con la società, né soldi per coreografie. Nel corso degli anni ci sono stati momenti di riavvicinamento alla curva Est, dopo la “separazione”, alternati però anche a momenti di forte contrasto, sfociati in qualche rissa. Il motivo è come al solito politico, essendoci come logico in Nord anche gruppi che si collocavano a destra, ma, si noti bene, nella Nord non è mai apparso nessun simbolo politico di nessun genere. I migliori anni furono i primi tre, poi col fallimento dell’Ascoli e i Dilettanti, la gente iniziò ad allontanarsi e rimasero in pochi. Il ’96 è il momento più grigio per tutti: venne fregato lo striscione “Freak” e fu un colpo enorme, compresi i Nord Kaos. Il 29 gennaio ’95, rinasce in curva Est, lo striscione “Ultras ’74”, gruppo storico del panorama ultras italiano, che ha deciso di scendere di nuovo in campo per far tornare ad alti livelli la curva Est, ai tempi un po’ in crisi. Gli Ultras ’74 sono apolitici come la Nord. I Nord Kaos non seguivano i gemellaggi della Est (atalantini, casertani, cosentini…), ma sono solo amici dei doriani, cui sono legati da frequenti visite e contatti. Nel dicembre ’94 viene pubblicato dai giornali un volantino circolato per la città, firmato “Nord Kaos”, col quale si rivendica un furto di magliette, si minaccia di bruciare le auto dei giocatori e si chiedono biglietti per le gare interne ed esterne, oltre a dire “basta con la politica filocomunista, non c’è solo la Est, Terni non è solo rossa”. Il volantino suscitò un vespaio clamoroso in città, polemiche a iosa. Il volantino, peraltro firmato con una svastica, era del tutto inventato, un clamoroso imbroglia, una fantomatica messa in scena. Ma dopo sei anni, avendo girato tutti gli stadi, dalla B ai Dilettanti, si decide, con onore e dignità, che i Nord Kaos e i gruppi-satelliti che ne fanno parte, si sciolgano dopo l’ultima partita ufficiale del 10 novembre ’96, la trasferta di Pisa, anche per il contraccolpo avuto dalla tifoseria ternana dopo il furto vigliacco dello striscione “Freak Brothers” da trasferta, avvenuto nel ’96 in scontri coi perugini a un autogrill, di cui abbiamo ampiamente parlato nella sezione “Rivalità”. Quindi gli ultras rossoverdi della Nord, da tempo in crisi organizzativa, si sciolgono definitivamente. In un primo momento fu tolto “Nord Kaos” e tutti i gruppi, furono portati solo stendardini con le zone da cui venivano, poi levarono tutto. Tanti ritornarono nella Est, altri, come i N.Kaos rimasero nella Nord, ma senza nessun elemento distintivo, altri andarono nei Distinti B. Comunque il furto dello striscione “Freak” da trasferta diede un bello scossone alla curva, le riunioni di moltiplicarono frenetiche, si voleva rifondare tutto da capo. La prima decisione presa della Est è stata quella di non esporre più lo striscione “Freak Brothers”, almeno fino a quando il gruppo non avesse riacquistato una certa stabilità. Veniva così adottato il nome “Ultras Ternana ‘74”, non perché i Freak fossero da ritenere sciolti, ma solo per poterli riconoscere nei comunicati e nel materiale.
Venne creata una nuova sede e un nuovo direttivo, di cui anche soriani e bergamaschi rimasero favorevolmente sorpresi. Tornarono in curva addirittura i ragazzi che nel 1980 formarono i Freak, accolti meravigliosamente dai più giovani. Alla rinascita ha contribuito anche lo stupendo campionato 96/97 della Ternana, promossa in C1, ma il merito è da attribuire a gruppi come “Fedayn”, “Animal House”, “Ultras Girls” e “sezione Campitello, che insieme a coloro che si sono riconosciuti negli Ultras, hanno senz’altro ridato lustro ad una curva assopita. In curva Sud si spostarono quelli che non erano in sintonia coi Freak per quanto stabilito sullo striscione, i fuoriusciti dalla Est “Freak Forever”, che non hanno voluto abbandonare del tutto la vecchia denominazione. La curva poi si ricompone, rinasce, con a capo “Vecchio Freak” e “F.B.”, due realtà che convivono all’unisono per render grande la curva ternana, coi vecchi militanti che fanno da chioccia ai nuovi arrivati. Tutti gli striscioni al suo posto, compreso quello per “Zuzza” e “Freak’s Zone”, che si era spostato in Sud. Qualcuno aveva temuto una scissione, dopo il discorso avviato col “Vecchio Freak”, ma poi tutto è rientrato, la curva si è rafforzata. La curva Est, che ha sempre seguito una linea comunista, aveva instaurato, insieme ad altre curve di sinistra, quali Cosenza, Livorno, Caserta, Ancona, Pisa, per seguire una lotta contro la repressione dello stato e all’ideologia di destra di alcune curve. La curva Est ha organizzato per tre edizioni il R.A.I. (Raduno Antifascista Internazionale). Nel 2007, anno della retrocessione in C1, si decide di non esporre più lo striscione “Freak Brothers lo sballo continua”, per protestare contro la dichiarazione degli striscioni e delle coreografie dalla questura: così la Est decide di chiamarsi “Ultras07”. Nel 2010, la Est si impegna anche nel sociale, tramite una società dilettantistica chiamata “Primidellastrada Terni”. Questa organizzazione è formata dai ragazzi della curva e si occupa di più fronti, che, con l’aiuto di varie associazioni, organi d’informazione e partiti politici locali, cerca di migliorare il territorio in tutti i suoi lati positivi e negativi, aiutare la popolazione dei quartieri più disagiati della città, beneficenza e iniziative di ogni genere. Questa associazione è quindi un vero e proprio gruppo, essendo composta dai Freak, dai militanti dei centri sociali di sinistra ed eredi della Resistenza Ultras. Il 3 agosto 2010, gli “Ultras07 si sciolgono a causa dell’indignazione ed i rapporti pessimi con la società capeggiata da Longarini, per le pesanti diffide di alcuni componenti, per le normative antiviolenza e per la tessera del tifoso. E’, per il momento, la fine del tifo organizzatoa Terni. Dall’ottobre 2011, il gruppo principale riprende posto in curva Est, senza però tesserarsi e senza esporre striscioni identificativi autorizzati, per protestare contro schedature e autorizzazioni varie da chiedere alla questura, contro il calcio moderno e la repressione. Nella partita di addio al calcio di Zampagna (2011) ed alla partita per i festeggiamenti della B del 2012, la curva si è rivestita dei soliti striscioni al primo anello e dello striscione “Primidellastrada” al secondo, segno tangibile delle’esistenza/resistenza del gruppo traino della Est, nonostante le numerose diffide e la scelta di non autorizzare striscioni in gare ufficiali.
Gruppi sciolti della Est, nati neglia anni 70: Ultras Ternana
Gruppi sciolti della Est, nati negli anni ’80: Mods, Intifada Rossoverde, Mine Vaganti, Sendero Luminoso, Drunk Ards, Sioux, Le Fricchettone della Est, Freak Borgorivo, Brigate, Crips, Fiaschi Rotti, Gang Autonoma, Red Boys, Sezione Campitello, Rabbit Busters, Head Out, Ultras Girls, Park Fans, Libidine Rossoverde, Vecchia Guardia, Gruppo Italia, Potere Rossoverde, Park Fans, Irish Clan, Animal House, Noise, Lo Zoccolo Duro, Semo de Coccio, Wild Spirits, Kospea, Marmore, Smoking Drug, Total Chaos, Inferno Rossoverde
Gruppi sciolti della Est, nati negli anni 90: Generazione Sconvolta, Working Class, Quelli ‘Mbocucu, Gruppo Scardone, Pionieri, Rude Boys, Implacabili, Freak’s Zone, Acid Group, Brigata Veleno, Cattivik Group, Memorabili Acquasparta, Aficionados Sangemini, Ardunodapaci Curva Nord, Nort Boys
Gruppi sciolti della Est, nati negli anni ’00: Ultras07, Primi della Strada (vedi sotto)
Gruppi sciolti della Nord, nati negli anni ’70: Fedelissimi 74 Borgo Bovio
Gruppi sciolti della Nord, nati negli anni ’90: Nord Kaos (era il gruppo principale), Irish Clan, Slappers, Bullldog, Park Kaos, Rebels 1993, Brigata Gin Tonic, Mods, Nuove Leve, Shining Group, New Bush, Cani Sciolti, Psycho Group, Gillet Group, Testardi, Mads, Panze Allegre, Supporters, Red Green Area, Devil Goblins, Quartieri Ardi, Fatece Schiattà, Gioventù Rossoverde, Bradipi Rossoverdi, Flower Group, Memorabili Acquasparta
Curiosità: -I tifosi della Ternana hanno voluto ricordare prima della partita Ternana-Juve Stabia dell’ottobre 2013, Massimo Barbarossa, uno di loro, prematuramente scomparso una settimana fa. L’hanno fatto con una grande scritta, dove Massimo era solito assistere alle partite della sua squadra del cuore: “Elegantemente rossoverde, ciao Massimo”. I giocatori della Ternana hanno deposto un mazzo di fiori in sua memoria. -La curva Est, dopo aver annunciato, con l’entrata in vigore della tessera del tifoso, e tutte le sue amenità, non potendo accettare anche questa restrizione, questa legge liberticida, dopo aver subito anni di terrorismom mediatico, amministrativo e penale, tollerando giunzagli ed imposizioni assurde, aveva annunciato lo scioglimento dell’ultimo gruppo che era rimasto a guidare la curva, vale a dire “Gli ultimi della Classe”. Questo nel 2010. Già prima di loro ci avevano provato gli Ultras ’07, ma, con un comunicato, avevano realizzato che con i divieti, le tessere, le leggi liberticide e vergognose che tocca subire al libero cittadino che vuole andare a vedersi, magari in curva, una partita di calcio, fare il tifo oggi in Italia è diventato quasi impossibile. Per cui si era ritornati allo spontaneismo, che però è durato poco, perché rendiamoci conto che, vuoi per il fattore risultato, vuoi per il fattore tifo, vuoi per la tifoseria che, magari messa male anche lei, si ha di fronte, una guida in curva tocca esserci. Alla decenza ci deve essere un limite.
-Bellissima l’amichevole andata in scena in un clima festoso al “Liberati” il 2 luglio 2011 per l’addio al calcio di Riccardo Zampagna, nativo di Terni e giocatore della Ternana nel 2003/04 e della “Dea” Atalanta dal 2006 al 2008. Una serata bellissima contornata dagli impagabili ultras delle due squadre. Tra gli striscioni che si potevano leggere sulle tribune, i più belli erano: “Maroni e compagnia hanno assassinato il calcio”, “Grazie Riccardo: in un mondo fatto di soldi business e televisione, uno dei pochin a capire i valori della nostra tradizione” e tanti altri dei gruppi ultras come “Atalanta folle amore nostro”, “Fans Cosenza”, “Ultras Innbsruck”, “Nuova Guardia”, “Lunga vita agli ultras”, “Prima durante e dopo per sempre Ivan”, “Bergamo” e tutti gli altri striscioni storici della Est. C’era tantissima gente allo stadio, anche tifosi dell’Atalanta, giunti apposta da Bergamo. Nati nel 1986 nella Sud, i Mods Ternana erano ai tempi l’unico gruppo ternano ad andare allo stadio con eskimo o abiti anni 60. Dal 1991 hanno abbandonato la curva Est per divergenze di idee e comportamentali, spostandosi nella Nord adiacente al settore ospiti. A loro piaceva il tifo anglosassone e lasciavano la politica fuori dallo stadio. Il nucleo ruota intorno a una 30ina di persone. Si uniranno poi a loro i “Cani Sciolti”, i “Gilette Group” e la “Brigata Gin Tonic, col programma di riunirsi sotto un unico striscione “Fan Club Curva Nord. Per la precisione non sono solo Mods, ma anche Psyco-Billy e Dark, che accentuano ulteriormente l’impronta di tendenza. Avevano un amicizia con gli U.T.D. Udine. -In merito al rifiuto opposto dalla Lega Italiana nei confronti della richiesta della Ternana del 2001, di poter indossare le magliette con la scritta “Ultras unisce il razzismo divide, nell’ambito dell’iniziativa antirazzista promossa a livello europeo dall’associaazione “Fare”, Freak e Working Class precisano che forse la Lega sia troppo impegnata a svuotare gli stadi, ad incrementare le quote abbonamenti, a decidere i risultati attraverso designazioni arbitrali manipolate, ecc. -Un gravissimo lutto colpì la curva ternana la notte del 12 febbraio ’98. Un ragazzo di Terni, all’anagrafe Maurizio, ma per tutti “Zuzza”, uno degli elementi di spicco della Est, è tragicamente scomparso. Era un ragazzo come tanti, a cui piaceva la curva, le cose semplici. A Terni era un personaggio, nella sua città e nella sua curva ha lasciato un vuoto incolmabile e anche in molte altre curve era conosciuto (Bergamo, Genova, Firenze, Cosenza, ecc). Per lui l’essere ultrà era soprattutto colorare la vita con amicizie allegre e sincere. Aveva molti amici soprattutto a Cosenza, coi gemellati calabresi aveva uno stretto rapporto, al punto di regalargli un bandierone. In curva Est fu appeso lo striscione “La tua curva non ti può dimenticare…ciao Zuzza” e “Zuzza x sempre!!”. Per moltissimo tempo poi in curva è stato esposto, semplicemente, lo striscione, evidentissimo “Zuzza”. -Un’altra scomparsa importante a Terni è stata quella di Spik, all’anagrafe Andrea, nel 2006. Un personaggio di spicco, storico leader, carismatico della Est. I casentini gli hanno dedicato lo striscione “Che tu possa trovare tra le stelle la tua via…ciao Spik”. I ternani a San Marino gli dedicarono due striscioni: “E’ volato in cielo un altro Freak…ciao Spik” e “Oggi il nostro pensiero è solo per te…ti mandiamo un bacio con il vento!”. Bellissimo lo striscioncino “Frik vive” confezionato per lui. -Bellissima la coreografia per i venti anni dei Freak Brothers, tra l’altro ricordati anche con un libro, con la Est pavesata di rossoverde, con alcuni striscioni dei gemellati, su cui si staglia la scritta “Salutiamo i nostri amici volati nel paradiso ultras…20 anni stupefacenti”. -Alla fine della stagione 99/00 l’intransigenza degli ultras ternani si è fatta sentiresti giocatori della squadra umbra, accusati di essere mosci e di scarso impegno, così hanno subito cinghiate e randellate di fine stagione. La salvezza è arrivata alla penultima giornata, in un “L.Liberati” gremito da 9mila spettatori. Una tifoseria generosa, impagabile, passionale, quella che segue le “Fere” (belve/bestie in dialetto ternano), calda, in tutti i sensi. Così qualcuno, di fronte ad una stagione deludente ha perso le staffe e il pullman dei giocatori, di ritorno da Salerno è stato fermato e sono stati aggrediti da una ventina di tifosi il tecnico Burgnich e il giocatore casanova. Una reazione però ingiustificata, non ammissibile. -Si può dire che la partita amichevole che si è vista al “Liberati” per celebrare la promozione delle “fere” l’ha vinta la curva Est. Tutto è iniziato col saluto commosso a Matteo, giovane tifoso della Ternana, tragicamente scomparso qualche giorno fa. In campo si sono affrontate la Terzana campione di Lega Pro e una rappresentativa di calciatori delle stagioni 1996, ’97, ’98. Ma il vero spettacolo è stato sugli spalti: per un attimo si è tornati indietro di qualche anno e la curva è tornata a vivere e pulsare di entusiasmo. -Individuato anche grazie all’impianto di videosorveglianza dello stadio, uno dei tifosi ternani che durante Ternana-Ascoli del 23 dicembre scorso, hanno lanciato alcuni petardi. Il tifoso è stato denunciato e Daspato. -In occasione di Ternana-Brescia 12/13, la Digos, a seguito di attività investigativa, ha didentificato due giovani ternani responsabili di aver utilizzato e lanciato ordigni esplodendi, tipo bombe-carta rudimentali, all’interno dello stadio. La digos, anche attraverso le telecamere, è risalita ai responsabili, di 25 e 19 anni, che ora rischiano una pena che va da uno a quattro anni di reclusione. -La fanzine “Freak Brothers, l’ugola selvaggia” fu una delle prime a spuntare nel panorama ultras italiano anni 80. -Alla fine del 1992 la tifoseria ternana era la terza più diffidata d’Italia, solo dopo veronesi e laziali.
Liberi pensieri: “Salvezza in campo, speranza nella vita, lottiamo insieme per vincere questa sfida” (98/99), “Unico mio grande amore” (fine anni 90/anni 00), “Fa più violenza una cattiva penna che dieci buone cinghie”, riferito al rapporto difficile coi giornalisti (99/00), “12/12/98 per sempre Zuzza 12/12/00” (Vicenza-Te 99/00), “Club…dopo 25 anni sentiremo la vostra voce?”, sciopero del tifo con curva Est deserta (99/00), “Noi semo le Fere”, coreografia che ribadisce l’attaccamento alla squadra con, sopra la scitta una maglia rossoverde gigante, recante la scritta “Ultras 12”, il dodicesimo uomo (Ternana-Treviso 99/00), “Ternani ciechi sordi… e infami”, “10 minuti di silenzio per urlare la nostra rabbia…contro gli abusi”, “Celerino teppista autorizzato ultras tifoso condannato”, “Noi non siamo un club!”, protesta inscenata dalla curva terzana che con un lunghissimo messaggio pungente prende posizione contro gli abusi delle forze dell’ordine (Ternana-Pescara 99/00), “Niente rovina l’ambiente come il politico incompetente” (00/01), ), “Ostaggi di interessi economici e televisione…dalle curve un solo grido ribellione! Resistenza ultras! , in mezzo a due copricurva, uno col Che Guevara, l’altro con falce e martello (Te-Siena/Verona/Venezia 02/03), “Buena su erte compagneros Fabrizio”, con un copricurva recante una gigantesca maglia rossoverde di Miccoli e gli altrettanto grandi Che e falce e martello (Te-Reggina 01/02); “Berlusconi in galera” (Empoli-Te 01/02), “Proteggete i criminali, i pentiti, i politici, i corrotti, ma condannate i fumogeni…complimenti!” (metà anni 2000), “La morte non ha colore, per Morosini rispetto e onore” (Livorno-Te 12/13.
Slogan: “La tua storia è la nostra leggenda” (anni 80-90), “Fedeli alla linea” (80/90), “Hasta la victoria sempre” (80/90), “+ diffidate + resistemo” (anni 90/00), “…Lo sballo continua” (anni 80/90/00), “Gli ultimi della classe, i primi sulla strada” (2000/10).
I Fere Roma rappresentano il cuore del tifo rossoverde nella capitale. I componenti di questo gruppo sono gli eredi dei vecchi Freak sez. Roma. I fondatori della sezione, residenti a Roma dalla nascita, frequentano la Est dalla metà degli anni ’80 e si sono “organizzati” fin dal 1989 se pur senza striscioni o vessilli di riconoscimento specifico. Durante la stagione sportiva 2011/12, l’annuncio di uno degli esponenti su di un forum ad organizzare un incontro fra chiunque a Roma avesse le Fere nel cuore, ebbe un grande successo. Al primo appuntamento avvenuto in un ristorante in zona Capannelle, si sono presentati in 20. I membri del gruppo sono prevalentemente ternani che vivono a Roma per motivi di lavoro ma crescono nel numero anche componenti romani che nulla hanno a che fare con Terni se non la passione per i colori rossoverdi. L’orientamento politico è di sinistra e la Est la curva di appartenenza. Lo slogan è “Sempre in trasferta” a sottolineare in modo simpatico che per loro ogni volta è un viaggio, se pur breve, per seguire l’amata Ternana 1925.