Fonte: Claudio “Freccia”
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Gruppi esistenti: Curva Sud Crotone (gruppo principale), Ultras Crotone Curva Nord, Kroton 710 a.C., Roma
Politica: Apolitici
Settore: Curva Sud “Giorgio Manzulli”, tranne gi Ultras Crotone, in Curva Nord.
Gruppi disciolti, nati tra gli anni 70 e gli anni 2000: Teddy Boys, Fedelissimi dell’American Bar, Brigate Rossoblù Vulture, Fighters, Gruppo Storico, Onda d’Urto, Brigate, Commando Ultrà, U.Capper, Gioventù Pitagorica, Girls, Nuova Guardia, Fossa Jonica, Sharks Crotone, Membrosi Clan, Roma Klan, Scintilla Group, Mods, Settore Rigido, Figlie di Hera, Drunk Boyz, Ultras Crotone S.Anna, Gladiatori, Nasty Boys, Vecchio Stampo, I Crotoniati, Nucleo Skonvolti, Ultras Liberi, Assenze Arbitrarie, Solo Crotone, Filone c’è
Amicizie: Catania: buon rapporto soprattutto con la curva Sud etnea, in particolare con gli Irriducibili ’91, ma anche con il resto della tifoseria siciliana, rafforzatosi nel 2001, quando, dopo la morte, avvenuta in un incidente stradale durante una trasferta a L’Aquila, dell’ultrà catanese Fabrizio Lo Presti, mostrarono sincero affetto verso le due curve catanesi e la famiglia del ragazzo. Nella gara casalinga successiva alla tragedia la Sud crotonese espose il toccante striscione “La sua vita per la sua curva, la nostra curva per il suo ricordo: “ciao Fabrizio” (scritto in rossoblu) un ultras catanese” al centro della curva e, nel pregara, tenuto a mano in campo. Tante le amicizie tra esponenti delle due tifoserie, rimaste nel tempo, anche se il gemellaggio è andato scemando negli anni, soprattutto per i radicali cambiamenti all’interno della tifoseria catanese. Rimane comunque piuttosto forte. In Catania-Crotone 05/06 esposto dagli ospiti lo striscione “Onore ai nostri e ai vostri diffidati” e, l’anno prima, “In Sicilia solo il Catania!”. Pezza della “Opposta Drunks” Catania presente in Paternò-Crotone 01/02. Anni fa lo striscione dei “Nasty Boys” fu ospite della Sud catanese. Empoli: nella stagione 04/05, un buon numero di empolesi giunse nella cittadina calabrese, con l’intento di rinnovare l’amicizia, così come era sempre avvenuto prima. Vi furono giri di campo coi bandieroni, come del resto c’erano stati all’andata, grandi mangiate e quant’altro, e venne eseguita anche una minicoreografia (“Empoli saluta Crotone e i suoi ultras”) da parte empolese, ma qualcosa andò storto. Il rapporto, che aveva tutti i crismi del gemellaggio, era stato stretto in particolare tra Desperados e Gioventù Pitagorica, al torneo per Spagnolo di Torbellamonaca-Roma, all’alba degli anni 2000. Dopo la morte di Emiliano, leader empolese molto stimato a Crotone, i rapporti si erano un po’ raffreddati, ma sia l’anno scorso che quest’anno, dicembre 2013, a Crotone, l’amicizia è stata rinnovata alla grande, con belle mangiate e bevute insieme, scambio di sciarpe e di opinioni. Specialmente quest’anno l’accoglienza è stata davvero ottima, con tanto di foto di gruppo. Cosenza: amicizia forse non particolarmente sentita, ma ben rinnovata in Cosenza-Crotone 2000/01, un derby all’insegna della solidarietà per ricordare le decine di vittime dell’alluvione al camping di Soverato (CZ) del 10 settembre 2000. La curva crotonese espose lo striscione “Crotone 1996-Soverato 2000: stragi annunciate in terre dimenticate”. I cosentini ospitarono in curva una rappresentanza di kurdi. Tra i messaggi più belli: “Sport solidale: non più vittime innocenti” e “Una curva con 1000 bandiere una terra senza frontiere”. (Vedi anche sezione “Curiosità”). Cavese: amicizia, simpatia datata, sentita soprattutto dagli Ultras Curva Nord (ex-Gioventù Pitagorica). Ancona: Nel 1999/00 crotonesi e dorici hanno consolidato un’amicizia nata l’anno prima, nonostante la partita valesse la leadership del girone B della C1 fino ad alcuni anni fa c’era un forte rispetto, con allegre cene in compagnia, ora il rapporto è forse meno sentito, perché le due squadre da tempo non s’incontrano, ma è sempre piuttosto buono.
Buoni rapporti/Reciproco rispetto: Marsala: scambio di materiale, stima, rapporto di reciproco rispetto. Rende: in passato c’era un solido vero e proprio gemellaggio, risalente all’84, direttamente col C.u.t.b., un forte rapporto d’amicizia, poi i rapporti si sono sensibilmente allontanati, soprattutto perché le due squadre non si sono più incontrate, disputando campionati in categorie sempre diverse. Bologna: in passato visite reciproche tra i crotonesi e i capi dei “Forever Ultras” Bo. Alcuni di loro erano presenti a Crotone nel 2007, giorni prima la partita. Messina: vecchio buon rapporto d’amicizia, risalente a circa metà anni ’90, visto anche il comune odio verso i reggini. Ragusa: vecchia amicizia risalente a metà anni ’90. In quegli anni, giro di campo con bandieroni e scambi di sciarpe, in un Crotone-Ragusa. Sambenedettese: vecchia amicizia tra Gioventù Pitagorica e Onda d’Urto Samb, con visite reciproche. Ostuni: negli anni 80 esisteva una sorta di gemellaggio. Lentini: amicizia datata anni ’80, tra C.u.t.b e lentinesi. Silana: anche questa datata anni 80, ma con la Fossa Jonica crotonese.
Rivalità: Catanzaro: forte antica rivalità regionale, soprattutto campanilistica. Scontri piuttosto seri in un Crotone-Catanzaro del ’98, tra catanzaresi e polizia, e crotonesi che si beccano anch’essi delle cariche. Crotone è stata sottomessa amministrativamente per oltre 50 anni a Catanzaro, che è il capoluogo regionale. Benevento: odio piuttosto vecchio, in passato ci sono stati duri scontri. Rivalità alimentata soprattutto nel 2008/09 in C1, quando, nella regular season, i crotonesi disertarono la trasferta a Benevento e, nella finale Playoff di ritorno per la B, non si presentarono al “Santa Colomba” in numero adeguato per una finale (400 circa); da qui, per l’occasione, lo striscione sannita: “A Bn perché è una finale: siete una tifoseria ‘occasionale’”. I beneventani si sentono superiori per questo. Le due squadre si erano già incontrate nell’infuocata finale Playoff 97/98 per la C1 a Lecce, vinta dal Crotone 2-1. Reggina: forte rivalità campanilistica, teatro di diversi scontri in passato. Nel 2001/02 i reggini gli fecero contro lo striscione “Kr: un passato senza storia un futuro senza gloria”. Esposti dai reggini l’anno scorso a Reggio Calabria gli striscioni “Voi non siete degni rivali…ntdt” (no tessera del tifoso) e “Crotonese tesserato tu non sei considerato…”. Per Reggina-Crotone del 14 aprile 2012 sono stati Daspati quattro ultras crotonesi, ritenuti responsabili del lancio di un fumogeno e di un petardo, oltrechè di essere stati autori di atti osceni dentro lo stadio. (vedi poi anche sezione “Rivalità”). Avellino: rivalità in passato piuttosto sentita, adesso meno. Palermo: vecchia, sentita rivalità. Il furto dello striscione “Mods” da parte siciliana risalente a Palermo-Crotone 99/00, coi crotonesi sistemati nell’anello superiore della tribuna è ormai diventato piuttosto famoso. Sette ragazzi di Palermo riuscirono a sottrarlo, nonostante l’inferiorità numerica, scavalcando dalla curva Nord. Di questo increscioso episodio i crotonesi preferiscono non parlare, ma vogliono ricordare a tutti che nel lontano 4 ottobre 1987, in occasione di Kroton-Palermo, rubarono ai rosanero in uno scontro vero e leale lo striscione “Angeli della Nord” (o, almeno, così si narra), che avevano portato dalla Sicilia i 200 palermitani. Verona: quando le due squadre si incontrano spesso avvengono scontri. Nell’aprile 2012 fermati due tifosi calabresi che avrebbero scatenato un lancio di oggetti contro il pullman dei supporters arrivati dal Veneto. I tifosi avrebbero scagliato anche sassi e molotov, che avrebbero raggiunto le forze dell’ordine in assetto antisommossa. Emanati per tali motivi due Daspo, a un 34enne e a un 28enne. Salernitana: la curva Sud di Salerno è gemellata coi reggini e questo basta e avanza affinchè ci sia rivalità.
Lecce: duri scontri nell’Area di servizio di San Pelagio nel maggio 2010; i crotonesi erano diretti a Cittadella, i leccesi a Vicenza, per il match che avrebbe potuto far salire i giallorossi nella massima serie. 45 leccesi furono condotti in questura a Vicenza ed fecero ritorno solo in nottata. Alcuni di loro hanno sfasciato i vetri del pullman su cui viaggiavano i tifosi del Crotone e avuto una colluttazione con loro, dopo che le due tifoserie si erano incrociate, durante una sosta all’autogrill di San Pelagio, sull’autostrada alle porte di Padova. 24 sono stati denunciati a piede libero dalla polizia per il possesso di fumogeni e materiale esplodente. Ad istigare i tifosi del Lecce sarebbero stati i crotonesi, in viaggio per Cittadella-Crotone. I salentini li avrebbero invitati ad andarsene, par di capire, ma dopo, viste le reiterate offese hanno risposto, anche in modo violento, cosicché, una 40ina per parte hanno dato luogo a incidenti con cinghie e pugni. Gli ultras del Lecce avrebbero lanciato sassi e bottiglie contro il pullman crotonese, mandando in frantumi un paio di vetri, e anche tirato fumogeni. Foggia: vecchio odio, forte sassaiola subita a Foggia nel 2003, dove, si dice, anche le vecchie tiravano vasi dai balconi. Pescara: scontri nell’Area di servizio di Foglia Sud nel 2010. Lamezia: antico odio regionale. I lametini si presentarono alcuni anni fa a Crotone a fianco dei genoani, loro amici. A metà anni ’90 erano la tifoseria con cui avevano i rapporti peggiori. Juve Stabia: rivalità sentita più che altro dai crotonesi, scontri sul finire degli anni 90 fuori lo stadio con stabiesi e polizia, che costarono 16 diffide, con le tifoserie che si erano a più riprese insultate. Nei primi anni 2000 andava in voga un coro contro gli stabiesi, che faceva “Abbiamo un grande sogno in fondo al nostro cuore, vedere il Vesuvio un giorno eruttare, e quando il Vesuvio un giorno erutterà, tutta la Stabia brucerà, brucerà lallalalalala…”. Comunque è sentita anche dagli stabiesi. Taranto, Brescia, Bari, Cagliari, Savoia, Siena, Torino, Trapani.
Nozioni storiche: In una città affamata di calcio come Crotone, con i suoi 61mila abitanti, e i suoi tanti problemi sociali, quali disoccupazione, delinquenza, droga e quant’altro, il calcio assume una valenza importante, in quanto può far uscire dall’anonimato questa bella città e prendersi una rivincita. La gente, durante la settimana, deve far fronte a molti problemi, ma il calcio, lo stadio, rappresentano un diversivo ed una valvola di sfogo. La maggioranza dei suoi abitanti vive per il calcio. Il tifo a Crotone ha origini lontane. Infatti, già negli anni ‘50-‘60, il pubblico si distingueva per passione, calore e attaccamento alla squadra. Sentitissimi erano i derby col Catanzaro e con altre squadre rivali. Negli anni ’70, pur non essendoci veri gruppi organizzati, esisteva già una tifoseria compatta e genuina, che si faceva rispettare, sia in casa che fuori dalle mura amiche. Eccezionale il tifo nel 76/77, quando c’erano i “Fedelissimi Boys American Bar” e le ”Brigate Rossoblu Volture”, come del resto la squadra, che sfiorò la B, tanto che la curva aveva l’appellativo di “Curva Matta”. Nel febbraio 1978 nascono i “Teddy Boys”, mentre nell’82 è la volta del “Commando Ultrà”. Questi due gruppi, nell’84, si fondano tra loro, dando vita al “C.U.T.B.” (Commando Ultrà Teddy Boys), che diventa il gruppo trainante. Nel ’79 intanto il Crotone retrocede in Serie D e non viene neanche ammesso al campionato per Delibera della F.G.I.C.; viene fondata l’A.S. Crotone che viene ammessa alla Prima Categoria Calabrese. L’anno dopo viene promosso in Promozione e nell’80/81 nel Campionato Interregionale. Il campionato 1983/84 vede il Crotone tornare in C2, dopo tanti campionati tra i campi polverosi e infami delle Serie minori, ed il tifo tocca uno dei momenti più importanti della sua storia, con lo stadio sempre gremito e punte di 10-12mila spettatori, cifre record per queste categorie, grandi coreografie e passione alle stelle. Esistevano anche altri gruppi minori, ma non per questo meno passionali di quelli sopracitati, ad esempio i “Fighters”. Purtroppo il Kroton, così come si denomina dall’87, non riesce a tornare ai livelli di un tempo, cioè in Serie C, categoria frequentata, senza intervalli, dal 1967 al 1978, e, ancor prima, nel 50/51 e 51/52. Nell’87 sorge la “Fossa Ionica”, che per anni porta avanti la baracca insieme al “C.u.t.b.” Le divergenze politiche, con la Fossa, che seguiva la tendenza destroide della città, e i C.u.t.b., che aveva ideologie di sinistra, non impediscono che i due gruppi vadano d’accordo: l’unica politica in curva era ed è il Crotone. Le delusioni e le amarezze sportive subite negli anni 80, oltre ad alcune divergenze e conflitti interni, causati da diverse vedute tra vecchia e nuova generazione, sono tali da provocare, nel giugno ’91, lo scioglimento temporaneo del C.u.t.b. In 1^ Categoria, alcuni tenaci e volenterosi ragazzi, tra cui qualche membro del C.u.t.b., danno vita ad un nuovo gruppo: la “Nuova Guardia”, che si scioglierà dopo qualche anno. Sono anni veramente bui, dal punto di vista sportivo. Non è facile, in questo periodo, mantenere vivo l’interesse e l’entusiasmo del movimento ultras a Crotone, dato che la squadra non è mai stata così in basso. Nonostante le cocenti amarezze il tifo crotonese non si dà per vinto. Uno dei pochi raggi di sole è rappresentato dal grande campionato 87/88, con la squadra che si piazza al 4° posto nel girone D della C2. Nel ’91 la società non viene ammessa al Campionato Interregionale per Delibera F.I.G.C. Un’altra società cittadina, la Nuova Crotone, partecipa al campionato di Prima Categoria Calabrese. Dopo alcuni anni passati tra Promozione, Eccellenza e Campionato Nazionale Dilettanti, nel 95/96, la “Nuova Guardia” cambia denominazione in “Fossa Jonica”, mentre torna definitivamente allo stadio il C.u.t.b., che, spinto da un’incrollabile fede, mette da parte i problemi creatisi all’interno del gruppo. Nonostante le divergenze di cui sopra, i due gruppi vanno sempre più riavvicinandosi, fino a costituire, praticamente, un unico forte gruppo. Almeno fino alla metà degli anni 90, non si seguono canoni rigidi di organizzazione, si tifa solo per la squadra, senza badare ad interessi di vario genere, come da altre parti accadeva. Quindi a Crotone non si segue un modello di tifo ben preciso: si potrebbe definire “modello crotonese”, molto simile a quello greco, normale se si pensa alle radici elleniche di Crotone. Nel ’96 nascono i “Nasty Boys”, con la squadra nel Campionato Nazionale Dilettanti, gruppo sovversivo e turbolento, dalla divisione in più parti della “Fossa Ionica” e, sempre in quegli anni, i “Tribuni sez. C.u.t.b.”, elementi della vecchia guardia, che si posizionano in tribuna, rendendola più viva che mai. Lo striscione dei “Nasty Boys” esordisce in un Gravina-Crotone del Campionato Dilettanti. Il Crotone per fortuna, calcisticamente parlando brucia le tappe: nel ’97 sale in C2, nel ’98 in Serie C1 e nel 2000 in Serie B: 3 promozioni in 5 anni. Proprio in questo anno si ha una spaccatura radicale, con C.u.t.b. e Roma Klan in curva Nord e il resto del tifo in Sud, non per motivi politici, come si potrebbe pensare, ma per la difficile gestione organizzativa della curva. Tornando ai Nasty Boys, il gruppo in pochi anni acquista importanza e simpatie, riuscendo a mettersi all’attenzione del tifo crotonese, sia in città che in provincia: tantissime infatti le sezioni di paese. La sede ufficiale si trova nel quartiere di San Francesco, rione storico del tifo rossoblù fin dagli anni 70. Nell’agosto ’97, da una costola della “Fossa Ionica”, nasce la “Gioventù Pitagorica”, che fa il suo esordio in Chieti-Crotone 97/98. Sempre nel ’98 nascono le “Figlie di Hera”, gruppo formato da sole donne e ragazze, che contribuiscono attivamente all’organizzazione della curva e che godono di pieno rispetto. Tornando alla Gioventù Pitagorica, chiari sono i riferimenti, nel nome e nel simbolo, alla Magna Grecia e al periodo d’oro della città. Il gruppo, il cui unico credo è il Crotone, assume negli anni una sempre più importanza all’interno della curva, potendo contare su numerosi iscritti. Nel 2001/02 il Crotone retrocede dalla B alla C1. Nel 2003 viene fondato il “Vecchio Stampo”, in cui confluiscono gli “Sharks” e i “Membrosi Clan”, gruppi di una certa importanza sorti nel ’97-98, più il gruppetto “U.Capper”. Nel 2006 si ha la nascita di un nuovo gruppo: “I Crotoniati”, membri dell’ex “Club Campanaro”, riscopertisi ultras. Nel 2005 avviene lo scioglimento temporaneo, poi definitivo nel 2007 (anno in cui il Crotone retrocede di nuovo in C1, dopo che era risalito in B nel 2004), dopo i famosi fatti dell’uccisione di Raciti a Catania nel febbraio di quell’anno, della Gioventù Pitagorica. Negli ultimi anni, specie in trasferta, i crotonesi si sono riconosciuti dietro lo striscione “Crotone 1923”, ancora oggi esposto allo “Scida”, stadio civettuolo che ha una capienza di quasi 10mila posti. Nella stagione 2010-11 la curva “Manzulli”, formata dai “Nasty Boys”, da “I Crotoniati” e dal “Vecchio Stampo”, si schiera contro la Tessera del tifoso. I Nasty Boys, che erano il gruppo portante della Sud, dopo 15 anni di intensa attività, nell’agosto 2011 prendono la sofferta decisione di sciogliersi. I gruppi organizzati della Sud di Crotone, i “Nasty Boys”, i “Vecchio Stampo” e “I Crotoniati” hanno così deciso, all’inizio della stagione 2011/12, di riunirsi in un nuovo ed unico gruppo: il “Curva Sud Crotone”, che vuole dimostrare a tutti, istituzioni governative comprese, che l’unione fa la forza e che solo la coesione e l’armonia possono cambiare i destini della curva e della città. -Sempre nell’agosto 2011 è nato anche il gruppo “Kroton 710 a.C.”,
formato da tifosi crotonesi che, per motivi di lavoro, studio o famiglia, vivono lontano da Crotone. I membri del gruppo seguono il Crotone, come è facile immaginare, soprattutto in trasferta. L’idea di far nascere un “gruppo del Nord” è nata durante l’ultima vincente gara della stagione 2010/11, a Portogruaro, anche se si erano riuniti dietro lo striscione, per la prima volta, già al “Manuzzi” di Cesena nel febbraio ’11.
Curiosità: -In occasione di Crotone-Reggina, derby calabrese del 7 ottobre ‘13, molto sentito nella sponda rossoblù, ad inizio match, nel settore ospiti non ci sono che pochi tesserati, ma trenta ragazzi non tesserati, partiti da Reggio Calabria, eludono i controlli, facendo i biglietti in un tabacchino in città. Beccati dalle guardie in città, vengono fermati, segnalati e condotti nel settore ospiti, dove con qualche problema iniziale, il servizio d’ordine capisce che sarebbe stato solo un problema fare entrare quei 30 reggini nel settore crotonese. Quindi li fanno entrare nella loro curva ospiti. Il dopopartita è stato caratterizzato da alcuni incidenti. Si sarebbe trattato di una spedizione punitiva, ricostruita dalla polizia, che è riuscita a identificare in tutto quattro persone. I giovani, nei confronti dei quali sono state emesse misure cautelari, si sarebbero resi responsabili di un pestaggio ai danni di tifosi reggini in trasferta. Si sarebbe trattato di un vero e proprio accordo criminoso, tra tifosi del Crotone e del Cosenza, per mettere in atto un aggressione estremamente violenta. Questo è quanto emerge dalle indagini della polizia che ha tratto in arresto due tifosi del Crotone, entrambi 29enni. I tifosi della Reggina sono stati inseguiti, secondo le indagini, dopo la partita, per quasi 40 chilometri, fino allo Steccato di Cutro, lungo la statale 106 jonica. L’aggressione è avvenuta nel momento in cui i sostenitori amaranto si sono fermati per loro bisogni fisiologici. Il derby vede il Crotone regolare la Reggina 2-0 con una bella prova, mandando in estasi la gremita Curva Sud. Nel settore degli “Ultras Curva Nord Crotone”, accanto ai drappi “Superiorità indiscussa” e “87100”, era esposta la pezza “Tartan Army Cosenza”, dei gemellati silani. -In Latina-Crotone del dicembre 2013, i crotonesi, circa 50, tra calabresi e residenti in zona, molto compatti e colorati, danno vita a una buona prova, con tifo davvero buono per quasi tutti i 90 minuti. -Nell’anno della prima, storica promozione in Serie B del Crotone (1999/00), l’amministrazione comunale d’allora, decise di dedicare un’intera piazza del nuovo lungomare cittadino, agli ultras rossoblu. La targa, tempo fa, era stata accidentalmente abbattuta, e non era stata più sostituita, ripristinata. Gli ultras crotonesi si sono però mobilitati e, a proprie spese, hanno rifatto fare la targa, inaugurando nuovamente la piazza, nel maggio 2012, con una cerimonia simbolica, alla quale hanno partecipato alcuni calciatori del Crotone, tra i quali lo storico capitano, crotonese di nascita, Antonio Galardo, e una rappresentanza della società del Crotone Calcio. In Crotone-Brescia dell’agosto 2012, è stata ricordata dalla curva Sud la scomparsa di Giancarlo Gennarini, grande tifoso del Crotone, morto in un incidente sul lavoro, con lo striscione “Giancarlo vive nei nostri cuori”, mentre il capitano, in suo onore, ha deposto un mazzo di fiori ai piedi della curva, alla presenza di alcuni rappresentanti della curva. Non sono mancati, durante la gara, cori offensivi da ambedue le parti, ma non si sono registrati contatti. -In curva Sud, per quanto riguarda la questione politica, anni fa si era raggiunto un compromesso, cioè non fare nessuna propaganda politica in curva, anche se, la Gioventù Pitagorica, che stampava la fanzine “Il pitagoriko”, aveva idee di sinistra e non l’ha mai mascherato. Anzi, l’ala estremista del gruppo, si identificava nel piccolo striscione “Fedeli alla linea” (motto della sinistra extraparlamentare e titolo di un album dei CCCP). -Due anni fa, contro il Verona, una curva Sud abbastanza piena accoglie, all’ingresso delle squadre, l’allenatore veronese Mandorlini con fischi e cori ostili, e ricorda la morte, avvenuta il 14 aprile 2012 sul campo di Pescara per problemi cardiaci, del giocatore del Livorno Piermario Morosini, con lo striscione “Addio Moro non sarai dimenticato” e tanti stendardi col numero “25”, quello della sua maglia, mentre il gruppo di ultras crotonesi in Nord espone “Moro vive 25”. Dopo: botta e risposta coi tifosi veronesi, cori ostili reciproci. Alle offese venete sull’ubicazione meridionale di Crotone, i pitagorici rispondono, come spesso fanno, con “Salutate la Magna Grecia”. -Il nucleo base delle “Assenze Arbitrarie”, si è rifatto vivo e compatto due anni fa, in curva Nord, con bandiere e pezze, dandosi il nome di “Ultras Crotone Curva Nord”, che si riconoscono dietro il drappo “Superiorità Indiscussa”. Qualche vecchio elemento è uscito dal gruppo, qualcuno nuovo è entrato. La “Gioventù Pitagorica”, scioltasi come già detto all’inizio del 2005, dette poi vita, nei Distinti, all’esperienza “Assenze Arbitrarie”, anche se tale striscione era già stato esposto per la prima volta in Crotone-Pro Patria di Coppa Italia 03/04. Il progetto “Assenze Arbitrarie” era stato messo in soffitta dopo le leggi antiviolenza conseguenti alla morte dell’ispettore Raciti di Catania. Uno degli slogan del gruppo era “W.h.a.c.”, acronimo di We hate all cops”, riprodotto anche in una loro pezza, che faceva compagnia ad altre pezze-slogan tipo “Scomode presenze” e “Identità calabrese”. -Dalla sua nascita, nella stagione 96/97, il gruppo “Nasty Boys” era assai cresciuto, anche se il numero dei tesserati è sempre rimasto limitato: 120, al massimo 130 persone. Fino almeno al 2004 il gruppo ha rappresentato la Crotone ultras, il fulcro del movimento ultrà a Crotone. Il capo indiscusso era “Sebino”, apprezzato lanciatori, un altro personaggio di rilievo era Scipione, presente fin dall’inizio con indistruttibile passione. Essere “Nasty” voleva dire sposare uno stile di vita, un’ideologia, partecipare alle trasferte, essere disposti a fare sacrifici pur di seguire la squadra, qualunque posizione in classifica essa occupasse. Per questo, ottenere la tessera dei “Nasty Boys” non era impresa facile: ci volevano almeno due anni di militanza e, allo scadere dei due anni, un altro passo importante era il tatuaggio raffigurante il re dei Nasty, inconfondibile segno d’appartenenza. L’organizzazione interna del gruppo era ben definita: il presidente e il vicepresidente erano affiancati dai consiglieri; una volta al mese tutti si riunivano per stabilire in che modo muoversi. Altrettanto precisa era la distribuzione dei compiti: chi si occupava delle trasferte, chi del tesseramento, chi della sistemazione di striscioni e stendardi, chi degli impianti e chi delle coreografie. I “Nasty Boys” avevano alcune regole ben precise, come quelle di non perdere il controllo e di non utilizzare coltelli, anche se, nel corso degli anni, non sono mancati gli incidenti, accompagnati da un certo numero di diffide. Avevano il merito innegabile di accettare tutti e di aver tolto dalla strada diversi ragazzi che rischiavano di rimanere allo sbando, senza dimenticare che, fino a una ventina di anni fa, il calcio a Crotone non esisteva. Adesso si sa dove andare, lo stadio è un modo per passare il tempo. -L’inno ufficiale del Crotone e dei suoi tifosi è “Ma il cielo è sempre più blu”, famosa hit dell’indimenticato cantautore crotonese Rino Gaetano, scomparso per un incidente stradale nell’81 a Roma. -A Crotone è difficile organizzare le trasferte, vuoi per i costi delle trasferte stesse, vuoi soprattutto perché Crotone non è il massimo per quanto riguarda i collegamenti, sia stradali che ferroviari. Ma, nonostante questo, si cerca di non far mancare la presenza nelle varie trasferte. La vittoriosa trasferta di Lecce del 1997/98, per la finale Playoff per la C1, contro il Benevento, è sicuramente la più numerosa, con oltre 5.000 rossoblù al seguito. Da ricordare anche le “invasioni” di Castrovillari e Vibo Valentia nell’84, i 4000 di Potenza nell’87, di Latina nell’88, la trasferta di Bologna in occasione della finale di ritorno di
Coppa Italia di Eccellenza, persa 3-1 contro l’Iperzola, e quella di Bari nel 2001/02. -Sempre esposto, sia fuori che in casa, lo striscione “Giorgio vive”, che ricorda l’ultrà crotonese, facente parte della “Gioventù Pitagorica”, Giorgio Manzulli, scomparso nel 2001 dopo una lunga malattia, a cui è intitolata la curva Sud. Nella successiva gara casalinga Crotone-Vicenza, la curva gli dedicò il toccante striscione “Sorriderai e vivrai nei nostri cuori, ciao Giorgio”. -Unico porto della costa Jonica calabrese, maggior centro industriale, frequentata zona balneare, con la riforma delle province Crotone è diventata capoluogo di provincia; fondata dagli Achei nel 710 a.C., col nome di Kroton, raggiunse il massimo splendore nel periodo della Magna Grecia. -Al “Torneo Claudio Spagnolo” di calcio a Torbellamonaca, quartiere romano, che adesso non si disputa più con la stessa formula di un tempo, si sono succedute negli anni diverse tifoserie, che ne hanno approfittato per conoscersi o per rinnovare e rinsaldare il rapporto d’amicizia. I tornei di questo tipo comunque, non sono disputati solo tra gemellati o gruppi della stessa ideologia politica, ma anche un’occasione per dialogare tra tifosi tradizionalmente rivali. Alla 7° Edizione del 2001, ad esempio, il torneo disputato a ricordo del genoano Vincenzo Claudio “Spagna”, organizzato dal Centro Sociale “El Chentro”, prevedeva la partecipazione di: Desperados e Brigate Empoli, Rangers e Sconvolts Pisa, Ingrifati e Armata Rossa Perugia, Ultrà Roma, una delegazione dell’Ottavio Barbieri Genoa, Ultras Unione Veneziamestre, Vigilantes Vicenza, Allentati Fasano e Gioventù Pitagorica Crotone. Un occasione per dibattere su tematiche e problemi del mondo ultras. La Finale tra Ingrifati e Gioventù Pitagorica, per la cronaca, vide la vittoria di misura dei pitagorici. E’ stato in quel contesto che gli ultras empolesi hanno conosciuto, fatto amicizia, e poi rinsaldato i rapporti, con la ex “Gioventù Pitagorica” (ora “Curva Nord Crotone”), con gli Allentati Fasano e con gli Ingrifati Perugia. E disteso anche i rapporti anche con tifoserie cosiddette nemiche. -Al centro del vecchio striscione dei “Teddy Boys” c’era la bandiera italiana, che sulla zona centrale bianca aveva l’effige del “Che Guevara”. -La coreografia più bella vista a Crotone è stata quella del 2001 “E simu semp Cà”, realizzata con cartoncini blu e rossi e la scritta con uno stendardo per ogni lettera.
Liberi pensieri: “Pellizza sei sempre con noi” (Crotone-Grottaglie 83/84), “Noi con la voce voi con il cuore” (Cr-Nardò 83/84 e altre gare), “Feriti nell’orgoglio, presenti x la maglia”, “Nasty Boys ovunque” (Ternana-Crotone 2000/01); “Oggi per l’amore di Crotone” (Reggina-Cr 01/02), “Un amore infinito!” (coreografia Cr-Vicenza 01/02), “Partono incendiari e fieri ma quando arrivano sono tutti pompieri”, parafrasando una canzone di Rino Gaetano (04/05); “Crotone-Empoli uniti nel dolore: ciao Emi”, dedicato alla scomparsa del leader empolese Emiliano Del Rosso (Cr-Treviso 04/05); “Date il massimo!” (Torino-Cr 04/05), “Meglio poveri che drogati” (Verona-Cr 04/05), “Abuso di potere non è reato, per legittima difesa…arrestato!”, per gli scontri con la celere avvenuti a Viterbo all’andata della stagione 04/05 (Crotone-Viterbese, ritorno finale Playoff per la B, 04/05); “Dal 1996 uno stile di vita”, coregrafia per il decennale dei Nasty Boys, “E’ arrivato il momento che tutti aspettavamo, lottiamo insieme per il futuro di Crotone”, “Ultras non è delinquenza ma appartenenza” (Cr-Bologna 05/06); “Stile, coerenza e mentalità da sempre nel nostro Dna” (Cr-Pescara 05/06), “Biglietti nominativi, Pay-tv…di questo calcio non ne possiamo più” (Bologna-Cr 05/06), “Ipocriti, falsi, corrotti e imbroglioni, per voi non è un derby ma una finale di Coppa dei Campioni” (Cr-Catanzaro 05/06), “La storia di Catanzaro il ripescaggio di Franco Carraro”, “Sopra la timpa la capra canta, sotto la timpa la capra tira le pietre e scappa via…con le mani quando volete!!” (Catanzaro-Cr 05/06); “Ciao professore”, in ricordo del noto allenatore Franco Scoglio, scomparso in quei giorni (Modena-Cr 05/06); “Daspo…nun te regghe più” (Cr-Catania 05/06), “Condannato senza essere processato, mass-media vergogna. Mario libero” (Cr-Modena 05/06), “Crotone: sole, mare e…3000 anni di storia”, coreografia, “Mai sottomessi né scesi a compromessi” (Cr-Juve 06/07); “Prima Paolo, ora Gianluca…troppe falsità non cancellano la verità”, “No al sabato” (Cr-Piacenza 06/07); “10 anni di reclusione a chi ha fatto solo aggregazione: vergognatevi” (Cr-Verona 06/07), “S.S. 106 altre 2 vite spezzate, ciao ragazzi”, ricordate l’ennesime vittime della Statale 106 (Cr-Salernitana 09/10); “Oggi più di ieri vi vogliamo guerrieri!!” (Gallipoli-Crotone 09/10), “Rino Gaetano orgoglio di noi crotonesi” (Sampdoria-Cr 11/12), “Fedeli alla nostra bandiera, noi non molleremo mai!”, coreografia (Cr-Sampdoria 11/12).
Tifoseria numericamente paragonabile alla nostra, a differenza hanno uno stadio senza pista e a misura di città 61.000 ab , stadio molto meglio del nostro e che sicuramente attira più tifosi,
Quando ci sono 5.000 spettatori sembra quasi pieno…. Da noi sembra quasi vuoto!!! Cmq un saluto a tutta la tifoseria crotonese.
Benvenuti! Noi in serie A diretti. Voi dopo i playoff, ok?
DEUNAPOPODISEGA che gufata!!!
mi sono toccato pure io
che razza di commento idiota…
SOLO EMPOLI
Solo empoli
ancora ricordo la calorosa accoglienza con buffata offerta dai Crotonesi…Empoli e Crotone Ole’