A cura di Claudio “Freccia”
Gruppo principale: Drughi Bianconeri, nome completo “Drughi Ultrà Curva Sud”.
Altri Gruppi: Tradizione (ex-Fighters), Viking, N.A.B. 1977, Nucleo 1985 (ex-Area), Antichi Valori, Gruppo Marche 1993 (con un passato nel’Area Bianconera, detta “Area Marche”, ma con l’avvento dei “Fighters” e lo scioglimento di “Area Bianconera”, decisero, nel novembre ’96 di darsi un’impronta, un nome, una collocazione, tirando fuori lo strisicone bianco “Marche”, collocandosi in 2° anello Nord, defilati rispetto al gruppo che comandava la curva, i “Viking-NAB”. Non fu facile andare avanti, “tiravano” di più i “Fighters Marche”, ma nella stagione 96/97 il gruppo cresce e s’ingrandisce, ma è l’ultimo anno dei Viking. Poi passarono negli Irriducibili Vallette, che in pochi anni bruciarono le tappe e diventarono un ottimo gruppo, ma si sciolsero anche loro e il G.M. rimase un’intera stagione nel 2° anello Nord; purtroppo la situazione era allo sfascio. Dalla stagione 2003/04 decisero di comune accordo di trasferirsi nuovamente in Sud, dato che di ultras in Nord era rimasto veramente ben poco. Quell’anno ritirarono fuori lo striscione da casa, posizionandolo in Est/4 a fianco della curva. Fu per loro una bella soddisfazione, ritornando ad essere un Gruppo con una loro identità. Dopo due stagioni alla grande, ai massimi splendori, come tutte le storie, quando le cose oramai sembravano aver preso una certa stabilità, iniziarono i problemi. All’inizio della stagione 2005/06, con la nascita dei “Drughi Marche”, era chiaro che per loro in curva non c’era più posto. Dopo una riunione decisero di confluire con loro, portando lo stendardo “G.M.1993”, come riconoscimento per i vecchi del gruppo, ma la decisione non accontentava tutti in pieno. Nella stagione dopo, quella della B, ci fu una netta spaccatura: alcuni rimasero con loro, altri si staccarono, continuando sempre ad andare allo stadio, in casa in curva Nord, e in trasferta. Adesso, allo “Juventus Stadium”, lo striscione Gruppo Marche ‘93 è accanto a quello del Nucleo, all’estrema sinistra guardando di faccia la curva, al 1° anello. In Juve-Genoa 13/14 hanno festeggiato il ventennale con una minicoreografia, con un telone riportante la scritta “Gruppo Marche 20° 1993-2013”), J.D.S. (Juventini Del Sud), Noi Ci Siamo (N.C.S.), Genova 1998, Juverri Maremmani, Spalle al campo, Gruppo Juventus Madunina, F.J.R. (Fighters Juve Roma; non una sezione ma un gruppo vero e proprio, con una valida base organizzativa, autore in passato di nobili iniziative come raccolta di fondi a favore della “Croce Rossa”, partite di calcetto a scopi benefici, partecipazioni ai Mondiali Antirazzisti, giornate di calcio e musica al “Palaeur” di Roma. Hanno un’amicizia coi tifosi del Celtic Glasgow).
Pezze o stendardi che si rifanno a piccoli gruppi o sottogruppi: Sballati MB, Gruppo RH Bianconero, Gioventù Taurinense, Saronno XI Ovunque-Pavel Nedved, Gruppo Sambuca, Gruppo Borgia, Venti Contrari, Piemontesi Tosti, Gruppo Berna, SBT Ultras, Bassa Valle.
Siti Internet: http://drughi.org – www.vikingjuve.com – www.nucleo1985.it – www.gm93.com – www.colpogobbo.net – www.tifobianconero.it
Settore: Curva “G.Scirea” Sud
Amicizie: –Den Haag: fortissimo legame, bella amicizia internazionale. Sotto il settore dei “North Side”, dello stadio “Zuiderpark” di Den Haag, gli artisti del gruppo hanno dipinto uno stupendo murales con la scritta “In memoria di tutti i tifosi juventini tragicamente morti il 29 maggio 1985 all’Heysel Stadium”. Innumerevoli le visite reciproche. Striscione del Den Haag a Roma per la finale di Champions con l’Ajax ’96. Tanti i bandieroni copricurva a tema, le partitelle, le coreografie… Ad esempio visita ai gemellati del Den Haag in una partita di Eredivisie (campionato olandese) nel 2004/05, altra visita con partitella tra i tifosi nel 2005/06. I Viking sono stati ospiti della curva del Den Haag in Den Haag-Feyenoord 13/14 e in altre partite dell’Eredivisie. Visita di quelli del “Vakkie M Original Supporter” Den Haag in Inter-Juve 07/08. Stendardo gialloverde in Juve-Chievo 10/11. Coreografia coi colori gialloverdi del Den Haag in Juve-Ajax 09/10: tante bandierine e in basso uno striscione olandese. I “Viking” Juve sono stati ospiti in Den Haag-Ajax, fine stagione 09/10. “Condoglianze cari amici juventini”, “Noi non vi dimenticheremo mai amici juventini”, striscioni esposti in Den Haag-Psv per ricordare le persone morte nell’incidente di un pullman di tifosi della Juve col Real Madrid nel 2008/09. Coreografia per celebrare i 20 anni della fraterna amicizia coi ragazzi del “North Side” Den Haag, accompagnata dallo striscione d’amicizia in olandese “1989-2009 Juventus e Den Haag…voor altijd vrienden!!”, con in curva i colori delle due squadre nerobiancogialloverde in Juve-Siena 08/09, con numerosi drappi e striscioni olandesi esposti; copricurva olandese verdeoro con la scritta “Viking Juve-Fc Hen Haag” e due mani che si stringono in segno d’amicizia. Stesso striscione esposto in Heracles-Den Haag nel campionato olandese. Ci sono stati periodi in cui nelle partite della Juve non mancava mai una bandiera o un drappo dei tifosi olandesi. Innumerevoli le volte che i Viking, direttamente gemellati coi tifosi del Den Haag (ma il gemellaggio è riconosciuto da tutta la curva juventina) sono stati ospitati in Olanda. Coreografia bellissima per i 25 anni del gemellaggio Juve-Den Haag in Juve-Fiorentina 13/14, con tanti copricurva a tema, lo striscione in olandese già ammirato col Siena, i colori delle due società e un grande “25”. Regalato dagli olandesi un drappo, in occasione di Juve-Fiorentina 11/12, con una bella frase in italiano e in fondo “Saluti dagli amici di F.C. Den Haag”. Viking e Nucleo ospiti in Feyenoord-Den Haag 15/16 con tanto di pezze e bandiera dei Viking. –Legia Varsavia: Bella amicizia coi polacchi, riconosciuta da tutta la curva, all’insegna della fratellanza internazionale. Striscione del “Legia” in Inter-Juve 08/09, Juve-Ajax 09/10 e in Juve-Liverpool, Champions League 04/05. Ma innumerevoli sono state in questi anni le visite reciproche. Striscione “Legia Varsavia” in Milan-Juve 08/09. Una delegazione di tifosi bianconeri è stata ospite della curva del Legia Varsavia, sul finire della stagione 12/13. I motivi di queste due amicizie internazionali sopra riportate sono esposte nella sezione “Curiosità”. –Latina: i gruppi Tradizione-Fighters e Antichi Valori hanno una bella amicizia con la curva Nord pontina, i cui appartenenti hanno conosciuto nel Torneo U8 di alcuni anni fa. –Notts County: nel 2011, in occasione dell’amichevole con gli inglesi che inaugurò lo “Juventus Stadium” si è rinforzata questa amicizia con questi tifosi che hanno una delle squadre più vecchie del mondo (1862). La più vecchia sembra essere quella dello Sheffield United, nata nel 1857 e ancora in attività. –Avellino: vecchia amicizia datata anni ’80. Striscione “Executors” Avellino in campo, con bandieroni a suggellare l’amicizia con gli avellinesi in un Juve-Avellino al “Comunale” negli anni ‘80. Nel ritorno della finale di Coppa Uefa Fiorentina-Juventus, giocata sul neutro di Avellino per la squalifica del campo di Firenze, gli avellinesi dettero una grossa mano agli juventini nell’apporto corale e coreografico (Avellino è notoriamente un feudo di tifosi della Juve). L’amicizia entrò in crisi quando nella partita di Coppa Italia Avellino-Juve, del 30 agosto ’95, i padroni di casa dettero del figlio di puttana allo juventino Fabrizio Ravanelli e ricoprirono di fischi, ogni qualvolta intonavano cori, i pochi ultras juventini presenti, che prima cercarono anche di fraternizzare col coro “Vi vogliamo in A”, accolto con freddezza dal pubblico avellinese. La differente categoria in cui hanno sempre militato le due squadre in seguito, ha fatto poi il resto. In Juve-Verona 15/16 si segnala la presenza di alcuni capi irpini tra i Viking per reciproco rispetto. C’è stato un evidente riavvicinamento recentemente tra i capi delle due tifoserie.
Ex-gemellaggi/amicizie: –Piacenza: gemellaggio che è stato piuttosto forte, allacciato per Juve-Piacenza 95/96, quando gli juventini cantarono cori pro Piacenza, vennero scambiate le sciarpe e, a fine gara juventini e piacentini andarono a farsi una bella bevuta insieme. Da parte juventina, furono Viking-Nab e Area i gruppi maggiormente fautori dell’amicizia, che in seguito venne comunque riconosciuta da tutto il resto della tifoseria. Lo striscione dei Viking è presente in Piacenza-Lazio 95/96. Incidenti annunciati in Piacenza-Torino 95/96, con la poca polizia che si mette nel mezzo, ma i tifosi, almeno 200, arrivano allo scontro, poi ci sono cariche e lancio di lacrimogeni. Già da una settimana i tifosi granata sapevano che da Torino e Milano sarebbero arrivati molti gruppi juventini per affiancare i piacentini freschi gemellati. Gli ultras granata erano partiti con intenzioni bellicose, esponendo lo striscione “A Roma come a Bruxelles, speriamo in un altro Heysel” (la finale di Coppa Campioni si giocò nel ’96 a Roma). In Piacenza-Juve 96/97 rinnovato il gemellaggio con cori e striscioni reciproci, coi piacentini che alzano “Auguri campioni del mondo”. Striscione “Official Supporters” Piacenza a Roma per la finale di Champions 1995/96. Nel 1998/99, a Piacenza, le due tifoserie effettuarono giri di campo coi bandieroni, con saluti reciproci. Ma la grande amicizia finì qualche anno dopo, nel 2003. –Lecce: la “Gioventù Bianconera” intratteneva negli anni ’80 rapporti diretti con i “Ragazzi della Nord” Lecce. Rapporti di simpatia anche negli anni ’90. –Atalanta: rapporto d’amicizia negli anni ’80, tra “Gioventù” e “Wild Kaos Atalanta”. Con le “Brigate Nerazzurre Atalanta” esisteva un vero gemellaggio, in chiave anti-Torino, rotto per colpa degli juventini, causa diverse ideologie politiche. Dopo si è passati ad una forte e fiera rivalità. –Andria: ragazzi dei “Viking” Juve presenti in occasione di Andria-Casarano 90/91 ed a Perugia con lo striscione “New Blue Generation sez. Milano”; “Drughi Kaos” Juve, presenti con il loro striscione all’ultima di campionato 90/91. –Borussia Dortmund: la trasferta di Dortmund del 1994 fu una delle più belle di quel periodo, in quanto i tifosi locali riservarono un’accoglienza bella, fraterna agli juventini. –Roma: gemellaggio durato dalla fine degli anni ’70 alla stagione 1981/82, sciolto per il famoso gol di Turone, annullato per fuorigioco inesistente in Juve-Roma. In quegli anni lo striscione dei “Fedayn” della Roma venne esposto in curva “Filadelfia”. –Palermo: gli “Indians Palermo” e la “Gioventù” negli anni ’80 erano amici. –Parma: c’era una vecchia amicizia coi parmensi, datata all’incirca anni ’80, cessata per futili motivi e trasformatasi in rivalità molto accesa (vedi sezione “Rivalità”).
Rivalità: –Fiorentina: fortissimo odio, viscerale; rivalità che si perde nella notte dei tempi, acuita dal fatto dell’81/82. Già alla fine degli anni ’70 la Fiesole accoglie i bianconeri con lo striscione “Gobbi tanti…conigli tutti quanti”. I Fighters, negli anni ’80 accoltellarono a Torino un signore, all’epoca già 45enne, juventino scambiato per tifoso viola. A Firenze tutto ciò che è bianconero si cerca di annientarlo ed emarginarlo, vedi il caso dello striscione “Firenze Bianconera”, con la sua sede attività fatta subito chiudere, e l’odio non è circoscritto ai soli ultras, in quanto è risaputo che quando la Juve gioca a Firenze, si trova contro l’intera città. L’odio è ricambiato dai bianconeri, che si sentono spesso e volentieri “rinfacciare” anche i morti dell’”Heysel” di Bruxelles, tramite cori rivoltanti e aberranti e striscioni inneggianti a quella barbaria. Una bomba rudimentale venne scagliata dalla curva “Ferrovia”, verso il settore juventino, negli anni ’90. Striscione “Cav Valdarno dei viola esposto in Juve-Fiorentina 88/89. Fregato striscione “Viola Club G. Antognoni Capri”, esposto in Fiorentina-Juve 04/05. Nel maggio 1994, nei pressi del “Brianteo”, per Monza-Fiorentina di Serie B, cinque fiorentini furono vittime di un agguato di diverse decine di ultras appartenenti ai Viking, costringendoli, insieme ad altri tifosi fiorentini, alla fuga. In seguito a tale episodio, in Juve-Fiorentina dell’anno dopo, vennero esposti striscioni quali “Viola feroce, Gobbo veloce: la favola continua” o “Batistuta batte Pascutti, voi battete Mennea”. Esposto striscione “Nuova Guardia” dei fiorentini dai bianconeri, in Juve-Fiorentina 95/96. Nel 1995/96 i viola a Firenze esposero la scritta “Voi solo lame solo infami”. In occasione di Juve-Fiorentina del novembre ’95, quelle che erano le paure della vigilia, sono state puntualmente confermate da incresciosi incidenti che si sono verificati prima, durante e dopo la sfida. L’episodio più grave avviene alle 12, quando nella piazza dietro la Nord un gruppetto juventini aggrediscono alcuni fiorentini. Un tifoso di 22 anni viene ferito ad una coscia e alla nuca da una lama, un altro si becca una bottigliata in testa, un terzo è trafitto al polso. I 66 pullman dei viola vengono bloccati a Villastellone e fatti bersaglio di sassi e bottiglie. Al termine della gara violenti scontri tra forze di polizia e viola, inoltre, vero le 16,30, lancio di razzi tra frange di juventini e polizia che cercava di liberare la zona. A seguito di questi incidenti furono comminate 16 diffide, andate a colpire soprattutto elementi importanti dei direttivi di Fighters e Drughi. Per protestare contro queste diffide, nel derby successivo venne attuato uno sciopero del tifo da tutti i gruppi rappresentativi della tifoseria bianconera. La protesta, caparbia, durerà diverse settimane, riflettendosi sul tifo. Uno spiacevole episodio precedette Fiorentina-Juventus del 1996/97, quando il pullman della squadra bianconera venne preso a sassate e 24 tifosi viola furono denunciati; il fatto suscitò vasta eco. Nel 1986/87 la Fiesole espone la scritta “Uccidere un gobbo non è reato, bentornati conigli”. Rubato tanto tempo fa dai fiorentini lo striscione “Area”, esposto in Fiorentina-Juve 1990/91 e lo striscione “Juventus club Firenze” viene esposto in Fiesole in un Fiorentina-Juve del ’90. –Torino: forte rivalità, acerrima nei derbyssimi degli anni ’70, quando la stracittadina torinese era una delle più sanguigne, ardimentose e passionali. Derby caratterizzati da croci sugli spalti, bare della squadra avversaria, sciarponi, di lana, anfibi, mimetiche, tipico vestiario di quegli anni, sane scazzottate. Per due anni (75/76, scudetto granata; 76/77 scudetto del primato dei 51 punti alla Juve, con dietro subito il Toro ma a 50) il vertice del campionato parlò torinese. I granata, in un derby 91/92, espongono la scritta “Voi non siete la luce di Torino ma la vergogna d’Italia”; in un altro derby targato anni ’90 “Trap: come i Drughi fai ridere l’Italia”. In un derby del 79/80 i Fighters invadono il settore della gradinata, occupato dai torinisti, forzando una cancellata. Lo striscione “Fighters” viene esposto in due derby dei primi anni ‘80, gentilmente offerto dai pisani (vedi sotto), poi probabilmente distrutto, mentre lo striscione “TNT Torino” venne trafugato dagli juventini. Trafugato anche lo striscione “Forza vecchio cuore Granata” esposto dai Fighters nel derby del 1982. Nel derby di andata della stagione 99/2000, i granata espongono lo striscione “Fronte” rubato. Nella stessa gara, discutibile lo striscione degli juventini “Siete una curva di ebrei, squatters e comunisti”, mentre un altro degli Irriducibili recita “13.000 abbonati: tanto entusiasmo per la promozione…”. Oltre un’ora di “tentata guerriglia” nel derby di andata 2002/03. In Juve-Reggina 2002/03, i “Ragazzi della Maratona” Torino sono al fianco dei gemellati reggini. Dopo il terzo gol bianconero inizia un fitto lancio di oggetti e seggiolini tra gli ospiti e gli occupanti della Nord, che permette a due ragazzi di strappare indisturbati dal primo anello lo striscione “Ragazzi della Maratona”, posto sotto quello del “Cucn” Reggina, rubandolo facilmente. Reggini e granata cercano di uscire dallo stadio, ma trovano la resistenza delle forze dell’ordine, dando vita a scontri sulla rampa. Dopo qualche minuto, il suddetto striscione compare sopra lo stemma dei Fighters, per l’esposizione di rito. Drappo granata rubato ed esposto in Juve Toro 14/15 (per gli incidenti al derby di ritorno 14/15 si rimanda alla Sezione “Curiosità). –Inter: vecchissima, storica, forte rivalità: incidenti sugli spalti di San Siro già nell’85/86, uno dei rari casi in cui appare lo striscione “Firenze Bianconera”. Odio acerrimo alimentato da episodi curvaioli e calcistici, come il duello infinito della stagione 1997/98, quando l’Inter perse a Torino 1-0 immeritatamente per colpa dell’arbitro Ceccarini di Livorno, che non vide un’evidente fallo da rigore di Iuliano sul fenomeno interista Ronaldo, con l’azione che prosegue e porta al gol la Juve. Odio acuito dalla vicenda di “Calciopoli” e da tutto quello che le gira intorno, scoppiata al termine del torneo 2005/06, nel corso del quale emersero rapporti illeciti, tra dirigenti sportivi e rappresentanti della classe arbitrale, allo scopo di manipolare determinate partite del campionato 2004/05. Le indagini, avviate nel mese di aprile, a tre giornate dalla fine del torneo, erano ancora in corso quando la Juve, in quel di Bari, il 14 maggio, sollevò la coppa dei vincitori dello scudetto, e condussero a un sostanziale mutamento della classifica finale. Le sentenze della magistratura sportiva assegnarono il titolo proprio all’Inter, seconda classificata e disposero la retrocessione del club torinese in Serie B, senza tener conto che l’Inter, soprattutto in indagini successive, risultasse anch’essa coinvolta nello scandalo, seppur in maniera minore rispetto alla Juve, con diverse intercettazioni telefoniche tra il presidente della squadra meneghina, Massimo Moratti, e la classe arbitrale di allora, soprattutto con l’ex designatore Paolo Bergamo. Il campionato 2004/05, stravinto dalla Juve di Capello, a seguito dello scandalo di Calciopoli del 2006 e delle relative sentenze, venne revocato alla Juventus, ma non venne assegnato alla seconda in classifica, cioè il Milan, perché anche la squadra rossonera era uscita colpevole dall’inchiesta, per cui il titolo rimase non assegnato. Altri club coinvolti nello scandalo furono Lazio, Fiorentina e Reggina. Nei tafferugli avvenuti nell’ottobre 1994 a Torino, gli interisti persero ben tre striscioni di gruppi ultrà, finiti nelle mani juventine, cioè “Nuova Guardia” (esposto in Juve-Fiorentina 95/96), “Viking” e “Irriducibili”. Lo striscione “Viking” Inter venne esposto in Juve-Inter 96/97 dalla “Scirea”. In occasione di Juve-Inter 12/13 al 2° anello disegno copricurva con particolare del film “La banda degli onesti”, sotto: “Una commedia tuta italiana…peccato sia solo un film”, al primo anello cartoncini bianchi su sfondo nero a formare la scritta “Juve” e “30 volte campioni d’Italia” in basso. Un vero capolavoro. –Napoli: vecchio odio viscerale, forte rivalità. Nell’ottobre 1991, durante la perquisizione, venne sequestrato lo striscione “Drughi Kaos”, dalle forze di polizia, con la promessa che sarebbe stato restituito a fine partita, ma venne praticamente regalato ai napoletani che lo esposero per scherno. Ai napoletani venne permesso di entrare con bulloni, lucchetti, cacciaviti, ecc. Incidenti piuttosto seri in Juve-Napoli 93/94, con primi scontri già in mattinata, quando un campano e uno juventino rimangono feriti da coltellate. Altri cinque feriti, tra cui un agente, si verificano in altri scontri. Negli anni ’90 i “Fedayn” Napoli, durante un Napoli-Juve, mostrano gli striscioni rubati “Drughi”, “Drughi Roma” e “Kaos”. Nelle loro mani anche lo striscione “Drughi Imperia”. –Milan: fitta sassaiola al corteo juventino nei pressi di Piazzale Lotto in Milan-Juve 93/94. La prima carica è stata fatta dai milanisti alle avanguardie juventine, ma i primi sono stati poi dispersi dall’energica reazione della polizia, nonché dall’arrivo del grosso del tifo bianconero. Pepato il messaggio dei milanisti in casa nel 97/98: “Con la Juve ormai è noto il Delle Alpi è sempre vuoto”. Incidenti a Milano nel 2000/01, soprattutto tra Irriducibili e forze dell’ordine, ma i rossoneri della Sud si vantano di aver messo in fuga un gruppo juventini che stava staccando striscioni dei Milan Clubs. In occasione del match Juve-Lazio del 15 dicembre 2002, dopo qualche minuto vengono esposti nella Sud gli striscioni “Rams”, “Sconvolts” e “Squadraccia”, più degli stendardi dei “Commandos”, bottino di guerra dei violenti scontri avvenuti due settimane prima ad un autogrill nei pressi di Parma, tra due pullman dei “Fighters”, diretti a Roma, e quello del primo anello della Sud rossonera, diretto a Empoli. Inevitabilmente, nel successivi Milan-Juve, succede il finimondo, con due decise, veementi cariche dei milanisti, in via dell’Ippodromo, al corteo degli juventini, bersagliato dal lancio di torce e razzi. In particolare il primo assalto dei milanisti è di quelli violentissimi, rapidi, di massa, operato da due gruppi che frontalmente, lanciando torce, monete, sassi, mettono subito in difficoltà le forze dell’ordine, che non riescono a contrattaccare subito. Ci vogliono almeno due minuti prima che la loro carica faccia indietreggiare i milanisti. In occasione della finale di Champions League, giocata all’”Old Trafford” di Manchester il 28 maggio 2003, viene stabilito, su pressione della polizia italiana e inglese, ed anche per una sorta di dimostrazione di unità italiana nei confronti della nemica Inghilterra, un patto di non belligeranza tra milanisti e juventini, poi tornati nemici come prima. Per Milan-Juve 03/04, i tifosi milanisti, parafrasando uno striscione dei bianconeri a Manchester, espongono lo striscione “28-5-03, 11 piemontesi tostati”.
La gara inizia con 15 minuti di ritardo, causati dall’imbottigliamento della circolazione nei pressi di San Siro del pullman della Juve, in seguito ad incidenti avvenuti tra le due tifoserie prima della gara. Catania: gli “Irriducibili Juve” avevano un’amicizia con gli omonimi “Irriducibili” di Catania. In un amichevole Catania-Juve del precampionato 2002/03, i Fighters andarono a Catania e vennero aggrediti dai catanesi, che rubarono lo striscione del gruppo. Su come abbiano recuperato lo striscione, c’è una discordanza di versioni: chi dice che abbiano pagato, e pure profumatamente, e chi invece sostiene che si sian rivolti a personaggi influenti e potenti della tifoseria etnea, riuscendo a rientrarne in possesso. –Liverpool, e un pò tutte le tifoserie britanniche: dici Liverpool e subito viene in mente la strage dell’Heysel di Bruxelles del 29 maggio 1995, quando, in uno stadio insicuro, vetusto e inadatto, non solo per ospitare una finale di Coppa dei Campioni, ma qualsiasi partita, gli hooligans inglesi, a circa un’ora dall’inizio della gara, divisi dal “settore Z”, dove erano sistemati i tifosi juventini più tranquilli, con famiglie e Juventus Club, da una rete da pollaio, che agli ubriachi tifosi inglesi parve un invito a nozze per caricare, schiacciare e ammassare contro il muro, crollato per il troppo peso di inermi normali tifosi, visto anche l’inesistente servizio d’ordine. Molti si salvarono dal soffocamento trovando salvezza nella specie di pista ai piedi del settore, ma 39 tifosi, di cui 32 italiani, purtroppo non ce la fecero; rimarranno scolpiti per sempre nella testa delle persone come le “39 vittime dell’Heysel”, che purtroppo hanno perso la vita per quella che era pur sempre una partita di calcio, che aveva senz’altro tanta importanza, ma non da giustificare la smodata esultanza di Michel Platini (che il giorno successivo ammise le sue colpe), dopo il rigore realizzato, dato con benevolenza dall’arbitro svizzero Daina (il fallo era avvenuto almeno 2-3 metri fuori area). Molte polemiche nacquero da quella Coppa insanguinata: l’esultanza esagerata dei giocatori della Juve, davanti ai corpi dei morti, anche se, va detto, molti dei presenti non si rendevano conto di quello che stava realmente succedendo; la scarsità e il tardato intervento della polizia belga, intervenuta a cavallo (!); il fatto che la società juventina non abbia mai preso in considerazione l’ipotesi di restituire la Coppa; come si sia potuta giocare una finale di Coppa in quello stadio là; la sistemazione degli juventini nella stessa curva degli hooligans inglesi; l’entrata in campo di una parte della tifoseria organizzata bianconera, sistemata in curva Sud, con un ultrà che aveva una pistola scacciacani; l’esposizione, avvenuta tranquillamente, dello striscione “Reds animals”, ecc. Diverse diffide furono comminate per la turbolenta trasferta di Manchester nel 1999, tanto che la curva “Scirea” protestò nella gara col Bologna, togliendo gli striscioni a metà ripresa. Scontri anche con gli scozzesi dei Rangers Glasgow, diversi anni fa. Pisa: i Fighters perdono lo striscione a Pisa nel 1982/83. I pisani, all’epoca ottimi amici dei granata, lo regalano ad essi, che lo espongono in due derby consecutivi, ovvero in Torino-Juve 1982/83 (quello dell’incredibile rimonta granata da 0-2 a 3-2 nel giro di pochi minuti) e Torino-Juve 83/84. Gravi incidenti coi pisani in curva Nord, anno 1987/88. –Parma: sei tifosi juventini fermati, tutti con precedenti penali per aggressione e rissa, quattro feriti, due per parte, sono il consuntivo degli scontri tra le due fazioni prima di Parma-Juve dell’8 gennaio 1995. Alcuni ultras bianconeri fecero irruzione nella Nord parmense, dove stavano appendendo gli striscioni. Nacque poi una rissa sedata prontamente dalla polizia. Alla fine del dibattimento del processo per quei fatti, i parmensi decisero di ritirare la querela per i sei imputati juventini. Alcuni tifosi del Parma, fuori dalla Pretura, risposero che l’avevano fatto perché erano ultras, non bastardi, dando una lezione etica. Atmosfera carica di adrenalina per Parma-Juve (0-1) di Coppa Italia 14/15, quarti di finale gara unica, visto l’odio tra le due tifoserie alimentato tre giorni prima in Juve-Chievo dalla scritta esposta dai bianconeri “28/01: aperitivo da Gianni”, a ricordare la carica di alcuni anni fa al bar Gianni, ritrovo abituale dei “Boys Parma”, che costò diverse diffide, in maggioranza ai “Viking”. Gli juventini arrivano intorno alle 19, ma la zona stadio è presidiata in ogni dove dalle guardie, strade chiuse e obblighi di percorrenza ai bus ad alta velocità, onde evitare eventuali scontri, e bar Gianni chiuso per ordine pubblico!!! Arrivati al “Tardini” un gruppo ultrà tenterà di mettersi in marcia per il parchetto eludendo le guardie, ma sarà intercettato e scortato fino al settore ospiti. Tifo alterno durante la partita che si risolve con un gol in fuorigioco di Morata all’89°. Da segnalare la presenza e l’”attesa” dei “Boys” già dal primo pomeriggio. Striscione “Ducato d’Europa” rubato ai parmensi, esposto in Juve-Parma 94/95. –Genoa: tafferugli tra le due tifoserie in Juve-Genoa 1993/94 nel dopogara. Un 17enne juventino viene medicato per ferita da taglio, asserendo di esser stato aggredito da otto genoani. Per rissa sono state poi denunciate 11 persone. In un Juve-Genoa al vecchio “Comunale”, i genoani esposero nel 1989 il messaggio “Non siete Drughi ma solo gobbi bastardi”, affiancati per l’occasione dai gemellati granata. Rubato ai genoani lo striscione “Nasty Boys”, esposto in Juve-Genoa 1992/93. Drappo genoano esposto in Genoa-Juve e con l’Atalanta 11/12 (vedi anche sezione “Curiosità”). –Brescia: vecchia ruggine, forte rivalità. Scene di far-west al termine di un Brescia-Juve: fitta sassaiola tra le opposte fazioni, con lancio di bottiglie, vetri, lattine, monetine…-Cagliari: non si sono mai amate le due tifoserie in questione. In Juve-Cagliari 94/95, preoccupazione per qualche scontro durante l’intervallo, subito sedato dalle forze dell’ordine. –Sampdoria: non è mai corso buon sangue. Nell’ultimo Juve-Sampdoria giocato al vecchio “Comunale” di Torino, i doriani presero ai padroni di casa diversi striscioni, di cui tre di clubs. –Bologna: forte rivalità, acuita dopo l’esposizione, da parte bolognese, di uno striscione contro Pessotto, ex giocatore della Juve. In Bologna-Juve del 1996/97, l’ambiente è fortemente antijuventino e, oltre al disegno dell’allenatore della Juve, Marcello Lippi, accompagnato da una bomba, viene esposto lo striscione “Juventini di Bologna siete una vergogna”. Esposto inoltre lo striscione rubato “Palermo Bianconera”. –Lazio: striscione “Eagles Supporters” Lazio esposto in un Juve-Lazio anni ’80. –Cremonese: al termine di Cremonese-Juve 94/95, a margine della partita scoppiano incidenti davanti ad un bar di sostenitori della Cremonese e un grosso petardo ne manda in frantumi la vetrata. Quattro bianconeri vengono arrestati dalla polizia, con l’accusa di lancio dell’ordigno. –Bari: preso dai pugliesi, poi successivamente esposto, lo striscione “Pianeta Juve”. –Perugia: mostrato dai perugini in Perugia-Juve 96/97, lo striscione “Urbino Bianconera” al contrario, rubato probabilmente in scontri prepartita. –Udinese: la curva Nord juventina rubò diversi anni fa lo striscione “Teddy Boys”, principale gruppo ultrà friulano, esposto in Juve-Udinese 95/96 prima della partita. –Venezia: barbara aggressione ai tifosi lagunari nel 98/99 a Venezia, lontano dallo stadio. –Lecce: dopo una datata simpatia, esposta in Juve-Lecce 05/06 bandiera “Ultras Lecce” rubata da G.M. e Arditi nella gara d’andata.
Storia del tifo juventino: già nel 1973, al “Maracanà” di Belgrado contro l’Ajax, finale di Coppa dei Campioni persa 1-0, il tifo juventino si rende protagonista di una trasferta oceanica, con 50.000 bianconeri presenti. Fino al ’74 in curva Filadelfia, che prende il nome dalla via retrostante i cancelli d’ingresso, non c’è traccia di gruppi organizzati ma solo di clubs di “brava gente”, come lo Juventus Club Filadelfia, lo Juventus Club Torino e il Primo Amore-Umberto Sansoè. Proprio da quest’ultimo club alcuni ragazzi, stanchi di doversi sempre difendere da soprusi e violenze varie in ogni parte d’Italia, si aggregano nella sede del club e fondano i “Panthers”, che sarà il primo gruppo ufficiale juventino sulla balconata della curva, leggermente verso destra guardando la curva di fronte (1974). Alcuni ragazzi fondano la “Fossa dei Campioni”. Siamo intorno al ’74-’75. Si comincia a vedere un tifo più classico, con tamburi e bandiere. Una nuova scissione dà vita ai “Venceremos”, gruppo decisamente sinistrorso. Per un certo periodo fa capolino lo striscione “Eagles”, ma era uno striscione in più, i cui ragazzi facevano parte dei gruppi sopracitati. Nel 1975 nasce “Inferno Bianconero”, composto da ragazzi romani. Nel 1977 nascono i “Fighters”, fondati da Beppe Rossi, la cui idea di tifo era senza tamburi (in voga all’epoca), ma solo con sciarpe e mani, un tifo all’inglese. I Fighters prendono piede fino ad imporsi come gruppo più importante della tifoseria negli anni a venire, con lo striscione al centro della curva. Si affaccia anche lo striscione “Superstars”, gruppo di ragazzi dello Juventus Club Torino, molto organizzato, tutti vestiti con magliette nere, con davanti lo stemma del club e dietro una grossa stella; non sono prettamente ultrà ma capaci di preparare delle belle coreografie. La “Fossa dei Campioni” rappresenta per molto tempo una delle colonne del tifo juventino, mentre sparisce lo striscione “Panthers”. Nel 1978 e ’79 il regista Daniele Segre, insieme alla “Mazzotta Fotografia” di Torino prepara due cortometraggi sul tifo di Juve e Torino, dal titolo “Il potere dev’esser bianconero” e “Ragazzi di Stadio”, più un libro. Nello stesso anno dei Fighters nascono i N.A.B. (Nuclei Armati Bianconeri) di Genova, il cui nome è una palese ispirazione ai N.A.R. (Nuclei Armati Rivoluzionari), neofascisti degli anni ’70. Nel 1979 nascono i “Fighters sez. Roma”. Il 12 aprile 1981, in occasione di Pistoiese-Juve fa per la prima volta mostra di sé lo striscione “Indians”, che prende il posto di quello dei “Superstars”. Il 14 settembre 1983, in occasione di Juve-Lechia Danzica di Coppa delle Coppe, nasce la “Gioventù Bianconera”, da alcuni ragazzi fuoriusciti dai gruppi Fighters e Indians. Nella stagione 1984/85, a seguito delle pressioni della società e della questura, per eliminare i richiami alla violenza dalle insegne ultras, tutti gli striscioni vengono definitivamente rimossi dando vita all’esperienza “Black & White Supporters”, che riunisce tutti i gruppi ultras. Tale striscione viene esposto solo in alcune partite casalinghe, durerà circa 6 mesi e l’esperimento si rivela negativo. Nella stagione 1985/86, dopo la tragica notte dell’Heysel, si decide di eliminare ogni nome ultras inglese dalla curva e tutti i gruppi si riuniscono dietro lo striscione “Arancia Meccanica”. Nel 1985, con l’obiettivo di non dimenticare l’Heysel, nasce l’”Area Bianconera”, oggi dopo varie vicissitudini “Nucleo 1985”. Il 5 ottobre 1986, in occasione di Juve-Milan, dall’unione di “Gioventù Bianconera sez. Monza” e “Fighters Milano”, nascono i “Viking Juve”, che rappresentano ancora oggi gli ultras della Juventus dell’area milanese, e non solo. Nella stagione 1987/88, sulle ceneri di “Arancia Meccanica”, nome perennemente contestato da questura e società, si decide di costituire al suo posto i “Drughi”. Dalla stagione 1990/91 i Viking prendono possesso della Curva Nord del “Delle Alpi”, a cui si uniscono nel 1993 i “N.a.b.” di Genova, soprattutto, e di Pavia, trasferiti in curva Nord per contrasti coi Fighters, creando i “Viking Nab Curva Nord”, con una consistente base quantitativa, uno spirito trascinante imperniato sul concetto di radicalità, una fede incrollabile, una vocazione al viaggio, con una netta matrice politica destroide, una buona capacità organizzativa, antiamicizie, antiidoli e antistrumentali. I N.a.b., dopo un periodo transitorio, con la nascita della sezione dei Fighters a Genova, ritornano sulla scena con lo scioglimento del gruppo-guida del tifo bianconero, fino alla scelta di unirsi coi Viking, dando vita a una delle “seconde curve” migliori del periodo. Nel 1989/90 nasce la “Vecchia Guardia” e nel ’93 il “Gruppo Marche”. Con l’avvento dei “Drughi” il tifo juventino cambia in meglio. Prima di tale periodo, in trasferte tipo Lecce, andavano gli “Juventus Club” e solo pochi incalliti partivano da Torino. Coi Drughi al comando la maggior parte sono gruppi ultrà, che si fanno notare con numerosi striscioni. Comunque anche prima di loro non è che il tifo juventino sia stato così “snob” e poco audace come si diceva in giro in quel periodo, anche se è vero che le coreografie prima venivano fatte solo per le partite-clou, mentre, coi Drughi in Sud e i Viking-Nab in Nord, non è più così e si può contare su due curve ad alte capacità coreografiche. I “Fighters” tornano in curva Scirea in pianta stabile in Juve-Torino 93/94. Del gruppo originario erano rimasti in cinque, quiindi si decise di dar vita ai nuovi “Fighters” composti da circa 250 persone, con l’entusiasmo e la voglia di far bene giuste, dopo che il vecchio gruppo si era sciolto in seguito agli incidenti di Firenze del 1986, quando si scontrarono con le forze dell’ordine e ci furono diversi feriti, che fecero scattare diverse denunce. Ma il punto non fu questo, ma piuttosto lo spregevole comportamento di uno dei coinvolti, che commise l’infamia di snocciolare nomi e cognomi, causando un “terremoto” che favorì la drastica decisione dello scioglimento. Nonostante questo individuo abbia sempre negato tale comportamento, i Fighters sapevano tutti come riuscì ad infangarsi infamando il gruppo. Il ricostituirsi del gruppo storico dei “Fighters” inizialmente non viene visto di buon occhio, ma il gruppo, nonostante ciò, va avanti per la sua strada. Più che la ricomparsa dello striscione dà fastidio la crescita del gruppo e, soprattutto nei primi tempi, non mancano contrasti verbali e schermaglie coi Drughi, specie in trasferta (vedi il parapiglia in Milan-Juve dell’ottobre ’95) per appendere lo striscione, mentre con gli altri gruppi (Viking, Vecchia Guardia, ecc.) le cose vanno decisamente bene. Nel 1996, dopo la finale di Coppa dei Campioni vinta contro l’Ajax ai rigori, i “Drughi” escono di scena, a causa di problemi di droga e altre attività illecite. Dopo lo scioglimento dei Drughi, l’unico gruppo in curva Sud è quello dei Fighters, malgrado le controversie suscitate da questa scelta. Nel 1996/97 avviene la rottura tra i Viking di Milano e i Nab, con tafferugli nella Nord in Juve-Parma, quando viene levato lo striscione “Milano” e messo quello dei “Nab”, causa il dono dello striscione “Curva Nord” (una parte di quello che avevano i Viking fino all’anno prima) da parte di vecchi esponenti del direttivo, ai “Boys San” Inter, con il quale esistevano amicizie a Milano: una vicenda che lacera internamente il gruppo (lo striscione tornò poi in mano ai Viking). Alla vigilia del campionato 97/98 poi, i Fighters decidono di occupare anche la Nord con uno striscione, approfittando del momento di estrema difficoltà e di vuoto, dovuto ai dissidi interni, dei Viking. Già al momento di formare il gruppo unico, i Fighters avevano intimato ai Viking lo scioglimento. Il gruppo di Milano decide temporaneamente di non seguire più la squadra, aspettando l’evolversi della situazione, pensando se tornare a riprendersi la curva o no. Il tutto è legato alla questione dei biglietti, secondo un semplice ragionamento: se i Fighters gestiscono due curve, avranno anche più biglietti dalla curva bianconera, e così gli abbonamenti. Dalla stagione 97/98 la curva Nord ha avuto nuovi inquilini, gli “Irriducibili Curva Nord”, gruppo timoniere della “seconda curva” dopo l’abbandono dei Viking, composto da ex-elementi della “Vecchia Guardia” e degli “Irriducibili Vallette”; questo dopo che la minima rappresentanza dei Fighters, che vi ha appeso lo striscione fino a Juve-Lazio, non è più presente in detta curva. Gli “Irriducibili Curva Nord” nascono nel 1990 come “Irriducibili Vallette” in curva “Scirea”. Dal 1996 sono in curva Nord perché ciò che vedevano in Sud non gli piaceva: essendo juventini e torinesi non vedevano di buon occhio i gruppi della Sud di altre città e regioni. Così decisero di dare una sterzata. Gli Irriducibili fin da subito sono stati ambiziosi e sfrontati, con l’obiettivo di portare la Nord a livelli mai toccati. I princìpi basilari del gruppo sono amicizia, divertimento e tifo per la Juve. Gli Irriducibili contano già al primo anno 500 iscritti e, oltre ai ragazzi di Torino, coordinatori dell’attività del gruppo, molto importanti sono le sezioni, ognuna delle quali ha lo striscione in “fotocopia” che ricalca quello principale, scritta nera su sfondo bianco, col logo del gruppo, una mano “bullata” che stringe il mondo. Nel 1999/2000 l’arrivo di Ancelotti sulla panchina bianconera è visto con scetticismo, soprattutto per le dichiarazioni che fece Carletto sul “potere occulto” della Juve passata. Dopo un avvio in sordina, il tifo riprende quota, la tifoseria viene riconquistata, anche se ci sono da superare dissapori tra Fighters e Irriducibili, si insinua per il ruolo di referente della Juve nella gestione dei biglietti e della campagna abbonamenti, culminati nel parapiglia di Firenze, quando, tra esponenti di primo piano dei due gruppi, si è arrivati alle mani per appendere lo striscione in uno spazio molto piccolo. Dalla stagione 2002/03 in curva Nord, al posto della striscione degli Irriducibili c’è quello del “Centro Coordinamento Juventus Clubs”, cambiamento imposto dalla società di piazza Crimea, che non vedeva bene una seconda curva interamente di ultras, anche se molti elementi degli Irriducibili rimangono al loro posto. Nel 2002/03 la Juve festeggia il suo 27° scudetto, già cucito sulle maglie a due giornate dalla fine nella gara col Perugia. All’ultima giornata, col Chievo, il pubblico bianconero è numeroso, per tributare alla squadra di Marcello Lippi un doveroso ringraziamento. Ma l’attesa è tutta per la finale di Champions League di Manchester col Milan del 28 maggio, che però la Juve perderà ai rigori. Alla prima giornata della stagione 2003/04, contro l’Empoli, si fa insistente la voce di un possibile ritorno dei Viking in curva Nord, lasciata in balìa dei clubs organizzati dopo lo scioglimento definitivo degli Irriducibili. A mezzora dall’inizio fanno il loro ingresso nella Nord una 50ina di ragazzi di Milano. Le voci si confermano veritiere e i Viking tornano in curva Nord nella stagione 2003/04, ma vengono costretti da società e questura ad andare in Sud, lasciando di fatto la curva Nord, tra il 2003 e il 2006, in mano al Centro di Coordinamento Juve Clubs. Nel 2004/05 e 2005/06, con Fabio Capello in panchina, la Juve vince due campionati dominando, ma con lo scandalo di Calciopoli, scoppiato nel 2006, che vede coinvolto Moggi in primis e un po’ tutto l’entourage juventino, si vedrà togliere questi titoli per sentenza della Caf del 14 luglio 2006, quello del 2004/05, che rimarrà vacante, e quello del 2005/06 che verrà assegnato all’Inter, seconda, per sentenza definitiva del Coni, che relega la Juve all’ultimo posto e la condanna, quindi, alla Serie B per il campionato 2006/07. Nel frattempo, nel 2005, avviene il ritorno dei Drughi in curva, che sancisce la fine dei Fighters e la nascita degli “Arditi”. La squadra bianconera giocherà, fino al 2010/11, al “Comunale”, nel frattempo ristrutturato in occasione dei “XX Giochi Olimpici Invernali”, svoltisi a Torino, e quindi ribattezzato “Olimpico”. L’assetto del tifo all’Olimpico, non senza lotte intestine, è: Drughi e Arditi in curva Sud; Viking, Nucleo, Tradizione e Antichi Valori, in curva Nord. Tale impianto, capace di quasi 28.000 posti a sedere, verrà condiviso con l’altra squadra cittadina, il Torino, ma risulta troppo piccolo per le esigenze della Juve, che, nel 2008 decide di costruire un nuovo stadio, sulle ceneri del “Delle Alpi”, stadio che contava quasi 69.000 posti a sedere, mai amato, perché troppo dispersivo e lontano dal terreno di gioco, con un’inutile pista d’atletica. Nel 2007/08, al posto degli “Arditi”, nascono i “Bravi Ragazzi”, ex Irriducibili. Dalla stagione 2011/12 la Juventus gioca le sue partite interne nel nuovissimo e modernissimo “Juventus Stadium”, davvero bello, a misura di tifoso, che conta circa 41.500 posti a sedere. In questi anni, intanto, il tifo bianconero, affamato di successi, risulta molto migliorato e guadagna, soprattutto dal nuovo stadio, un bel salto di qualità, con i gruppi ultrà tutti in curva Sud, con i “Drughi”, con tutte le sue importanti sezioni, su tutte Magenta e Ponente, e i “Bravi Ragazzi”, al secondo anello, e Viking, Tradizione (i vecchi Fighters), Nucleo 1985, Antichi Valori e Gruppo Marche, al primo anello. Da quando la Juventus gioca allo “Juventus Stadium”, un’arena ribollente di tifo e calore, la squadra, affamata di successi come il suo condottiero in panchina Antonio Conte, fa incetta di scudetti (ben tre consecutivi), per poi andare a sedersi sulla panchina azzurra, quale C.T. della Nazionale Italiana. Verrà sostituito da Massimiliano Allegri, un avvicendamento che lì per lì fa storcere la bocca a tanti tifosi bianconeri, soprattutto per il recente passato milanista di Allegri, ma il conte Max si rivelerà ottimo allenatore, trascinatore e motivatore, capace di portare altri due scudetti alla bacheca juventina e di giocarsi, il 6 giugno 2015 a Berlino la Champions League in finale contro lo stellare Barcellona, tenendogli testa per buona parte della gara, che finirà per premiare la squadra oggettivamente più forte con un 3-1 perentorio. Per lazio-Juve del 15 aprile 2013 si sciolgono ufficialmente i “Bravi Ragazzi”, che avevano la sezione “Noi Ci Siamo”, per problemi riconducibili ad amicizie censurabili. Lo striscione però è riapparso, anche accanto a quello dei “Noi Ci Siamo”, nel 2014, a ribadire che sono ancora vivi e vegeti, riciclandosi poi col nome di “Ribelli”, il cui striscione farà però una fugace apparizione. Alcune volte è apparso lo striscione “Vallette”, zona di origine degli “Irriducibili”. I “Noi Ci Siamo” dal 2015/16 sono sul piano di sotto della Sud, accanto allo striscione “Tradizione”. Nel 2015/16 la Juve vince uno scudetto che ha dell’incredibile, dato la partenza disastrosa, e l’8° posto alla 12^ giornata, inanellando 24 vittorie nelle ultime 25 giornate, fermata solo dal Bologna (0-0), concludendo il campionato con 12 punti di vantaggio sulla seconda, il Napoli. Purtroppo faide interne alla curva hanno diminuito il potenziale del tifo allo “Juventus Stadium”, visto che spesso i cori si accavallano. Il resto è storia dei nostri giorni…
Curiosità: -Il gruppo “Nucleo 1985”, nelle recenti partite Juve-Sassuolo e Juve-Siviglia, ha organizzato una raccolta fondi per le vittime del forte terremoto del centroItalia del 24 agosto 2016. I soldi vengono versati alla Protezione Civile di Mariano Comense (CO), che provvederà a gestirli nel migliore dei modi. Il punto di raccolta era al punto vendita materiale “Nucleo”. -Uno dei leader dei Drughi, Raffaello Bucci detto “Ciccio”, 41enne, originario di San Severo (FO), si è suicidato l’8 luglio 2016 gettandosi da un viadotto dell’autostrada Torino-Savona, lo stesso dove si suicidò Edoardo Agnelli nel 2000, dopo esser stato sentito in procura a Torino, il giorno prima dai pm, nell’ambito della recente inchiesta sulle infiltrazioni della ‘Ndrangheta nella curva bianconera e sul business del bagarinaggio, un’audizione da cui era uscito molto spaventato. Assunto dalla società Juve come consulente esterno nella scorsa stagione, come “Supporter Liason Officer”, persona che fa da tramite tra la tifoseria e la società. Sono decine gli episodi avvenuti a Torino negli ultimi anni, rimasti irrisolti, che vedono protagonisti membri della “Scirea”, come l’agguato ad Umberto Toia, altro leader dei Drughi, nel dicembre 2013, mentre stava chiudendo il suo bar “Black and White”, assalito da 3-4 persone che lo massacrarono a colpi di bastone. Una vera e propria faida, per i biglietti omaggio, per il potere in curva, ecc. Bucci, a cui pochi giorni prima era morta la madre, non avrebbe detto tutto quello che sapeva e su alcuni punti avrebbe mentito. Il sospetto è che potesse aver avuto un ruolo nella gestione dei proventi del bagarinaggio organizzato dei biglietti, controllato anche dalle cosche. Per anni “Dino” Mocciola, vero e unico leader dei Drughi, non è potuto andare allo stadio, perché in carcere, dove aveva scontato quasi 20 anni per l’omicidio di un carabiniere. Una volta uscito ha ricostruito i Drughi, ma negli ultimi anni è stato colpito da Daspo, per gli incidenti di Bergamo del maggio 2013, così era Bucci a gestire i biglietti per gli ultras, compresi quelli da rivendere a costi maggiorati per finanziare il gruppo, e il merchandising con i simboli dei Drughi. Nella primavera 2014 sparisce dalla curva e smette di essere il referente dei Drughi. Dietro la scelta ci sarebbero dissidi con Mocciola e l’accusa di altri supporters di non fare gli interessi del gruppo. E’ in quel periodo che inizia a comparire lo striscione “Gobbi”, sostenuto dai boss della ‘Ndrangheta e da Germani, altro leader della curva. Attirato dal suo amore per i bianconeri, all’inizio del 2015/16 ricompare come “uomo Juve”. Rifiutato dai vecchi compagni, per cui è “un infame che parla con la polizia e che non fa gli interessi dei tifosi”, si trova con le spalle al muro, teme di perdere il ruolo avuto dalla Juve; i suoi sforzi per emanciparsi dagli Ultras, senza scontentare nessuno, compresi i boss della ‘Ndrangheta, non sono bastati. Così capisce, o gli fanno capire, che l’unica soluzione è togliersi la vita. Mocciola doveva essere ascoltato dai pm, ma non si faceva trovare dopo il suicidio di Bucci. Bagarinaggio e merchandising per arrotondare i proventi dei traffici di droga e altre attività illecite, come rivelato da alcune indagini dalla “Direzione distrettuale antimafia di Torino”, sono all’ordine del giorno. I “Bravi Ragazzi”, con a capo Puntorno, avevano bisogno di alleati per non essere sopraffatti dai Drughi (quasi mille persone) con cui condividevano il secondo anello. Il primo è dei “Viking”, il cui capo è vicino a Mafia, ‘Ndrangheta e destra; di “Tradizione” dei fratelli Toia, e del “Nucleo”. Nell’estate 2011, quando stava per essere inaugurato lo “Juventus Stadium”, bisognava spartirsi, anche violentemente, gli spazi, e i “Bravi Ragazzi” si avvicinarono alla “Brigada di Oarza”, un gruppo criminale romeno dedito allo sfruttamento della prostituzione, al racket dei locali dei loro connazionali a Torino e altri loschi giri. Tra questi, i capi avevano “fiutato” anche quello dei biglietti della Juve. Sembrerebbe questa la ragione che portò alla formazione dei “Templari”, il cui striscione era all’estrema destra della curva, guardandola di faccia, accanto a quello dei “Bravi Ragazzi”. Si dice che, per poter esporre lo striscione col loro nome e ottenere pacchetti di biglietti da rivendere a prezzo maggiorato, i romeni siano dovuti andare in Calabria a chiedere l’autorizzazione. Con il leader dei Bravi Ragazzi finito in carcere, la Digos di Torino propose al questore di ritirare dalla curva il loro striscione, per evitare pubblicità ad un gruppo criminale. Al loro posto però, hanno trovato spazio altri. I Dominello, padre e figlio, accusati di associazione mafiosa come esponenti di una cosca, avevano creato il gruppo “Gobbi” per poter gestire biglietti e gadget. Nell’aprile 2013 organizzano un incontro il cui fine era quello di imporre le proprie strategie economico/criminali sdoganando il nuovo gruppo “Gobbi”, a scapito dei “Bravi Ragazzi”. Losche storie che con il tifo vero e proprio, e con il calcio, non hanno nulla a che vedere. -I Viking, in Juve-Siviglia, valevole per la 1^ giorn. della fase a gironi di Champions 16/17 (settembre 2016) protestano contro il caro-prezzi adottato dalla società, mostrando tanti piccoli cartelli con la scritta “45 €.”. -Juve-Fiorentina è l’anticipo serale del sabato della prima giornata di campionato 2016/17 (20 agosto!). Curva Sud carica nella prima mezzora per poi calare, ma nella ripresa, dopo il pareggio viola, si ricompattano collaborando tra i gruppi e portando alla vittoria finale la Juve, 2-1. -Paura a Roma nella notte dopo la finale di Coppa Italia del 21 maggio 2016: un gruppo di milanisti, appena scesi da un pullman, avrebbero assaltato un bar, accoltellando due tifosi juventini. I due riportano ferite gravissime e sono stati subito soccorsi e portati ad uno ospedale in prognosi riservata. La coreografia juventina per la finale non è il massimo dell’inventiva: tricolore con telo al centro ma frase illeggibile, perché non tutti sorreggono gli striscioni che la compongono. Il risultato di 1-0 consegna alla Juve l’undicesima Coppa. -Prima di Fiorentina-Juve (1-2), del 24 aprile ’16, intorno alle 18, una trentina di macchine di “Viking” e “Nucleo” passano il casello di Firenze Nord, superando così il posto di blocco della celere. Ma al primo benzinaio, sosta per ricompattarsi e ripartire insieme allo stadio, cosicchè i due gruppi vengono intercettati dall’elicottero della polizia e fermati immediatamente dalla Digos, per essere poi scortati dalle guardie. Solo intorno alle 24 gli ospiti vengono fatti uscire, accompagnati cambiando itinerario di percorso, fino al casello. -Dopo la vittoria sulla Fiorentina al “Franchi” di Firenze la Juve è a un passo dallo scudetto, il quinto consecutivo, per cui la partita Juve-Carpi del 1° maggio 2016 lascia spazio alla gloria per ogni singolo giocatore acclamato dalla curva durante la partita, accompagnata da striscioni quali “25 campioni un uomo vero Max Allegri vero condottiero” e “A voi: lo scudetto morale. A noi: lo scudetto reale!”. Esposta inoltre la scritta “6-5-2006 – 6-5-2016 Baffo presente!!!”. -Si presentano in 4mila gli juventini a Milano per Milan-Juve del 9 aprile 2016, al terzo anello verde oltre a tantissimi sparsi per lo stadio. Il tifo bianconero parte soprattutto da “Drughi” e “Viking” e vanno a coinvolgere tutto il settore. Cori e sostegno per 90’ sull’onda dell’entusiasmo per questa importantissima vittoria (2-1). -Il derby torinese di ritorno del campionato 2015/16 viene avvelenato da un incendio doloso, il venerdì prima della gara, al bar Sweet, storico ritrovo granata. Intorno alle 12 parte il corteo non autorizzato, scortato dalle guardie, dei “Drughi” dalla Fiat Mirafiori e, per un ritardo dei pullman verso le 12,30 arrivano sul posto anche “Viking” e “Nucleo”, che eludendo le guardie ne approfittano per un fuori gruppo. Dopo 3 chilometri vengono intercettati dalla Digos, che devia il corteo in Corso Unione Sovietica, fin sotto la curva. Al 5° minuto la curva Sud bianconera celebra tra cori e striscioni tipo “Quando la storia diventa leggenda: Gianluigi Buffon!!!” e “929’ Gigi numero 1”, per festeggiare il record d’imbattibilità del campionato italiano del loro portierone, che ha resistito 973 minuti. Soliti indegni cori su Superga ed Heysel. I “Viking” espongono una bandiera rubata ai granata, accompagnata dallo striscione “Che delirio”, a ricordare l’errore di una lettera in un derby del 2015 in cui la Banda Barbera” Torino ne fece addirittura uno striscione di sfottò. In un telone raffigurata una Juve ante-litteram, accompagnata dallo striscione “Dal 1897 la Torino del calcio”. -In Juve-Empoli del 3 aprile 2016 coreografia dedicata a Buffon, con la scritta in balconata “C’è solo un numero uno” e sotto la scritta con cartoncini neri su sfondo di cartellini bianchi “Gigi”. Ai lati due scudetti tricolore formati coi cartoncini. Altra nota positiva il ritorno in curva, dopo 3 anni di Daspo, di 74 diffidati nelle trasferte di Napoli e Parma, sottolineato a metà primo tempo da una loro coreografia personale con un mini copricurva e la scritta “Siamo vichinghi fate attenzione”, accompagnata da diversi cori nel loro settore, più lo striscione “3 anni son passati bentornati diffidati vikinghi” da parte del “Nucleo”. -Per Atalanta-Juve del marzo 2016, coreografia personale dei “Viking” ad inizio gara e sostegno per tutti i 90 minuti della “Scirea” nel settore ospiti. Esposto lo striscione “Da sempre vero simbolo ultrà, per il Bocia libertà” (storico leader pluridaspato della Nord atalantina), tra gli applausi della Nord e l’indifferenza dei “Forever Atalanta” in Sud. A fine gara, un’incomprensione tra le guardie fa uscire gli ospiti prima e si sfiora il contatto; gli juventini verranno rispediti a suon di manganellate nel settore. Da segnalare l’assenza “forzata” dei “Drughi” che spiegheranno con un comunicato la loro mancata trasferta. -2500 juventini riempiono tutto il settore ospiti a Frosinone, nel febbraio 2016, provenienti da tutta Italia, con ovviamente anche i gruppi della Sud, ma gli ospiti potrebbero fare molto di più, forse per colpa degli occasionali il tifo è discontinuo e non viene coinvolto mai tutto il settore. Simpatico siparietto a gara conclusa con i ciociari che irridono gli addetti agli striscioni juventini che vengono accompagnati in campo, prima volta a Frosinone. -Posticipo della domenica sera della 27^ giornata del campionato 2015/16 quello tra Juventus e Inter. La Sud presenta una coreografia, bella ma scontata, sullo scudetto dato all’Inter a tavolino: “A Carnevale ogni scudetto vale”. Tra gli striscioni “Un anno di finta gloria non cancella la vostra triste storia!!!” e “1994-95 questo è il nostro triplete”, con esposti gli striscioni da trasferta interisti “Viking”, “Irriducibili” e “Nuova Guardia”. -Prima di Bologna-Juve del febbraio 2016, un furgoncino dei “Viking” elude i controlli al casello di Bologna, percorrendo senza scorta l’arrivo fin sotto la curva S. Luca, dove troverà ad ogni incrocio tantissime guardie a controllare. Soliti insulti reciproci durante la gara, tra cui quelli contro gli juventini bolognesi, mentre a fine gara gli ospiti vengono fatti uscire subito e scortati fino al casello. -Juventus-Napoli del febbraio 2016: trasferta vietata ai partenopei e, a tal proposito, viene esposto dagli juventini lo striscione “…Per il bene del calcio…trasferte libere”. Coreografia ad inizio gara del “Nucleo”, per celebrare i 30 anni di storia al fianco della Juve; nella ripresa colorano il loro settore di bandierine nere, bianche e rosa. Al 39° minuto si ricorda, come in ogni partita in casa del 2015/16, i caduti di Bruxelles con il copricurva “+39 rispetto”. La Juve vince con un gol fortunoso all’88° di Zaza, sorpassando in classifica il Napoli e raggiungendo la vetta. Per la semifinale di andata di Coppa Italia in casa con l’Inter, gennaio 2016, la Sud propone un copricurva rappresentante un calciatore storico della Juve, già esibito in Champions col Manchester City. Esposto lo striscione “Mancini, l’8 marzo cosa fai??”, riferito alla lite tra Sarri, allenatore del Napoli, e Mancini mister dell’Inter, nata al termine di Napoli-Inter, quarto di finale di Coppa Italia 15/16, quando Sarri apostrofò Mancini con la parola “finocchio”. -In occasione di Juventus-Roma, del gennaio 2016, prima della partita Giorgio Chiellini andrà a depositare un mazzo di fiori sotto lo striscione di “Tradizione”, per ricordare “Jacky l’ultrà” (così era noto), al secolo Antonio Marinaro, scomparso a 61 anni i primi di gennaio del 2016, amato anche dai granata, i quali confezionarono uno striscione per onorare il “Guerriero bianconero”, fondatore della “Fossa dei Campioni”, della quale verrà esposto lo striscione originale durante tutta la partita, storica figura della curva Filadelfia. A lui dedicata la coreografia del secondo tempo, su cui campeggia la scritta “Il Comunale grida già…il Comunale è ancora qua…e Jacky rimarrà nel cuore degli ultrà!!! Ciao Jacky”. Onorata anche la scomparsa di Peppone, storico ultrà romanista, dal gruppo “Tradizione”. Coreografia iniziale contro i romanisti: “Fuori i secondi!”. -Diversi i cori di sfottò che si scambiano le due fazioni in Juve-Verona dell’Epifania 2016 e becero il coro dei veronesi, che accompagna il riscaldamento della Juve, sulle note de “Il più grande spettacolo dopo il Big Bang”, famosa hit di Jovanotti, a ricordare l’Heysel. -Per Juve-Fiorentina del dicembre ’15, la Sud propone una coreografia con cartoncini, che nella parte centrale del 1° anello compongono un cuore, e la scritta “Alcuni ti odiano, a molti sei indifferente, solo noi abbiamo la fortuna di amarti”. -In Juve-Milan del novembre ’15, curva Sud che propone una coreografia raffigurante su di un telone una vecchia zebra a riprendere un vecchio tesseramento anni ’80 dei Fighters. Il tifo si compatta con la collaborazione di tutti i gruppi, trascinando la squadra alla vittoria. Tra gli striscioni esposti: “Laziali: ora e giorno sbagliati, pagliacci voi e chi vi ci ha mandati”, per una presunta visita a vuoto dei laziali nell’infrasettimanale a Bergamo ai Viking Juve a Milano, assenti perché giocavano a Sassuolo, “20 anni da fenomeno # una vita da uomo vero”, in onore a Buffon, “Ci hai fatto tremare il cuore…Stephan Lichtsteiner bentornato tra noi”, dedicato al forte terzino juventino, dopo un malore nell’intervallo contro il Frosinone, a cui era stata diagnostica un’aritmia cardiaca benigna, risolta con un intervento di ablazione il 2 ottobre ’15. -Circa 7mila bianconeri presenziano in Inter-Juve dell’ottobre 2015, 8^ giornata 15/16. All’arrivo dei primi pullman, gli ultras bianconeri si fanno notare con un lancio di bomboni e torce varie verso i tifosi interisti di passaggio, con conseguente arrivo delle guardie. Sono stretti i controlli delle perquisizioni all’ingresso del settore ospiti, ma, nonostante tutto, verranno fatti entrare alcuni striscioni offensivi, non autorizzati, quali “Visti da quassù vi si vedono le orecchie!!!”, con un coniglio disegnato e la scritta CN 69, “Fc Internazio…anale dal 69 in CN!!!”, “Con il diavolo avete perso la testa, con noi avete perso la faccia!!!”. Sbeffeggiante la coreografia interista. -Bel tifo della “Scirea” nel derby della Mole del 31 ottobre ’15; approntata una bella coreografia, accompagnata dalla scritta “La città che rappresentiamo, i cui colori sono conosciuti in tutto il mondo”. Un’ora prima della gara una rappresentanza del gruppo “Tradizione”, passa a bordo campo, dalla curva Sud fin sotto il settore ospiti, con una gigantografia di Fabio, un ultras granata venuto a mancare qualche settimana prima, rendendogli onore il rispetto, tra strette di mano e applausi dei sostenitori granata. Uno striscione per il ragazzo viene esposto in curva Scirea: “E’ soltanto un’altra trasferta solamente più lontana, buon viaggio Fabietto”. -Per l’ennesima volta il settore ospiti di Napoli, in occasione di Napoli-Juventus del 26 settembre 2015, è rimasto chiuso al tifo juventino per decisione dell’Osservatorio. Era già successo l’anno precedente. -Curva Sud chiusa per Juve-ChievoVerona del 12 settembre 2015, non si sa bene per quale motivo, per decisione dell’Osservatorio. -Finale di Champions League Juventus-Barça a Monaco il 6 giugno 2015: l’attesa è tantissima per un Triplete storico (campionato+coppa nazionale+Champions) per entrambe. Il pubblico bianconero si stringe alla propria squadra ma il tifo è sottotono, soggiogato da quello spagnolo: la tensione è palpabile e ne consegue una prestazione altalenante sugli spalti. Criticata la distribuzione dei biglietti, tanto che i veri ultras non sono moltissimi, anche se i gruppi ci sono tutti. Tanti tagliandi, come a Monaco, sono andati agli Juve Club Doc. Per la prima di campionato 15/16, con l’Udinese, pubblico scarso allo “Juventus Stadium” e curva Sud che regala una coreografia per ringraziare la società dei trofei vinti e messi in bacheca la stagione passata. Tifo compassato, con troppe pause e gara incerta della Juve che non invoglia a tifare. Da segnalare che in curva Sud si è presa l’iniziativa di ricordare con alcuni cori gli angeli caduti all’Heysel nel 1985, al 39° minuto di ogni gara. -Per Juve-Bologna dell’ottobre 2015 (7^ giornata 15/16), i “Viking” festeggiano i 29 anni da quella partita del 1986 tra Juve e Milan al vecchio stadio “Comunale” in cui lo storico gruppo di Milano nasceva e col tempo si faceva conoscere in Italia e in Europa, per fede e forza sugli spalti. Per l’occasione realizzano un nuovo telone, una minicoreografia, accompagnata dalla scritta “1986 – 5 ottobre 2015, Che da sempre sei per me l’essenziale”, parafrasando una nota hit di Marco Mengoni. I bolognesi, al rigore assegnato alla Juve, applaudono ironicamente, e di riflesso gli juventini li aiutano ironizzando anch’essi, al grido “Sappiamo solo rubare”. -In Genoa-Juve, 4^ giornata del campionato 2015/16, 20 settembre, il tifo bianconero si presenta con diversi vuoti nel settore. Al 10° minuto i “Viking” espongono uno striscione per stuzzicare i Grifoni sugli scontri avvenuti negli anni precedenti, giocando con la parola “Rispetto”, riportato come “confronto” o “paragone”, irridendo i rossoblù sull’unico striscione che utilizzano in questo scorcio di campionato 2015/16, con la frase “Siamo unici e…pungenti…rispetto a voi!!! Genoa merda”, striscione che verrà poi nascosto, portato fuori lo stadio e abbandonato sui bus di linea per evitare facili diffide, visto i controlli delle guardie e la presenza della Digos a filmare i presenti. -Derby della Mole di ritorno 14/15, del 25 aprile ‘15, giocato in casa granata ad alta tensione, che si percepisce già dalle prime ore del mattino, quando avviene un contatto in via Unione Sovietica tra i gruppi Tradizione-Antichi Valori e un gruppetto di tifosi granata venuti a “salutarli”, che termina con l’arrivo delle guardie. Una volta dentro lo stadio, dopo il corteo, i “gobbi” daranno vita ad un lancio di bombe e torce in curva Primavera, quella accanto a loro, a pochi minuti dall’inizio della partita, ferendo nove granata, di cui uno gravemente, creando caos e spavento tra gli stessi. Un lanciatore di una bomba carta, non facente parte di nessun gruppo organizzato verrà, in seguito ai filmati della Digos, arrestato. Da segnalare, all’arrivo del pullman della Juve, fatto passare dalla polizia in mezzo a circa 300 granata, ombrellate, uova, sputi, ecc. verso il mezzo col risultato di qualche vetro rotto e lo spavento dei giocatori bianconeri. Il Toro vince il derby (2-1) dopo 20 anni: invasione degli ultras granata per la gioia in Maratona, smorzata repentinamente dalle guardie. Tanti gli striscioni ironici di sfottò: i torinisti scrivono “Brera volevi copiare ma l’ignoranza ti ha fatto ‘delilare’” e “Lo stadio a Venaria, gli ultrà dalla Romania, la vostra città non si sa quale sia”; da parte juventina “Da Barbera sciarpe e adesivi in un anno di vita, ma che la fate finita?” -Tifo infernale in Juventus-Real Madrid, andata semifinale di Champions League 14/15. Riproposto lo striscione della frase di Buffon (vedi più sotto). Carico come non mai il tifo si accende e accompagna la squadra per tutta la partita alla vittoria finale: 2-1, che con l’1-1 del ritorno porta alla finale di Berlino col Barcellona. -Juventus-Genoa, valevole per la 26^ giornata del campionato 14/15, giocata a marzo, vede il ritorno degli striscioni dei “Drughi”, comprese tutte le sezioni, terminata la diffida nel poter esporre il materiale. Questa volta il tifo sarà coordinato tra i gruppi, riuscendo a dare spazio e un senso ai cori, senza accavallarsi come successo spesso in passato. -Per l’andata dei quarti di finale di Champions, col Monaco, la Curva Sud allestisce una coreografia in tutto lo stadio, che indica la strada da percorrere verso la Porta di Brandeburgo, per l’effetto di cartoncini plastificati verdi, bianchi, neri e rossi (1° anello Sud) e sopra dipinta la famosa Porta berlinese; il tutto davvero un bello spettacolo, con la scritta “Voi il nostro onore e la nostra vita, noi da sempre il vostro orgoglio e la vostra anima”. Tifo di categoria per tutta la gara e offese che si sprecano ai monegaschi e ai loro gemellati ascolani. I “Viking” nella ripresa espongono uno striscione a riprendere la famosa frase di Buffon che ai Mondiali del 2006 fu di auspicio e premonitrice alla conquista della Coppa del Mondo a Berlino: “Per andare a Berlino bisogna passare per forza da Dortmund!!!”. Esposto poi lo striscione “F.Quattrocchi onore a te”, rapito e ucciso nell’aprile 2004 in Iraq, dove lavorava per una compagnia militare privata. -Per Juve-Lazio dell’aprile 2015 esposti alcuni striscioni contro i laziali e “Monaco: l’ultima vigliaccata da chi ha una vita frustrata”, per la Digos, rea di aver impedito la vendita dei biglietti, che la Juve aveva dato agli ultras, venuti a sapere che gli stessi avrebbero girato i tagliandi ai diffidati. All’estero, quando si gioca la Champions non esistono i biglietti nominali e la trasferta di Montecarlo è una di quelle dove non si impedisce ai diffidati di presenziare, così come avvenne a Istanbul e Trebisonda, dove i diffidati entrarono senza divieto. A 5’ dalla fine la scritta “Tutti a Monaco” viene esposta e girata verso gli spalti: gli ultras vengono così chiamati a rispondere in massa alla città monegasca, per il ritorno dei quarti di finale di Champions. -In occasione di Parma-Juve di campionato, dell’aprile 2015, anticipata alle 18 del sabato, i primi bus juventini provenienti dal casello giungono alle 16,30; uno di questi viene fermato dagli ultras Juve e, in corteo, “Viking”, “Nucleo”, “N.A.B.” e “Gruppo Marche” percorrono la strada invitando i parmensi a farsi vedere. In un attimo la celere blocca tutte le vie secondarie che danno sul vialone, mentre in una di queste da lontano di vedono i “Boys Parma” tra fumogeni e bombe carta venuti a “salutare” i “gobbi”, anch’essi inquadrati a distanza dalle guardie. Molto bella la coreografia dei “Boys” per Matteo Bagnaresi, con un suo bel ritratto, e bello lo striscione ”Dall’Heysel a Scirea i vostri morti abbiamo sempre rispettato, voi il Bagna l’avete infangato…infami!”: lo stadio applaude ma purtroppo si registra il coro “Uno di meno, voi siete uno di meno” degli juventini, già udito precedentemente in Coppa Italia. -Per Roma-Juve (1-1), marzo 2015, sono 2.500 i bianconeri presenti, coi gruppi della Sud, nonché le svariate sezioni del Centro e Sud Italia. Le sezioni sparse in tutta Italia sono la vera forza del tifo bianconero, oggi e sempre. -Prima di Juve-Sampdoria la curva bianconera ha voluto ricordare con una grande coreografia, scrivendo il nome “Lucio”, uno dei capi storici dei “N.A.B.”, in un gioco di cartoncini bianchi e neri, scomparso pochi giorni prima. Tanti i cori durante la partita in suo onore. La “Scirea” ha aperto una sottoscrizione per la nipote, rimasta orfana, che viveva con lui da tanto tempo. Bella la frase “Ciao Lucio uomo vero amico sincero ultras bianconero”. Vengono ricordati anche Alessio e Riccardo, i due ragazzi delle giovanili bianconeri scomparsi a Vinovo il 15/12/2006, con una loro gigantografia nel secondo anello. -Sono ben 10mila gli juventini presenti a Roma, per Lazio-Juve del novembre 2014, che riempiono il settore ospiti e gran parte della Sud. -In occasione di Juve-Roma 14/15 (3-2 di Bonucci nel recupero, viziato da evidente fuorigioco di Vidal, che crea un vespaio di polemiche e la “sviolinata” di Rudi Garcia, mister della Roma), la curva Scirea si presenta con una coreografia in cartoncini bianconeri che riporta la cifra “102”, come i punti record della passata stagione con Antonio Conte, più in balconata la frase “32 scudetti: realizziamo i vostri sogni”, che scimmiotta una coreografia dei milanisti di qualche stagione fa sulle Coppe vinte. Da sottolineare che i “Drughi” non fanno parte della coreografia, proponendo una sciarpata, senza alzare le plastiche che avrebbero dovuto comporre il tricolore. -In Juve-Sassuolo 14/15 sciopero degli ultras del primo anello che hanno abbandonato la curva a gara in corso per via dei bandieroni che, per comando dall’alto non si potevano più sventolare. Una protesta contro la società Juve. Non è stato capito questo modo di comportarsi e soprattutto la richiesta dei documenti da parte delle forze dell’ordine. Ricominceranno a sventolare, dopo alcuni scioperi, un po’ di tempo dopo. In effetti i bandieroni coprono la visuale di chi sta dietro, ma è soltanto la prima fila che li sventola e anche l’effetto ottico è notevole. -Per Atalanta-Juve del settembre 2014, nel prefiltraggio ai cancelli d’ingresso la polizia provvede a impedire l’introduzione allo stadio del materiale dei Drughi indossato dai tifosi. Non a caso i Drughi non presenzieranno la trasferta, vista la forte repressione nei loro confronti dopo gli scontri del maggio 2013 a Bergamo, che costarono diffide e processi. Dall’incontro Juve-Inter 13/14 l’esposizione dei loro striscioni non è stata più consentita. -E’ stato preso ovviamente poco bene dall’ambiente bianconero l’autoesonero di Antonio Conte, dopo pochissimi giorni di ritiro: il tutto puzza di tradimento ai colori bianconeri. Preso a ben volere il nuovo allenatore, dal 14/15, Massimiliano Allegri, nonostante i suoi trascorsi rossoneri. -Bellissima coreografia per Juve-Cagliari 13/14, si festeggia lo scudetto: “Con noi si vince sempre” con un telone sopra raffigurante due zebre verso il logo della Juve, più la scritta “Curva Sud” sopra, mentre in balconata viene raffigurata una gigantesca slot-machine dove, nella stessa fila figurano i 3 scudetti consecutivi vinti e la scritta “stellare”; nel primo anello la scritta “Juve” bianca su sfondo nero di cartoncini, e in basso lo striscione “Campioni d’Italia 2013/14”. -Per alcuni innocui cori contro i napoletani, durante la gara Juve-Napoli del 13 novembre 2013, definiti di “discriminazione territoriale”, dati due turni di squalifica alla curva Sud ed uno alla Nord: una vera buffonata; in un Paese civile togliere il diritto di espressione va contro la democrazia che il nostro Paese si vanta di avere. Chi ridà i soldi spesi a chi ha fatto l’abbonamento? Chi spiega alle 39 vittime di Bruxelles, alla vedova Scirea, alla famiglia di Andrea Fortunato, alle famiglie di Ale e Ricky che dei cori contro nessuno in particolare vengono considerati più importanti dei cori ai loro cari defunti? Bella e intelligente la risposta dei napoletani nella gara successiva in casa: “Inquinare ed insabbiare è la vera discriminazione territoriale, Ultras liberi di cantare”. -La Sud non partecipò alla trasferta di Firenze di Europa League 13/14, con la Fiorentina, per protestare contro il vergognoso prezzo di 50 €. per il biglietto di un ottavo di finale, in un settore peraltro angusto, a fronte dei 30 €. che pagheranno i fiorentini a Torino. -I Drughi hanno avuto il merito di risvegliare il sonnacchioso popolo juventino, un po’ abulico e spento. I gruppi Indians, Gioventù e Fossa danno vita nel 1988 ad “Arancia Meccanica”, dopo l’infelice parentesi dei “Black & White Supporters”. Il gruppo A.M. durò pochi mesi perché, a detta della polizia, il nome istigava alla violenza, per quel preciso riferimento al film di Stanley Kubrick. Lo striscione veniva continuamente vietato dalle forze dell’ordine, così, con un piccolo stratagemma, un cambiamento furbesco e di poco conto, si decise di chiamarsi “Drughi”, come la banda protagonista del film “Arancia Meccanica”, uscito nelle sale cinematografiche nel 1971, tratto dal celebre libro di Anthony Burgess, scrittore londinese, “A Clockwork Orange” (“Un’arancia ad orologeria”). I Drughi ritornano ufficialmente in curva Sud il 13 febbraio 2005, contro l’Udinese, esponendo lo striscione “Tutto ciò che torna in realtà non è mai finito, noi ci siamo come la nostra fede…immortali”, dopo che fecero la sua ultima apparizione il 22 maggio 1996. -Le sezioni dei Drughi operative nel 2016/17 sono: Umbria, Insani, Toscoliguri, Falchera, Magenta (dalla stagione 1989/90 alcuni ragazzi di Magenta, cittadina a 20 Km. da Milano, che frequentano la “Filadelfia”, decidono di dare un senso alla passione e alla fede per i colori bianconeri creando un gruppo che da sempre vede il suo vessillo in prima linea a fianco ai Drughi. Lo striscione è presente un po’ ovunque; ne portano uno bellissimo a Roma per la finale di Champions: “Per noi, per Andrea Fortunato, per non dimenticare Bruxelles conquistiamo l’Europa per dominare il mondo”. In un momento fantastico si apprende che i “Drughi” decidono di lasciare la guida della “Scirea”, ed è un brutto colpo. Nei successivi 9 anni molti di loro continuano a seguire le gare della Vecchia Signora nello stesso posto ma in maniera defilata, mai in balconata. Dal febbraio 2005, col ritorno dei “Drughi”, la sezione ritorna quella di un tempo, con lo stesso spirito, sempre presente in curva Sud accanto al gruppo principale), Ponente (seguono la Juve da oltre 25 anni; hanno passato momenti di grande splendore. Prima nascono gli “Indians Ponente”, poi “Drughi Ponente”. Il loro capo, Antonio Longo, nell’82 rifonda con alcuni amici gli “Indians Ponente. Sul finire degli ’80 si decide dopo una riunione di tornare sotto il nome di “Drughi Ponente”. Al Delle Alpi occupano il terzo anello, poi dopo un po’ si trasferirono al secondo anello esponendo il nuovo striscione di 16 metri. In poco tempo riescono a diventare una sezione importantissima, un punto di riferimento. Ma sul più bello viene a mancare Antonio, tragica e prematura la sua scomparsa, avvenuta pochi mesi prima della finale di Roma, poi lo scioglimento dei Drughi per far posto ai Fighters, interrompe bruscamente la crescita del gruppo, che perse molte persone. Si decide di rimanere in Sud come sezione dei Fighters ma la scelta si rivela subito un fallimento: il gruppo aveva perso armonia ed entusiasmo e la gestione della curva imposta dai Fighters non era assolutamente condivisa. Un esponente di spicco di loro, passato poi negli Irriducibili, riesce a convincerli a cambiar curva per diventare una sezione di quest’ultimi. In curva Nord “Ponente” ha anche ritrovato buona parte dei ragazzi contrari al passaggio a i Fighters. Un certo ricambio generazionale aveva portato diversi nuovi elementi, soprattutto di Savona, che si erano dimostrati particolarmente caldi e sempre in prima fila negli scontri. Ancora oggi da molti quel periodo è ricordato felicemente. Dallo scioglimento degli Irriducibili, al termine della stagione 2001/02 e sino al ritorno dei “Drughi”, nel febbraio 2005, molti di loro hanno continuato ad andare allo stadio senza riconoscersi in nessun gruppo. Il ritorno dei Drughi è però un forte richiamo: alcuni dei vecchi hanno iniziato a contattare amici di tante avventure e battaglie, per ricostruire la sezione. Moltissimi sono stati i problemi, tanto che inizialmente sembrava dovessero rinunciare. Si è dovuto lavorare per circa un anno, finché nel febbraio 2006, grazie alla conoscenza di un esponente che si è assunto l’onore e l’onere di portare avanti il nome Ponente, si decide di riprovarci. Sono andati in sala giochi a Torino dopo un incontro col Lecce, hanno fatto alcune conoscenze e rincontrato tanti vecchi amici di prima, ricevendo il via libera. I loro buoni propositi si scontrano però con l’avvenimento di Calciopoli. Dopo un iniziale raffreddamento, che costò molti abbonamenti, oggi l’entusiasmo sembra tornato e, seppur le difficoltà non siamo ancora completamente passate, il “Ponente” può continuare la sua strada e portare negli stadi il suo striscione), Drughi Marche, Dominae (sezione tutta al femminile), Drughi Asti Praia, Drughi Sud (Campania, Molise, Puglia), Drughi Belgio, Drughi Sicilia, Drughi Polonia, Svizzera , Ultimo Baluardo (in poco tempo i membri di questa sezione, quasi tutti provenienti da Mantova e provincia, si sono stretti in un’amicizia e un feeling a dir poco assoluti, tanto da essere capaci di ritagliarsi un importante angolo in curva. Uno dei simboli del gruppo è il “paninaro”, che rimanda il pensiero alla metà degli anni ’80, quando alcuni ragazzi del gruppo iniziavano a frequentare la Curva Filadelfia del vecchio “Comunale). -Il luogo comune “La Juve è la squadra dei ricchi, il Toro è quella dei poveri”, è falso e non trova riscontro nella realtà in quanto, se è vero che la Juve è la squadra degli Agnelli, è anche vero che la stragrande maggioranza dei tifosi juventini di Torino è costituita da gente modesta, da proletari, dalla quasi totalità degli immigrati meridionali; al contrario, tutta la fascia dell’alta e media borghesia torinese è granata, e molti ultras granata sono sempre stati dei figli di papà pieni di soldi. Almeno questa è a grandi linee la situazione del tifo a Torino. -Sul finire della stagione 1993/94, venne attuata una contestazione dura e costante, che toccò l’apice in Juve-Cagliari (1-2), ritorno 4.i di finale di Coppa Uefa, quando gli ultras della Juventus invasero la tribuna d’onore, prendendosela coi dirigenti, in particolar modo con Antonio Giraudo, e il giorno dopo vennero schiaffeggiati i giocatori Andrea Fortunato e Moreno Torricelli. Quando poi si sparse la notizia della malattia che affliggeva il povero Andrea Fortunato, ci furono numerosi messaggi d’incoraggiamento e di scuse da parte di chi l’aveva offeso, proprio nel periodo in cui le condizioni atletiche del giocatore crollavano, anche se nessuno sapeva ancora la causa dell’involuzione nelle prestazioni. Alla fine del maggio 1994, al terzino juventino venne diagnosticata una forma di leucemia linfoide acuta. I tifosi e la squadra si strinsero attorno al ragazzo. Trasferito all’ospedale di Perugia, venne sottoposto a trattamenti di chemioterapia, e a un parziale trapianto cellulare della sorella prima, e del padre poi, non potendo ricevere un trapianto totale di midollo osseo. I trattamenti migliorarono il fisico del giocatore, ma, quando tutto sembrava volgere per il meglio, un abbassamento delle difese immunitarie, causato da una broncopolmonite, lo stroncò il 25 aprile 1995, giovanissimo (non aveva ancora compiuto 24 anni). Al funerale, svoltosi nella natìa Salerno, parteciparono circa 5mila persone, compreso tutto lo staff tecnico e dirigenziale della Juve. La “Scirea”, in Juve-Napoli 94/95, espose lo striscione “Andrea per sempre con noi”. Molti messaggi di cordoglio vennero scritti dalle curve di tutta Italia, e non solo, perfino la curva fiorentina gli dedicò un bellissimo striscione. Inqualificabile, raccapricciante e vergognoso lo striscione “Fortunato leucemico fulminato”, esposto dalla curva granata nel derby Juve-Torino 94/95. In Juve-Lazio del 1994/95, i gruppi “Vecchia Guardia” e “Drughi” raccolsero la notevole somma di 5 milioni di £., destinata in beneficienza all’Associazione Italiana Midollo Osseo, in seguito alla tragica morte per leucemia del giocatore. -E’ nei tornei di calcio che si svolgevano tutti gli anni a Den Haag, in Olanda, prima edizione nel 1991, chiamati “International Fans Tournament”, organizzati dai tifosi del Den Haag, e riservati varie squadre composte da tifosi di vari clubs europei, che i Viking conoscono quelli del Den Haag e del Legia Varsavia che diverranno forti amicizie, anzi veri e propri gemellaggi, del gruppo, condivisi poi anche dagli altri gruppi. -Uno dei maggiori fondatori dei Fighters, nel 1977, fu Beppe Rossi, scomparso per un tumore al cervello nel 1994, a soli 34 anni. Determinante, con le sue idee originali e anticipatrici, nel modellare la mentalità del gruppo, era rimasto favorevolmente colpito dall’Inghilterra e voleva una curva “underground”. Il semplice striscione commemorativo “Beppe Rossi” compare in curva “Scirea”, per la prima volta, in Juve-Vicenza 1994/95, e verrà esposto per tanto tempo in seguito. -Il Nucleo 1985 affonda le sue radici ai primi anni ’80, quando fu fondato il “Triveneto Bianconero”; due componenti del gruppo morirono allo stadio “Heysel”. Già allora il simbolo era la “faccia che urla”, ripresa da una copertina di un disco di quell’epoca del gruppo punk “Dead Kennedy”. Dallo “Juventus Club Bassano” nasce nel 1985 l’”Area Bianconera Bassano”, da ragazzi residenti nella cittadina veneta. Il nome del gruppo deriva da un’esperienza politica maturata all’interno del movimento studentesco bolognese nel calco 1977; il tocco di rosa che compare nello striscione è un richiamo ai primi colori sociali della Juve: il rosa e il nero. -Aperta contestazione a Genova col Doria nel 2009/10, con striscioni quali “Zebina infame vattene!”, “14 milioni di tifosi: noi vero patrimonio” (esterno stadio). Nella gara successiva, a Torino con l’Atalanta, curve semideserte. Col Bari in casa assediato il pullman della Juve e esposti striscioni di aperta spaccatura tra tifosi e società. -La domenica dell’omicidio di Gabriele Sandri (11 novembre 2007), minicorteo fuori dallo stadio di Parma, con a capo lo striscione “Vergogna”. -Il Centro Coordinamento Juventus Club DOC (CCJCD), affiliato alla societa del capoluogo piemontese, annovera oltre 500 associazioni formate da oltre 111mila affiliati, ne fanno una delle organizzazioni calcistiche con maggior numero di membri iscritti a livello mondiale. -L’origine dell’aggettivo “gobbo”, utilizzato per definire gli juventini, deriva dal fatto che la Juve è chiamata comunemente “Vecchia Signora”, ed è risaputo che molte vecchie signore hanno la gobba, che in torinese si dice “goba”, con l’ovvia conseguenza che tutti i sostenitori della “goba” vengano chiamati “gobbi”. -Pressochè sempre esposte le pezze: “Fieri di loro”, “Solo gli ultras vincono sempre”, “Memento audere semper” (ricorda di osare sempre), “A modo nostro”, “Da sempre per sempre”, “Edo Ale”, “Veni vidi vici” (venni vidi vinsi), “Amici di nessuno” (ultimamente poco utilizzato).
Gruppi scomparsi, nati negli anni ’70: Eagles, Fedelissimi, Venceremos, Autonomia Bianconera, Panthers (’76), Fossa dei Campioni.
Gruppi scomparsi, nati negli anni ’80: Black & White Supporters: sigla che riunì Indians, Fighters e Gioventù, dal 1985 al 1988. Indians: i primi ad usare questo nome, frangia staccata dal gruppo “Fighters, nascono ufficialmente il 26 ottobre 1980. Gioventù Bianconera: nasce nel 1983 da ragazzi appartenenti a “Fighters” e “Indians”. La “Gioventù” fece il suo esordio in Juve-Lechia Danzica del 14 settembre 1983. Dopo i sacrifici del primo anno, il gruppo si espanse notevolmente, allargando il numero dei tesserati in tutta Italia e aprendo quindi diverse sezioni. Vecchia Guardia: nasce nel 1990, da elementi appartenenti quasi tutti agli Indians. Il suddetto nome venne scelto per tre motivi: perché piaceva il nome, per l’età piuttosto elevata dei componenti del gruppo, perché volevano far tornare la mentalità che aveva caratterizzato il gruppo “Indians”. La “Vecchia Guardia” ha dovuto superare un brutto periodo, quando molti ragazzi del direttivo, per alcuni dissidi, si sono ritirati e a condurre e portare avanti il gruppo era rimasto uno solo. Poi il gruppo è ricresciuto basandosi su nuovi collaboratori. Il periodo di stallo coincise con un Juventus-Barcellona, quando avvenne un piccolo disguido in curva: ragazzi della Vecchia Guardia invitarono alcuni tifosi del Real Madrid, con tanto di striscione appresso, ma non tutti in curva lo sapevano e volarono dei ceffoni. Il gruppo fu deciso che doveva “saltare”, ma poi ci fu una riunione del direttivo, che ne scongiurò lo scioglimento. La posizione dello striscione era al secondo anello, sul lato sinistro rispetto ai Drughi. Raiders: debutto in Juve-Milan 86/87. Rangers: agivano accanto ai Raiders. Arancia Meccanica: vecchio nome dei “Drughi”, che nasce con l’intento di riunire in un unico gruppo il più possibile le “anime” del tifo bianconero. Pessimi i rapporti con la società “Juventus”, che non li considera minimamente, e con le forze dell’ordine, almeno negli anni ’80-’90, anche a causa del nome./ Feudo Bianconero, Pantere Bianconere, Squali Bianconeri, Kamikaze (brevissima esperienza post-Fighters), Kaos, Brigata Crotone Autonoma (nata nel 1990, motto del gruppo: “Nessuna distanza ostacolerà la nostra fede”), Incubo Bianconero, Movimento Castelli Romani, Ruthless, Juve Forever, Young Guns, Bad Boys (1° anello curva Nord, per un breve periodo), No Fear Milano, XXV Marzo.
Gruppi scomparsi, nati negli anni ’90: Legione, Fronte Bianconero (nato nel ’95, fecero la loro comparsa fino al 2001 in Curva Sud, insieme ai “Black and White Fighters Gruppo Storico 1977”), Irriducibili Curva Nord Vallette, Lega Sabauda, Nucleo Skonvolti, Brigata Celtica Drughi Orvieto, Brigata XXIX Maggio, Opposta Fazione, Gruppo Estremo, Official Fans, Gruppo Barriera.
Gruppi scomparsi, nati negli anni 2000: Arditi, Bravi Ragazzi, Sezione, Angels, Noi Soli (nati ufficialmente nella stagione 02/03, da ragazzi appartenenti ai Viking-Nab; infatti il nome è ripreso da una sciarpa dello storico gruppo ultrà “milanese-genovese”), 06 Clan, Solite Facce, Milano-la Banda degli Onesti (sottogruppo Viking), Assiduo Sostegno, Gruppo Antiviola, Gruppo Brianza, Gruppo Scomodo, 1312 Barras Bravas.
Gruppi scomparsi, nati negli anni 2010: Gobbi (ha fatto una fugace apparizione nel 2012/13), Templari (per un periodo piuttosto breve), Ribelli, Tugurio, Soliti Facinorosi.
Politica: tranne i primordiali gruppi, di stampo sinistroide, sono sempre stati marcatamente di destra, facendo anche cori tipo “Boia chi molla” e striscioni come “Me ne frego”, cantando spesso l’inno dell’Italia
Clubs principali: Juve Club Augusta Taurinorum, Juve Club Primo Amore, Juve Club Offida, Juve Club Meda, Juve Club Paderno d’Adda, Juve Club Cherasco, Juve Club Treviglio, Juventus Club Borgo San Donato, Juve Club Capannori.
Liberi pensieri: “La Filadelfia saluta i bastardi rossoneri” (Juventus-Milan 79/80), “Abbiamo capito perché i tori sono senza coglioni: ne hanno una curva piena!” (derby 83/84), “Granata: quando la fuga è Maratona”, “La storia del calcio parla da sé, sono 80 anni che per voi non ce n’è” (Ju-Torino 86/87); “Firenze ti odio”, con in mostra anche “A.M. Firenze” (Arancia Meccanica; Paris St.Germain-Juve 89/90); “Cecchi Gori avanti così…dai Vittorio portali in C”, presidente della Viola d’allora (Juve-Fiorentina 92/93); “Casiraghi e Di Canio via e poi ci teniamo Galia”, ironico striscione sulla campagna-acquisti (Juve-Cremonese 93/94); “Roby nostro capitano, questa è la tua squadra portala lontano” (Juve-Inter 94/95, per Roberto Baggio, al rientro dopo qualche giornata di assenza); “Bettega, Giraudo, Moggi: vincenti ma con rispetto e onestà per il futuro di Baggio” (Juve-Parma 94/95), “Prima l’Arno, poi il mostro, oggi noi per sterminare la vostra lurida razza” (Ju-Fiorentina 94/95), “In campo due negri e due zingari, in curva i vermi del centro sociale: rossoneri razza da sterminare!” (Ju-Milan 94/95), “4-12-94: il ricordo…un orgasmo”, riferito alla clamorosa rimonta della Juve, da 0-2 a 3-2, di quel giorno (Ju-Fiorentina 95/96); “39 angeli lassù tifano per voi”, “A Roma per sognare con l’Heysel da non dimenticare”, ricordando i morti di Bruxelles, “Noi qui voi in B”, verso quelli del Toro (Juve-Ajax, finale di Coppa dei Campioni a Roma, 95/96); “Nella mente nel cuore nell’anima un solo pensiero un solo nome un solo amore: Juve!!!” (Ju-Atalanta 96/97 e in Coppa Campioni), “La Scirea soffre per la morte del combattente Pacciani” (97/98), “Da un secolo di calcio dominiamo questo pianeta” (Juve-Inter 97/98), “Abbiamo un sogno nel cuore…Vialli allenatore” (la curva prende posizione sull’ormai certo divorzio di Lippi dalla Juve al termine di una stagione fallimentare, e sul possibile ingaggio di Ancelotti; si sogna invece il ritorno da allenatore di “crapa pelata”; Milan-Juve 98/99); “La dirigenza dimentica noi no!! grazie Marcello”, “Un maiale non può allenare! Ancelotti vattene!” (la curva saluta l’esonerato Marcello Lippi, che la stagione dopo, 99/00, andrà all’odiata Inter, e non “digerisce” il nuovo mister Carletto Ancelotti; Piacenza-Juve 98/99); “Zeman: grande accusatore pessimo allenatore!!”, “Dalla guerra sei scappato, a Roma sei finito, Zeman sei un fallito”, “Zeman, Sensi, Guariniello tre coglioni senza cervello”, riferiti alle accuse del tecnico boemo Zdenek Zeman alla Juve di dopare i calciatori con farmaci proibiti (Juve-Roma 98/99); “Scudetto in riva all’Arno? bufala dell’anno” (Ju-Fiorentina 98/99), “Diffidati per non essere manichini…di chi manichino lo è già”, “La Nord Scirea ricorda il suo campione, ciao Gaetano” (si contesta contro le numerose diffide e si ricorda Gaetano Scirea, bandiera-juventina, scomparso in un incidente stradale in Polonia il 3 settembre 1989; Juve-Udinese 99/00); “In difesa meglio tre avvocati”, “Molto onore ai diffidati”, “Palermo 20.000 l’ingresso, 400.000 il viaggio…gli abbonati ringraziano” (Juve-Venezia 99/2000); “Onore alla topa Ferilli”, simpatica parafrasi dello striscione laziale “Onore alla tigre Arkan”, che tanto scalpore fece a suo tempo (Ju-Roma 99/00); “Uno stadio distrutto, una curva occupata, non vale un cazzo la fede granata”, “Juve…lezioni di tifo”, da parte degli Irriducibili che si trasferirono per l’occasione in gradinata, dopo varie polemiche legate alla curva “Maratona”, in casa occupata dagli “Irriducibili”, data alla fine ai granata (Juve-Torino 99/00); “Passaporti…temporale, i vostri segreti per un successo immorale” (il temporale è quello di Perugia, in cui il gol di Calori sotto il diluvio all’ultima giornata, arbitro Collina, spense l’anno prima i sogni-scudetto juventini Ju-Lazio 00/01); “Romero, la città vuol sapere ma chi è il tuo parrucchiere” (Ju-Torino 01/02); “Senza lame…con le mani…quando volete…luridi infami!”, “L’infame di Milano…sciarpa in tasca lama in mano!” (Ju-Inter 01/02); “Granata attenti Romero è venuto in macchina”, riferito al presidente di allora del Torino, che nel 1967 uccise l’ala del Toro Gigi Meroni, la “farfalla granata”, investendolo con la propria auto (Torino-Ju 01/02); “5 maggio, San Poborsky”, l’attaccante che, in quella data fece perdere lo scudetto all’Inter segnando due gol in Lazio-Inter, ultima giornata (Inter-Ju 02/03); “Granata non ti preoccupare, con il tuo amico viola ritornerai a giocare”, alludendo alla Serie B, “Passano gli anni, tornano i Leoni, ma quando torna Meroni?”, “Del Toro vi son rimaste solo le corna” (Torino-Ju 02/03); “Girls Toro: il culo come un traforo” (Juve-Torino 02/03), “Interista scarafaggio brucia ancora il 5 maggio”, “5-5-02: a Udine invasione…a Roma delusione”, “Grazie di essere quello che siete: ridicoli” (Juve-Inter 02/03); “Vi mandiamo in B”, “Dite fate disfate…ma alla fine mai vi presentate” (Inter-Juve 03/04); “Salutiamo Lippi grande condottiero dal cuore bianconero” (Ju-Lazio, finale Coppa Italia 03/04), “La curva è passione la Scirea divertimento!” (Ju-Inter 03/04), “Scacco al Re…al” (coreografia di Juve-Real Madrid, 8.i di fin. Champions League 04/05); “Grazie piccolo grande uomo, ciao Sivori” (Messina-Ju 04/05), “Amici dei veronesi compagni dei livornesi, la vs. coerenza va oltre ogni vergogna”, “Molti pagliacci qualche zimbello siete una curva da Grande Fratello” (Ju-Fiorentina, Coppa Italia 04/05); “La partita da onorare 39 angeli da ricordare”, “Da lassù 39 angeli con lo sguardo fiero”, “Quello che c’è in fondo al cuor non muore mai”, coreografia (Juve-Liverpool, 4.i di finale Champions League 04/05); “Empoli: 25 €. di vergogna” (Empoli-Ju 05/06), “Lucarelli al Mondiale? La Nazionale non è un Centro Sociale”, “Indossate la Keifa e bruciate la bandiera, siete la vergogna dell’Italia intera” (Livorno-Ju 05/06); “4-11-66 grazie Arno”, data dell’alluvione di Firenze (Fiorentina-Ju 05/06); “1861…mentre voi pensavate ancora a pascolare…noi prima capitale” (anno dell’unità d’Italia; Ju-Roma 05/06); “+decreti –spettatori” (Ju-Messina 05/06, primo tempo senza tifo né striscioni per protesta contro il decreto); “La nostra vita la nostra passione per una curva per uno striscione”, minicoreo. per il decennale del “Nucleo” (Ju-Inter 05/06); “183…Alessandro Del Piero imperatore bianconero” (Ju-Reggina 05/06), “…Povero …Diavolo che pena ci fai” (coreografia, il diavolo è dipinto non “scritto”; Ju-Milan 05/06); “Non vincete più, picchiate bambini e turisti, siete sempre più simili agli interisti!!!” (Milan-Ju 05/06); “Benvenuto mister Ranieri” (Ju-Spezia 06/07), “29.05.85: affidiamo i loro nomi al vento che li sussurrerà in ogni svolazzo” (Arezzo-Ju 06/07), “Un anno di trionfi, un anno di gloria, un anno di storia che vi renderà immortali” (megacoroegr. targata “Viking Curva Nord”; Ju-Bologna 06/07, per la pronta risalita in Serie A); “Sentenze, penalità e retrocessione non fermeranno la nostra passione” (06/07), “Zeman falso moralista, hai un futuro da interista!” (Ju-Lecce 06/07), “Solidarietà alle famiglie di Alessio e Riccardo”, “Alessio e Riccardo in eterno con noi” (Alessio Ferramosca e Riccardo Neri, entrambi 17enni, delle giovanili della Juve, morti mentre tentavano di recuperare un pallone, annegati in una vasca al centro sportivo di Vinovo, assurda la loro morte; Bologna-Juve 06/07); “Fai come me! boicotta Moggi e Antenna 3!” (Mantova-Ju 06/07), “Non importa dove, sempre con te!” (Triestina-Ju 06/07), “Il ritorno di Giampiero, i gol di Del Piero…altri 200 di questi giorni…200 firme, un numero, un nome…10 Del Piero”, per i 200 gol di Alex in maglia bianconera (Ju-Frosinone 06/07), “Tim Tribù: Rossi-Moratti-Tronchetti”, parafrasa uno spot d’allora, tirando in ballo dirigenti e presidente dell’Inter, anch’essa coinvolta nello scandalo delle intercettazioni (Piacenza-Ju 06/07); Vi odiavamo ieri (1994), vi odieremo domani, vi odiamo oggi: Giraudo e Moggi. Curva Nord”, dirigenti Juve malvisti perché coinvolti a pieno nello scandalo di Calciopoli del 2006 (ritiro 06/07); “Il nome è cambiato ma il vero ultras e tornato: Tradizione” (da “Fighters” a “Tradizione”, amichevole estiva 06/07); “Anche noi vogliamo John Elkann presidente” (Ju-Piacenza 06/07), “Invece di pensare se andar via o restare, pensate a vincere e giocare!” (Ju-Bari 06/07), “109 anni di trionfi e gloria, 1 anno di umiltà” (Ju-Bologna 06/07), “A tavolino le carte si possono mischiare ma la vera storia nessuno la può cambiare”, “Zingaro infame”, rivolto a Zlatan Ibrahimovic (Ju-Inter 07/08); “Ciao Gabriele”, in ricordo del laziale Gabriele Sandri, assassinato dall’agente Spaccarotella l’11 novembre 2007 (Lazio-Ju 07/08/Ju-Palermo 07/08, con la curva vuota al centro per protesta); “Stufi di verità insabbiate, giustizia per Gabriele” (Ju-Atalanta 07/08, est.stadio); “SterminiamoLI” (Livorno-Ju 07/08), “La curva Nord ringrazia la società per il buon lavoro svolto, adesso tocca a voi: forza ragazzi!!!” (rit.Pinzolo 07/08), “I nostri colori sono il bianco e il nero, basta con questo rosso schifoso” (rit. Pinzolo 07/08), “Palladino e Chiellini non si toccano” (Cesena-Ju, amich. 07/08), “15 tricolori??? Il 5 maggio i vostri veri valori”, “Una anno da primatista senza la vera capolista” (Ju-Inter 07/08); “Sandri e Raciti…sbirri impuniti…!” (Livorno-Ju 07/08), “Non è forte chi non cade ma è forte chi cade e si rialza” (Ju-Catania 07/08), “Hai sputato sulla nostra fede alla Juve non metter mai piede. Stankovic indegno!!” (precampionato 08/09), “…Fino alla fine forza Juventus” (Ju-Inter/Bologna/Real Madrid, coreografie 08/09), “50 €.: noi quanto valiamo?”, striscione contro il caro prezzi; Juve Real Madrid, Ch.League 08/09); “Noi 25 a Minsk…voi 1 sotto la curva. Vergogna” (est.stadio, Ju-Palermo 08/09), “Militello uno di noi” (Ju-Milan 08/09); “Tuttosport indegno bugiardo (striscione contro il quotidiano sportivo torinese, Ju-Doria 08/09); “Mille battaglie hai combattuto la nostra maglia hai onorato…grazie Pavel”, in onore a Nedved, prima giocatore, dal 2001 al 2009, poi dirigente della Juve (Ju-Lazio 08/09); “Abbracciamoci fratelli d’Abruzzo con gli angeli volati in cielo”, solidarietà ai terremotati dell’Aquila e dintorni colpiti dal sisma del 6 aprile 2009 (Genoa-Ju 08/09); “Meglio la B con uomini veri…che la A con mercenari…no a Cannavaro”, est. stadio, “Diffidati rossoneri non mollate” (Milan-Ju 08/09); “Per un traditore solo odio, disprezzo e rancore!”, riferito a Fabio Cannavaro, ritornato alla Juve nel 2009/10, contando 27 presenze; aveva abbandonato la Juve in B per andare a giocare al Real Madrid; “Difendiamo i nostri valori…NO alla legge Maroni” (rit. Pinzolo 09/10); “Anche se non ci ami, bentornato Alex!!!”, striscione contraddittorio per l’idolo Del Piero (Ju-Udinese 09/10); “La nostra coreografia: chi non è da Juve vada via” (Ju-Inter 09/10), “Capello Ranieri pentiti infami romanisti veri” (Ju-Napoli 09/10), “In campo la Primavera, vergogna” (Ju-Cagliari 09/10), “Rimborsate l’abbonamento”, “Vergogna” (striscioni di contestazione, pullman bloccato dai tifosi in Ju-Bari 09/10), “Attaccamento alla maglia? Solo a fine partita” (Atalanta-Ju 09/10), “Cara Epifania tutta la dirigenza porta via. 07/12 h. 05:00…in discoteca Diego e F.Melo vergogna” (Parma-Ju 09/10), “Fortunato nel cuore” (Ju-Cagliari 09/10), “Benvenuti al museo, la curva Nord e Sud di Milano si raccontano…a modo nostro”, con esposti gli striscioni di “Nuova Guardia”, “Irriducibili” e “Viking” Inter, e “Fossa” e “Rams” Milan, con sotto lo striscione “Sappiamo solo rubare”, “Spioni disonesti. La vostra ipocrisia non conosce vergogna!!”, “Forza Juve, vinci dai, lotta e non mollare”, coreografia (Juve-Inter 10/11), “Alla Juve vincere non è importante, è l’unica cosa che conta!”, frase celebre dello juventino a vita Giampiero Boniperti, ex-calciatore e presidente bianconero (Ju-Milan 10/11); “Le stelle in campo non sul pavimento”, riferito alle stelle da mettere sulle mattonelle del nuovo “Juventus Stadium” (Ju-Napoli 10/11); “Atalanta in B, scommettiamo…?”, la squadra bergamasca era implicata nel calcioscommesse (Atalanta-Juve 11/12); “L’inferno non era cosa vera fino a stasera…benvenuto Diavolo nell’inferno bianconero” (megacoreogr. Ju-Milan 11/12), “Senza di te non andremo lontano…Antonio Conte capitano” (megacoreografia con tricolori, 3 stelle a significare i 30 scudetti vinti sul campo e lo stemma gigante della Juve; Ju-Atalanta 11/12); “Lanci…scendo…scappi…ti prendo…le prendi” (Ju-Fiorentina 11/12), “Ciò che è nostro è stato in campo sudato…ciò che è vostro è stato in aula assegnato, in B non sei mai stato perché la prescrizione ti ha salvato” (coreografia, Juve-Inter 11/12), “Il nostro silenzio sarà assordante”, sciopero del tifo (Siena-Ju 12/13); “Noi ci crediamo…dopo l’Italia prendiamoci l’Europa” (coreogr. Ju-Chelsea, fase a gironi Champions L.12/13), “Vuoi bruciare il supermercato e ti presenti alle otto scortato”, “Dominare in Italia…prendersi la città…i vostri sogni la nostra realtà” (Torino-Ju 12/13); “Noi spacchiamo chi ci vuol picchiare non le macchine, Digos infame” (Bologna-Ju 12/13), “Interista…milanista…guarda e saluta la capolista”, coreografia ben fatta, riguardante il grave distacco in classifica delle milanesi (Juve-Milan 12/13); “Una società che non difende le curve non è degna di rappresentarle! (Juve-FC Copenhagen, Champions League 12/13, sulla nota questione della discriminazione territoriale), “2 condottieri, 11 campioni in campo, un unico obiettivo: vincere” (Ju-Torino 12/13), “Ironizzi su Pessotto ma con noi ritorni sempre a casa senza striscione…col culo rotto!!” (Ju-Milan, Coppa Italia 12/13), “Non arrenderti mai perché quando pensi che sia tutto finito è il momento in cui tutto ha inizio”, megacoreografia davvero bella (Juve-Bayern Monaco, Champions League 12/13, ritorno 4.i di finale); “Balotelli non farti illusioni…anche bianco ci staresti sui coglioni“ (Juve-Milan 12/13), “Varriale maiale, Speziale libero” (Ju-Cagliari 13/14), “Sei ultras sotto copertura e i biglietti li prendi da un ex della questura (Ju-Inter 13/14), “Tribuna: andate il buffet è servito” (Ju-Milan 13/14), “Ed ora…ridiamoci sopra, ‘lavaci col fuoco oh Vesuvio lavaci col fuoco’” (Juve-Napoli 13/14, ironico sulla discriminazione razziale); “25/01/14 tutti a Den Haag” (Ju-Roma 13/14), “Forza ragazzi, un bagno di umiltà per tutti…giocatori, allenatore, tifosi, società” (Ju-Chievo 13/14), “L’infame vero è solo rossonero, onore agli amici di Latina” (Ju-Sampdoria 13/14), “Boys: lo striscione che esponete è un duplicato…l’originale ve l’abbiamo preso noi in passato, merde!” (Ju-Inter 13/14); “Il calcio è di chi lo ama: non c’è calcio senza ultras” (Juve-Torino 13/14); “Da merde scappate, da infami scippate, ma quando vi fermate?” (Ju-Bologna 13/14), “Per vincere bisogna VOLERE fortemente volere…forza ragazzi. Avanti Juve” (Coreogr. Ju-Benfica, semifinale Europa League 13/14, “05-10-1986/05-10-2014: 28 anni…sempre noi, girando per lo Stivale intero la Juve per sempre sosterrò”, con un bel copricurva (anniversario dei Viking; Ju-Roma 14/15); “Il simbolo ci appartiene…la Torino del calcio siamo noi: fino alla fine forza Juventus”, coreografia splendida coi colori di Torino, “Il calcio è straordinario proprio perché non è mai fatto di sole pedate, chi ne delirera va compreso non compatito, magari invidiato non deriso, il calcio è davvero il gioco più bello del mondo, per noi che abbiamo giocato, giochiamo e vediamo giocare, per gli altri non so, io non sto affatto scrivendo per loro”, famosa citazione di Gianni Brera, “Onore a Giugio, sincero amico granata…sempre presente!!!” (Ju-Torino 14/15); “Fascinosa è la Real…tà tortuoso il cammino, regalaci un sogno portaci a Berlino” (Ju-Real Madrid, semifinale Champions League 14/15); “…E il navigar m’è dolce in questo mare” (Inter-Ju 14/15), “Non ci avrete mai come volete voi!” (Ju-Inter 14/15), “Camerati di sta mona, schiavi delle Virtus Verona” (la Virtus Vecomp Verona, Serie D, è una squadra con al seguito solo tifosi di sinistra; Ju-Verona 14/15); “Quando vince la Juve vince la storia”, coreografia articolata, improntata al primo anello su un dipinto di una Juve storica, con l’anno di fondazione “1897”, e al secondo anello cartoncini a formare il tricolore (Juve-Borussia M.bach, fase a gironi Champions 15/16); “Sei volato via da noi, ma non volerai mai via dai nostri cuori…sempre presente!!! Arrivederci Peppone”, in omaggio a uno dei capi-ultrà della Roma (Roma-Ju 15/16); “Florentia delenda est” (Ju-Fiorentina 15/16); “Meglio il pianto di una sconfitta che la vergogna di non aver lottato” (Torino-Ju 15/16), “Niente è facile ma nulla è impossibile…avanti fino alla vittoria!!!”, bellissima coreografia articolata (Ju-Bayern Monaco, and. 8.i di finale di Champions 15/16); “Passato, presente la storia non mente…noi superiori in tutto…da sempre!!!” (Ju-Milan, finale Coppa Italia a Roma 15/16), “Brigante non mollare” (Juve-Fiorentina 16/17), “Vicini alle famiglie colpite dal sisma” (Lazio-Ju 16/17), “In Lombardia in Italia nel mondo”, minicoreografia del “Nucleo” (Inter-Ju 16/17).