A cura di Claudio “Freccia”
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Gruppo principale: Drughi Bianconeri, nome completo “Drughi Ultrà Curva Sud”
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Altri Gruppi: Tradizione (ex-Fighters), Viking, N.A.B. 1977, Nucleo 1985 (ex-Area), Antichi Valori, Gruppo Marche 1993 (con un passato nel’Area Bianconera, detta “Area Marche”, ma con l’avvento dei Fighters si sciolse “Area Bianconera”, e decisero nel novembre ’96 di darsi un’impronta, un nome, una collocazione, tirando fuori lo mstrisicone bianco “Marche”, collocandosi in 2° anello Nord, defilati rispetto al gurppo che comandava la curva, i “Viking-NAB”, Non fu facile andare avanti, “tiravano” di più i “Fighters Marche”, ma nella stagione 96/97 il gruppo cresce e s’ingrandisce, ma è l’ultimo anno dei Viking. Poi passarono negli Irriducibili Vallette, che in pochi anni bruciano le tappe e diventano un ottimo gruppo, ma si sciolgono anche loro e il G.M. rimase un’intera stagione nel 2° anello Nord, ma purtroppo la situazione era allo sfascio. Dalla stagione 2003/04 decisero di comune accordo di trasferirsi nuovamente in Sud, dato che di ultras in Nord era rimasto veramente ben poco. Quell’anno ritirarono fuori lo striscione da casa, posizionandolo in Est/4 a fianco della curva. Fu per loro una bella soddisfazione, ritornando ad essere un Gruppo con una loro identità. Dopo due stagioni alla grande, col gruppo ai massimi splendori. Come tutte le storie, quando le cose oramai sembrarono aver preso una certa stabilità, iniziarono i problemi. All’inizio della stagione 2005/06, con la nascita dei “Drughi Marche, era chiaro che per loro in curva non c’era più posto. Dopo una riunione decisero di confluire con loro, portando lo stendardo “G.M.1993”, come riconoscimento per i vecchi del gruppo, ma la decisione non accontentava tutti in pieno. La stagione dopo (quella della B) ci fu una netta spaccatura: alcuni rimasero con loro, altri si staccarono, continuando sempre ad andare allo stadio, in casa in curva Nord, e in trasferta. Adesso lo striscione Gruppo Marche è accanto a quello del Nucleo, all’estrema sinistra guardando di faccia la curva, al 1° anello), Ribelli, J.D.S. (Juventini Del Sud), Noi Ci Siamo (N.C.S.), Genova 1998, Soliti Facinorosi, Sballati, Gruppo Alcolico, Gioventù Taurinense, F.J.R. (Fighters Juve Roma, non una sezione ma un gruppo vero e proprio a sé stante, con una valida base organizzativa, autore in passato di nobili iniziative come raccolta di fondi a favore della “Croce Rossa”, partite di calcetto a scopi benefici, partecipazioni ai Mondiali Antirazzisti, giornate di calcio e musica al “Palaeur” di Roma. Hanno un’amicizia coi tifosi del Celtic Glasgow).
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Siti Internet: http://drughi.org – www.vikingjuve.com – www.nucleo1985.it – www.gm93.com – www.braviragazzicurvasud.org – www.colpogobbo.net
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Settore: Curva “G.Scirea” Sud
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Amicizie: -Den Haag: Fortissimo legame, bella amicizia internazionale. Sotto il settore dei “North Side”, dello stadio “Zuiderpark” di Den Haag, gli artisti del gruppo hanno dipinto uno stupendo murales con la bella scritta “In memoria di tutti i tifosi juventini tragicamente morti il 29 maggio 1985 all’Heysel Stadium”. Innumerevoli le visite reciproche. Striscione del Den Haag a Roma per la finale di Champions con l’Ajax ’96. Tanti i bandieroni copricurva a tema, le partitelle, le coreografie… Ad esempio visita ai gemellati del Den Haag in una partita di Eredivisie (campionato olandese) nel 2004/05, altra visita con partitella tra i tifosi nel 2005/06. I Viking sono stati ospiti della curva del Den Haag in Den Haag-Feyenoord 13/14 e in altre partite dell’Eredivisie. Visita di quelli del “Vakkie M Original Supporter del Den Haag in Inter-Juve 07/08. Stendardo gialloverde in Juve-Chievo 10/11. Coreografia coi colori gialloverdi del Den Haag in Juve-Ajax 09/10: tante bandierine e in basso uno striscione olandese. Innumerevoli, comunque, le visite reciproche in tutti questi anni, ad esmpio i “Viking” Juve sono stati ospiti in Den Haag-Ajax, fine stagione 09/10. “Condoglianze cari amici juventini”, “Noi non vi dimenticheremo mai amici juventini”, striscioni esposti in Den Haag-Psv per ricordare le persone morte nell’incidente di un pullman di tifosi della Juve col Real Madrid nel 2008/09. Coreografia per celebrare i 20 anni della fraterna amicizia coi ragazzi del “North Side” Den Haag, accompagnata dallo striscione d’amicizia in olandese “1989-2009 Juventus e Den Haag…voor altijd vrienden!!”, con in curva i colori delle due squadre nerobiancogialloverde in Juve-Siena 08/09, con numerosi drappi e striscioni olandesi esposti; copricurva olandese verdeoro con la scritta “Viking Juve-Fc Hen Haag e due mai che si stringono in segno d’amicizia. Stesso striscione esposto in Heracles-Den Haag nel campionato olandese. Ci sono stati periodi in cui nelle partite della Juve non mancava mai una bandiera o un drappo dei tifosi olandesi. Innumerevoli le volte che i Viking, direttamente gemellati coi tifosi del Den Haag (ma il gemellaggio è riconosciuto da tutta la curva juventina) sono stati ospitati in Olanda. In Den Haag-Psv striscione per ricordare le persone morte in un inceidente col pullman in occasione di Juve-Real Madrid 08/09 (olandesi presenti anche a Madrid). Coreografia bellissima per i 25 anni del gemellaggio Juve-Den Haag in Juve-Fiorentina 13/14, con tanti copri curva a tema, lo striscione in olandese già ammirato col Siena, i colori delle due società e un grande “25”. Regalato dagli olandesi un drappo, per Juve-Fiorentina 11/12, con una bella frase in italiano e in fondo “Saluti dagli amici di F.C. Den Haag”. -Legia Varsavia: Bella amicizia coi polacchi, riconosciuta da tutta la curva, all’insegna della fratellanza internazionale. Striscione del “Legia” in Juve-Ajax 09/10. Ma innumerevoli sono state in questi anni le visite reciproche. Striscione “Legia Varsavia” in Milan-Juve 08/09. Una delegazione di tifosi bianconeri è stata ospite della curva del Legia Varsavia, sul finire della stagione 12/13. I motivi di queste due amicizie internazionali sopra riportate sono esposte nella sezione “Curiosità”. -Latina: i gruppi Tradizione-Fighters e Antichi Valori hanno una bella amicizia con la curva Nord pontina, i cui appartenenti hanno conosciuto nel Torneo U8 di alcuni anni fa. -Notts County: nel 2011, in occasione dell’amichevole con gli inglesi che inaugurò lo “Juventus Stadium” si è rinforzata questa amicizia con questi tifosi che hanno una delle squadre più vecchie del mondo (1862). La più vecchia sembra essere quella dello Sheffield United, nata nel 1857 e ancora in attività.
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Ex-gemellaggi/amicizie: -Piacenza: gemellaggio che è stato piuttosto forte, allacciato per Juve-Piacenza 95/96, quando gli juventini cantarono cori pro Piacenza, vennero scambiate le sciarpe e, a fine gara juventini e piacentini andarono a farsi una bella bevuta insieme. Da parte juventina, furono i Viking-Nab e Area i gruppi maggiormente fautori dell’amicizia, che in seguito venne comunque riconosciuta da tutto il resto della tifoseria. Lo striscione dei Viking è presente in Piacenza-Lazio 95/96. Incidenti annunciati in Piacenza-Torino 95/96, con la poca polizia che si mette nel mezzo, ma i tifosi, almeno 200, arrivano allo scontro, poi ci sono cariche e lancio di lacrimogeni. Già da una settimana i tifosi granata sapevano che da Torino e Milano sarebbero arrivati molti gruppi juventini per affiancare i piacentini, freschi gemellati. Gli ultras granata erano partiti con intenzioni bellicose, esponendo lo striscione “A Roma come a Bruxelles, speriamo in un altro Heysel” (la finale di Coppa Campioni, vinta ai rigori contro l’Ajax, si giocò nel ’96 a Roma). In Piacenza-Juve 96/97 rinnovato il gemellaggio con cori e striscioni reciproci, coi piacentini che alzano “Auguri campioni del mondo”. Striscione “Official Supporters” Piacenza a Roma per la finale di Champions 1995/96. Nel 1998/99, a Piacenza, le due tifoserie effettuarono giri di campo coi bandieroni, con saluti reciproci. Ma la grande amicizia finì qualche anno dopo, nel 2003. -Avellino: vecchia amicizia datata anni ’80. Striscione “Executors” Avellino in campo, con bandieroni a suggellare l’amicizia con gli avellinesi in un Juve-Avellino al “Comunale” negli anni ‘80. Nel ritorno della finale di Coppa Uefa Fiorentina-Juventus, giocata sul neutro di Avellino per la squalifica del campo di Firenze, gli avellinesi dettero una grossa mano agli juventini nell’apporto corale e coreografico. La parola fine all’amicizia è stata data nella partita di Coppa Italia Avellino-Juve, del 30 agosto ’95, quando i padroni di casa dettero del figlio di puttana allo juventino Fabrizio Ravanelli e ricoprirono di fischi, ogni qualvolta intonavano cori, i pochi ultras juventini presenti, che prima cercarono anche di fraternizzare col coro “Vi vogliamo in A”, che però venne accolto con freddezza dal pubblico avellinese. La differente categoria in cui hanno sempre militato le due squadre in seguito, ha fatto poi il resto. -Lecce: la “Gioventù Bianconera” intratteneva negli anni ’80 rapporti diretti con i “Ragazzi della Nord” Lecce. Rapporti di simpatia anche negli anni ’90. -Atalanta: rapporto d’amicizia, negli anni ’80, tra “Gioventù” e “Wild Kaos Atalanta”. Con le “Brigate Nerazzurre Atalanta” esisteva un vero gemellaggio, in chiave anti-Torino, rotto per colpa degli juventini, causa diverse ideologie politiche. Dopo si è passati ad una forte e fiera rivalità. -Andria: ragazzi dei “Viking” Juve presenti in occasione di Andria-Casarano 90/91 ed a Perugia con lo striscione “New Blue Generation sez. Milano”; “Drughi Kaos” Juve, presenti con il loro striscione all’ultima di campionato 90/91. -Borussia Dortmund: la trasferta di Dortmund del 1994 fu una delle più belle di quel periodo, in quanto i tifosi locali riservarono un’accoglienza bella, fraterna agli juventini. -Roma: gemellaggio durato dalla fine degli anni ’70, alla stagione 1981/82, sciolto per il famoso gol di Turone, annullato per fuorigioco inesistente in Juve-Roma . In quegli anni lo striscione dei “Fedayn” della Roma venne esposto in curva “Filadelfia”. -Palermo: gli “Indians Palermo” e la “Gioventù” negli anni ’80 erano amici. -Parma: c’era una vecchia amicizia coi parmensi, datat all’incirca anni ’80, cessata per futili motivi e trasformatasi in rivalità molto accesa (vedi sezione “Rivalità”). Taranto, Reggina: vecchissimi rapporti.
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Rivalità: -Fiorentina: fortissimo odio, viscerale; rivalità che si perde nella notte dei tempi, acuita dal fatto dell’81/82. Già alla fine degli anni ’70 la Fiesole accoglie i bianconeri con lo striscione “Gobbi tanti…conigli tutti quanti”. I Fighters, negli anni ’80 accoltellarono a Torino tale signor Dalla Porta, all’epoca già 45enne, juventino scambiato per tifoso viola. A Firenze tutto ciò che è bianconero si cerca di annientarlo ed emarginarlo, vedi il caso dello striscione “Firenze Bianconera”, con la sua sede attività fatta subito chiudere, e l’odio non è circoscritto ai soli ultras, in quanto è risaputo che quando la Juve gioca a Firenze, si trova contro l’intera città. L’odio è ricambiato dai bianconeri, che si spesso e volentieri “rinfacciare” anche i morti dell’”Heysel” di Bruxelles, nella finale di Coppa dei Campioni del 29 maggio 1985, tramite cori rivoltanti e aberranti e striscioni inneggianti a quella barbaria. Una bomba rudimentale venne scagliata dalla curva “Ferrovia”, verso il settore juventino, negli anni ’90. Striscione “Cav Valdarno dei viola esposto in Juve-Fiorentina 88/89. Fregato striscione “Viola Club G. Antognoni Capri”, esposto in Fiorentina-Juve 04/05
Nel maggio 1994, nei pressi del “Brianteo”, per Monza-Fiorentina di Serie B, cinque fiorentini furono vittime di un agguato di diverse decine di ultras appartenenti ai Viking, costringendoli, insieme ad altri tifosi fiorentini, alla fuga. In seguito a tale episodio, in Juve-Fiorentina dell’anno dopo, vennero esposti striscioni quali “Viola feroce, Gobbo veloce: la favola continua” o “Batistuta batte Pascutti, voi battete Mennea”. Esposto striscione “Nuova Guardia” dei fiorentini in Juve-Fiorentina 95/96. Nel 1995/96 i viola a Firenze esposero la scritta “Voi solo lame solo infami”. In occasione di Juve-Fiorentina del novembre ’95, quelle che erano le paure della vigilia, sono state puntualmente confermate da incresciosi incidenti che si sono verificati prima, durante e dopo la sfida. Nonostante questi episodi, le due curve bianconere e lo spicchio viola non hanno mai esposto striscioni offensivi. L’episodio più grave avviene alle 12, quando nella piazza dietro la Nord un gruppetto juventini aggrediscono alcuni fiorentini. Un tifoso di 22 anni viene ferito ad una coscia e alla nuca da una lama, un altro si becca una bottigliata in testa, un terzo è trafitto al polso. I 66 pullman dei viola vengono bloccati a Villastellone e fatti bersaglio di sassi e bottiglie. Al termine della gara violenti scontri tra forze di polizia e viola, inoltre, alle 16,30, lancio di razzi tra frange di juventini e polizia che cercava di liberare la zona. A seguito di questi incidenti furono comminate 16 diffide, andate a colpire soprattutto elementi importanti dei direttivi di Fighters e Drughi. Per protestare contro queste diffide, nel derby successivo venne attuato uno sciopero del tifo da tutti i gruppi rappresentativi della tifoseria bianconera. Una curva scarna, senza striscioni né bandiere, con la sola scritta “Giudicato colpevole d’essere ultrà”. La protesta, caparbia, durerà diverse settimane, riflettendosi sul tifo. Uno spiacevole episodio precedette Fiorentina-Juventus del 1996/97, quando il pullman della squadra bianconera venne preso a sassate e 24 tifosi viola furono denunciati; il fatto suscitò vasta eco. Nel 1986/87 la Fiesole espone la scritta “Uccidere un gobbo non è reato, bentornati conigli”. Rubato tanto tempo fa dai fiorentini lo striscione “Area”, esposto in Fiorentina-Juve 1990/91 e lo striscione “Juventus club Firenze” viene esposto in Fiesole in un Fiorentina-Juve del ’90. Carico di tensione anche Fiorentina-Juve del 99/2000, coi padroni di casa che mostrano le scritte contro Del Piero e i Fighters. -Torino: forte rivalità, acerrima nei derbyssimi degli anni ’70, quando la stracittadina torinese era una delle più sanguigne, ardimentose e passionali. Derby caratterizzati da croci sugli spalti, bare della squadra avversaria, sciarponi, di lana, anfibi, mimetiche, tipico vestiario di quegli anni, sane scazzottate. Per due anni (75/76, scudetto granata; 76/77 scudetto del primato dei 51 punti alla Juve, con dietro subito il Toro ma 50) il vertice del campionato parlò torinese. I granata, in un derby 91/92, espongono la scritta “Voi non siete la luce di Torino ma la vergogna d’Italia”; in un altro derby targato anni ’90 “Trap: come i Drughi fai ridere l’Italia”. In un derby del 79/80 i Fighters invadono il settore della gradinata, occupato dai torinisti, forzando una cancellata. Lo striscione “Fighters” viene esposto in due derby dei primi anni ‘80, gentilmente offerto dai pisani (vedi sotto), poi probabilmente distrutto, mentre lo striscione “TNT Torino” venne trafugato dagli juventini. Trafugato ai torinisti lo striscione “Forza vecchio cuore Granata” esposto dai Fighters nel derby del 1982. Nel derby di andata della stagione 99/2000, i granata espongono lo striscione “Fronte” rubato. Nella stessa gara, discutibile lo striscione degli juventini “Siete una curva di ebrei, squatters e comunisti”, mentre un altro degli Irriducibili recita “13.000 abbonati: tanto entusiasmo per la promozione…”. Oltre un’ora di “tentata guerriglia” nel derby di andata 2002/03. In Juve-Reggina 2002/03, i “Ragazzi della Maratona” Torino sono al fianco dei gemellati reggini. Dopo il terzo gol bianconero inizia un fitto lancio di oggetti e seggiolini tra gli ospiti e gli occupanti della Nord, che permette a due ragazzi di strappare indisturbati dal primo anello lo striscione “Ragazzi della Maratona”, posto sotto quello del “Cucn” Reggina, rubandolo facilmente. Reggini e granata cercano di uscire dallo stadio, ma trovano la resistenza delle forze dell’ordine, dando vita a scontri sulla rampa. Dopo qualche minuto, il suddetto striscione compare sopra lo stemma dei Fighters, per l’esposizione di rito. Drappo granata rubato ed esposto in Juve Toro 14/15 (Per gli incidenti al derby di ritorno 14/15 si rimanda alla Sezione “Curiosità). -Inter: vecchissima, storica, forte rivalità: incidenti sugli spalti di San Siro già nell’85/86, uno dei rari casi in cui appare lo striscione “Firenze Bianconera”. Odio acerrimo alimentato da episodi curvaioli e calcistici, come il duello infinito della stagione 1997/98, quando l’Inter perse a Torino 1-0 immeritatamente e per colpa dell’arbitro Ceccarini di Livorno, che non vide un’evidente fallo da rigore di Iuliano sul fenomeno interista Ronaldo, con l’azione che prosegue e porta al gol la Juve. Odio acuito dalla vicenda di “Calciopoli” e da tutto quello che le gira intorno, scoppiata al termine del torneo 2005/06, nel corso del quale emersero rapporti illeciti, tra dirigenti sportivi e rappresentanti della classe arbitrale, allo scopo di manipolare determinate partite del campionato 2004/05. Le indagini, avviate nel mese di aprile, a tre giornate dalla fine del torneo, erano ancora in corso quando la Juve, in quel di Bari, il 14 maggio, sollevò la coppa dei vincitori dello scudetto, e condussero a un sostanziale mutamento della classifica finale. Le sentenze della magistratura sportiva assegnarono il titolo proprio all’Inter, terza classificata alle spalle di Juve e Milan, entrambe penalizzate, e disposero la retrocessione del club torinese in Serie B, senza tener conto che l’Inter, soprattutto in indagini successive, risultasse anch’essa coinvolta nello scandalo, seppur in maniera minore rispetto alla Juve, con diverse intercettazioni telefoniche tra il presidente della squadra meneghina, Massimo Moratti, e la classe arbitrale di allora, soprattutto con l’ex designatore Paolo Bergamo. Il campionato 2004/05, stravinto dalla Juve di Capello, a seguito dello scandalo di Calciopoli del 2006 e delle relative sentenze, venne revocato alla Juventus, ma non venne assegnato alla seconda in classifica, cioè il Milan, perché anche la squadra rossonera era uscita colpevole dall’inchiesta, per cui il titolo rimase non assegnato. Altri club coinvolti nello scandalo furono Lazio, Fiorentina e Reggina. Nei tafferugli avvenuti nell’ottobre 1994 a Torino, gli interisti persero ben tre striscioni di gruppi ultrà, finiti nelle mani juventine, cioè “Nuova Guardia” (esposto in Juve-Fiorentina 95/96), “Viking” e “Irriducibili”. Lo striscione “Viking” Inter venne esposto in Juve-Inter 96/97 dalla “Scirea”. In occasione di Juve-Inter 12/13 al 2° anello disegno corpi curva con particolare del film “La banda degli onesti”, sotto: “Una commedia tuta italiana…peccato sia solo un film, al primo anello cartoncini bianchi su sfondo nero a formare la scritta “Juve” e “30 volte campioni d’Italia” in basso. Veramente un capolavoro. -Napoli: vecchio odio viscerale, forte rivalità. Nell’ottobre 1991, durante la perquisizione, venne sequestrato lo striscione “Drughi Kaos”, dalle forze di polizia, con la promessa che sarebbe stato restituito a fine partita, ma venne praticamente regalato ai napoletani che lo esposero con scherno. Ai napoletani venne permesso di entrare con bulloni, lucchetti, cacciaviti, ecc. Incidenti piuttosto seri in Juve-Napoli 93/94, con primi scontri già in mattinata, quando un campano e uno juventino rimangono feriti da coltellate. Altri cinqu
e feriti, tra cui un agente, si verificano in altri scontri. Negli anni ’90 i “Fedayn” Napoli, durante un Napoli-Juve, mostrano gli striscioni rubati “Drughi”, “Drughi Roma” e “Kaos”. Nelle loro mani anche lo striscione “Drughi Imperia”, esposto probabilmente nella stessa partita. -Milan: fitta sassaiola al corteo juventino nei pressi di Piazzale Lotto in Milan-Juve 93/94. La prima carica è stata fatta dai milanisti alle avanguardie juventine, ma i primi sono stati poi dispersi dall’energica reazione della polizia, nonché dall’arrivo del grosso del tifo bianconero. Pepato il messaggio dei milanisti in casa nel 97/98: “Con la Juve ormai è noto il Delle Alpi è sempre vuoto”. Incidenti a Milano nel 2000/01, soprattutto tra Irriducibili e forze dell’ordine, ma i rossoneri della Sud si vantano di aver messo in fuga un gruppo juventini che stava staccando striscioni dei Milan Clubs. In occasione del match Juve-Lazio del 15 dicembre 2002, dopo qualche minuto vengono esposti nella Sud gli striscioni “Rams”, “Sconvolts” e “Squadraccia”, più degli stendardi dei “Commandos”, bottino di guerra dei violenti scontri avvenuti due settimane prima ad un autogrill nei pressi di Parma, tra due pullman dei “Fighters”, diretti a Roma, e quello del primo anello della Sud rossonera, diretto a Empoli. Inevitabilmente, nel successivi Milan-Juve, succede il finimondo, con due decise, veementi cariche dei milanisti, in via dell’Ippodromo, al corteo degli juventini, bersagliato dal lancio di torce e razzi. In particolare il primo assalto dei milanisti è di quelli violentissimi, rapidi, di massa, operato da due gruppi che frontalmente, lanciando torce, monete, sassi, e mettendo subito in difficoltà le forze dell’ordine, che non riescono a contrattaccare subito. Ci vogliono almeno due minuti prima che la loro carica faccia indietreggiare i milanisti. In occasione della finale di Champions League, giocata a all’”Old Trafford” di Manchester il 28 maggio 2003, viene stabilito, su pressione della polizia italiana e inglese, ed anche per una sorta di dimostrazione di unità italiana nei confronti della nemica Inghilterra, un patto di non belligeranza tra milanisti e juventini, poi tornati nemici come prima. Per Milan-Juve 03/04, i tifosi milanisti, parafrasando uno striscione dei bianconeri a Manchester, espongono lo striscione “28-5-03, 11 piemontesi tostati”. La gara inizia con 15 minuti di ritardo, causati dall’imbottigliamento della circolazione nei pressi di San Siro del pullman della Juve, in seguito ad incidenti avvenuti tra le due tifoserie prima della gara. Catania: gli “Irriducibili Juve” avevano un’amicizia con gli omonimi “Irriducibili” di Catania. In un amichevole Catania-Juve del precampionato 2002/03 i Fighters andarono a Catania e vennero aggrediti dai catanesi, che gli rubarono lo striscione del gruppo. Su come abbiano recuperato lo striscione, c’è una discordanza di versioni: c’è chi dice che abbiano pagato, e pure profusamente, e chi invece sostiene che si sian rivolti a personaggi influenti e potenti della tifoseria etnea (tale C.F.), riuscendo a rientrarne in possesso. -Liverpool, e un pò tutte le tifoserie britanniche: dici Liverpool e subito viene in mente la strage dell’Heysel di Bruxelles del 29 maggio 1995, quando, in uno stadio insicuro, vetusto e inadatto, non solo per ospitare una finale di Coppa dei Campioni, ma qualsiasi partita, gli hooligans inglesi, a circa un’ora dall’inizio della gara, divisi dal “settore Z”, dove erano sistemati i tifosi juventini più tranquilli, con le famiglie, e Juventus Club, da una rete da pollaio, che agli ubriachi tifosi inglesi parve un invito a nozze per caricare, schiacciare e ammassare contro il muro, crollato per il troppo peso di inermi normali tifosi, visto anche l’inesistente servizio d’ordine. Molti si salvarono dal soffocamento, trovando salvezza nella specie di pista ai piedi del settore, ma 39 tifosi, di cui 32 italiani, purtroppo non ce la fecero, e rimarranno scolpiti per sempre nella testa delle persone come le “39 vittime dell’Heysel”, che purtroppo hanno perso la vita per quella che era pur sempre una partita di calcio, che aveva senz’altro tanta importanza, ma non da giustificare la smodata esultanza di Michel Platini (che il giorno successivo ammise le sue colpe), dopo il rigore realizzato, dato con benevolenza dall’arbitro svizzero Daina (il fallo era avvenuto almeno 2-3 metri fuori area). Molte polemiche nacquero da quella Coppa insanguinata: l’esultanza esagerata dei giocatori della Juve, davanti ai corpi dei morti, anche se, va detto, molti dei presenti non si rendevano conto di quello che stava realmente succedendo; la scarsità e il tardato intervento della polizia belga, intervenuta a cavallo (!); il fatto che la società juventina non abbia mai preso in considerazione l’ipotesi di restituire la Coppa; come si sia potuta giocare una finale di Coppa in quello stadio là; la sistemazione degli juventini nella stessa curva degli hooligans inglesi; l’entrata in campo di una parte della tifoseria organizzata bianconera, sistemata in curva Sud, con un ultrà che aveva una pistola scacciacani, e l’esposizione, avvenuta tranquillamente, dello striscione “Reds animals”, ecc. Diverse diffide furono comminate per la turbolenta trasferta di Manchester nel 1999, tanto che la curva “Scirea” protestò nella gara col Bologna, togliendo gli striscioni a metà ripresa. Scontri anche con gli scozzesi dei Rangers Glasgow, diversi anni fa. Pisa: i Fighters perdono lo striscione a Pisa nel 1982/83. I pisani, all’epoca ottimi amici dei granata, lo regalano ad essi, che lo espongono in due derby consecutivi, ovvero in Torino-Juve 1982/83 (quello dell’incredibile rimonta granata da 0-2 a 3-2 nel giro di pochi minuti) e Torino-Juve 83/84. Gravi incidenti coi pisani in curva Nord, anno 1987/88. -Parma: sei tifosi juventini fermati, tutti con precedenti penali per aggressione e rissa, quattro feriti, due per parte, sono il consuntivo degli scontri tra le due fazioni prima di Parma-Juve dell’8 gennaio 1995. Prima che i cancelli dello stadio venissero aperti, alcuni ultras bianconeri fecero irruzione nella Nord parmense, dove stavano appendendo gli striscioni. Nacque poi una rissa sedata prontamente dalla polizia. Alla fine del dibattimento del processo per quei fatti, i parmensi decisero di ritirare la querela per i sei imputati juventini. Alcuni tifosi del Parma, fuori dalla Pretura, risposero che l’avevano fatto perché erano ultras, non bastardi, dando una lezione etica. Atmosfera carica di adrenalina per Parma-Juve (0-1) di Coppa Italia 14/15, quarti di finale gara unica, visto l’odio tra le due tifoserie alimentato tre giorni prima in Juve-Chievo dalla scritta esposta dai bianconeri “28/01:aperitivo da Gianni”, a ricordare la carica di 2-3 anni fa al bar Gianni, ritrovo abituale dei “Boys Parma”, che costò diverse diffide, in maggioranza ai “Viking Juve”. Gli juventini arrivano intorno alle 19, ma la zona stadio è presidiata in ogni dove dalle guardie, strade chiuse e obblighi di percorrenza ai bus a d alta velocità, onde evitare eventuali scontri, e bar Gianni chiuso per ordine pubblico!!! Arrivati al “Tardini” un gurppo ultrà tenterà di mettersi in marcia per il parchetto eludendo le guardie, ma sarà intercettato e scortato fino al settore ospiti. Tifo alterno durante la partita che si risolve con un gol in fuorigioco di Morata all’89°. Da segnalare la presenza e l’”attesa” dei “Boys” già dal primo pomeriggio. -Genoa: tafferugli tra le due tifoserie in Juve-Genoa 1993/94 nel dopogara. Un 17enne juventino si è fatto medicare per ferita da taglio, asserendo di esser stato aggredito da otto genoani. Per rissa sono state poi denunciate 11 persone. In un Juve-Genoa al vecchio “Comunale”, i genoani esposero nel 1989 il messaggio “Non siete Drughi ma solo gobbi bastardi”, affiancati per l’occasione dai gemellati granata. Rubato ai genoani lo striscione “Nasty Boys”, esposto in Juve-Genoa 1992/93. Drappo genoano esposto in
Genoa-Juve e con l’Atalanta 11/12. -Brescia: vecchia ruggine, forte rivalità. Scene di western al termine di Brescia-Juve: fitta sassaiola tra le opposte fazioni, con lancio di bottiglie, vetri, lattine, monetine…-Cagliari: non si sono mai amate le due tifoserie in questione. In Juve-Cagliari 94/95, preoccupazione per qualche scontro durante l’intervallo, subito sedato dalle forze dell’ordine. -Sampdoria: tra le due tifoserie non è mai corso buon sangue. Nell’ultimo Juve-Sampdoria giocato al vecchio “Comunale” di Torino, i doriani presero ai padroni di casa diversi striscioni, di cui tre di clubs. -Bologna: in Bologna-Juve del 1996/97, l’ambiente è fortemente antijuventino e, oltre al disegno dell’allenatore della Juve, Marcello Lippi, accompagnato da una bomba, viene esposto lo striscione “Juventini di Bologna siete una vergogna”. Esposto inoltre lo striscione rubato “Palermo Bianconera”. -Lazio: striscione “Eagles Supporters” Lazio esposto in un Juve-Lazio anni ’80. -Cremonese: al termine di Cremonese-Juve 94/95, a margine della partita scoppiano incidenti davanti ad un bar di sostenitori della Cremonese e un grosso petardo ne manda in frantumi la vetrata. Quattro bianconeri, dell’hinterland milanese, vengono arrestati dalla polizia, con l’accusa del lancio dell’ordigno. -Bari: preso dai pugliesi, poi successivamente esposto, lo striscione “Pianeta Juve”. -Perugia: mostrato dai perugini in Perugia-Juve 96/97, lo striscione “Urbino Bianconera” al contrario, rubato probabilmente in scontri prepartita. -Udinese: la curva Nord juventina rubò diversi anni fa lo striscione “Teddy Boys”, principale gruppo ultrà friulano, esposto in Juve-Udinese 95/96 prima della partita. -Venezia: barbara aggressione ai tifosi lagunari nel 98/99 a Venezia, lontano dallo stadio.
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Storia del tifo juventino: già nel 1973, al “Maracanà” di Belgrado contro l’Ajax, finale di Coppa dei Campioni persa 1-0, il tifo juventino si rende protagonista di una trasferta oceanica, con 50.000 bianconeri presenti. Lo “Juventus Club Torino”, ancora oggi attivo, è il primo gruppo che segue con costanza la Juventus, spesso anche in trasferta. Da questo club fuoriescono i “Black & White Supporters” e la “Fossa dei Campioni”. Si affacciano nel ’76 i “Panthers”. Si comincia a vedere un tifo più classico, con tamburi e bandiere. Si ha poi una nuova scissione, che dà vita ai “Venceremos”, gruppo decisamente sinistrorso, dal cui nucleo nascono nel 1977 i “Fighters”. A questi si affiancano più tardi “Indians” e “Gioventù Bianconera”. La “Fossa dei Campioni”, nata intorno allo “Juventus Club Primo Amore”, rappresenta per molto tempo una delle colonne del tifo juventino. Negli anni ’80 compare lo striscione dell’”Area Bianconera”. Nel 1985, Indians, Fossa dei Campioni e Gioventù Bianconera danno vita all’esperienza “Black & White Supporters”, che si rivela però negativa. Lo scioglimento forzato dei “Fighters” lascia un vuoto profondo e la necessità di una nuova, poderosa guida. E’ il turno di “Arancia Meccanica”, nome originalissimo ispirato dalla pellicola omonima di Kubrik, che dalle ceneri dei Fighters costruisce un gruppo ben strutturato, diramato in numerose sezioni e capace di prendere in mano la tifoseria portandola ai massimi livelli. Nel 1993 nascono i “Viking Nab”, dalla fusione dei “Viking” di Milano e dei “N.A.B.” di Genova, soprattutto, e di Pavia, tarsferendosi in curva Nord per contrasti coi Fighters. Il primo embrione dei Viking risale al 1983, a Monza, come sezione della “Gioventù Bianconera”, che nel 1985 decide di confluire nei “Black & White Supporters”, insieme a tutti gli altri raggruppamenti della curva “Filadelfia” del vecchio “Comunale” di Torino. Da quel momento di smarrimento, il nucleo delle ex-Gioventù Bianconera” di Monza fonda i “Viking”, come gruppo autonomo, con una consistente base quantitativa, uno spirito trascinante imperniato sul concetto di radicalità, una fede inscalfibile, una vocazione al viaggio, con una netta matrice politica destroide, una buona capacità organizzativa, antiamicizie, antiidoli e antistrumentali. I “N.A.B.” rappresentano un gruppo storico del panorama juventino, che sorge nel 1975, il cui nome è una palese ispirazione dei N.A.R. (Nuclei Armati Rivoluzionari), neofascisti degli anni ’70. Fin dalla nascita volutamente elitari, composti da una base di cinquanta ragazzi di Genova, sfegatati per Madama, i N.A.B., dopo un periodo transitorio, con la nascita della sezione dei Fighters a Genova, ritornano sulla scena con lo scioglimento del gruppo guida del tifo bianconero, fino alla scelta di unirsi sotto un’unica insegna, appunto Viking-Nab, che occupa la Nord, tra le migliori “seconde curve” del periodo. Una organizzazione capillare, come dimostrano gli spettacoli coreografici, il buon numero di tesserati, le diverse sezioni esistenti, tutte con banda rigorosamente tricolore. Con l’avvento dei “Drughi” il tifo juventino cambia in meglio. Prima di tale periodo, in trasferte tipo Lecce, andavano gli “Juventus Club” e solo pochi incalliti partivano da Torino. Coi Drughi al comando la maggior parte sono gruppi ultrà, che si fanno notare con numerosi striscioni. Comunque anche prima di loro non è che il tifo juventino sia stato così “snob” e poco audace come si diceva in giro in quel periodo, anche se è vero che le coreografie prima venivano fatte solo per le partite-clou, mentre coi Drughi in Sud e i Viking-Nab in Nord non è più così e si può contare su due curve ad alte capacità coreografiche. I “Fighters” tornano in curva Scirea in pianta stabile in Juve-Torino 93/94. Del gruppo originario erano rimasti in cinque, ma non piacevano troppo i “Drughi”, che, secondo loro, effettuavano un tifo piuttosto piatto e monocorde, quindi si decise di dar vita ai nuovi “Fighters” composti da circa 250 persone, con l’entusiasmo e la voglia di far bene giuste, dopo che il vecchio gruppo si era sciolto in seguito agli incidenti di Firenze del 1986, quando si scontrarono con le forze dell’ordine e ci furono diversi feriti, che fecero scattare diverse denunce. Ma il punto non fu questo, ma piuttosto lo spregevole comportamento di uno dei coinvolti, che commise l’infamia di snocciolare nomi e cognomi, causando un “terremoto” che favorì la drastica decisione dello scioglimento. Nonostante questo individuo abbia sempre negato tale comportamento, i Fighters sapevano tutti come riuscì ad infangarsi infamando il gruppo. Il ricostituirsi del gruppo storico dei “Fighters” inizialmente non viene visto di buon occhio, ma il gruppo, nonostante ciò, va avanti per la sua strada. Più che la ricomparsa dello striscione dà fastidio la crescita del gruppo e, soprattutto nei primi tempi, non mancano contrasti verbali e schermaglie coi Drughi, specie in trasferta (vedi il parapiglia in Milan-Juve dell’ottobre ’95) per appendere lo striscione, mentre con gli altri gruppi (Viking, Vecchia Guardia, ecc.) le cose vanno decisamente bene. Con la ricomparsa dei Fighters la curva “Scirea” continua a viaggiare piuttosto bene e si confermano i miglioramenti qualitativi, sia a livello canoro che coreografico. Dopo la vittoria in Coppa Campioni del 1996, si vocifera di una fusione tra Drughi e Fighters, i gruppi principali della curva, allo scopo di costituire un unico gruppo, nuovo di zecca, solido e organizzato. La stagione appena trascorsa è stata costituita dalla leadership dei Drughi, anche se in leggera flessione di rendimento (cambio di guardia del direttivo, mentre i Fighters non hanno mai nascosto ambizioni di comando. La proposta di fusione viene osteggiata dagli altri gruppi della curva Sud, la “Vecchia Guardia” e la “Fossa dei Campioni”. La prima è uno dei gruppi più organizzati della Sud, con oltre 400 tesserati, quattro sezioni attive, una struttura interna consolidata, una sede, un tifo costante, una vena coreografica, grandi bandiere, nuovo striscione e un seguito in termini di consensi. La seconda rappresenta il gruppo storico della “Scirea”, erede del “Club Primo Amore”, e non lesina mai impegno e partecipazione, portandosi dietro una scia di tifosi fedelissimi. I quattro gruppi si incontrano più volte in quella estate, senza trovare una definizione, trovandosi molto distanti. I Viking si dividono per problematiche interne e gelosie tra uno dei fondatori e il resto del gruppo. Nel 1997 avviene la rottura tra i Viking di Milano e i Nab, con tafferugli nella Nord in Juve-Parma, quando viene levato lo striscione “Milano” e messo quello dei “Nab”, causa il dono dello striscione “Curva Nord” (una parte di quello che avevano i Viking fino all’anno prima) da parte di vecchi esponenti del direttivo, ai “Boys San” Inter, con il quale esistevano amicizie a Milano: una vicenda che lacera internamente il gruppo (lo striscione tornò poi in mano ai Viking. Alla vigilia del campionato 97/98 poi, i Fighters decidono di occupare anche la Nord con uno striscione, approfittando del momento di estrema difficoltà e di vuoto, dovuto ai dissidi interni, dei Viking. Già al momento di formare il gruppo unico, i Fighters avevano intimato ai Viking lo scioglimento. Il gruppo di Milano decide temporaneamente di non seguire più la squadra, aspettando l’evolversi della situazione, pensando se tornare a riprendersi la curva o no. Il tutto è legato alla questione dei biglietti, secondo un semplice ragionamento: se i Fighters gestiscono due curve, avranno anche più biglietti dalla curva bianconera, e così gli abbonamenti. Dalla stagione 97/98 la curva Nord ha avuto nuovi inquilini, gli “Irriducibili Curva Nord”, gruppo timoniere della “seconda curva” dopo l’abbandono dei Viking-Nab, composto da ex-elementi della “Vecchia Guardia” e degli “Ir
riducibili Vallette”; questo dopo che la minima rappresentanza dei Fighters, che vi ha appeso lo striscione fino a Juve-Lazio, non è più presente in detta curva. Gli “Irriducibili Curva Nord” nascono nel 1990 come “Irriducibili Vallette” in curva “Scirea”. Dal 1996 sono in curva Nord perché ciò che vedevano in Sud non gli piaceva: essendo juventini e torinesi non vedevano di buon occhio i gruppi della Sud di altre città e regioni. Così decisero di dare una sterzata. Gli Irriducibili fin da subito sono stati ambiziosi e sfrontati, con l’obiettivo di portare la Nord a livelli mai toccati. I princìpi basilari del gruppo sono l’amicizia, il divertimento e il tifo per la Juve. Gli Irriducibili contano già al primo anno 500 iscritti e, oltre ai ragazzi di Torino, coordinatori dell’attività del gruppo, molto importanti sono le sezioni, ognuna delle quali ha lo striscione in “fotocopia” che ricalca quello principale, scritta nera su sfondo bianco, col logo del gruppo, una mano “bullata” che stringe il mondo. Il loro giornalino si chiama “Il numero uno” Nel 1999/2000 l’arrivo di Ancelotti sulla panchina bianconera è visto con scetticismo, soprattutto per le dichiarazioni che fece Carletto sul “potere occulto” della Juve passata. Dopo un avvio in sordina, il tifo riprende quota, la tifoseria viene riconquistata, anche se ci sono da superare dissapori tra Fighters e Irriducibili, si insinua per il ruolo di referente della Juve nella gestione dei biglietti e della campagna abbonamenti, culminati nel parapiglia di Firenze, quando, tra esponenti di primo piano dei due gruppi, si è arrivati alle mani per appendere lo striscione in uno spazio molto piccolo. Dalla stagione 2002/03 in curva Nord, al posto della striscione degli Irriducibili c’è quello del “Centro Coordinamento Juventus Clubs”, cambiamento imposto dalla società di piazza Crimea, che non vedeva bene una seconda curva interamente di ultras, anche se molti elementi degli Irriducibili rimangono al loro posto. Nel 2002/03 la Juve festeggia il suo 27° scudetto, già cucito sulle maglie a due giornate dalla fine nella gara col Perugia. All’ultima giornata, col Chievo, il pubblico bianconero è numeroso, per tributare alla squadra di Marcello Lippi un doveroso ringraziamento. Ma l’attesa è tutta per la finale di Champions League di Manchester col Milan del 28 maggio, che però la Juve perderà ai rigori. Alla prima giornata della stagione 2003/04, contro l’Empoli, si fa insistente la voce di un possibile ritorno dei Viking in curva Nord, lasciata in balìa dei clubs organizzati dopo lo scioglimento definitivo degli Irriducibili. A mezzora dall’inizio fanno il loro ingresso nella Nord una 50ina di ragazzi di Milano. Le voci si confermano veritiere e i Viking tornano in curva Nord dalla stagione 2003/04. Nel 2004/05 e 2005/06, con Fabio Capello in panchina, la Juve vince due campionati dominando, ma con lo scandalo di Calciopoli, scoppiato nel 2006, che vede coinvolto Moggi in primis e un po’ tutto l’entourage juventino, si vedrà togliere questi titoli, per sentenza della Caf del 14 luglio 2006, quello del 2004/05, che rimarrà vacante, e quello del 2005/06 verrà assegnato all’Inter seconda, per sentenza definitiva del Coni, che relega la Juve all’ultimo posto e la condanna, quindi, alla Serie B per il campionato 2006/07, che la squadra bianconera giocherà, fino al 2010/11, al “Comunale”, nel frattempo ristrutturato in occasione dei “XX Giochi Olimpici Invernali”, svoltisi a Torino, e quindi ribattezzato “Olimpico”. Tale impianto, capace di quasi 28.000 posti a sedere, verrà condiviso con l’altra squadra cittadina, naturalmente il Torino, che vi rimarrà fino ai nostri giorni, ma che risultava troppo piccolo per le esigenze della Juve, che, nel 2008 decide di costruire un nuovo stadio, sulle ceneri del “Delle Alpi”, stadio che contava quasi 69.000 posti a sedere, bello ma mai amato, perché troppo dispersivo e lontano dal terreno di gioco, con un’inutile pista d’atletica. Dalla stagione 2011/12 la Juventus gioca le sue partite interne nel nuovissimo e modernissimo “Juventus Stadium”, uno stadio davvero bello, a misura di tifoso, che consta di 41.000 posti a sedere. In questi anni, intanto, il tifo bianconero, affamato di successi, risulta molto migliorato e guadagna, soprattutto dal nuovo stadio, un bel salto di qualità, con i gruppi ultrà tutti in curva Sud, con i “Drughi”, con tutte le sue importanti sezioni, su tutte Magenta e Ponente, e i “Bravi Ragazzi”, eredi degli Irriducibili, al secondo anello, e Viking, Tradizione (i vecchi Fighters), Nucleo 1985 (la vecchia Area Bianconera), Antichi Valori e Gruppo Marche, al primo anello. Quest’ultimi gruppi che occupano il primo anello, praticamente sono quelli che all’”Olimpico” stavano in Curva Nord. Da quando la Juventus gioca allo “Juventus Stadium”, un’arena ribollente di tifo e calore, la squadra, affamata di successi come il suo condottiero in panchina, Antonio Conte, fa incetta di scudetti (ben tre consecutivi). In questo magico stadio la squadra si trasforma, spinta, trascinata, caricata dal pubblico, vicinissimo al terreno di gioco, e in casa le sconfitte, in questi tre anni, sono state pochissime, almeno in campionato; un po’ di più in Champions League, ma qui il discorso da fare sarebbe troppo lungo. Ci limitiamo a dire che il calcio italiano oramai si è livellato troppo in basso e non può tenere il livello di quello tedesco, inglese e spagnolo. Quest’anno la Juventus è partita bene, l’apporto del pubblico juventino è buono anche in trasferta, aiutato dalle sezioni sparse in tutta la Penisola. Nel frattempo Massimiliano Allegri ha preso il posto di Antonio Conte, che nel frattempo è andato a sedersi sulla panchina azzurra, quale C.T. della Nazionale Italiana, un avvicendamento che i tifosi bianconeri non hanno ben digerito. Allegri è visto come un allenatore più calmo e pacato, rispetto all’esuberante e sempre affamato di successi Conte. Il pubblico fa sempre il suo dovere, anche se, da un po’ di tempo non si vede più al suo posto lo striscione dei “Drughi”: potrebbero esserci delle novità, forse sono in sciopero o stanno avendo problemi giudiziari (ricordiamo che l’avvento dei Fighters al posto dei Drughi, nel 2005, avvenne per i problemi di droga e carcere di quest’ultimi). Per lazio-Juve del 15 aprile 2013 si sciolgono ufficialmente i “Bravi Ragazzi”, che avevano la sezione “Noi Ci Siamo”, per problemi riconducibili ad amicizie censurabili bande rumene, assalti razzisti e fiumi di droga. L’operazione che ha smantellato un’organizzazione dideta al narcotraffico internazionale tra Albania e Piemonte è solo l’ultimo tassello del puzzle. Tra i 22 arrestati ci sono 7 ultras dei “Bravi Ragazzi”. Lo striscione però è riapparso, anche accanto a quello dei “Noi Ci Siamo”, nel 2014, a ribadire che sono ancora vivi e vegeti, agendo come sezione dei “Noi Ci Siamo” e riciclandosi col nome di “Ribelli”. Alcune volte è apparso lo striscione “Vallette”, zona di origine degli “Irriducibili”, che non sono altro che gli ex-Bravi Ragazzi. Questi ultimi in un comunicato hanno detto quello che ogni elemento del gruppo fa al di fuori dello stadio, non può essere imputato al gruppo intero e il gruppo intero non può essere sempre coinvolto nelle vicissitudini di alcuni loro membri e che la loro passione e mentalità nono sono sotto esame né sotto inchiesta. E’ cambiato il nome del gruppo (da “Bravi Ragazzi” a “Ribelli”) ma non il simbolo, il pugno, che è semprte stato in tutti gli stadi d’Italia e d’Europa. I “Noi Ci Siamo” da questa stagione 2015/16 sono sul piano di sotto della Sud.
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Curiosità: -Bel tifo della “Scirea” nel recentissimo derby della Mole del 31 ottobre ’15; approntata una bella coreografia, accompagnata da una scritta che suonava pressappoco così: “Per merito nostro il nome della città di Torino è conosciuto in tutto il mondo”. Sudatissima la vittoria bianconera (2-1), arrivata solo al 94° con Cuadrado. -Per l’ennesima volta il settore ospiti di Napoli, in occasione di Napoli-Juventus del 26 settembre 2015, è rimasto chiuso al tifo juventino per decisione dell’Osservatorio. Era già successo l’anno scorso. -Curva Sud chiusa per Juve-ChievoVerona del 12 settembre 2015, non si sa bene per quale motivo, per decisionedell’Osservatorio. -Domenica 5 luglio 2015 si è svolto il primo torneo di calcio a 5 “Manu con noi” in memoria di “Manu”, componente importante dei “Noi Ci Siamo” prematuramente scomparso nell’ottobre 2014 per un male incurabile. Il ricavato è stato devoluto in beneficienza. I loro amici mostrarono la scritta “Manu non mollare…il gruppo ci crede”. -Finale di Champions League Juventus-Barça a Monaco il 6 giugno 2015: l’attesa è tantissima per un Triplete storico (campionato+coppa nazionale+Champions) per entrambe. Il pubblico bianconero si stringe alla propria squadra ma il tifo è sottotono, soggiogato da quello spagnolo: la tensione è palpabile e ne consegue una prestazione altalenante sugli spalti. Criticata la distribuzione dei biglietti, tanto che i veri ultras non sono moltissimi, anche se i gruppi ci sono tutti. Tanti tagliandi, come a Monaco, sono andati agli Juve Club Doc. -Prima di campionato 2015-16, del 22 agosto 2015, che vede la Juve inopinatamente sconfitta dai friulani, come non accadeva dal lontano 1982, sempre con lo stesso risultato (0-1), ma a Bari, sempre alla prima giornata. Pubblico scarso allo “Juventus Stadium” e curva Sud che regala una coreografia per ringraziare la società dei trofei vinti e messi in bacheca la stagione passata. Tifo compassato, con troppe pause e gara incerta della Juve che non invoglia a tifare. Da segnalare che in curva Sud si è presa l’iniziativa di ricordare con alcuni cori gli angeli caduti all’Heysel nel 1985, al 39° minuto di ogni gara. Di Natale, sostituito nella ripresa e insultato da tutto lo stadio, è stato avvicinato alla vetrata della panchina da un bambino juventino che gli ha chiesto un autografo, e lui generosamente si è sfilato la maglietta regalandogliela (!). -Roma-Juventus del 30 agosto è caratterizzata dallo sciopero del tifo giallorosso per la nuova sistemazione cervellotica delle due curve, divise a metà da due strisce di steward e megavetrate, che rendono lo scavalcamento impossibile tra Distinti e Curva, sia in Nord che in Sud. Il tifo juventino oggi non è granchè e si sente solo nel secondo tempo, mentre nel primo sembra in solidale silenzio coi romanisti. La Juve ne esce con le ossa rotte, il 2-1 finale non rende l’idea della differenza di valori in campo, la Roma poteva dilagare. -Per Juve-Bologna dell’ottobre 2015 (7^ giornata 15/16), i “Viking” festeggiano i 29 anni da quella partita del 1986 tra Juve e Milan al vecchio stadio “Comunale” in cui lo storico gruppo di Milano nasceva e col tempo si faceva conoscere in Italia e in Europa, per fede e forza sugli spalti. Per l’occasione realizzano un nuovo telone, una minicoreografia, accompagnata dalla scritta “1986 5 ottobre 2015, Che da sempre sei per me l’essenziale”, parafrasando una nota hit di Marco Mengoni, vincitore a Sanremo 2013 con questo brano. I bolognesi, al rigore assegnato alla Juve, applaudono ironicamente, e di riflesso gli juventini li aiutano ironizzando anch’essi, al grido “Sappiamo solo rubare”. -In Genoa-Juve, 4^ giornata del campionato 2015/16, 20 settembre, il tifo bianconero si presenta con diversi vuoti nel settore, ma complice la vittoria in campo della squadra non smetterà di sostenere i giocatori. Al 10° minuto i “Viking” espongono uno striscione per stuzzicare i Grifoni sugli scontri avvenuti negli anni precedenti, giocando con la parola “Rispetto”, riportato come “confronto” o “paragone”, irridendo i rossoblù sull’unico striscione che utilizzano in questo scorcio di campionato 2015/16, con la frase “Siamo unici e…pungenti…Rispetto a voi!!! Genoa merda”, striscione che verrà poi nascosto e portato fuori lo stadio e arrivati al porto vecchio, verrà abbandonato sui bus di linea per evitare facili diffide, visto i controlli delle guardie e la presenza della Digos a filmare i presenti. -Arrivate dall’Arabia Saudita per visitare la città di Torino, 4 donne tifosissime della Juve non potevano perdere l’occasione per vedere dal vivo i loro beniamini. Il match col Frosinone (1-1) del 23 settembre 2015, sembrava l’occasione giusta e così, arrivate allo stadio con un’oretta di anticipo rispetto al fischio d’inizio, si sono presentate all’ingresso della Tribuna Ovest, quella per la quale avevano acquistato il biglietto, ma sono state fermate, perché tutt’e quattro avevano il burqa, che lasciava intravedere solamente gli occhi e, da regolamento, per entrare allo stadio bisogna essere identificati, essendoci oltretutto il biglietto nominale. Dopo qualche tentennamento per capire il da farsi, visto che le 4 donne non parlavano l’italiano, sono state chiamate le forze dell’ordine che hanno verificato l’identità delle stesse, prima di dare l’autorizzazione che concedesse loro di realizzare il sogno di veder giocare la Juve. Tra una foto e l’altra sono riuscite ad entrare per l’inizio della gara che, nonostante il deludente 1-1, con gol del pareggio dei ciociari al 93°, avrà regalato loro una serata da incorniciare. -Derby della Mole di ritorno 14/15, del 25 aprile, giocato in casa granata, ad alta tensione, che si percepisce già dalle prime ore del mattino, quando avviene un contatto in via Unione Sovietica, tra i gruppi Tradizione-Antichi Valori e un gruppetto di tifosi granata venuti a “salutarli”, che termina con l’arrivo delle guardie. I gruppi “Drughi”, “Viking” e “Nucleo” percorreranno in corteo le strade da via Caio Mario fino allo stadio, controllati a distanza dalle forze dell’ordine. Una volta dentro lo stadio, nonostante le minuziose perquisizioni agli ingressi (ma oltre all’impedimento di uno striscione ai cancelli “Inizia il DELIRIO”, i “gobbi” daranno vita ad un lancio di bome e torce in curva Primavera, quella accanto a loro (ma non potevano dare tutta la curva agli juventini?), a pochi minuti dall’inizio della partita, ferendo nove granata, uno gravemente, creando caos e spavento tra gli stessi. Un lanciatore di una bomba carta, non facente parte di nessun gruppo organizzato verrà, in seguito ai filmati della Digos, arrestato. Da segnalare che all’arrivo del pullman della Juve, la polizia penserà bene di farlo passare in mezzo a circa 300 granata, prendendosi ombrellate, uova, sputi, ecc., col risultato di qualche vetro rotto e lo spavento dei giocatori bianconeri. Il Toro vince il derby (2-1) dopo 20 anni: invasione degli ultras per la gioia in Maratona, smorzata repentinamente dalle guardie. Tanti gli striscioni pungenti di sfottò: i torinisti scrivono “Brera volevi copiare ma l’ignoranza ti ha fatto ‘delilare’”, Oggi come ieri bastardi bianconeri”, “Siete più brutti di Tevez”, “Lo stadio a Venaria, gli ultrà dalla Romania, la vostra città non si sa quale sia”; da parte juventina “Da Barbera sciarpe e adesivi in un anno di vita, ma che la fate finita?” -Tifo infernale in Juventus-Real Madrid, andata semifinale di Champions League. Riproposto lo striscione della frase di Buffon (vedi più sotto). Carico come non mai il tifo si accende e accompagna la squadfra per tutta la partita alla vittoria finale: 2-1, che con l’1-1 del ritorno porta alla finale di Berlino col Barcellona. -Juventus-Genoa, valevole per la 26^ giornata del campionato 14/15, giocata a marzo, vede il ritorno degli striscioni dei “Drughi”, comprese tutte le sezioni, terminata la diffida nel poter esporre
il materiale. Questa volta il tifo sarà coordinato tra i gruppi, riuscendo a dare spazio e un senso ai cori, senza accavallarsi come successo spesso in passato. -Per l’andata dei quarti di finale di Champions, col Monaco. Curva Sud che allestisce una coreografia in tutto lo stadio, che indica la strada da percorrere verso la Porta di Brandeburgo, per l’effetto di cartoncini plastificati verdi, bianchi, neri e rossi (1° anello Sud) e sopra dipinta la famosa Porta berlinese; il tutto davvero un bello spettacolo, con la scritta “Voi il nostro onore e la nostra vita, noi da sempre il vostro orgoglio e la vostra anima”. Tifo di categoria per tutta la gara e offese che si sprecano ai monegaschi e ai loro gemellati ascolani. I “Viking” nella ripresa espongono uno striscione a riprendere la famosa frase di Buffon che ai Mondiali del 2006 fu di auspicio e premonitrice alla conquista della Coppa del Mondo a Berlino: “Per andare a Berlino bisogna passare per forza da Dortmund!!!”. Da segnalare lo striscione “F,Quattrocchi onore a te”, noto per essere stato rapito e ucciso in Iraq, dove lavorava per una compagnia militare privata, e per essere perciò stato insignito di medaglia d’oro per il valor civile alla memoria. Un altro striscione è per i quarant’anni di curva di uno dei fondatori dei “N.A.B.”. -Per Juve-Lazio dell’aprile 2015 esposti alcuni striscioni contro i laziali come “La vostra aquila ha due teste” e “La voce confidenziale ha sempre l’accento laziale”. Nel primo tempo si tiene botta col tifo, finchè al vantaggio l’attenzione si sposta contro i nemici storici, granata e viola in primis. Un altro striscione: “Monaco: l’ultima vigliaccata da chi ha una vita frustrata”,è per la Digos, rea di aver impedito la vendita dei biglietti, che la Juve aveva dato agli ultras, venuti a sapere che gli stessi avrebbero girato i tagliandi ai diffidati, privandoli della trasferta. All’estero, quando si gioca la Champions non esistono i biglietti nominali e la trasferta di Montecarlo è una di quelle dove non si impedisce ai diffidati di presenziare, così come avvenne a Istanbul e Trebisonda, dove i diffidati entrarono senza divieto. A 5’ dalla fine un quarto striscione con la scritta “Tutti a Monaco” viene esposto e girato verso gli spalti, facendolo leggere agli ultras, chiamati a rispondere in massa nella città monegasca per il ritorno dei quarti di finale di Champions, superati con qualche apprensione (1-0, 0-0). -In occasione di Parma-Juve dell’aprile 2015 di campionato, anticipata alle 18 del sabato, i primi bus juventini provenienti dal casello giungono alle 16,30; uno di questi viene fermato dagli ultras Juve e, in corteo, “Viking”, “Nucleo”, “N.A.B.” e “Gruppo Marche” percorrono la strada invitando i parmensi a farsi vedere. In un attimo la celere blocca tutte le vie secondarie che danno sul vialone, mentre in una di queste da lontano di vedono i “Boys Parma” tra fumogeni e bombe carta venuti a “salutare” i “gobbi”, ma anch’essi inquadrati a distanza dalle guardie. Il tifo per entrambe le fazioni non sarà ad alti livelli. Molto bella la coreografia dei “Boys” per Matteo Bagnaresi, con un suo bel ritratto, e bello lo striscione ”Dall’Heysel a Scirea i vostri morti abbiamo sempre rispettato, voi il Bagna l’avete infangato…infami!”: lo stadio applaude ma purtroppo si registra il coro “Uno di meno, voi siete uno di meno” degli juventini, già udito in precedenza in Coppa Italia. -Per Juve-Borussia Dtm, (2-1), andata 8.i di finale di Champions League 2014/15, stadio esaurito come quasi sempre gioca la Juve in Coppa (ma è spesso esaurito anche in campionato), con la Tribuna Est che compone la frase in inglese “Till the end”. Massiccio il supporto dei bianconeri per tutto il primo tempo, quando c’è coordinamento tra i gruppi, e buon tifo anche nel secondo. In zona “Viking” si legge “2 anni di abusi e falsità Digos Napoli lacrime e infamità” e la scritta in tedesco “Der freund me ines feindes ist mein feind, Dortmund scheibe, Catania merda, Napoli colera”, che in pratica dice “Gli amici del mio nemico non sono miei amici”, infatti Catania e Napoli sono amici dei tedeschi. Bel colpo d’occhio degli juventini anche a Dortmund per il ritorno, una folta rappresentanza che sostiene la Juve per un 3-0 che in piccola parte è anche merito loro. -Roma-Juve (1-1) del marzo ’15 vede lo stadio quasi esaurito nonostante si giochi in posticipo, di lunedì sera, con 2.500 bianconeri presenti, coi gruppi della Sud, nonché le svariate sezioni del Centro e Sud Italia. Le sezioni sparse in tutta Italia sono la vera forza del tifo bianconero, oggi e sempre. -Il 4 aprile 2015, per Juve-Empoli (2-0) i “Drughi sez. Magenta” propongono una loro personale coreografia per i 25 anni di storia. Tifo poco più che discreto, ma alterno. Meglio figura fanno sicuramente gli empolesi che riempiono, con 1100 tifosi, quasi tutto il settore ospiti. -Solita sovrapposizione dei cori in Juve-Milan e potenziale disperso. I “Viking” nel secondo tempo espongono un telone raffigurante l’elmo vikingo e lo stemma juventino con due fedi, a simboleggiare una sorta di matrimonio e fedeltà, con la scritta “Finchè morte non ci separi”. La curva Sud non perde l’occasione per sfottere l’ex juventino Pippo Inzaghi, sulla panchina del Milan. -In Juve-Inter del 6 gennaio 2015, prima dell’ingresso delle squadre, i “Drughi” espongono la scritta “Non ci avrete mai come volete voi”, che non promette nulla di buono e nel giro di poco tempo parte una torciata tra i due anelli ad illuminare la curva e creare una fitta nebbia, con conseguente multa alla Juventus nei giorni successivi. Il tifo tiene botta circa 20 minuti, poi ogni gruppo canterà per i fatti propri, perdendo il potenziale, coi cori che si accavallano. -Prima di Juve-Sampdoria la curva bianconera ha voluto ricordare con una grande coreografia, scrivendo il nome “Lucio”, uno dei capi storici dei “N.A.B.”, in un gioco di cartoncini bianchi e neri, scomparso pochi giorni prima. Tanti i cori durante la partita in suo onore. La “Scirea” ha aperto una sottoscrizione per la nipote, rimasta orfana, che viveva con lui da tanto tempo. Bella la frase “Ciao Lucio uomo vero amico sincero ultras bianconero”. Vengono ricordati anche Alessio e Riccardo, i due ragazzi delle giovanili bianconeri scomparsi a Vinovo il 15/12/2006, con una loro gigantografia nel secondo anello. -Per il derby di andata 14/15, novembre 2014, coreografia a sottolineare chi del simbolo della città è padrone: “Il simbolo ci appartiene…la Torino del calcio siamo noi: fino alla fine Forza Juventus”. -Sono ben 10mila gli juventini presenti a Roma, per Lazio-Juve del novembre 2014, che riempiono il settore ospiti e gran parte della Sud. I gruppi di Torino occupano tutta la vetrata, appendendo gli striscioni, tranne i “Drughi” che “ripiegano” con le pezze, vista la diffida che incombe sui loro striscioni. Buona nel complesso la prova dei “gobbi”. -In occasione di Juve-Roma i tifosi giallorossi, al gol del 3-2 di Bonucci nel recupero, viziato da evidente fuorigioco di Vidal, danno inizio ad un lancio di oggetti in curva Nord e tribuna Est, con conseguente intervento degli steward, guardati anche dal campo dalla Digos. La curva Scirea si presenta con una coreografia in cartoncini bianconeri che riporta la cifra “102”, come i punti record della passata stagione con Antonio Conte, più in balconata la frase “32 scudetti: realizziamo i vostri sogni”, che scimmiotta una coreografia dei milanisti di qualche stagione fa sulle Coppe vinte. Da sottolineare che i “Drughi” non fanno parte della coreografia, proponendo una sciarpata, senza alzare le plastiche che avrebbero dovuto comporre il tricolore. Tifo che tiene botta per gran parte della gara, in cui i cori vengono lanciati da “Drughi” e “Viking”, che in alcuni momenti si sovrappongono. Minicoreografia dei secondi a sottolineare i 28 anni d’appartenenza. -In Juve-Sassuolo 14/15 sciopero degli ultras del primo anello che hann
o abbandonato la curva a gara in corso per via dei bandieroni che, per comando dall’alto non si potevano più sventolare. Una protesta contro la società Juve. Non è stato capito questo modo di comportarsi e soprattutto la richiesta dei documenti da parte delle forze dell’ordine. Ricominceranno a sventolare, dopo alcuni scioperi, un po’ di tempo dopo. In effetti i bandieroni coprono la visuale di chi sta dietro, ma è soltanto la prima fila che li sventola e anche l’effetto ottico è notevole. -Per Atalanta-Juve del settembre 2014, nel prefiltraggio ai cancelli d’ingresso la polizia provvede a impedire l’introduzione allo stadio del materiale dei Drughi indossato dai tifosi. Non a caso i Drughi non presenzieranno la trasferta, vista la forte repressione nei loro confronti dopo gli scontri del maggio 2013 a Bergamo, che costarono diverse diffide i cui processi, i due processi si dice siano ancora in corso tra riconoscimenti ed indagini. Dall’incontro Juve-Inter 13/14 l’esposizione dei loro striscioni non è stata più consentita. -Lancio di oggetti, e pezzi del bagno degli ospiti da parte dei napoletani in Juve-Napoli 13/14. L’intervento delle guardie e di alcuni steward riporta la calma. A fine gara alcuni campani vengono aggrediti tra i parcheggi. -Non è stato preso ovviamente bene l’autoesonero di Antonio Conte, dopo pochissimi giorni di ritiro: il tutto puzza di tradimento ai colori bianconeri. Preso a ben volere il nuovo allenatore, dal 14/15, Massimiliano Allegri, nonostante i suoi trascorsi rossoneri. Conte è passato da traditore dopo tante belle parole sull’attaccamento alla maglia bianconera. -Per alcuni innocui cori contro i napoletani, durante la gara Juve-Napoli del 13 novembre 2013, definiti di “discriminazione territoriale”, dati due turni di squalifica alla curva Sud ed 1 alla Nord: una vera buffonata; in un Paese civile togliere il diritto di espressione va contro la democrazia che il nostro Paese si vanta di avere. Chi ridà i soldi spesi a chi ha fatto l’abbonamento? Chi spiega alle 39 vittime di Bruxelles, alla vedova Scirea, alla famiglia di Andrea Fortunato, alle famiglie di Ale e Ricky che dei cori contro nessuno in particolare vengono considerati più importanti dei cori ai loro cari defunti? Bella e intelligente la risposta dei napoletani nella gara successiva in casa: “Inquinare ed insabbiare è la vera discriminazione territoriale, Ultras liberi di cantare”. -Protesta della Sud che non partecipò alla trasferta di Firenze di Europa League 13/14, con la Fiorentina, che decise di richiedere vergognosamente 50 €. per il biglietto di un ottavo di finale in un settore peraltro inguardabile, a fronte dei 30 € che pagheranno loro a Torino. Come risaputo non esistono divieti di entrata ai diffidati e i biglietti nominali in Europa, ma l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive impone restrizioni senza averne il titolo. Tutto ciò nonostante sia risaputa la posizione non favorevole dell’Uefa alla tesseras del tifoso e ai biglietti nominali. -La vedova di Scirea, Mariella, se ne uscì, nel marzo 2014, con la frase “Il mio marito non può essere accostato a episodi d’inciviltà”, parole che suonano veramente stonate, addirittura fuori luogo, con la velata “minaccia” di voler togliere il nome alla Curva Sud. Ricordiamoci che la signora Mariella varcò la soglia di Montecitorio grazie alla sua condizione di vedova di un grande campione, non certo per le sue qualità e tantomeno per la sua preparazione che è, ancora oggi in possesso solo di un diploma di perito aziendale, non proprio il massimo per rappresentare parte del Popolo Italiano. Questa uscita è stata sposata entusiasticamente da tutto il mondo nemico degli ultras. Da considerare che i cori “razzisti” inciriminati, cantati da tutti da più di 20 anni, vengono intonati a pieni polmoni anche dalla Nord, solo che quel settore dello stadio è riservato ai Club Doc e indovinate chi è il presidente del centro Coordinamento? Proprio la signora in questione, che preferisce tacere per evitare di doversi dimettere da un incarico evidentemente ben remunerato. Su una cosa siamo tutti d’accordo: è giusto evitare tutti di strumentalizzare un Campione amato da tutti. -Bellissima scenografia in Juve-Chelsea, Champions L. 12/13: “Noi ci crediamo…dopo l’Italia prendiamoci l’Europa”. -Megacoreografia per il 31° scudetto sul campo in Juve-Cagliari 12/13 col “31” insieme a tre stelle (una per ogni 10 scudetti vinti) e al piano superiore “Campioni d’Italia”. -Nuova sede dei “Drughi” a Moncalieri, in un circolo completamente nuovo, in cui si trova un vero e proprio museo della storia del gruppo.-I Drughi hanno avuto il merito di risvegliare il sonnacchioso popolo juventino, un po’ abulico e spento. I gruppi Indians, Gioventù e Fossa danno vita nel 1988 ad “Arancia Meccanica”, dopo l’infelice parentesi dei “Black & Whithe Supporters. Il gruppo A.M. durò pochi mesi perché, a detta della polizia, il nome istigava alla violenza, per quel preciso riferimento al film di Stanley Kubrick. Lo striscione veniva continuamente vietato dalle forze dell’ordine, così, con un piccolo stratagemma, un cambiamento furbesco e di poco conto, si decise di chiamarsi “Drughi”, come la banda protagonista del film. Il film “Arancia Meccanica”, uscito nelle sale cinematografiche nel 1971, è tratto dal celebre libro di Anthony Burgess, scrittore londinese, “A Clockwork Orange” (“Un’arancia ad orologeria”). I Drughi ritornano ufficialmente in curva Sud il 13 febbraio 2005, esponendo lo striscione “Tutto ciò che torna in realtà non è mai finito, noi ci siamo come la nostra fede…immortali in Juve-Udinese, dopo che fecero la sua ultima apparizione il 22 maggio 1996. -Le sezioni dei Drughi operative quest’anno sono: Umbria (dalla stagione 2011/12), Insani (dall’estate 2013 da ragazzi giovanissimi, ma con in testa dei “sani” ideali), Toscoliguri (il primo striscione appare il 22/12/2006 in curva), Falchera (nata nel 2012), Magenta (dalla stagione 1989/90 alcuni ragazzi di Magenta, cittadina a 20 Km. da Milano, frequentano la “Filadelfia”, decidono di dare un senso alla passione e alla fede per i colori bianconeri creando un gruppo che da sempre vede il suo vessillo in prima linea a fianco ai Drughi. I Drughi Magenta avevano già il loro spazio, alla destra dei “Drughi” col loro striscione. Il gruppo cresce di numero e importanza diventando un punto di riferimento per tutti gli juventini della zona. Lo striscione è presente un po’ ovunque; ne portano uno bellissimo a Roma per la finale di Champions: “Per noi, per Andrea Fortunato, per non dimenticare Bruxellesconquistiamo l’Europa per dominare il mondo”. In un momento fantastico si apprende che i “Drughi” decidono di lasciare la guida della “Scirea”, ed è un brutto colpo. Nei successivi 9 anni molti di loro continuano a seguire le gare della Vecchia Signora nello stesso posto ma in maniera defilata, mai in balconata. Dal febbraio 2005, col ritorno dei “Drughi”, la sezione ritorna quella di un tempo, con lo stesso spirito, sempre presente in curva Sud acccanto ai “Drughi”), Ponente (seguono la Juve da oltre 25 anni; hanno passato momenti di grande splendore sotto la guida di Antonio Longo, che era riuscito a portare il gruppo, prima “Indians Ponente”, poi “Drughi Ponente” a livelli eccezionali. Antonio nell’82 rifonda con alcuni amici gli “Indians Ponente. Sul finire degli ’80 si decide dopo una riunione di tornare sotto il nome di “Drughi Ponente”. Al Delle Alpi occupano il terzo anello, poi dopo un po’ si trasferirono al secondo anello esponendo il n uovo striscione di 16 metri. In poco tempo riuscirono a portare 4 bandjieroni, circa 70-80 stendardi, 6 tamburi e materiale ultrà di ogni genere, materiale ultrà ricercatissimo. Ma sul più bello viene a mancare Antonio, tragica e prematura scomparsa, avvenuta pochi mesi prima della finale di Roma, poi la scomparsa in curva dei Drughi per far posto ai Fighters, interrompe bruscamente la crescita del gruppo, che perse mo
lte persone. Si decide di rimanere in Sud come sezione dei Fighters ma la scelta si rivela subito un fallimento: il gruppo aveva perso armonia ed entusiasmo e la gestione della curva imposta dai Fighters non era assolutamente condivisa. Un esponente di spicco di loro, passsato poi negli Irriducibili, riesce a convincerli a cambiar curva per diventare una sezione degli Irriducibili. In curva Nord “Ponente” ha anche ritrovato buona parte dei ragazzi contrari al passaggio a i Fighters. Un certo ricambio generazionale aveva portato diversi nuovi elementi, soprattutto di Savona, che si erano dimostrati particolarmente caldi e sempre in prima fila negli scontri. Ancora oggi da molti quel periodo è ricordato felicemente. Dallo scioglimento degli Irriducibili, al termine della stagione 2001/02 e sino al ritorno dei “Drughi” nel febbraio 2005, molti di loro hanno continuato ad andare allo stadio senza riconoscersi in nessun gruppo. Il ritorno dei Drughi è però un forte richiamo: alcuni dei vecchi hanno iniziato a contattare amici di tante avventure e battaglie, per ricostruire la sezione. Moltissimi sono stati i problemi (mancanza di una sede, perplessità di alcuni, mancanza di ricambio generazionale) tanto che inizialmente sembrava dovessero rinunciare. Si è dovuto lavorare per circa un anno, finchè nel febbraio 2006, grazie alla conoscenza di un esponente che si è assunto l’onore e l’onere di portare avanti il nome Ponente, si decide di riprovarci. Sono andati in sala giochi a Torino dopo un incontro col Lecce, hanno fatto alcune conoscenze e rincontrato tanti vecchi amici di prima, ricevendo il via libera. I loro buoni propositi si scontrano però con l’avvenimento di Calciopoli. Dopo un iniziale raffreddamento, che costò molti abbonamenti, oggi l’entusiasmo sembra tornato e, seppur le difficoltà non siamo ancora completamente passate, il “Ponente” può continuare la sua strada e portare negli stadi il suo striscione), Drughi Marche (prima apparizione ufficiale la supercoppa Italiana 2005 Juve-Inter, giocata al Delle Alpi il 20 agosto ‘05), Dominae (sezione tutta la femminile), Drughi Asti Praia (nel settembre 2010 oltre 400 persone presenti al taglio del nastro della sede di Praia, alla presenza anche del Direttivo di Torino e del calciatore Simone Pepe), Drughi Sud (Campania, Molise, Puglia), Drughi Belgio, Drughi Sicilia, Drughi Polonia, Svizzera (provengono da città nei dintorni di Zurigo, a 30 km. dalla Germania e 270 da Como. Per Torino sono circa 900 km. tra andata e ritorno), Ultimo Baluardo (in poco tempo i membri di questa sezione, quasi tutti provenienti da Mantova e provincia, si sono stretti in un’amicizia e un feeling a dir poco assoluti, tanto da essere capaci di ritagliarsi un angolo in curva durante la stagione 10/11. Uno dei simboli del gruppo è il “paninaro”, che rimanda il pensiero alla metà degli anni ’80, quando alcuni ragazzi del gruppo iniziavano a frequentare la Curva Filadelfia del vecchio “Comunale), Canavese. -Il luogo comune “La Juve è la squadra dei ricchi, il Toro è quella dei poveri”, è falso e non trova riscontro nella realtà in quanto, se è vero che la Juve è la squadra degli Agnelli, è anche vero che la stragrande maggioranza dei tifosi juventini di Torino è costituita da gente modesta, da proletari, dalla quasi totalità degli immigrati meridionali; al contrario, tutta la fascia dell’alta e media borghesia torinese è granata, e molti ultras granata sono sempre stati dei figli di papà pieni di soldi. Almeno questa è a grandi linee la situazione del tifo a Torino. -Sul finire della stagione 1993/94, venne attuata una contestazione dura e costante, che toccò l’apice in Juve-Cagliari (1-2), ritorno 4.i di finale di Coppa Uefa, quando gli ultras della Juventus invasero la tribuna d’onore, prendendosela coi dirigenti, in particolar modo con Antonio Giraudo, e il giorno dopo vennero schiaffeggiati i giocatori Andrea Fortunato e Moreno Torricelli. Quando poi si sparse la notizia della malattia che affliggeva il povero Andrea Fortunato, ci furono numerosi messaggi d’incoraggiamento e di scuse da parte di chi l’aveva offeso, proprio nel periodo in cui le condizioni atletiche del giocatore crollarono, anche se nessuno sapeva ancora la causa dell’involuzione nelle prestazioni . Alla fine del maggio 1994, al terzino juventino venne diagnosticata una forma di leucemia linfoide acuta. I tifosi e la squadra si strinsero attorno al ragazzo. Trasferito all’ospedale di Perugia, venne sottoposto a trattamenti di chemioterapia, e a un parziale trapianto cellulare della sorella prima, e del padre poi, non potendo ricevere un trapianto totale di midollo osseo. I trattamenti migliorarono il fisico del giocatore, aumentando l’ottimismo per la sua guarigione, ma, quando tutto sembrava volgere per il meglio, un abbassamento delle difese immunitarie, causato da una broncopolmonite, lo stroncò il 25 aprile 1995, giovanissimo (non aveva ancora compiuto 24 anni). Al funerale, svoltosi nella natìa Salerno, parteciparono in 5mila persone, compreso tutto lo staff tecnico e dirigenziale della Juve. La “Scirea” in Juve-Napoli espose lo striscione “Andrea per sempre con noi”. Molti messaggi di cordoglio vennero scritti dalle curve di tutta Italia, e non solo, perfino la curva fiorentina gli dedicò un bellissimo striscione. Inqualificabile, raccapricciante e vergognoso lo striscione “Fortunato leucemico fulminato”, esposto dalla curva granata nel derby Juve-Torino 94/95. -L’1 giugno 1991 si svolse a Den Haag, in Olanda, la prima edizione dell’”International Fans Tournament”, torneo di calcio riservato a varie squadre composte da tifosi di vari clubs europei. Il torneo, organizzato dal “North Side” del Den Haag, con la collaborazione della società locale, vide la partecipazione di otto squadre: Den Haag, Den Bosch, Feyenoord, Go Ahead, Utrecht, Club Brugge, e, per l’Italia, Juve, coi “Viking”, e Milan, col “Commandos Tigre”. Per la cronaca trionfò il Milan. Il 2 maggio 1992 si svolge la seconda edizione del torneo vede la partecipazione di 10 squadre. I “Viking” trovano ospitalità all’interno dello stadio “Zuiderpark”, nel bar sede della tifoseria locale, in quanto il 1°maggio si festeggia la Regina d’Olanda, ed è impossibile trovare una camera nel raggio di 70 km. Il gruppo di Milano, vista la defezione dei tifosi dello Spartak Mosca, schiera due squadre. Il torneo del ’92, così come quello dell’anno prima è preso sul serio e gli arbitri sono quelli della federazione calcistica olandese. Le squadre partecipanti sono: Viking 1, Viking 2, Groningen, Bruges, Den Haag, Commandos Tigre, Feyenoord, Go Ahead Eagles, Utrecht e Legia Varsavia, la più grossa novità di questa edizione. La coppa viene conquistata dalla squadra del Groningen. E’ in questi tornei che i Viking conoscono quelli del Den Haag e del Legia Varsavia che diverranno forti amicizie, anzi veri e propri gemellaggi, del gruppo. -Nella partita Juve-Lazio del 1994/95, i gruppi “Vecchia Guardia” e “Drughi” raccolsero la notevole somma di 5 milioni di £., destinata in beneficienza all’Associazione Italiana Midollo Osseo, in seguito alla tragica morte per leucemia del giocatore Andrea Fortunato. Inoltre la Vecchia Guardia regalò biglietti di curva ad alcuni handicappati. Solo i gruppi torinesi, secondo loro, dovevano popolare la curva “Scirea” e snobbavano i “Viking”. -Uno dei maggiori fondatori dei Fighters, nel 1977, fu Beppe Rossi, scomparso per un tumore al cervello nel 1994, a soli 34 anni. Determinante, con le sue idee originali e anticipatrici, a modellare la mentalità del gruppo, era rimasto favorevolmente colpito dall’Inghilterra e voleva una curva “underground”. Il semplice striscione commemorativo “Beppe Rossi” compare in curva “Scirea”, per la prima volta, in Juve-Vicenza 1994/95, e verrà esposto per tanto tempo in seguito. Altri lutti come il suo hanno colpito le curve juventine, che, in occasione di Juve-Milan 95/96, ricordano la scomparsa due importanti ultras: Antonio Longo, 32 anni, torinese trapiantat
o in Liguria, fondatore degli Indians Ponente e, in seguito, dei Drughi Ponente, rivelatosi un buon gruppo, ricordato dallo striscione “Onore ad Antonio: vero ultras, vero amico”, esposto in curva Nord; Emanuele Seir, detto “Lele”, torinese di 27 anni, esponente di Opposta Fazione, sottogruppo dei Drughi, al quale venne dedicato dalla “Scirea” lo striscione “Ora brilli tra le stelle: ciao Lele”. Deposto un mazzo di fiori sotto la “Scirea” da Ravanelli, oltre a diversi cori per loro. -Il Nucleo 1985 affonda le sue radici ai primi anni ’80, quando fu fondato il “Triveneto Bianconero”; due componenti del gruppo morirono allo stadio “Heysel”. Già allora il simbolo era la “faccia che urla”, ripresa da una copertina di un disco di quell’epoca del gruppo punk “Dead Kennedy”. Dallo “Juventus Club Bassano” nasce nel 1985 l’”Area Bianconera Bassano”, da ragazzi residenti nella cittadina veneta. Il nome del gruppo deriva da un’esperienza politica maturata all’interno del movimento studentesco bolognese nel calco 1977; il tocco di rosa che compare nello striscione è un richiamo ai primi colori sociali della Juve: il rosa e il nero. -Nel 95/96, per diverse domeniche, venne attuato un coerente sciopero del tifo, contro le disparità di trattamento e le diffide subite, con curve spoglie e striscioni di protesta. Altre proteste e silenzi nel 1996/97, a partire dalla gara interna con l’Udinese (trattamento brutto delle forze dell’ordine verso alcuni diffidati), inoltre, sempre nello stesso anno, quattro esponenti dei Fighters vennero incredibilmente diffidati per l’accensione di fiaccole, con Daspo di un anno e fu inscenata una protesta senza mezze misure. In Juve-Perugia vennero esposti gli striscioni “Se accendere una torcia è reato diffidateci tutti” e “Le vostre diffide non uccidono la nostra fede”. -Ma per la supersfida europea con l’Ajax, il tifo si rimette in moto alla grande, con coreografie mozzafiato, sia in Nord che in Sud, una sciarpata bellissima e la “ola” nel secondo tempo. Importante il caso dello striscione contro Romiti (“Romiti i bei tempi son finiti”), esposto in Juve-Roma, si dice per opera di Giraudo. -Rottura fra la Juve e i suoi tifosi nel 1999, che in una cinquantina fecero un blitz in sala stampa al termine della disastrosa stagione 98/99. -Aperta contestazione a Genova col Doria nel 2009/10, con striscioni quali “Zebina infame vattene!”, “14 milioni di tifosi: noi vero patrimonio” (esterno stadio). La sucessiva gara a Torino, con l’Atalanta, curve semideserte. Col Cagliari ancora contestazione: “In campo la Primavera, vergogna”. Ancora sciopero a Milano con l’Inter con striscioni fuori come “Rimborsate l’abbonamento”, “Dirigenza via subito”. Col Bari in casa assediato il pullman della Juve e ancora striscioni sul solito tono di Milano. Ancora “Rimborsate l’abbonamento” in Juve-Parma. -La domenica dell’omicidio di Gabriele Sandri (11 novembre 2007), minicorteo fuori dallo stadio di Parma, con a capo lo striscione “Vergogna”. In Juve-Palermo 07/08, partita interna sucessiva all’omicidio, la Nord si presenta semivuota con l’unico striscione “Ciao Gabriele”, solita scritta rivista in Lazio-Juve del 16 dicembre 2007. -La curva della Juve è una delle più chiacchierate, specie dopo il pestaggio del “presidente” Umberto Toia, capo ultrà della Juve e leader del gruppo “Tradizione”. L’hanno aspettato al suo bar-tavola calda a Grugliasco e aspettato là, in una sera d’inverno. Umberto Toia non è uno qualunque. La sera del 18 agosto 2013, in cui la Juve ha battuto la Lazio aggiudicNDOSI LA Supercoppa, il trofeo era finito nelle mani di Toia, come fosse uno degli undici in campo. I posti in curva, nell’estate 2011, durante il ritiro della Juve a Bardonecchia, alcuni gruppi se li sono contesi in una rissa a coltellate. E non perché da un settore si veda meglio o peggio, La posizione significa potere, significa seguito e quindi guadagno per i professionisti del tifo. Brutte storie che col mondo del tifo non dovrebbero sussistere, ma che accadono. -L’origine dell’aggettivo “gobbo”, utilizzato per definire gli juventini, deriva dal fatto che la Juve è chiamata comunemente “Vecchia Signora”, ed è risaputo che molte vecchie signore hanno la gobba, che in torinese si dice “goba”, con l’ovvia conseguenza che tutti i sostenitori della “Goba” vengano chiamati “Gobbi”. In Juve-Cagliari 94/95 l’affetto mostrato per il Divin Codino fu di quelli da rabbrividire, con cori e striscioni a suo favore che si sprecarono. -Nel 1999 Seve e Claudio, due ultras bianconeri scrivono il bellissimo libro “Il Gruppo”, il cui ricavato delle vendite andrà alla vedova di Beppe Rossi, storico capo dei Fighters e a favore di un ragazzo malato di leucemia.
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Gruppi scomparsi, nati negli anni ’70: Eagles, Fedelissimi, Venceremos, Autonomia Bainconera, Panthers (’76), Fossa dei Campioni.
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Gruppi scomparsi, nati negli anni ’80: Black & White Supporters: sigla che riunì Indians, Fighters e Gioventù, dal 1985 al 1988. Indians: i primi ad usare questo nome, frangia staccata dal gruppo “Fighters, nascono ufficialmente il 26 ottobre 1980. Gioventù Bianconera: nasce nel 1983 da ragazzi appartenenti a “Fighters” e “Indians”. La “Gioventù” fece il suo esordio in Juve-Lechia Danzica del 14 settembre 1983. Dopo i sacrifici del primo anno, il gruppo si espanse notevolmente, allargando il numero dei tesserati in tutta Italia e aprendo quindi diverse sezioni. Vecchia Guardia: nasce nel 1990, da elementi appartenenti quasi tutti agli Indians. Il suddetto nome venne scelto per tre motivi: perché piaceva il nome, per l’età piuttosto elevata dei componenti del gruppo, perché volevano far tornare la mentalità che aveva caratterizzato il gruppo “Indians”. La “Vecchia Guardia” ha dovuto superare un brutto periodo, quando molti ragazzi del direttivo, per alcuni dissidi, si sono ritirati e a condurre e portare avanti il gruppo era rimasto uno solo. Poi il gruppo è cresciuto basandosi su nuovio collaboratori. Il periodo di stallo coincise con un Juventus-Barcellona, quando avvenne un piccolo disguido in curva: ragazzi della Vecchia Guardia invitarono alcuni tifosi del Real Madrid, con tanto di striscione appresso, ma non tutti in curva lo sapevano e volarono dei ceffoni. Il gruppo fu deciso che doveva “saltare”, ma poi ci fu una riunione del direttivo, che ne scongiurò lo scioglimento. La posizione dello striscione era al secondo anello, sul lato sinistro rispetto ai Drughi; prima era sul lato destro, ma venne spostato in seguito alla ricomparsa dei Fighters. Raiders: debutto in Juve-Milan 86/87. Rangers: agivano accanto ai Raiders. Arancia Meccanica: vecchio nome dei “Drughi”, che nasce dalla fusione di Indians, Fighters e Gioventù Bianconera, con l’intento di riunire in un unico gruppo il più possibile le “anime” del tifo bianconero. Pessimi i rapporti con la società “Juventus”, che non li considera minimamente, e con le forze dell’ordine, almeno negli anni ’80-’90, anche a causa del nome./ Feudo Bianconero, Pantere Bianconere, Squali Bianconeri, Kamikaze (brevissima esperienza post-Fighters), Kaos, Brigata Crotone Autonoma (nata nel 1990, motto del gruppo: “Nessuna distanza ostacolerà la nostra fede”), Incubo Bianconero, Movimento Castelli Romani, Ruthless, Juve Forever, Young Guns, Bad Boys (1° anello curva Nord, per un breve periodo), No Fear Milano, XXV Marzo.
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Gruppi scomparsi, nati negli anni ’90: Legione, Fronte Bianconero (nato nel ’95, fecero la loro comparsa fino al 2001 in Curva Sud, insieme ai “Black and White Fighters Gruppo Storico 1977), Lega Sabauda, Nucleo Skonvolti Brigata Celtica Drughi Orvieto, Brigata XXIX Maggio (giorno della strage dell’Heysel), Opposta Fazione, Gruppo Estremo, Official Fans, Legio (sex. Drughi importante).
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Gruppi scomparsi, nati negli anni 2000: Arditi, Bravi Ragazzi, Sezione, Angels, Noi Soli (nati ufficialmente nella stagione 02/03, da ragazzi appartenenti ai Viking-Nab; infatti il nome è ripreso da una sciarpa dello storico gruppo ultrà “milanese-genovese”), 06 Clan, Solite Facce, Milano-la Banda degli Onesti (sottogruppo Viking), Barriera; Assiduo Sostegno, Gruppo Antiviola
Gruppi scomparsi negli anni 2010: Godbi (ha fatto una fugace apparizione nel 2012/13).
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Politica: tranne i primordiali gruppi, di stampo sinistroide, sono sempre stati marcatamente di destra, facendo anche cori tipo “Boia chi molla” e striscioni come “Me ne frego”
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Clubs principali: Torino Bianconera, Juve Club Augusta Taurinorum, Juve Club Primo Amore, Juve Club Cimone, Juve Club Paderno d’Adda, Juve Club Caselle Torinese, Juve Club Cherasco, Canavese, Juve Club Fano, Juve Club Treviglio, Juventus Club Borgo San Donato, Voghera Bianconera, Faenza, Juve Club Capannori, Juve Club Meda
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Liberi pensieri: “La Filadelfia saluta i bastardi rossoneri” (Juventus-Milan 79/80), “Abbiamo capito perché i tori sono senza coglioni: ne hanno una curva piena!” (derby 83/84), “Granata: quando la fuga è Maratona”, “La storia del calcio parla da sé, sono 80 anni che per voi non ce n’è” (Ju-Torino 86/87); “Fossa-Commandos-Brigate: quando cantate!” (Ju-Milan 87/88), “Scudetto sì ma…Vallespluga”, parafrasando un popolare spot d’allora (Inter-Ju 88/89); “Firenze ti odio”, con in mostra anche “A.M. Firenze” (Arancia Meccanica, Paris St.Germain-Juve 89/90), “Boys? Sì ma tutti scout” (Inter-Ju 91/92), “Cecchi Gori avanti così…dai Vittorio portali in C”, presidente della Viola d’allora (Juve-Fiorentina 92/93), “Casiraghi e Di Canio via e poi ci teniamo Galia”, ironico sulla campagna-acquisti (Juve-Cremonese 93/94), “Roby nostro capitano, questa è la tua squadra portala lontano” (Juve-Inter 94/95, per Roberto Baggio, al rientro dopo qualche giornata di assenza), “Bettega, Giraudo, Moggi: vincenti ma con rispetto e onestà per il futuro di Baggio” (Juve-Parma 94/95), “Prima l’Arno, poi il mostro, oggi noi per sterminare la vostra lurida razza” (Ju-Fiorentina 94/95), “4-12-94: il ricordo…un orgasmo” (Ju-Fiorentina 95/96), “39 angeli lassù tifano per voi”, “Roma per sognare con l’Heysel da non dimenticare”, ricordando i morti di Bruxelles, “Noi qui voi in B”, verso quelli del Toro (Juve-Ajax, finale di Coppa dei Campioni a Roma, 95/96); “Nella mente nel cuore nell’anima un solo pensiero un solo nome un solo amore: Juve!!!” (Ju-Atalanta 96/97 e in Coppa Campioni), “La Scirea soffre per la morte del combattente Pacciani” (97/98), “Da un secolo di calcio dominiamo questo pianeta”, (Juve-Inter 97/98); “Abbiamo un sogno nel cuore…Vialli allenatore” (la curva prende posizione sull’ormai certo divorzio di Lippi dalla Juve al termine di una stagione fallimentare, e sul possibile ingaggio di Ancelotti; si sogna invece il ritorno da allenatore di “crapa pelata”; Milan-Juve 98/99); “La dirigenza dimentica noi no!! grazie Marcello”, “Un maiale non può allenare! Ancelotti vattene!” (la curva saluta l’esonerato Marcello Lippi, che la stagione dopo, 99/00, andrà all’odiata Inter, e non “digerisce” il nuovo mister Carletto Ancelotti; Piacenza-Juve 98/99); “Zeman: grande accusatore pessimo allenatore!!”, “Dalla guerra sei scappato, a Roma sei finito, Zeman sei un fallito”, “Zeman, Sensi, Guariniello tre coglioni senza cervello”, riferiti alle accuse del tecnico boemo Zdenek Zeman alla Juve di dopare i calciatori con farmaci proibiti (Juve-Roma 98/99); “Scudetto in riva all’Arno? bufala dell’anno” (Ju-Fiorentina 98/99), “8 anni di Juve 8 anni da leone, continua a esultare Conte mitico campione” (Ju-Vicenza 98/99), “Diffidati per non essere manichini…di chi manichino lo è già”, “La Nord Scirea ricorda il suo campione, ciao Gaetano” (si contesta contro le numerose diffide e si ricorda Gaetano Scirea, bandiera-juventina, scomparso in un incidente stradale in Polonia il 3 settembre 1989; Juve-Udinese 99/00); “Iuliano sei scarso”, “In difesa meglio tre avvocati”, “Molto onore ai diffidati”, “Palermo 20.000 l’ingresso, 400.000 il viaggio…gli abbonati ringraziano” (Juve-Venezia 99/2000); “Lippi come Zeman…infame”, “E’ meglio credere in qualcosa di sbagliato che non credere in nulla…” (Ju-Inter 99/00); “Onore alla topa Ferilli”, simpatica parafrasi dello striscione laziale “Onore alla tigre Arkan”, che tanto scalpore fece, “Operazione futuro…eternamente Juve”, coreografia della Nord (Ju-Roma 99/00); “Uno stadio distrutto, una curva occupata, non vale un cazzo la fede granata”, “Granata coniglio chiede aiuto al presidente del consiglio”, relativi alla bega della curva “Maratona”, antica casa torinese, che nelle gare interne della Juve è la “Nord Scirea”; la Juve si limita a sollevare i rischi di una curva contesa, e solo la decisione del governo restituisce la “Maratona” ai legittimi proprietari; “Juve…lezioni di tifo”, da parte degli Irriducibili che si trasferirono per l’occasione in gradinata (Juve-Torino 99/00); “Passaporti…temporale, i vostri segreti per un successo immorale” (il temporale è quello di Perugia, in cui il gol di Calori sotto il diluvio, spense l’anno prima i sogni-scudetto juventini all’ultima giornata; Ju-Lazio 00/01); “Romero, la città vuol sapere ma chi è il tuo parrucchiere”, “Noi Irriducibili…voi irraggiungibili!! conigli” (Ju-Torino 01/02); “Senza lame…con le mani…quando volete…luridi infami!”, “L’infame di Milano…sciarpa in tasca lama in mano!” (Ju-Inter 01/02); “Granata attenti Romero è venuto in macchina”, riferito al presidente di allora del Torino, che nel 1967 uccise l’ala del Toro Gigi Meroni, la “farfalla granata”, investendolo con la propria auto (Torino-Ju 01/02); “5 maggio, San Poborsky”, l’attaccante che, in quella data fece perdere lo scudetto all’Inter segnando due gol (Inter-Ju 02/03); “Granata non ti preoccupare, con il tuo amico viola ritornerai a giocare”, alludendo alla Serie B, “Passano gli anni, tornano i Leoni, ma quando torna Meroni?”, “Del Toro vi son rimaste solo le corna” (Torino-Ju 02/03); “Girls Toro: il culo come un traforo”, “Cimminelli resta così continua la festa”, il vicepresidente patron del Toro di allora (Juve-Torino 02/03); “Interista scarafaggio brucia ancora il 5 maggio”, “5-5-02: a Udine invasione…a Roma delusione”, “Grazie di essere quello che siete: ridicoli” (Juve-Inter 02/03, “Vi mandiamo in B” “Irriducibili di giorno, irraggiungibili di notte”, “Striscioni chiacchiere e poi al parco correte, questo è quello che valete” , “Dite fate disfate…ma alla fine mai vi presentate” (Inter-Juve 03/04); “25 aprile festa dei traditori dell’Italia”! (Lazio-Juve 04/05), “Romani popolo d’infami” (Roma-Ju 04/05), “Grazie piccolo grande uomo, ciao Sivori” (Messina-Ju 04/05), “Empoli: 25 €. di vergogna” (Empoli-Ju 05/06), “Lucarelli al Mondiale? La Nazionale non è un Centro Sociale”, “Indossate la Keifa e bruciate la bandiera, siete la vergogna dell’Italia intera” (Livorno-Ju 05/06), “4-11-66 grazie Arno” (Fiorentina-Ju 05/06), “Dida facci accendere”, portiere del Milan bersagliato da torce e fumogeni in un derby di semifinale di Champions, “Gli ultras non sono il prezzo da pagare per Euro 2012”, Non vincete più, picchiate bambini e turisti, siete sempre più simili agli interisti!!!” (Milan-Ju 05/06); “Benvenuto mister Ranieri” (Ju-Spezia 06/07), “Un oceano bianconero per il nostro spirito mai domo, eterno e fiero”, “Un anno è passato ma noi non ti abbiamo dimenticato! Baffo presente” (Ju-Mantova 06/07); “29.05.85: affidiamo i loro noi al vento che li sussurrerà in ogni svolazzo” (Arezzo-Ju 06/07), “Un anno di trionfi, un anno di gloria, un anno di storia che vi renderà immortali” (megacoroegrafia tragata “Viking Curva Nord, Ju-Bologna 06/07, per la pronta risalita in Serie A); “Zeman falso moralista, hai un futuro da interista!”, “Sosteniamo la Primavera che onorano la maglia bianconera” (Ju-Lecce 06/07), “Solidarietà alle famiglie di Alessio e Riccardo”, “Alessio e Riccardo in eterno con noi” (Alessio Ferramosca e Riccardo Neri, entrambi 17enni, delle giovanili della Juve, morti mentre tentavano di recuperare un pallone, annegati in una vasca al centro sportivo di Vinovo; Bologna-Juve 06/07); “Fai come me boicotta Moggi e Antenna 3” (Mantova-Ju 06/07), “Con noi a gennaio con noi a giugno Palladino sempre juventino”, “Bentornato David la Milano bianconera ti ama!”, riferito alla punta argentina David Trezeguet (Ju-Arezzo 06/07), “La sfortuna e le ingiustizie mettono sempre a dura prova i più forti. Vicini a Legrottaglie”, che stava attraversando un periodo difficile ((Ju-Pescara 06/07); “Non importa dove,
sempre con te!” (Triestina-Ju 06/07), “Il ritorno di Giampiero, i gol di Del Piero…altri 200 di questi giorni…200 firme, un numero, un nome…10 Del Piero”, per i 200 gol di Alex in maglia bianconera (Ju-Frosinone 06/07), “Tim Tribù: Rossi-Moratti-Tronchetti”, parafrasa uno spot d’allora, tirando in ballo dirigenti e presidente dell’Inter, anche lei coinvolta nello scandalo delle intercettazioni (Piacenza-Ju 06/07); Vi odiavamo ieri (1994), vi odieremo domani, vi odiamo oggi: Giraudo e Moggi. Curva Nord”, dirigenti Juve malvisti perché coinvolti a pieno nello scandalo di Calciopoli, scoppiato nel 2006 (ritiro 06/07); “Il nome è cambiato ma il vero ultras e tornato: Tradizione” (hanno preso il posto dei “Fighters”, amichevole estiva 06/07 “Emanuele Calaiò: un caro abbraccio dai tuoi cugini e dalla Milano bianconera” (Ju-Napoli 06/07), “Anche noi vogliamo John Elkann presidente” (Ju-Piacenza 06/07), “Invece di pensare se andar via o restare, pensate a vincere e giocare!” (Ju-Bari 06/07), “Aia, Lega, Aic, Figc, Moggi, tv: tanti papponi bravi a spartirsi i milioni!” (est.stadio, Vicenza 06/07), “02-03-1947 – 02-03-2007, un esempio per tutti: Giampiero Boniperti” (Ju-Piacenza 06/07, “109 anni di trionfi e gloria, 1 anno di umiltà” (Ju-Bologna 06/07), “Una società che non difende le curve non è degna di rappresentarle!” (Ju-Fc Kopenhagen, Champions L. 06/07), “Cuore, grinta, passione le armi di un vero campione…Gigi Buffon numero 1” (Ju-Udinese 07/08), “A tavolino le carte si possono mischiare ma la vera storia nessuno la può cambiare”, “Zingaro infame”, rivolto a Zlatan Ibrahimovic (Juve-Inter 07/08); “Ciao Gabriele”, in ricordo del laziale Gabriele Sandri, assassinato dall’agente Spaccarotella l’11 novembre 2007 (Lazio-Juve 07/08/Juve-Palermo 07/08, con la curva vuota al centro per protesta); “Stufi di verità insabbiate, giustizia per Gabriele (Ju-Atalanta 07/087, est.stadio), “SterminiamoLI” (Livorno-Ju 07/08), ), “La curva Nord ringrazia la società per il buon lavoro svolto, adesso tocca a voi: forza ragazzi!!!” (rit.Pinzolo 07/08), “I nostri colori sono il bianco e il nero, basta con questo rosso schifoso” (rit. Pinzolo 07/08), “Palladino e Chiellini non si toccano” (Cesena-Ju, amich. 07/08), “Migliaia di bandiere bianconere intorno a noi”, megacoreografia, con frase che parafrasa un vecchio inno juventino (Toro-Juve 07/08); “Una anno da primatista senza la vera capolista” (Ju-Inter 07/08); “Sandri e Raciti…sbirri impuniti (Livorno-Ju 07/08), “Non è forte che non cade ma è forte chi cade e si rialza” (Ju-Catania 07/08), “La nostra passione è pari alla vostra indifferenza” (Ju-Samp 07/08), “Hai sputato sulla nostra fede alla Juve non metter mai piede. Stankovic indegno!!” (precampionato 08/09), “…Fino alla fine forza Juventus” (Ju-Inter/Bologna/Real Madrid, coreografie 08/09), “50 €.: noi quanto valiamo?, striscione contro il caro prezzi, Juve Real Madrid, Ch.League 08/09); “Noi 25 a Minsk…voi 1 sotto la curva. Vergogna” (esterno stadio, Ju-Palermo 08/09), “Voi non siete italiani solo zingari africani” (Inter-Ju 08/09), “Militello uno di noi” (Cristiano Militello popolare volto comico di “Striscia lo striscione”, tutti i lunedì su Canale 5; Ju-Milan 08/09), “Tuttosport indegno bugiardo (striscione contro il quotidiano sportivo torinese, Ju-Doria 08/09), “Spaccarotella è un assassino…30 anni!”, contro l’agente che uccise il laziale Gabriele Sandri (Roma-Ju 08/09); “Abbracciamoci fratelli d’Abruzzo con gli angeli volati in cielo”, solidarietà ai terremotati dell’Aquila e dintorni colpiti dal sisma del 6 aprile 2009 (Genoa-Ju 08/09), “Meglio la B con uomini veri…che la A con mercenari…no a Cannavaro” ( est. Stadio, “Diffidati rossoneri non mollate, interno stadio; Milan-Ju 08/09), “29.05.85 tanti anni son passati ma i 39 angeli nessuno li ha dimenticati” (Ju-Lazio 08/09, con Buffon che pone un mazzo di fiori sotto la curva per le vittime dell’Heysel); “Cannavaro mercenario” “Per un traditore solo odio, disprezzo e rancore!”, riferito a Fabio Cannavaro, ritornato alla Juve nel 2009/10, contando 27 presenze; aveva abbandonato la Juve in B per andare a giocare al Real Madrid (ritiro di Pinzolo 09/10); “Difendiamo i nostri valori…NO alla legge Maroni” (rit. Pinzolo 09/10) “Pavel uomo vero”, dedicato a Pavel Nedved, ora dirigente Juve (amichevole 09/10); “Grazie società x averci regalato un sogno, carica ragazzi…che diventi realtà (Ju-Chievo 09/10) “Anche se non ci ami, bentornato Alex!!!”, striscione contraddittorio per l’idolo Del Piero (Ju-Udinese 09/10); “La nostra coreografia: chi non è da Juve vada via” (Ju-Inter 09/10), “Dilettanti allo sbaraglio” (Ju-Catania 09/10), “Capello Ranieri pentiti infami romanisti” veri (Ju-Napoli 09/10) “Dirigenza, Zac, giocatori, il Big Ben ha detto stop!!” (Samp-Juve 09/10), “In campo la Primavera, vergogna” (Ju-Cagliari 09/10), “Rimborsate l’abbonamento”, “Vergogna” (striscioni di contestazione, pullman bloccato dai tifosi in Ju-Bari 09/10), “Attaccamento alla maglia? Solo a fine partita” (Atalanta-Ju 09/10), “La dirigenza ci ha condannato, essere ultras non è reato” (esterno stadio Ju-Lazio 09/10), “Cara Epifania tutta la dirigenza porta via. 07/12 h. 05:00…in discoteca Diego e F.Melo vergogna” (Parma-Ju 09/10), “Fortunato nel cuore” (Ju-Bari 09/10), “Benvenuti al museo, la curva Nord e Sud di Milano si raccontano…a modo nostro”, con esposti gli striscioni di “Nuova Guardia”, “Irriducibili” e “Viking” Inter, e “Fossa” e “Rams” Milan, con sotto lo striscione “Sappiamo solo rubare”, “Spioni disonesti. La vostra ipocrisia non conosce vergogna!!”, “Forza Juve, vinci dai, lotta e non mollare, coreografia (Juve-Inter 10/11), “Alla Juve vincere non è importante, è l’unica cosa che conta!”, frase celebre dello juventino a vita Giampiero Boniperti, ex-calciatore e presidente bianconero (Ju-Milan 10/11); “Le stelle in campo non sul pavimento”, riferito alle stelle da mettere sulle mattonelle del nuovo “Juventus Stadium” (Ju-Napoli 10/11); “Marotta: la panchina è ok…quando compri i titolari!?! (ritiro di Bardonecchia 11/12), “Noi taglio voi cucito…è il nostro hobby preferito” (Ju-Genoa 11/12), “Atalanta in B, scommettiamo…”, era implicata nel calcioscommesse (Atalanta-Juve 11/12); “L’inferno non era cosa vera fino a stasera…benvenuto Diavolo nell’inferno bianconero” (megacoreogr. Ju-Milan 11/12), “Sei il sole dentro me (Ju-Lazio 11/12), “Senza di te non andremo lontano…Antonio Conte capitano” (megacoreografia con tricolori, 3 stelle a significare i 30 scudetti vinti sul campo e lo stemma gigante della Juve; Ju-Atalanta 11/12); “ Ciò che è nostro è stato in campo sudato…ciò che è vostro è stato in aula assegnato, in B non sei mai stato perché la prescrizione ti ha salvato” (coreografia con cartoncini tricolore a formare i n° degli scudetti 28 e 29, Juve-Inter 11/12), “Benvenuti in Italia” (Ju-Napoli 11/12), “Il nostro silenzio sarà assordante”, sciopero del tifo (Siena-Ju 12/13), “Con voi…alla Juve guadagnare non è importante, è l’unica cosa che conta (contro il caro prezzi adotttato dalla società, ritiro Chatillon 12/13); “Noi ci crediamo…dopo l’Italia prendiamoci l’Europa” (coreogr. Ju-Chelsea 12/13), “Gazzetta vali 30 denari” (Ju-Genoa 12/13), “Interista…milanista…guarda e saluta la capolista, con un copri curva gialloverde, i colori di Torino, la Mole Antonelliana gigante e, a sinistra un giocatore interista col “-21” sulle spalle, e a destra uno milanista con un “-15” (Juve-Milan 12/13), “Una società che non difende le curve non è degna di rappresentarle! (Juve-FC Copenhagen, Champions League 12/13, sulla nota questione della discriminazione territoriale),), “2 condottieri, 11 campioni in campo, un unico obiettivo: vincere” (Ju-Torino 12/13), “15/12/2006: per non dimenticare…Aless
io e Riccardo sempre con noi” (coregr., Ju-Atalanta 12/13), “Ironizzi su Pessotto ma con noi rtorni sempre a casa senza striscione…col culo rotto!!” (Ju-Milan, Coppa Italia 12/13), “Non arrenderti mai perché quando pensi che sia tutto finito è il momento in cui tutto ha inizio” (Juve-Bayern Monaco, Champions League 12/13), “Varriale maiale, Speziale libero” (Ju-Cagliari 13/14), “Sei ultras sotto copertura e i biglietti li prendi da un ex della questura (Ju-Inter 13/14), “Con voi…alla Juventus guadagnare non è importante è l’unica cosa che conta!!!”, che parafrasa la celebre frase di Boniperti “Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta” (ritiro di Chatillon 13/14), “Voi ‘Estranei’ noi padroni” (Torino-Ju 13/14), “Tribuna: andate il buffet è servito” (Ju-Milan 13/14), “Ed ora…ridiamoci sopra, lavaci col fuoco ‘o Vesuvio lavaci col fuoco” (Juve-Napoli 13/14), “…E dopo Atalanta benvenuti a Juventus” (Ju-Napoli 13/14), “25/01/14 tutti a Den Haag” (Ju-Roma 13/14), “Forza ragazzi, un bagno di umiltà per tutti…giocatori, allenatore, tifosi, società” (Ju-Chievo 13/14), “L’infame vero è solo rossonero, onore agli amici di Latina” (Ju-Sampdoria 13/14), “Boys: lo striscione che esponete è un duplicato…l’originale ve l’abbiamo preso noi in passato, merde!”, “Immunità, ingressi, omaggi, biglietti ripetitivi, la storia infinit che dura da una vita” (Ju-Inter 13/14); “…Sei il nostro folle amore che abbiamo nel cuore…”, “Il calcio è di chi lo ama: non c’è calcio senza ultras”, “Quando volo…penso al Toro!” (Juve-Torino 13/14); “Da merde scappate, da infami scippate, ma quando vi fermate?” (Ju-Bologna 13/14), “Balotelli non farti illusioni…anche bianco ci staresti sui coglioni“ (Juve-Milan 12/13Per vincere bisogna VOLERE fortemenete volere…forza ragazzi. Avanti Juve (Coreogr. Ju-Benfica, semifinale Europa League 13/14, “05-10-1986/05-10-2014: 28 anni…sempre noi, girando per lo Stivale intero la Juve per sempre sosterrò”, con un bel copri curva (anniversario dei Viking, Ju-Roma 14/15); “Il calcio è straordinario proprio perché non è mai fatto di sole pedate, chi ne delirera va compreso non compatito, magari invidiato non deriso, il calcio è davvero il gioco più bello del mondo, per noi che abbiamo giocato, giochiamo e vediamo giocare, per gli altri non so, io non sto affatto scrivendo per loro”, citazione di Gianni Brera, “Si scirve Maratona si legge Primavera”, ironizzando sul passaggio di tanti ultras granata dalla curva principale, la Maratona, a quella dirimpettaia, “Banda Barbera, un pullman per Firenze ma a Napoli chi c’era??”, “Guardo lassù sta passando novembre… e tu hai vent’anni per sempre”, “Onore a Giugio, sincero amico granata…sempre presente!!!” (Ju-Torino 14/15); “…Storia di un grande amore Juve per sempre sarà…!!!”, “Mi fai splendere quando luce non c’è”, coreografia (Ju-Milan 14/15), “Fascinosa è la Real…tà tortuoso il cammino, regalaci un sogno portaci a Berlino”, sede della finale di Champions (Ju-Real Madrid, Ch.League 14/15); “Tutti insieme per un altro tricolore” (Milan-Ju 14/15), “…E il navigar m’è dolce in questo mare” (Inter-Juve 14/15), “500 volte grazie # 1” per le 500 partite di Buffon (Genoa-Ju 14/15); “Passano gli anni e le stagioni ma ancora una volta d’inverno campioni”, “Camerati di sta mona, schiavi delle Virtus Verona” (la Virtus Vecomp Verona, di Serie D, è una squadra con al seguito solo tifosi di sinistra; Ju-Verona 14/15), “Grazie ragazzi” (Ju-Udinese 15/16), “Sei volato via da noi, ma non volerai mai via di nostri cuori…sempre presente!!! Arrivederci Peppone” (Roma-Juve 15/16), “Mirco con noi” (Juve-Torino 15/16).
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