Fonte: Claudio “Freccia”
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Gruppi esistenti: Clan, Saxolum 88, Sasol, Pochi ma Sbronzi, Black Green, Bad Boyz, Brava Gioventù, United, Gruppo Enogastronomico, Mai in Casa, Pirati Sassuolo.
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Settore: Curva Sud (nello stadio di Sassuolo erano in Curva Nord, a Modena nei Distinti).
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Gemellaggi: –Piacenza: il gemellaggio coi piacentini, che militano in Serie D, è di recente costituzione; si basa anche sulla comune fede politica destroide. Diversi gli scambi di visite, ad esempio la pezza “Piacenza Football Fans” è stata esposta in Modena-Sassuolo 12/13. I sassolesi parteciparono alla festa per il 18esimo compleanno della “Sparuta Presenza” Piacenza, svoltasi a fine marzo 2011. –Reggiolo: anche coi reggiolesi, che militano nel campionato di Promozione Emiliano-Romagnolo, il gemellaggio è recente, favorito anche dalla vicinanza dei due paesi (Reggiolo è un paese in provincia di Reggio Emilia). Frequenti le visite reciproche, ad esempio pezza “Skonvolts Reggiolo” presente in Modena-Sassuolo e Sassuolo Livorno del 12/13, ed anche in Sassuolo-Inter 13/14. Nel derby modenese 11/12 esposto lo striscioncino “Skonvolts Reggiolesi Ovunque”.
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Buoni rapporti/stima reciproca: –Chievo: nella stagione 2013/14 nasce una sorta di gemellaggio, quando, nel prepartita, circa 110 tifosi del “Coordinamento Amici del Chievo”, e un gruppo di sportivi del Sassuolo, si incontrano nella sede del club Gli Antenati, alla Bocciofila sassolese, per pranzare insieme. Il rapporto è comunque a livello di clubs, non di ultras. Per di più, a fine anni ’80, erano pessimi i rapporti col “Chievo Korps”, primo gruppo ultrà clivense. –Alto Adige, Pro Sesto, Sanremese: simpatie nate durante la lunga militanza nelle serie inferiori. –Pavia: alla fine degli anni ’80 esisteva un bel gemellaggio con gli “Indians Pavia”. –Pordenone, Ospitaletto: gemellaggi vecchissimi (intorno all’inizio degli anni ’90) rispettivamente coi gruppi “Ultras Pordenone” e “Brigate Ospitaletto”. –Braidese: squadra di Bra, in provincia di Cuneo, che milita nel 14/15 in Serie D. Rapporto risalente alla stagione 1991/92, quando i pochi sassolesi in trasferta strinsero un bel gemellaggio con il “Bra Front”, ufficializzato in un Braidese-Savona d’allora, quando fu esposto lo striscione “Alkatraz Sassuolo”. –Cittadella: rapporti distesi. –Giarre: amicizia targata fine anni ’80 coi “Forever Ultras Giarre”. –Gorizia, Riccione: sul finire degli anni ’80, quindi in un periodo preistorico del mondo ultras, esistevano buoni rapporti rispettivamente con la “Gioventù Bianconera Gorizia” e con gli “Eagles Supporters Riccione”.
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Rivalità: –Carpi: è l’inimicizia più sentita storicamente, soprattutto campanilistica vista la vicinanza tra le due cittadine. I neroverdi hanno strappato il titolo di prima squadra della provincia modenese ai carpigiani. Molto probabilmente il duello si rinnoverà l’anno prossimo (15/16) in Serie A. –Modena: rivalità nata recentemente per ragioni, anche in questo caso, di vicinanza, e perché, negli ultimi anni, si sono condivise lo stadio di Modena, e quindi si sono scontrate nei derby, a colpi di sfottò. Prima che il Sassuolo realizzasse la sua escalation sportiva, i rapporti erano buoni, visto che molti sassolesi seguono da sempre le sorti dei canarini. –Empoli: rivalità piuttosto recente. Nel novembre 2010, cinque tifosi del Sassuolo, di età compresa tra i 19 e i 35 anni, e un 45enne di Empoli, furono denunciati, e in seguito diffidati, per scontri avvenuti nel dopopartita a Empoli in località “Bianconi”, coi sassolesi scortati dalla Polstrada. Nel marzo 2009 volarono offese al gol empolese del definitivo 3-2, col comportamento alquanto discutibile della polizia nei confronti degli emiliani. Sfiorata la rissa in un amichevole a Sassuolo di alcuni anni fa, quando i pochi supporters neroverdi invitarono gli empolesi allo scontro, che poi nel dopogara non si verificò. Tensione anche in un’amichevole estiva a Carpineti (RE), paese appenninico sede del ritiro del Sassuolo, nel 2013, con reciproci pesanti cori di sfottò. –Belluno, Sansovino, Savona, Spal, Pistoiese, Lucchese, Mantova, Cesena: rivalità nate tutte frequentando le serie C1 e C2, quindi non vecchissime. –Trento, Pro Vercelli: sul finire degli anni ’80 esistevano buoni rapporti rispettivamente con gli “Ultras Trento” e con i “Weiss Brigaden Vercelli” che poi, ai tempi della C (quindi non molto tempo fa) si sono trasformati in rivalità. –Roteglia, Formigine: rivalità nate in ambito locale, nelle serie minori, diversi anni fa. –Ancona: gli ultras dorici, al termine di un Playoff di alcuni anni fa, centrarono il pullmannero verde con alcuni sassi e ne nacque una colluttazione. –Cavese: incidenti nel 2005/06 a Sassuolo, dove, tra spogliatoi e tribuna, successe di tutto.
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Cenni storici: La formazione neroverde non ha mai potuto contare su un gran numero di sostenitori, disponendo di un bacino di utenza piuttosto ridotto (Sassuolo è una cittadina di circa 41.100 abitanti), sia per aver veleggiato sempre, fino a poche stagioni fa, in campionati minori, sia per la presenza nelle vicinanze di squadre dal forte radicamento storico, territoriale e di richiamo quali Modena, Bologna e Reggiana. A metà anni ’80, con l’approdo, per la prima volta nella storia del Sassuolo, in C2, si ha un primo abbozzo di gruppi di formazione ultras, che durano però lo spazio della permanenza degli emiliani in categoria, con la retrocessione in Interregionale al termine della stagione 1989/90. Una fiammata di tifo organizzato si ebbe nella seconda metà degli anni ’90, quando il Sassuolo conduce un campionato di testa, culminato con lo spareggio di Varese, perso ai rigori contro il Trento, che però portò lo stesso alla C2 col ripescaggio. L’unico gruppo però, che resiste nel tempo, seppure in ridotte unità, è l’”Alkatraz 1986”. Nel 1988 nasce la “Gioventù Neroverde”, gruppo ridotto che avrà vita piuttosto breve. Alla fine degli anni ‘90 c’è il tentativo di far nascere altri gruppi, ma tutti svaniscono quasi subito, segno evidente di come il movimento ultras, a Sassuolo, abbia sempre avuto difficoltà ad attecchire. Attorno al 2000 si sono avuti 3-4 anni senza tifo organizzato. Gli Alkatraz resistono fino al 2001, esempio unico di serio tentativo di creare un gruppo ultras al centro della provincia modenese. Attorno al 2003 nascono gli “Head Out”, gruppo ridottissimo composto da ragazzi molto giovani, e i “Saxolum 1312”, gruppo trainante degli ultimi anni, da una cui costola nasce nel 2007 il “Gruppo 1922”, formato da alcuni elementi della vecchia guardia, che prende il nome dall’anno di nascita del sodalizio emiliano. Il “1922” ha fatto le veci dei Saxolum per un anno, prima di cessare la propria attività a livello ultrà, diventando poi di fatto un semplice club. Il Saxolum era infatti stato praticamente raso al suolo da una quarantina di diffide, della durata di un anno, di cui dieci a ragazzi minorenni, piovutegli addosso nell’ottobre 2007 per aver danneggiato una carrozza di un treno (strappato tende, rotto vetri, divelto sedili) durante una trasferta a Venezia. Sempre nel 2007 si sono sciolti, per vari motivi, gli Head Out. Con la fine degli anni 2000 si affacciano alla ribalta nomi nuovi, quali il “Clan Curva Nord” e altri gruppetti dai nome curiosi, come “Gruppo Enogastronomico” e, più tardi, “Pochi ma sbronzi”. Difficoltà logistiche emergono con la promozione in Serie B nel 2007/08, visto che lo stadio “Enzo Ricci” ha una capienza di soli 4.000 spettatori circa e non è a norma per il campionato cadetto, cosicché il Sassuolo, per tutte le partite interne di B, è costretto a emigrare allo stadio “Braglia” di Modena, capienza di 20.100 posti, con gli ultras che si approprieranno di un balconcino dei Distinti-lato Sud per alzare i loro cori. I modenesi non sono d’accordo sul fatto che il Sassuolo giochi le gare interne a Modena. Con la storica promozione in Serie A, al termine della stagione 2012/13, dopo tante polemiche, il Sassuolo emigra ancora, stavolta in direzione del “Mapei” di Reggio Emilia, ex “Giglio” (21.184 posti), primo esempio di stadio di proprietà in Italia, ora diviso tra la Reggiana, legittima padrona di casa, e i neroverdi. Nella prima stagione di Serie A il Sassuolo si salva a stento (17° posto), pur mostrando un buon gioco, mentre quest’anno occupa una posizione piuttosto tranquilla di classifica.
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Curiosità: -Il tifo sassolese, negli anni di Serie A 2013/14 e 2014/15, occupa la curva Sud del “Mapei Stadium” di Reggio Emilia. Di solito è abbastanza gremita, ma solo la metà sono ultras, o qualcosa del genere, visto che sono tanti i ragazzini e la gente “normale”. Non c’è cultura ultras “storica”, o quantomeno è piuttosto scarsa, visto che la squadra si è affacciata sulle scene della ribalta da poco tempo. Il gruppo si compatta in basso, l’impegno è lodevole, ammirevole, ma il sostegno alla squadra è abbastanza buono solo nei match più sentiti, mentre negli altri è sfilacciato e poco compatto, anche perché i numeri sono quelli che sono e troppi sono i gruppettini. A volte però il tifo viene meglio, ad esempio con la Lazio l’anno scorso (13/14) sono stati fatti cori di gran mentalità, nonostante il gruppo abbia tra le proprie file ragazzi molto giovani, che prendono gli applausi dello stadio quando si leva alto il coro per Gabriele Sandri e contro il suo assassino Spaccarotella. Qualcosa di buono c’è, come il bandierone con la scritta “Curva Nord”. Probabilmente, sulle ali dell’entusiasmo per la novità assoluta della A, il tifo era più continuo, migliore e compatto nel 2013/14, ed anche i numeri erano migliori. -In occasione di Sassuolo-Chievo del dicembre 2013, circa 500 ultras della Reggiana si sono ritrovati sotto la curva Sud del “Mapei Stadium” per protestare contro l’acquisto dell’impianto da parte del patron del Sassuolo, presidente della Mapei, e di Confindustria dal 2012, Giorgio Squinzi. Gli ultras reggiani acquistano i biglietti della curva dei sassolesi, dove rimangono per quindici minuti, poi, con un colpo di teatro, escono dallo stadio. Tifosi che, con una dimostrazione di civiltà e amore, hanno rinunciato a seguire la propria squadra in trasferta a Pavia. Uno striscione recitava “La nostra passione non si compra all’asta. 15 anni di agonia, un’altra umiliazione grazie all’amministrazione”. Con grande dignità si sono uniti ai tifosi del Sassuolo in curva Sud, mentre alcuni ragazzini distribuivano un comunicato in cui spiegavano le ragioni della protesta. Gli ultras granata si sono posizionati nel cuore della curva, mentre nella zona sottostante c’erano i sassolesi che gridavano “questo stadio non ci appartiene”. I granata replicavano con “questo stadio non vi appartiene”. Le due tifoserie si sono accordate in modo perfetto. I tifosi reggiani sono stati privati di un qualcosa che era loro, perché a suo tempo costruito col denaro della Reggiana, con il Comune che ha accolto con plauso l’acquisto dello stadio da parte dell’imprenditore milanese. -In Sassuolo-Parma del 15 marzo 2015, Eusebio Di Francesco, ormai cuore neroverde, festeggia le 100 panchine con il Sassuolo, e viene omaggiato dalla curva con lo striscione “Eusebio, 100 volte grazie”. -In Modena-Sassuolo (2-1) del 2012/13, anticipo del venerdì sera che si gioca davanti a spalti ben affollati, la Nord sassolese organizza una buona coreografia, e, visto che in caso di vittoria sarebbe arrivata la promozione matematica in Serie A, espongono lo striscione “Ad un passo dalla storia conquista la vittoria”.
I “Cugini” li punzecchiano sulla questione stadio, con la coreografia (“Sfrattiamoli”) e con scritte come “Tante mattonelle neanche uno stadio” e “Lo stadio non deColla”. -La certezza aritmetica della A, arriverà vincendo la gara interna 1-0 col Livorno, all’ultima giornata, coi toscani che dovevano vincere assolutamente per alimentare speranze di promozione diretta. Il loro salto di categoria arriverà ai Playoff ai danni dell’Empoli (1-1, 1-0). I tifosi emiliani sono tantissimi, non solo in curva Sud, ma anche in gradinata e in tribuna: lo stadio è pressoché esaurito e il tifo è buonissimo da ambo le parti. La Sud di casa realizza una bella fumogenata all’ingresso delle squadre, poi poco altro, ma tifa in modo continuo e, quando a tempo scaduto arriva il gol beffa per il Livorno, che stava attaccando a pieno organico con tutte le proprie forze, dà il via ai festeggiamenti, con tanto di invasione di campo. Un intero paese si affaccia per la prima volta nella serie maggiore. -Per il match interno col Verona del 2012/13 ai sassolesi viene aperta la curva Sud. All’ingresso in campo accendono diverse “lucine” che creano un bell’effetto, mentre in vetrata viene esposto il bellissimo striscione “A te che sei, semplicemente sei, sostanza dei giorni miei”, che parafrasa la nota hit di Jovanotti “A te”. Inoltre viene esposta la scritta “Onore a Paolo Ponzo…uomo vero!!!”, ex giocatore del Modena (vi ha militato dal 2000 al 2005), soprannominato “il muratore” per la sua umiltà e instancabilità, scomparso a soli 45 anni per un malore, poche ore prima di una gara podistica. -Sassuolo-Modena 2012/13 si gioca sotto una fitta nevicata che non impedisce lo svolgimento della gara, anticipo del venerdì sera, ed anche la cornice di pubblico è buona. I modenesi espongono, alla coreografia d’inizio, la scritta “E questo è un derby?!: noi abbiamo il duomo e la Ghirlandina e voi?! Neanche lo stadio!”. I sassolesi in Nord attaccano un lungo striscione in gotico ed accendono alcune torce. Giocano in casa e vogliono far vedere di non essere così scarsi, tifando bene con diversi battimani, e non sono neanche tanto pochi, anzi…
-Con un comunicato del febbraio 2011, i “Saxolum 1312” rendono nota la loro autosospensione a tempo indeterminato, dopo sei anni di attività, in seguito ai provvedimenti che avevano colpito il gruppo tempo prima: dall’inizio della stagione 2010/11, cinque Daspo e relative denunce, che per un gruppo di uno zoccolo duro di 20 persone sono tante. Tutto ciò è stato però solo un arrivederci: a Reggio Calabria, il 17 dicembre 2011, dopo dieci mesi, presenzia una rappresentanza ultras non tesserata di otto persone, centrando la prima trasferta, anche se al di fuori dell’impianto di gioco. -Il 7 novembre 2011 è venuto a mancare Mirco Santoro, uno dei fondatori degli “Alkatraz”, gruppo che per oltre 15 anni ha seguito i neroverdi in ogni stadio, scomparso a 37 anni dopo quasi due anni di lotta ad una malattia infame. In occasione di Sassuolo-Brescia del 19 novembre, gli ultras neroverdi organizzano una raccolta fondi in memoria di Mirco, soprattutto per dar seguito al suo progetto di un nuovo campo di calcio. In suo ricordo viene realizzato uno striscione con la scritta “Alkatraz Sassuolo-Mirco sempre con noi”, in seguito rispolverato in diverse occasioni. -Gli ultras del Sassuolo mettono in atto nel 2012 una raccolta di generi alimentari e di prima necessità a favore dei terremotati, duramente provati dal sisma che colpì le provincie di Modena e Reggio Emilia. -Lo striscione “Sasol-Sezione Giorgio Mariani”, è dedicato a questo figlio prediletto di Sassuolo, dove è nato, ha mosso i primi passi da calciatore e, dopo aver militato in squadre importanti come Inter, Napoli, Fiorentina, Verona e Palermo, vi ha chiuso la carriera. Mariani è scomparso nel dicembre 2011 a 65 anni, dopo una lunga malattia, forse contratta quando giocava a Firenze. -In occasione di Sassuolo-Monza, semifinale di ritorno Playoff 2006/07, per la prima volta gli ultras sassolesi si posizionano nella nuova curva dello stadio “Ricci” (prima erano sistemati in Tribuna coperta, estremo lato Sud), divisa in due blocchi, della cittadina delle piastrelle, realizzando pure una coreografia con bandierine nere e verdi. Offrono un buon tifo per tutto il primo tempo, calando poi nella ripresa, quando vedono la finale. -L’anticipo della 28^ giornata del campionato di Serie B 2009/10 Cesena-Sassuolo, venne sospeso al 68° dall’arbitro Valeri per una fitta nevicata abbattutasi sul “Manuzzi”; presenti circa 25 neroverdi, che nel recupero dei 15 minuti rimanenti, giocato il 16 marzo, erano 6-7 tutti a torso nudo. -Bella la pezza “Saxolum 1312-non tesserati…mai omologati!”, tenuta a mano a Reggio Calabria nel 2010/11 dalla decina di encomiabili, vista anche la distanza, ultras presenti, occupanti il settore “Distinti-lato Nord” del “Granillo”. -Nel secondo tempo di Piacenza-Sassuolo 09/10, giocata di lunedì, per di più nel tardo pomeriggio, gli ospiti, poco più di una decina, non trovano di meglio che giocare goliardicamente a “1-2-3 stella” e “ruba bandiera”.
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Gruppi scomparsi, nati negli anni ’80: 1986 Alkatraz Ultras Sassuolo, Vecchio Raider 1986-calciofili, Gioventù Neroverde, Green Stars, Supporter Neroverdi Forza Sassuolo.
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Gruppi scomparsi, nati negli anni ’90: Eagles Sassuolo (avevano 30 iscritti e molto materiale nel ’91-92)
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Gruppi scomparsi, nati negli anni 2000: Head Out Sassuolo, Old School, Nuove Leve, Calciobalilla, Goodfellas.
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Politica: destroidi
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Liberi pensieri: “Mapei-Squinzi: sempre con noi”, rispettivamente sponsor (azienda leader mondiale di prodotti per l’edilizia) e patron del Sassuolo Calcio (Ancona-Sassuolo 05/06); “Selva la belva”, giocatore sanmarinese in forza ai neroverdi dal 2006 al 2009 (Pisa-Sa 06/07); “La tua voce sempre con noi. Ciao Big Luciano”, il memoria del grande tenore Luciano Pavarotti, scomparso nel settembre 2007, originario di quelle parti (Pro Patria-Sa 07/08); “Fieri di noi!”, coreografia (Modena-Sassuolo 08/09); “Siamo in Tangenziale”, striscione polemico per gli assurdi orari di certe partite, “Stefano Furlan presente! (Sassuolo-Triestina 08/09); “Mr. Pea…auguri in “posticipo”!” (Bari-Sa 11/12, partita giocata la domenica alle 12,30); “Fino alla fine solo Sassuolo” (Sampdoria-Sassuolo 11/12), “Minuti di silenzio striscioni e collette: la vostra vicinanza merita rispetto!!!”, di stima e riconoscenza verso i doriani, per le iniziative a vantaggio dei terremotati dell’Emilia del 2012 (Sassuolo-Samp 11/12); “Non hai mai mollato, onore a te: ciao Adriano”, dedicato al tifoso modenese che cadde accidentalmente nel fossato del settore ospiti del “Dall’Ara” di Bologna, deceduto dopo dieci anni di sofferenze e agonia (Sassuolo-Spezia 12/13).
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Clubs principali: Club “Gli Antenati”, Maranello Neroverde, Club 1922 Sassuolo.