A cura di Claudio “Freccia”

Gruppo principale: Rangers Pisa   

Altri Gruppi/compagnie esistenti: Sconvolts, Svitati, Wanderers, Kapovolti, Club Autonomo Nerazzurro, Vecchia Guardia, Gruppo Sant’Anna, Capanne Group, Gradinata 1908, Giovannone Group, Pontasserchio Pisa, Solo Pisa, Pisani d.o.c., Gruppo Biccola, Pisani al Nord, Pisani in Versilia, Bella mi’ Pisa, Poimabriai, Nerone Group, Gnello Group, Vulva Group, Zona Nord.                          Politica: Nettamente di sinistra   

Settore: Curva Nord “Maurizio Alberti”, tranne “Capanne Group”, “Gradinata 1908” e “Pisani in Versilia”, in Gradinata.   

Gemellaggi/Amicizie: -Viareggio: Gemellaggio ultraventennale. Nel dicembre 2010 duecento tifosi di Pisa e Viareggio manifestarono insieme contro l’allora ministro degli Interni Maroni e la sua Tessera del tifoso. Striscioni a favore della Viareggio Ultras abbastanza recenti. Striscione esposto su di un ponte di Viareggio ai primi di ottobre 2019: “Diffidati Pisa liberi”. -Karlsruhe,: bella amicizia internazionale che va avanti ormai da diversi anni. Il 16 settembre 2019 è arrivato dalla Germania un furgoncino carico d’amore per il piccolo Christian, affetto da una rarissima malattia che provoca epilessia e gravi ritardi nello sviluppo dei primi mesi di vita. Cinque tifosi del Karlsruhe sono andati a Pisa per consegnare oltre 3mila €. alla famiglia del bimbo, che necessita di cure continue e trattamenti molto costosi. I rispettivi fans viaggiano tra le due città e sovente partecipano attivamente al tifo. -Ambrì Piotta: i tifosi di questa squadra di Hockey su ghiaccio della Serie A svizzera, avente sede in località Ambrì, frazione di Quinto, sono ormai da diversi anni gemellati coi pisani. Gli svizzeri nel 2016 esposero uno striscione contro la repressione che a quei tempi, poco dopo i fatti di Empoli, attanagliava i pisani. -Carrarese: amicizia sbiaditasi nel tempo, striscione carrarese nel 2000 “Saluti apuani agli amici pisani”. –Perugia: amicizia tra la Curva Nord pisana e gli “Ingrifati”. Dopo le assurde diffide comminate a tal gruppo nell’aprile 2017, i pisani esposero lo striscione “’Furto’ e ‘rapina’? un’invenzione della Digos perugina, 9/10/2016 giustizia per gli Ingrifati Perugia”. A Pisa, nel 16/17 la curva dei padroni di casa espone lo striscione “Entella 20/09, solidarietà a chi paga per sostenerci per un ideale”, più in basso “Skrondo vive”. Lo striscione fa riferimento alle numerose multe che la questura di Genova ha inflitto ai perugini qualche settimana prima per aver esposto uno striscione di solidarietà proprio ai ragazzi di Pisa, dopo i famosi incidenti di Empoli coi bresciani. A fine gara lungo scambio di cori tra le due curve, in ricordo dello Skrondo, di sostegno a Gianluca (ultrà del Pisa che lotta contro una brutta malattia) e per i diffidati. In Pisa-Perugia del 29 febbraio 2020 i perugini espongono “Esempio di lotta e mentalità…Pisa non si piega e nemmeno i suoi ultrà” e “Mau ovunque, in ricordo di Maurizio Alberti (vedi sezione “Curiosità”). –Sturm Graz: bella amicizia quella con gli austriaci, dai buoni rapporti si è passati ad un vero e proprio gemellaggio.                      

Buoni rapporti/rispetto: –Cremonese: rispetto. I pisani nel dicembre 2018 esposero lo striscione “Ciao Federico ultras Cremonese”, inoltre vedi sezione “Curiosità”. –Grosseto: buoni rapporti. –Reggiana, –Genoa: anche se i due gemellaggi si sono sciolti, mantenuti i buoni rapporti.                

Rivalità: –Livorno: storica rivalità campanilista, scontri e risse si perdono nella notte dei tempi. La rivalità è perlopiù calcistica, con cori, striscioni e scazzottate, anche in campo (rissa finale nell’aprile 1959, ben 19 “rossi” in tutto). I pisani sono però meno politicizzati e spesso hanno trattato da politicanti i livornesi, che anche per questo l’hanno infamati e caricati. Una volta un corteo a Pisa sfasciò mezza città. I labronici hanno rubato in passato ai pisani lo striscione “Rangers sez. Vecchiano”, esposto in Livorno-Pontedera 93/94; “E.P.” (Eagles Pisa), esposto in un Livorno-Pisa 2001-02, in cui i pisani, a loro volta, risposero con un “Ma quali stalinisti, solo bagnini e surfisti”, e “Pisa Club San Giorgio”, esposto in un Livorno-Pisa del ’78. I Pisani hanno a loro volta grattato gli stendardi “Hasta la victoria”, “Livorno” e lo striscione “Bronx”, esposti in Pisa-Livorno 97/98 di Coppa Italia; lo striscione “Ultras Livorno 1976”, esposto in un Pisa-Juve 90/91 e in un Pisa-Livorno 00/01; lo striscione “Supporters”, esposto in Pisa-Pescara 1986/87; gli striscioncini “100% Livornesi” e “Forza Livorno”, esposti rispettivamente in Pisa-Verona 93/94 e Pisa-Juventus 90/91, e altri striscioni minori. Lo striscione “Rangers Vecchiano” venne preso in un Pisa-Verona, quando alcuni ragazzi, appartenenti ai “North Kaos”, 15-20 minuti prima della fine della partita, a cancelli aperti, entrarono nella Nord pisana e, dopo un giro per cercare di intravedere “100% livornesi”, decisero di prendere “R.P. sez. Vecchiano”. Poi, dopo varie peripezie, ripreso lo striscione che avevano nascosto dentro un portone, decisero di tornare in taxi (erano andati in treno) dopo aver visto un po’ di bordello. “100% livornesi” venne astutamente rubato dai pisani, che, invece di andare incontro ai tanti livornesi che facevano casino per le strade di Pontedera, puntarono le auto di chi aveva lo striscione e glielo levarono con la forza, anche se solo uno di loro si picchiò davvero. Sospesa Pisa-Livorno del marzo 2001 per intemperanze sugli spalti. Tra le trovate più bizzarre: i bidoni della spazzatura dipinti di amaranto e il fantoccio di Miguel Vitulano, icona amaranto, match-winner in tre derby di fine anni 70, che esce da uno di questi, e le 11 bare destinate ai giocatori del Pisa. Oltre 40 i giocatori che hanno indossato entrambe le maglie. Onori a Gianluca Signorini da parte del “Picchi” di Livorno prima della partita del 14 ottobre 2001. Doppio ex, Gianluca quel giorno è sulla sedia a rotelle imprigionato dalla Sla, morirà il 6 novembre 2002. Al suo nome è intitolata la Gradinata dello stadio di Pisa. Striscioni pisani rivolti ai livornesi: “Caricate sì…ma i container” (Pisa-Livorno, 26 settembre 1999, rivolto ai livornesi portuali); famoso “Solo Livorno ci riesce: è merda ma puzza di pesce” dei pisani in un Livorno-Pisa di diversi anni fa; “Como estas?” (Livorno-Pisa, 14 ottobre 2001, qualche mese prima il Livorno era stato battuto nella finale Playoff per la Serie B proprio dal Como). Striscioni livornesi: “Siete pisani, vi si batte le mani ma…nella ghigna” (Pisa-Livorno, 25 marzo 2001, la ghigna è la faccia e all’epoca era da poco uscito il volume sulla storia del tifo pisano “Siam pisani, batteteci le mani”); “Noi come i Jalisse??…voi i Cugini di Campagna” (risposta a distanza di anni ad uno striscione pisano del ’97 che recitava “Siete come i Jalisse”. -Fiorentina: vecchia, forte antipatia, soprattutto da parte pisana. Qualche domenica dopo l’infortunio ad Antognoni, nell’81, i pisani provocano i fiorentini, arrivando a intonare cori sull’infortunio, cosa che accende la scintilla con immediata rivolta della Fiesole. Risultato: curva Ferrovia svuotata, non solo di persone ma anche di striscioni nerazzurri. Incidenti anche nella stagione 1982/83 con scontri a Campo di Marte e nel Viale dei Mille, tanto che solo l’intervento della polizia permette agli ospiti l’ingresso allo stadio. Rubato striscione “Desperados Pisa”, esposto in Fiorentina-Pisa 83/84. Per alcuni pisani il vero derby non è col Livorno ma con la Fiorentina. -Lucchese, politicamente opposti, i lucchesi hanno infamato Maurizio Alberti e questo basta; tumulti in passato. -Spezia: fortissima rivalità, vecchio odio acerrimo. Incredibile rissa nel 76/77, quando 150 spezzini scavalcarono le balaustre e si picchiarono coi tifosi pisani: grande azzuffata. Spezia-Pisa 99/00 (C2/a): pomeriggio difficile contrassegnato dal lancio di oggetti da parte degli ultras liguri, dirottati dalle autorità locali nella curva più piccola, per lasciare la curva più capiente ai pisani. Risultato: partita sospesa 10 minuti per il ferimento di un guardalinee e un giocatore del Pisa e 0-2 a tavolino con squalifica del campo. Inizialmente venne chiesto addirittura dagli Ultras ai giocatori di non scendere in campo, ma vista l’impossibilità di questa scelta, in base alle conseguenze negative che avrebbe avuto la società, gli spezzini optarono per la sospensione, scelta che costò 30 diffide con obbligo di firma. Da sottolineare che la mattina prima della partita i liguri si trovarono in 800 per occupare la curva: polizia schierata, vi furono degli scontri. In Pisa-Spezia 2000/01, scontri furibondi all’”Arena Garibaldi”, con pisani e forze dell’ordine, e a San Rossore, coi livornesi di ritorno da Carrara. Tafferugli tra pisani, che cercano il contatto con gli spezzini e f.d.o., nel prepartita, ma il peggio è verso fine gara, quando i circa 1.500 spezzini, irritati dall’arbitraggio (3 espulsi fino a quel momento, 5 totali a fine gara nello Spezia), cominciano a divellere seggiolini e lanciarli verso il campo e le forze dell’ordine, che rispondono lanciando lacrimogeni in curva. Poi escono dallo stadio indisturbati e si scatena la guerriglia. Chi tenta il contatto coi pisani, chi con le f.d.o. e chi si abbandona ad atti teppistici: auto distrutte, motorini gettati a terra e persino raid all’interno di case private. Un poliziotto viene raggiunto al volto da una mattonata, perdendo tutti i denti superiori: il ferito più grave. Un 26enne spezzino viene arrestato per danneggiamenti e resistenza a pubblico ufficiale. Una volta sul treno che li riaccompagna a casa, fatti pochi chilometri, a San Rossore, qualcuno tira il freno d’emergenza. Dopo pochi minuti, in direzione opposta, arriva il treno dei livornesi, provenienti da Carrara; anche loro tirano il freno d’emergenza, e scoppia il finimondo, una vera e propria battaglia senza esclusione di colpi. Il bilancio, fatto il giorno dopo la battaglia di Pisa, è disastroso, a cominciare da quello economico: le Ferrovie, tra danni e ritardi, avrebbero perso qualcosa come tre miliardi di lire (!). Un 19enne tifoso pisano venne aggredito a bastonate da un gruppetto di spezzini, ai primi anni 2000, arrivati a Genova da La Spezia, per assistere alla partita Sampdoria-Pisa. Il giovane se la cavò con una contusione alla testa. I suoi amici scapparono, lui rimase indietro e venne colpito. In Spezia-Pisa 2003/04 esposto lo striscione “Pisa merda, Leffe da giugno 2003 la birra più indigesta”, in riferimento ai Playoff persi dal Pisa con l’Albinoleffe nel 2003, facile gioco di parole con la birra “Leffe”. Incidenti piuttosto pesanti anche in un Pisa-Spezia del 2004, con tre spezzini e due pisani denunciati per incidenti avvenuti dopo la gara. I 5, identificati grazie alle videoriprese, sono ritenuti responsabili di aver lanciato pietre, bottiglie e cartelli stradali contro le forze dell’ordine, senza mai venire a contatto coi poliziotti, ad eccezione di uno spezzino, denunciato anche per violenza, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Rivalità storica, quasi un derby, nata principalmente sugli spalti. Attriti principalmente per ideologie politiche diametralmente opposte, durante gli anni di piombo. –Sampdoria: vecchia, sentita rivalità. Lo striscione pisano “Gli angeli della Nord” si narra che venne preso, negli anni 80, insieme ad altri striscioni, in un magazzino a Pisa, dove li tenevano, il giorno prima di un Pisa-Samp. Gli striscioni furono restituiti al mittente dalla Federazione Clubs Blucerchiati. Lo striscione “Rangers Pisa” venne rubato ai pisani e esposto in un Samp-Pisa 80/81. –Pescara: rubato lo striscione “Fedayn Pisa”, esposto in un vecchio Pescara-Pisa, presenti solo 5 pisani. Eppure negli anni 80 c’era stato un piccolo approccio amichevole, deterioratosi nel tempo. –Juventus: i “Fighters Juve” perdono lo striscione a Pisa nel 1982/83. I pisani, all’epoca ottimi amici dei granata, lo regalano ad essi, che lo espongono in due derby consecutivi, ovvero in Torino-Juve 1982/83 (quello dell’incredibile rimonta granata da 0-2 a 3-2 nel giro di pochi minuti) e Torino-Juve 83/84. Gravi incidenti coi pisani in curva Nord, anno 1987/88. –Brescia: violenti scontri a Empoli nel settembre 2016 tra bresciani, a bordo di 3 pullman, e pisani, che pagarono le conseguenze peggiori alla giustizia (vedi sezioni “Storia del tifo pisano” e “Curiosità”). –Verona: contrapposizione ideologica politica. Rubato lo striscione “Grazie Romeo: ragazzi ora tocca a Voi”, esposto in un Verona-Pisa 85/86. -Napoli: gravi scontri a Pisa nel ’06. -Varese, sentita da ambo le parti, per lo più politica, ma in passato si sono verificati anche scontri. I varesotti nel gennaio 2017 esposero la scritta “Nemico pisano non mollare…presto ti voglio rincontrare…”. Coppa Italia, 30 luglio 2017: esposto verso i varesotti un eloquente striscione, rei di comportamenti poco ortodossi tenuti in un precedente di anni fa, accusati d’avere usato coltelli durante uno scontro coi locali. –Padova: rivalità storica fin da metà anni 80. Nell’86/87, tornando da Reggio Emilia, venne casualmente incrociato a Bologna un treno speciale di pisani di ritorno da Modena: dalle parole si passò ai fatti quando i biancoscudati, nonostante il numero risicato, raggiunsero il binario dei pisani brandendo aste arancioni. I toscani furono colti di sorpresa e non accennarono alcuna reazione, in compenso i celerini entrarono in azione caricando i padovani. Alla fine l’intero gruppo padovano venne trasferito agli Uffici della Polfer e identificato. Dopo le procedure di rito, i ragazzi fecero ritorno a Padova, ma una volta scesi dal treno ebbero un’altra sorpresa: la notizia degli incidenti era finita all’Ansa e ad attenderli c’erano giornalisti e fotografi, tutti curiosi di conoscere questi “giovani leoni”, che in 70 avevano sfidato un treno di pisani e il reparto celere. Il giorno dopo tutti i giornali parlavano dell’accaduto, con tanto di interviste ai “reduci”. Rubato inoltre uno stendardo dei “Rangers Pisa”, diversi anni fa. Nel ’91-92 un manipolo di ragazzi al seguito in Toscana provocò alcune scaramucce coi locali e un paio di giovanissimi vennero fermati e rilasciati. In Pisa-Padova 06/07 i pisani espongono gli striscioni “Padovano bastardo” e “Dal 1945 nelle fogne”, ma anche “Lo striscione per Mau non si può dimenticare: padovano eterno rivale, nemico leale”. -Ascoli: gli ascolani ebbero coraggio alcuni anni fa di passare tra la folla pisana, ma nove di loro furono diffidati per un parapiglia. Incidenti nel 2015 con conseguenti diffide a 13 pisani e 4 ascolani; feriti 4 poliziotti e 3 steward. Venezia: vecchia rivalità mai sopita, riaccesasi in occasione del finale del campionato di Lega Pro 2006/07, con le due compagini a sfidarsi ai Playoff. In Venezia-Pisa del 28 settembre 2019 i cori di sfottò non mancano, ma nonostante questo i “Curva Sud” espongono lo striscione “Forza Christian guerriero pisano”, ragazzino di Pontedera affetto da una rara malattia, per il quale i veneziani avevano indetto tempo prima una raccolta fondi. –Parma: risale agli anni 80, culminata in scontri vari e col furto dello striscione “Boys” ai pisani, e tramandata di generazione in generazione. –Foggia: scontri nella finale Playoff per la B 2015/16, un pullman di pisani sarebbe stato assaltato con un fitto lancio di pietre, mandando in frantumi i cristalli. –Lazio: odio fiero. Incidenti nella Sud occupata dai laziali nel maggio ’84 a Pisa. Atti di teppismo dopo la gara: alcuni laziali danno fuoco a un motorino, un pullman di laziali bloccato sulla strada per Lucca da un fitto lancio di pietre. –Avellino: vecchia rivalità. Ma tempo fa esposta la scritta dagli avellinesi “Non mollare Gianluca nemico pisano!”.  –Frosinone: recente rivalità, anche politica, nata negli anni dei Playoff di Lega Pro. –Latina: perlopiù politica. –Ternana: vecchie ruggini, odio. Incidenti pesanti nel 2010, con raid pisano a Terni. Loro sono in buoni rapporti coi livornesi e questo basta. -Modena: antica fiera rivalità. -Como: vecchia rivalità mai sopita e piuttosto sentita. -Arezzo, –Piacenza: fiere sentite rivalità. Empoli: rivalità sentitissima negli anni 80, si è via via molto raffreddata. In Pisa-Empoli del 24 settembre ’19, i pisani facevano cori contro i livornesi, gli empolesi contro i fiorentini. In altre occasioni striscioni empolesi per Gegè, ultras pisano scomparso alcuni anni fa, e per sottolineare la negligenza delle forze dell’ordine quanto agli scontri di Empoli tra bresciani e pisani nel settembre ’16.      

Ex-Gemellaggi: –Genoa: era un gemellaggio vero, sentito, direttamente coi “Rangers Pisa”, il cui striscione appare in Genoa-Fiorentina 89/90, rinnovato nel 90/91 in un Pisa-Genoa in cui fin dall’inizio le due tifoserie si scambiarono segni dì amicizia come cori di stima ripetuti, sciarpe, cappellini e altro materiale, inoltre i padroni di casa accompagnarono alla stazione i genoani. Esponenti della “Fossa dei Grifoni” presenti in Samp-Pisa 90/91, striscione “Boys Pisa” presente in Genoa-Liverpool, semifinale Coppa Uefa 1991/92. Gemellaggio sciolto nella stagione 2002/03, con molti rimpianti degli esponenti delle due curve, per alcune incomprensioni tra “Svitati Pisa” e “Ottavio Barbieri” e per un forte orgoglio e testardaggine delle due curve, oltrechè per il comportamento dei pisani in Livorno-Genoa non esattamente da “ospiti”, coi ragazzini che lanciavano dai bus bottiglie di Ceres ai passanti, prendendosi poi legittime sberle dai genoani. Si parla anche di amicizie personali tra esponenti di “Ottavio Barbieri” e “Bal” livornesi, non gradite dai pisani loro acerrimi rivali. Rimaste nel tempo amicizie personali. –Torino: negli anni 80 c’era davvero un bel rapporto, che si deteriorò per la forte rivalità tra pisani e fiorentini, grandi gemellati dei granata. –Bologna:  una delle primissime amicizie allacciate, logorata col tempo per incomprensione da parte bolognese, che presero ai pisani lo striscione “Angeli della Nord”. -Cosenza, non s’incontravano da molti anni, rapporto deteriorato anche per questo, ma in Pisa-Cosenza del 22 dicembre ’19 esposto dai silani lo striscioncino “Mau vive”. -Salernitana, più o meno lo stesso discorso che per i cosentini. -Reggiana, gemellaggio vero e proprio, sentito, scioltosi soprattutto per incomprensioni dopo il decreto Pisanu, restano molte amicizie personali, durava dall’82. -Vicenza, era un forte gemellaggio, nato sul finire degli anni ’70, miseramente naufragato nel tempo in un Vicenza-Samp molti pisani erano in curva berica, con l’odio che hanno verso i doriani, cercarono il contatto con loro e i vicentini, con la cosa che si complicava, lasciarono i pisani in balìa di Daspo e f.d.o. –Udinese: all’inizio degli anni ‘80 c’è stata reciproca stima, visti anche i comuni rapporti d’amicizia con vicentini e di rivalità con veronesi e triestini. Venne applaudito uno striscione dei pisani che ricordavano dei loro amici. L’amicizia è poi svanita nel tempo, anche perché le due compagini per anni non si sono incontrate tra loro. –Ancona: antico gemellaggio, ora rapporti neutri.

Storia del tifo pisano: La storia del tifo organizzato a Pisa inizia negli anni 60, quando per la prima volta all’’Arena Garibaldi’ compare lo striscione “I Pionieri della Sud”. Gli “Ultras” fanno la sua comparsa nel 1975. L’attaccamento dei pisani è famoso per non essersi mai scalfito nonostante le continue delusioni societarie. Intorno alla metà degli anni 70 nascono anche “Angeli della Nord” e “Fossa Nerazzurra”, che però avranno vita piuttosto breve. Successivamente nel ’78 nascono i “Fighters”, da una cui costola, nell’autunno 1979, prendono vita i “Rangers”, che assumono ben presto la guida della Curva, scegliendo di piazzarsi in Nord. Nello stesso anno prende in mano la Società il carismatico presidente Romeo Anconetani, vecchia maniera, mai troppo rimpianto, ricordato nel 1999 con una bellissima gigantografia in mezzo ad una curva piena di croci armene, simbolo cittadino. Ha inizio la “bella favola” del Pisa: dall’82 al ’91 ben sei campionati di Serie A, alternati a tre promozioni dalla B. Nell’84 da una scissione dei “Rangers” nascono gli “Sconvolts”, gruppo che contribuirà a scrivere la storia del movimento ultras a Pisa. Negli anni 80 la tifoseria nerazzurra raggiunge notevoli picchi di entusiasmo e partecipazione numerica, nei quali acquisisce sempre più spessore e mentalità. Questi due gruppi continueranno a tenere le redini del tifo pisano: caloroso, viscerale, passionale, con uno stile classico che si richiama all’estetica e ai valori degli anni 70, bandieroni e spettacolari coreografie. Il tifo pisano ha sempre avuto un’impronta di sinistra, dato anche che il simbolo adottato sullo striscione “Rangers” è il Che Guevara. I primi scontri di una certa importanza sono quelli contro livornesi e fiorentini, ancora oggi tra le più odiate tifoserie. Tra i nemici storici è giusto ricordare le tifoserie doriane, lucchesi, ascolane e veronesi e, più in generale, soprattutto quelle di destra. Nell’’84/85 il gruppo “Warriors”, nato da poco, realizza il primo megabandierone della Nord con la scritta “Come guida la Nord come meta la gloria”. Nell’85 nascono i “Wanderers”. Diverse trasferte oceaniche fra l’84 e l’87, dai 12mila di Milano ai 6mila di Cremona, ecc. (ma come non ricordare anche i 1200 di Pagani nel ’79, prima promozione in B?). Nel marzo 1990 nascono gli “Svitati”, sempre molto attivi accanto ai gruppi leader, tutti ragazzi giovanissimi e, seppur con lo stesso grande amore per il Pisa, vedono la Curva Nord come qualcosa di diverso rispetto al semplice fare il tifo. A quel tempo l’influenza di Anconetani sulla Nord è enorme, dalle sovvenzioni per le trasferte, agli aiuti in caso di difficoltà “giudiziarie”. Esso non era solo il presidente di una squadra di calcio, era un grande uomo, con un grande cuore, attento ai problemi che sorgevano attorno al Pisa a 360°, dalla squadra ai suoi tifosi. Proprio in quell’anno si forma quello che doveva essere il primo grande coordinamento all’interno della Curva Nord, il Comitato Orgoglio Pisano (C.O.P.), in contrapposizione al Centro Coordinamento Pisa Clubs, e soprattutto, in contrapposizione all’egemonia di Romeo sui gruppi di tifosi. Gli “Svitati” non fecero neanche a tempo a scegliere il “C.O.P.” che questi era già tramontato. Il 1990 è l’ultimo anno di Serie A e la curva è sempre piena di gente; molti gruppetti, nati in quel periodo, contribuiscono a colorare la Nord: “Kapovolti”, “Dr. Martens Group”, “Fedayn” e “Armata”. Queste realtà, all’apparenza poco significative, riempivano la curva di persone importanti per la realtà pisana. La prima regola era il rispetto, i gruppi storici (o più attivi) dovevano avere il proprio spazio per attaccare gli striscioni: la balaustra andava guadagnata, non si osava nemmeno avvicinarsi se non sicuri di esserne all’altezza. Gli ultimi anni di B, prima della batosta della cancellazione del Pisa Sporting Club nel ’94, con conseguente ripartenza dall’Eccellenza, sono anni difficili. Il durissimo colpo riduce numericamente i “Rangers” e porta allo scioglimento dei “Fighters” e degli altri gruppi satelliti. Ma dagli anni difficili emerge lo zoccolo duro che ben presto, aiutato dai risultati della squadra, rifonda la Curva Nord, che ha fame di calcio e in Eccellenza il seguito è esagerato per la categoria. Memorabile l’invasione di campo e la rincorsa all’arbitro a Perignano. Nel 1995 nascono gli “Eagles”. L’immediato ritorno in C2, e con esso il ritorno in Curva Nord dopo l’esilio forzato in Gradinata causa lavori di ristrutturazione, consente ai pisani di affrontare nuovamente i rivali del Livorno, della Lucchese e dello Spezia. Nel derby con il Livorno la Nord realizza una delle più belle coreografie mai fatte. Il 6 aprile ’97 avvengono, nel prepartita di Pisa-Livorno, duri scontri, nei quali si registrano 10 feriti, coi pisani che riescono comunque a prendersi alcuni striscioni dei rivali, che vengono esposti come una coreografia nell’intervallo tra primo e secondo tempo. Nel 1998 la curva sembra veramente finita: dopo gli incidenti con il Pontedera metà Curva era stata colpita da diffide e arresti. E invece no: l’anno seguente gli “Sconvolts” trovano un cambiamento generazionale molto valido, i “Rangers” tengono duro e gli “Svitati” sono sempre lì con la stessa voglia di prima. Ma nel gennaio del 1999 per uno Spezia-Pisa, campionato di Serie C1, un grave lutto segna la curva pisana, più del fallimento sportivo. Il Pisa va a gonfie vele e così moltissimi pisani affrontano la trasferta di La Spezia. Per controllare al meglio i pisani, considerati i non troppo amichevoli rapporti tra le due tifoserie, la Questura aveva optato per lo scambio dei settori: agli aquilotti era stata assegnata la gradinata, mentre ai pisani la curva spezzina, scelta forse non troppo felice. Agli spezzini non viene effettuato un controllo eccessivamente solerte, cosicché, già dopo cinque minuti dal fischio d’inizio, l’incontro viene sospeso poiché il guardalinee sotto la gradinata è colpito con un rotolo di carta igienica. Trascorso qualche minuto dalla sospensione, Maurizio Alberti, ragazzo esponente dei “Rangers”, si sente male al punto da svenire, ma i soccorsi non sono purtroppo fulminei e così arriva all’ospedale di La Spezia in coma. Dopo qualche speranza iniziale poi svanita, in seguito al trasferimento all’ospedale pisano Maurizio muore dopo 16 lunghi giorni d’agonia, stretto dal calore dei compagni di curva che gli sono stati sempre vicini nel suo calvario. Dalla sua scomparsa, in ogni stadio, viene appeso lo striscione “Mau ovunque”, la Curva Nord porta il suo nome, tutti gli anni viene organizzato un Memorial di calcio in suo onore, dalla sua morte è stata iniziata una dura battaglia per fare emergere la verità sulla sua morte e sulle inefficienze dei soccorsi allo stadio. Nella stagione 1999/00 nascono i “Kapovolti” che riprendono solo il nome del vecchio gruppo, apolitico, dalla volontà di un gruppo di amici giovanissimi, in media 13-14 anni. Nel 2000 il Pisa perde la semifinale Playoff col Brescello, con il ritorno che si gioca a Pisa davanti a 20mila spettatori, e vince la Coppa Italia di Serie C. Dopodiché iniziano gli anni delle contestazioni, passati a lottare con ognuna delle tre presidenze che si alternano alla guida della Società nei sette anni di Serie C1, dal 2000 al 2007, che hanno regalato ai pisani pochissime, sporadiche gioie, passando da alcuni campionati di vertice a salvezze miracolose. Nel frattempo era nato il “Club Autonomo Nerazzurro” nel 2001/02. La Curva Nord ha seguito un percorso più o meno parallelo e altalenante alla squadra, con trasferte di oltre 10.000 persone nel momento più esaltante (la finale Playoff persa a Bergamo con l’Albinoleffe nel 2003, ma anche con trasferte fatte con un pullman unico per tutta la curva). Il Pisa, dopo una breve parentesi in Serie B nel 2007/08 e nel 2008/09, addirittura fallisce per la seconda volta in quindici anni. I “Rangers”, ancora una volta fedeli alla linea, decidono di restare a fianco della Beneamata, facendosi sempre rispettare in tutti gli stadi d’Italia, anche per quanto riguarda il discorso “Tessera del tifoso”. Da citare a questo proposito la trasferta di Terni del 12 settembre 2010, vietata dall’Osservatorio ai pisani non tesserati. Questi ultimi organizzano però una spedizione a Terni a bordo di furgoncini monovolume, in tarda mattinata, dove assaltano il bar tradizionale ritrovo della tifoseria ternana armati di bastoni, mazze da baseball, tirapugni e petardi. Dopo la violenta colluttazione e l’arrivo delle forze dell’ordine, i “Rangers” riescono a ripartire alla volta di Pisa, per tornare giusto in tempo alle 14, per assistere alla diretta Tv della gara; per questo episodio vengono emesse 17 diffide. I “Rangers” si sono però anche prodigati in diverse iniziative umanitarie, come in quelle in Chapas e nel Burkina Faso e anche per le popolazioni terremotate. Nel 2009 il Pisa riparte dalla Serie D, vince il girone nel 2010, poi deve ancora ingoiare bocconi amari dal 2011 al 2016, con piazzamenti piuttosto anonimi che però non scoraggiano la piazza, fermamente contro la Tessera e l’Articolo 9. Nel 2016 arriva l’agognata promozione in B, e qui non mancano episodi di “cronaca nera”, come quello accaduto nelle prime giornate, con la squadra impegnata sul neutro di Empoli contro il Brescia: uno scellerato servizio d’ordine fa passare i bresciani nello stesso punto dei pisani, cosa che, ovviamente, non poteva che surriscaldare gli animi dei presenti. In questi ultimi anni la Curva Nord, maturata, non ha mai fatto mancare il suo incondizionato rapporto. La squadra retrocede subito nel 2017. Nel 2018 perde gli ottavi di finale dei Playoff, mentre vince la finale Playoff, andata e ritorno, con la Triestina nel 2019. Strana la stagione 2019/20 con all’inizio l’obiettivo della salvezza, essendo neopromossa, poi man mano che passa il tempo ci si accorge che la squadra può centrare i Playoff, e per diverse settimane occupa proprio la zona Playoff, salvo poi all’ultima giornata essere beffata per l’1-1 di Frosinone, col Pisa che era in vantaggio fino al 79°, raggiunto su rigore e col pisano Masucci che bacia il palo al 92° e palla a lato, risultato che determina la seguente classifica avulsa a 54 punti: 7° Empoli, 8° Frosinone che sfiorerà la Serie A nella doppia finale con lo Spezia, 9° Pisa. Senz’altro una buona dose di sfortuna per i pisani, che nel 2020/21 ci vogliono riprovare. Da non dimenticare comunque che solo nel 2010 calcavano i campi infami della Serie D.

Curiosità: -Lutto per il Pisa e i suoi tifosi. E’ infatti scomparso il 14 ottobre 2020, a soli 47 anni, Fabrizio Ferrigno, al Pisa una sola stagione, 2006/07, ma lasciando il segno con 28 presenze e 8 gol. La Curva lo ha ricordato con lo striscione ad esterno stadio “Ciao Ferrigno vero capitano”. -Dolore inoltre nel mondo della curva per la scomparsa, a soli 26 anni, nella notte tra il 18 e 19 settembre 2020, di Matteo, facente parte del gruppo “Kapovolti”, di cui lui era tra i più conosciuti, in un terribile incidente stradale. Una passione forte per la maglia del Pisa, un’onda di dolore che ha travolto la grande comunità dei tifosi pisani e delle tifoserie gemellate e amiche. Allo stadio apposto lo striscione “Ciao Matteo sarai sempre con noi”, con le “A” capovolte. -Alla fine di luglio 2020 appare in Tribuna lo striscione della Curva Nord “Numero 1 in tutto grazie Gori”, per omaggiare il portierone Stefano Gori, che quest’anno, 2020/21, vestirà la maglia della Juventus. -Alla vigilia della partita da dentro o fuori di Frosinone, dell’ultima giornata di campionato 19/20, in Tribuna esposto lo striscione “90 minuti di lotta…Pisa è con voi”. -Il 27 luglio 2020, prima di Pisa-Ascoli, penultima giornata di campionato, corteo dei tifosi con scooter e macchine con bandieroni, che scorta la squadra all’”Arena Garibaldi” per ringraziare il mister e i giocatori e per incitarli in vista di un’importantissima partita, che il Pisa vincerà 1-0, facendo sognare i Playoff. -Un’altra notizia triste ha sconvolto l’ambiente della tifoseria nerazzurra il 16 giugno 2020. Dopo una lunga malattia ha lasciato questo mondo Antonio Vanni, per tutti “Garibaldi”, a 64 anni, uno dei principali fondatori del movimento ultras a Pisa alla fine degli anni 70, oltreché fondatore in tempi recenti del gruppo “Pisani doc”. Lo striscione “Ciao Garibaldi” è stato attaccato alla rete dello stadio in quei giorni. -Gli Ultras hanno reso omaggio alla figura di Gigi Simoni, al Pisa nell’84/85 e nell’86/87, scomparso nella città della Torre pendente il 22 maggio 2020, all’età di 81 anni. -Nei pressi dell’ospedale di Cisanello, a aprile 2020, in piena emergenza Coronavirus, esposto dai ragazzi della Nord il lungo e bello striscione “Il nostro tifo è per chi soffre, chi lavora e chi lotta in tutte le città. A voi il sostegno degli Ultras”, per rendere omaggio al personale medico sanitario dell’ospedale. I membri della Curva Nord hanno deciso di impiegare il ricavato dell’ultima colletta effettuata allo stadio per l’acquisto di 410 mascherine, segnatamente per i bambini più fragili e indifesi. L’importo della donazione è di circa 1500 €.; inizialmente questa somma era stata raccolta per la coreografia del derby Pisa-Livorno, poi saltata, tutto questo lontano dalla luce dei riflettori. -Nel sentitissimo derby casalingo del 7 marzo 2020, prima partita giocata a porte chiuse dal Pisa per l’emergenza Covid-19, Pisa vittorioso con un gol di Lisi. La Nord sarebbe stata entusiasta di vivere il derby a suo modo, ma non può che rispettare un provvedimento preso per tutelare la salute pubblica, proprio loro che da anni portano avanti battaglie e progetti in campo sanitario. La Curva ha trovato vergognoso che si sia parlato di calcio fin dai primi giorni della pandemia, che tra rischi e problemi ben più gravi, lutti compresi, si siano trovati lo spazio e la voglia per mettere di mezzo le esigenze della Società, dei calciatori, le immancabili telenovele economiche tra Lega e televisioni, tutto questo mentre la gente faceva fatica a mettere insieme il pranzo con la cena. Si augurano che non si utilizzino strumentalmente le paure delle persone, con la scusa del Covid, per assestare il colpo di grazia al movimento ultras, con manovre repressive e ulteriormente lesive delle libertà personali. La Curva chiedeva mesi fa, inoltre, con forza che, durante le partite a porte chiuse, venisse sospesa la firma ai diffidati: assembrarsi in Questura per dimostrare che non si è allo stadio, mentre allo stadio non può andare nessuno è sicuramente una brutto. -Nel match Pisa-Chievo del 9 febbraio 2020, ricordato Maurizio Alberti a 21 anni dalla sua scomparsa, con una coreografia con bandierine rosse, nere e azzurre, al centro un telone raffigurante un tamburo gigante e la scritta “Mau ovunque” e  in basso lo striscione “E dall’alto il tuo tamburo ancor più forte suonerà…”. Già l’anno scorso, esattamente il 10 febbraio 2019 per Pisa-Pistoiese di C, era stata allestita una bellissima coreografia con al centro un telone disegnato, tutt’intorno bandierine rosse, più in basso al centro lo striscione “Ultras Pisa Curva Nord Maurizio Alberti”, e alla rete “20 anni di progetti in Italia e nel mondo che rendono indelebile il tuo ricordo”. -Prima del lockdown e il conseguente provvedimento delle gare a porte chiuse, stava crescendo l’entusiasmo intorno alla squadra: a Verona col Chievo il 9 febbraio ’20 i supporters al seguito erano circa 1000, a Cremona il 31 gennaio 2020 erano 850, con tantissime bandierine nerazzurre a fare da cornice, oltre a esporre lo striscione “11-11-19 Pisa ricorda ‘Carla dello Zini’ simbolo di un calcio di ‘altri tempi’”, riguardante la storica custode dello stadio di Cremona, il tutto seguito dall’applauso del pubblico sugli spalti. -Per il posticipo del 2 dicembre 2019, 14^ giornata di B 19/20, Pisa-Pordenone esposto lo striscione “”Archiviazione ‘caso Fanesi’…ennesima ingiustizia…”“, riguardante di Luca Fanesi, tifoso della Samb ridotto in coma dai colpi inferti dalla celere a margine dei tafferugli di Vicenza-Sambenedettese del 5 novembre 2017, al quale sono stati beffardamente dati 6 anni di Daspo, vittima dell’ennesima insabbiatura con il Gip di Vicenza che ha accolto la richiesta di archiviazione formulata dai pubblici ministeri titolari dell’inchiesta del suo ferimento. Inoltre uno ricorda Gabriele Sandri, un altro esprime solidarietà al popolo albanese colpito da un forte sisma che ha provocato diversi morti e danni ingenti, un altro ancora è “100 volte Luca Verna”, per la centesima presenza con la casacca nerazzurra del giocatore, ceduto a titolo definitivo al Catanzaro il 17 settembre 2020. a Pisa in più riprese (dal 2015 al 2017 e nel 2019/20). Vero idolo delle folle è stato Davide Moscardelli: dal 2018 al 2020 al Pisa ha smesso di giocare quest’anno a 40 anni, sua caratteristica la lunga barba incolta. -Nel derby di andata Livorno-Pisa 2019/20 del 26 ottobre 2019, gran pubblico sugli spalti, si impone il Livorno per 1-0. Quasi 1.500 i biglietti concessi ai pisani, in maggioranza giunti in treno, spolverati nel giro di pochissime ore, ma molti si presentano sprovvisti di regolare tagliando, infatti alla fine saranno oltre 2mila i pisani presenti al “Picchi”, che effettuano un gran tifo con diversi bandieroni sventolati di continuo. Nella ripresa mostrano la loro grande capacità organizzativa allestendo una bella e non semplice coreografia in due tempi, con le strisce nerazzurre che scendono dall’alto a formare la scritta “Ultras Pisa”, per poi cambiare colore, ed infine trasformare la scritta in “Livorno merda”, tutto contornato da bandierine, con alla base lo striscione “Sempre Ovunque Comunque”, I pisani espongono tra le altre la pungente scritta “Il derby con Firenze tornerà, per ora ci si deve accontentà”. -Come già accaduto in precedenti occasioni, il sindaco di Pisa Michele Conti ha firmato la deroga per l’aumento della capienza relativa all’’Arena Garibaldi’ per Pisa-Crotone del 20 ottobre 2019. In Pisa-Monza del 21 gennaio ’18 venne esposto l’eloquente striscione “Basta con chiacchiere e cazzate…oggi più posti in curva, domani lo stadio nuovo…”. -Il 5 ottobre 2019 oltre 1000 pisani hanno affrontato la trasferta di Perugia, malgrado il giorno feriale e l’orario notturno della gara, trasmessa in diretta su Rai e Dazn. All’entrata in campo fumogeni accesi e striscione “Al vostro fianco…”, oltre a “L’animo Ultras non muore mai, siempre Skrondo”, dedicato a Andrea Vinti, noto esponente degli “Ingrifati Perugia” scomparso in Brasile nel 2008 a soli 35 anni. -In occasione di Pisa-Empoli del 24 settembre 2019, esposti i messaggi in curva: “Il procedimento è  archiviato ma l’ultras rimane diffidato”, “Questo sopruso non può essere ignorato” (in Gradinata), infatti trascorsi tre anni dai fatti di Empoli sono arrivate 60 archiviazioni del procedimento in corso da parte del Gip di Firenze, su richiesta del pm. Non vi fu alcuna premeditazione per gli scontri, né assalti dai cespugli, come si può leggere dal dispositivo e l’incontro fu “non voluto e fortuito”, ma i Daspo purtroppo rimangono in piedi ingiustamente. Esposti inoltre “Ciao Walter Nicoletti”, ex mister di Pisa, nel 1993/94, e di Empoli, scomparso il giorno prima a Rimini a soli 67 anni, “Aldrovandi Pisa ti ricorda”, per il ferrarese Federico Aldrovandi percosso a morte ad un normale posto di blocco nel 2005. -Nel match interno con la Cremonese, del 15 settembre 2019, 3^ giornata di B 2019/20, esposto lo striscione “Le squadre spariscono, gli Ultras non finiscono, vicini alla Viareggio ultras”. -Per Pisa-Benevento del 23 agosto 2019, 1^ giornata campionato di B 19/20, 8mila spettatori affollano l’’Arena-Garibaldi-Anconetani’; vengono accesi diversi lamperogeni ad illuminare lo striscione “Rispetto all’anno scorso nulla dovrà cambiare, forza ragazzi tutti insieme bisogna lottare”. Nell’occasione la presentazione della squadra: in curva si legge il messaggio “Pisa vuole 11 leoni”. -Il 21-22-23 giugno 2019 si è svolta la 20^ edizione del memorial “Mau ovunque”. -Il 5 giugno 2019 si gioca l’andata della finale Playoff Pisa-Triestina (2-2) e la Nord sbalordisce allestendo una coreografia in movimento, che cambia per ben tre volte, degna di ben altri palcoscenici, eccezionale, un po’ come quella famosa di Pisa-Foggia, andata finale Playoff del 5 giugno 2016, che coinvolse più della metà dello stadio. Il 9 giugno, al ritorno, il Pisa, seguito da 6mila supporters, vince 3-1 ai supplementari e vola in Serie B. Il settore ospiti impazzisce letteralmente. -Giorni frenetici quelli che hanno preceduto la semifinale di andata Playoff per la B Arezzo-Pisa del 29 maggio 2019, giorno in cui la città è letteralmente blindata, stadio sold out con la presenza di quasi 2mila ospiti, che decidono di allestire la coreografia al 10’ del primo tempo quando la Nord dello stadio si colora prima di bianco e rosso e poi di neroazzurro, con un gioco di bandiere perfettamente riuscito. Il Pisa vince 3-2 in trasferta e si mette in buone condizioni in vista del ritorno, che vincerà 1-0 il 2 giugno ‘19, volando alla finale con la Triestina. La Nord esordisce con una coreografia “in movimento”, ormai suo marchio di fabbrica: strisce dall’alto in basso gialle (la maggioranza), nere e azzurre, con ai piedi lo striscione “….Noi siamo quelli della Nord….e non ti lasceremo mai….”. -Il 6 gennaio 2019 inaugurato dopo tanto lavoro il “Parco di Mau”, parco di tutti. Una bellissima giornata di festa, amicizia e condivisione per festeggiare questa meraviglia. -La tifoseria pisana ha accolto con stupore e sbigottimento la decisione di far disputare ugualmente la prevista gara Pisa-Arezzo, nonostante l’allerta incendi in tutto il Monte Pisano per via del vento, nonostante si respiri l’odore del fumo a pochi chilometri di distanza, con le operazioni di spegnimento, contenimento e soccorso ancora nel pieno. La curva entra per esporre lo striscione “La nostra terra brucia e voi volete giocare, per noi oggi non c’è partita” e poco dopo si svuota. In Pisa Alessandria del 7 ottobre 2018 esposti gli striscioni “Viret semperque virebit, sosteniamo la rinascita del Monte Pisano” (“è verde e sempre sarà verdeggiante”) e “La calamità naturale deve essere riconosciuta”. Il 18 febbraio 2019 è stato devoluto un assegno di €. 6.680,64 a favore del Monte Pisano, cifra raccolta con le aste delle maglie di Pisa-Siena. -Per il derby Livorno-Pisa del 14 aprile 2018, 35^ giornata di Serie C 17/18, dati 1400 biglietti ai pisani, che oltre ai soliti striscioni pungenti, nell’intervallo mostrano “Pisa ricorda la Moby Prince e chiede giustizia…vergogna” (il disastro di tale nave è un incidente marino avvenuto il 10 aprile 1991 che causò la morte di 140 persone) e “28-3-18 mai più morti sul lavoro vicini ai lavoratori del porto”, riferito alla morte di due operai. -In Pisa-Pistoiese del 5 novembre ’17 la curva dedica lo striscione “Il tuo Pisa Sporting Club è finalmente tornato…Romeo cuore di Pisa”, in ricordo del presidentissimo Anconetani a 18 anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 3 novembre 1999. -Il derby del “Foro” Lucchese-Pisa, dell’8 ottobre 2017 vede il settore ospiti quasi al completo esporre lo striscione “Infame eri, infame sei, infame sarai”, dato che è ancora vivo il ricordo di quello esposto dai lucchesi nel 2004 durante un derby, offensivo dell’ultrà pisano Maurizio Alberti. I lucchesi, dal canto loro, giocano con lo slogan dei pisani “Pisa non si piega”, con lo striscione “Pisa non si Spiega!!! Mitomani!”. -Nella gara interna con la Viterbese del 17 settembre ’17, 4^ giornata, la curva di casa mostra tutta la propria vicinanza ai cugini labronici per la tragedia dell’alluvione di una settimana prima, mietendo vittime e danni ingenti, con lo striscione “Non sono parole di circostanza ma dette col cuore, vicini a Livorno e al suo dolore”. Da sottolineare il gesto di solidarietà dei pisani che si adoperarono attivamente a ripulire la Livorno infangata. -In occasione di Pisa-Salernitana del 1° aprile 2017, 33^ giornata di Serie B 16/17, i pisani, in contestazione con la Società, secondo anche un comunicato diffuso in settimana, entrano in curva al 53°, esponendo all’ingresso lo striscione “Scelta difficile, sofferta, necessaria ma come tutti…liberi di tifare come, dove e quando ci pare”. -Pisa-Carpi del 28 febbraio 2017: eloquente lo striscione “Eravamo a fumare con i fratelli diffidati….adesso all’Arena siamo tornati”, coi nerazzurri che lasciano vuota la curva nel primo tempo in segno di protesta per le diffide incominciate ad arrivare per i noti fatti di Empoli. Anzi, in circa 300, rispondendo alla chiamata della Nord, accompagnano i loro compagni fino in caserma dove sono costretti a firmare: un valore simbolico e affettivo altissimo. Una volta dentro lo stadio si lasciano andare ad un tifo incredibile e colorato. -Il 20 gennaio 2017 in comune presentato il libro “Pisa non si piega”, realizzato da “La Nazione”, senza che gli ultras sapessero della sua realizzazione, nonostante diverse foto e racconti li riguardino in prima persona nessuno è stato avvertito. Ma quello che fa rabbia agli ultras è che il libro va nelle librerie, sembrerebbe di tutta Italia, al prezzo di 9,90 Euro, mentre gli ultras avrebbero voluto devolvere tutti i proventi del libro, non solo una parte irrisoria, in beneficenza alle zone terremotate. -Nel dicembre 2016 i supporters sono sul piede di guerra: gli ultras chiedono le dimissioni del diesse Fabrizio Lucchesi, secondo loro capace solo di riempirsi la bocca di mille belle parole. Di lì a poco Pisa sarà liberata dalla tirannia di Petroni (vedi sotto) e si accomoderà sulla poltrona di presidente l’amato Giuseppe Corrado. -In occasione di Pisa-Brescia del 17 settembre 2016, giocata ad Empoli per i necessari lavori di ammodernamento dell’’Arena Garibaldi-Romeo Anconetani’, a pochi chilometri dallo stadio un gruppo cospicuo di nerazzurri si scontra violentemente coi sostenitori lombardi, giunti in terra toscana a bordo di tre pullman. Alla fine si conteranno 4 agenti feriti, oltre qualche supporters e ben otto pisani tratti in arresto, oltre a una 90ina portati in questura a Firenze per accertamenti. Quello che lascia perplessi è la superficialità del piano di sicurezza, come già accennato. Molti gli attestati di stima e solidarietà da parte di tante curve italiane. In seguito sono state consegnate 7.244 firme, tutte corredate dalle informazioni d’identificazione, con la richiesta della presentazione di un’interpellanza o di una interrogazione parlamentare. -La partita casalinga successiva ai fatti di Empoli, Pisa-Ascoli del 24 settembre 2016, si è giocata a porte chiuse, con fuori 3mila pisani a incitare nei limiti del possibile la squadra. Il presidente era Petroni, malvisto dalla piazza, considerato un bandito, un mafioso, tanto che era stato 5 mesi agli arresti per bancarotta fraudolenta da 9 milioni, mandato via dalla piazza. -Nella parte alta della Curva Nord faceva sempre bella mostra di sé lo striscione “In alto si alzerà sempre più forte la bandiera degli ultras…” e in basso “E’ la Nord che te lo chiede forza Pisa vinci ancora per gli ultras…”, che ha soppiantato “Legati ai valori del passato…uniti lottiamo ancora oggi”. -Per un Cremonese-Pisa, penultima giornata 2004/05 di C1 si presentano in circa 100 con Cremona addobbata a festa per la promozione in Serie B. Entrano in curva prestissimo, appendono gli striscioni e fanno cori per Maurizio, per la maglia e per i diffidati mentre le squadre si scaldano, esponendo la scritta “Pisa e i suoi ultras non meritano questa categoria”, oltre a “Chi non combatte cade”. Quando le squadre vanno negli spogliatoi per prepararsi, attaccano lo striscione di contestazione al vetro, riprendono tutti i loro vessilli, gli striscioni dei gruppi e quindi se ne tornano a casa. -Per il ventennale i Rangers fanno uscire il libro “Siam pisani, batteteci le mani”, ristampato nel 2003.

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