A cura di Claudio “Freccia”
Gruppi/compagnie esistenti: Curva Sud Crotone (gruppo principale), Crotone 1923, Rocca di Neto 1923, Cutro
Politica: Ufficialmente apolitici.
Settore: Curva Sud “Giorgio Manzulli”
Amicizie: Catania: buon rapporto soprattutto con la curva Sud etnea, in particolare con gli “Irriducibili ’91”, ma anche con il resto della tifoseria siciliana, rafforzatosi nel 2001, quando, dopo la morte, avvenuta in un incidente stradale durante una trasferta a L’Aquila, dell’ultrà catanese Fabrizio Lo Presti, mostrarono sincero affetto verso le due curve catanesi e la famiglia del ragazzo. Nella gara casalinga successiva alla tragedia la Sud crotonese espose il toccante striscione “La sua vita per la sua curva, la nostra curva per il suo ricordo: “ciao Fabrizio” un ultras catanese” al centro della curva e nel pregara tenuto a mano in campo. Tante le amicizie tra esponenti delle due tifoserie, rimaste nel tempo, anche se il gemellaggio è andato scemando negli anni, soprattutto per i radicali cambiamenti all’interno della tifoseria catanese. Rimane comunque piuttosto forte. In Catania-Crotone 05/06 esposto dagli ospiti lo striscione “Onore ai nostri e ai vostri diffidati” e, l’anno prima, “In Sicilia solo il Catania!”. Pezza della “Opposta Drunks” Catania presente in Paternò-Crotone 01/02. Anni fa lo striscione dei “Nasty Boys” fu ospite della Sud catanese. Nell’ultimo incontro fra le due squadre, disputato in Serie B nel 2014/15, i calabresi portarono in Sicilia lo striscione “Siamo orgogliosi e fieri di avere come amici ultras veri”. –Cosenza: amicizia forse non particolarmente sentita, ma ben rinnovata in Cosenza-Crotone 2000/01, un derby all’insegna della solidarietà per ricordare le decine di vittime dell’alluvione al camping di Soverato (CZ) del 10 settembre 2000. La curva crotonese espose lo striscione “Crotone 1996-Soverato 2000: stragi annunciate in terre dimenticate”. I cosentini ospitarono in curva una rappresentanza di kurdi. Tra i messaggi più belli: “Sport solidale: non più vittime innocenti” e “Una curva con 1000 bandiere una terra senza frontiere”. In Crotone-Reggina 13/14, esposta pezza “Tartan Army Cosenza” in curva Nord. –Cavese: amicizia, simpatia datata, sentita soprattutto dalla ex-Gioventù Pitagorica. –Ancona: Nel 1999/00 crotonesi e dorici hanno consolidato un’amicizia nata l’anno prima, nonostante la partita valesse la leadership del girone B della C1 fino ad alcuni anni fa c’era un forte rispetto, con allegre cene in compagnia, ora il rapporto è forse meno sentito, perché le due squadre da tempo non s’incontrano, ma è sempre piuttosto buono. –Bologna: in passato visite reciproche tra i crotonesi e i capi dei “Forever Ultras” Bologna. Alcuni di loro erano presenti a Crotone nel 2007, giorni prima la partita. I buoni rapporti sono sfociati in amicizia. I bolognesi di “Bologna estrema” hanno confezionato lo striscione “Ciao Scaldino”, per Salvatore, ultrà crotonese scomparso un po’ di tempo fa. Nel maggio 2019, davanti la sede dei “Curva Sud”, viene esposta la scritta “Buon viaggio Zac!”, fratello bolognese. –Panachaiki: amicizia internazionale coi tifosi di questa squadra greca, militante nella Football League, la Serie B del campionato greco. –Virtus Entella: Crotone-Entella, ultima giornata del campionato di Serie B 2015/16, il 21 maggio ’16, con lo stadio pavesato a festa, c’era chi avrebbe potuto festeggiarla anche meglio. Un tifoso dell’Entella, al seguito della propria squadra, si accorge troppo tardi di aver perso il portafogli. Non solo i documenti ma anche ben 1.700 €. in contanti, denaro per la trasferta del gruppo, quindi attimi di panico per lui e per i pochi compagni di viaggio, ma un ultras locale dà esempio di maturità, rispetto e lealtà: ritrova il borsello, lo denuncia alla polizia presente e lo consegna immediatamente per la restituzione, con tutto quanto dentro. Un bel sollievo per il proprietario e, quindi, tutto è bene quel che finisce bene. Da questo singolare episodio nasce l’amicizia coi liguri. Pezza “Gradinata Sud Chiavari” esposta in Genoa-Crotone del 22 gennaio 2017.
Buoni rapporti/Reciproco rispetto: –Empoli: rispetto reciproco. Nella stagione 04/05, un buon numero di empolesi giunse nella cittadina calabrese, con l’intento di rinnovare l’amicizia, così come era sempre avvenuto prima. Vi furono giri di campo coi bandieroni, come del resto c’erano stati all’andata, grandi mangiate e quant’altro, e venne eseguita anche una minicoreografia (“Empoli saluta Crotone e i suoi ultras”) da parte empolese, ma qualcosa andò storto. Il rapporto, che aveva tutti i crismi del gemellaggio, era stato stretto in particolare tra “Desperados” e “Gioventù Pitagorica”, conosciutisi al torneo per Spagnolo di Torbellamonaca, quartiere di Roma, all’alba degli anni 2000. Dopo la morte di Emiliano, leader empolese molto stimato a Crotone, i rapporti si erano un po’ raffreddati, ma sia nel 2012, che nel dicembre 2013, a Crotone, l’amicizia venne rinnovata alla grande, con belle mangiate e bevute insieme, scambio di sciarpe e di opinioni. L’accoglienza era stata davvero ottima, con tanto di foto di gruppo. Ma poi col tempo i rapporti si sono raffreddati, c’è stato un allontanamento e si è deciso di rompere il gemellaggio, anche se rimangono amicizie personali e i rapporti si può dire che siano rimasti buoni, o, nella peggior delle ipotesi, neutri. –Marsala: scambio di materiale, stima, rapporto di reciproco rispetto. –Rende: in passato c’era un solido vero e proprio gemellaggio, risalente al 1984, direttamente col “C.u.t.b.”, un forte sentimento d’amicizia, poi i rapporti si sono sensibilmente allontanati, soprattutto perché le due squadre non si sono più incontrate, disputando campionati in categorie sempre diverse. –Ragusa: vecchia amicizia risalente a metà anni ’90. In quegli anni, giro di campo con bandieroni e scambi di sciarpe, in un Crotone-Ragusa. –Sambenedettese: vecchia amicizia tra “Gioventù Pitagorica” e “Onda d’Urto Samb”, con visite reciproche. –Ostuni: negli anni 80 esisteva una sorta di gemellaggio. –Lentini: amicizia datata anni ’80, tra “C.u.t.b.” e lentinesi. –V.Lanciano: non c’è nessun rapporto d’amicizia, ma un sano rispetto tra due realtà che, ognuna a modo suo, cerca di combattere l’infame tessera. I lancianesi “Frentani non tesserati”, dopo la lunga trasferta di Crotone dell’aprile 2016, come sempre sprovvisti di tessera, si misero in contatto coi ragazzi di Crotone non tesserati, che occupavano la gradinata a fianco al settore ospiti (ex-Assenze Arbitrarie), i quali si adoperarono in tutti i modi, con insistenti e ripetuti tentativi effettuati, mettendocela tutta, ma non riuscirono a far entrare i lancianesi senza tessera, pur disposti a pagare il prezzo del biglietto.
Rivalità: –Catanzaro: forte antica rivalità regionale, soprattutto campanilistica, che quindi travalica l’ambito calcistico. Scontri piuttosto seri in un Crotone-Catanzaro del ’98, tra catanzaresi e polizia, e crotonesi che si beccano anch’essi delle cariche. Crotone è stata sottomessa amministrativamente per oltre 50 anni a Catanzaro, che è il capoluogo regionale. Nel marzo 2004, in Crotone-Catanzaro, la Sud espone diversi striscioni come “Dopo i curdi e gli albanesi sono sbarcati i catanzaresi”, “15/02/04: da Catanzaro a Santa Maria volevate caricare ma siete scappati via”, “U.C.: business e pubblicità la vostra mentalità” e “Meglio una curva di soli crotonesi che una riempita dai paesi”. Piccolo lancio di oggetti in zone lontane dallo stadio. In Catanzaro-Crotone 2005/06 gravi disordini, sono state lanciate anche due molotov contro i pullman crotonesi, grave un tifoso del Crotone. –Benevento: odio piuttosto vecchio, in passato ci sono stati duri scontri. Rivalità alimentata soprattutto nel 2008/09 in C1, quando, nella regular season, i crotonesi disertarono la trasferta a Benevento e, nella finale Playoff di ritorno per la B, non si presentarono al “Santa Colomba” in numero adeguato per una finale (400 circa); da qui, per l’occasione, lo striscione sannita: “A Bn perché è una finale: siete una tifoseria ‘occasionale’”. I beneventani si sentono superiori per questo. Le due squadre si erano già incontrate nell’infuocata finale Playoff 97/98 per la C1 a Lecce, vinta dal Crotone 2-1. Tre Daspo a tifosi del Crotone a termine di Benevento-Crotone del 18 febbraio 2018, per avere scaraventato a terra una transenna che divideva il settore ospiti da quello locale, per raggiungere e aggredire gli avversari. Nell’occasione un supporter è riuscito a divincolarsi con forza alla presa di un poliziotto, si è sfilato la cintura minacciando i tifosi beneventani ma alla fine è stato bloccato. Subito dopo la partita era già stato notificato un Daspo per un altro tifoso che aveva lanciato un petardo contro il portiere del Benevento. –Reggina: forte rivalità campanilistica, teatro di diversi scontri. In Crotone-Reggina 2001 da una neutralità si passa a una ostilità: mille tifosi reggini arrivano a Crotone e, sul finire del primo tempo, rubano uno striscione posizionato tra la curva Nord e il settore ospiti. Lo striscione verrà recuperato, ma il gesto susciterà risentimento nei tifosi locali. Nel 2001/02 i reggini gli fecero contro la scritta “Kr: un passato senza storia un futuro senza gloria”. Esposti dai reggini nel 2012/13 a Reggio Calabria gli striscioni “Voi non siete degni rivali…ntdt” (no tessera del tifoso) e “Crotonese tesserato tu non sei considerato…”. Per Reggina-Crotone del 14 aprile 2012 sono stati Daspati quattro ultras crotonesi, ritenuti responsabili del lancio di un fumogeno e di un petardo, oltrechè di essere stati autori di atti osceni dentro lo stadio. Il dopopartita è stato caratterizzato da alcuni incidenti. In occasione di Crotone-Reggina, sentito derby calabrese del 7 ottobre ’13, ad inizio match, nel settore ospiti non ci sono che pochi tesserati, ma 30 ragazzi non tesserati, partiti da Reggio Calabria, eludono i controlli facendo i biglietti da un tabacchino in città. Beccati dalle guardie, vengono fermati, segnalati e condotti nel settore ospiti. I tifosi della Reggina sono stati inseguiti, secondo le indagini, dopo la partita, per quasi 40 chilometri, fino allo Steccato di Cutro, lungo la statale 106 jonica. L’aggressione è avvenuta nel momento in cui i sostenitori amaranto si sono fermati per i loro bisogni fisiologici. In manette per questo inseguimento quattro ultras del Crotone. Il derby vede il Crotone regolare la Reggina 2-0 con una bella prova, mandando in estasi la gremita Curva Sud. –Avellino: rivalità in passato piuttosto sentita, adesso meno. –Palermo: vecchia, sentita rivalità. Il furto dello striscione “Mods” da parte siciliana risalente a Palermo-Crotone 1999/00, coi crotonesi sistemati nell’anello superiore della tribuna è ormai diventato un fatto piuttosto famoso. Sette ragazzi di Palermo riuscirono a sottrarlo, nonostante l’inferiorità numerica, scavalcando dalla curva Nord. Di questo increscioso episodio i crotonesi preferiscono non parlare, ma vogliono ricordare a tutti che nel lontano 4 ottobre 1987, in occasione di Kroton-Palermo, rubarono ai rosanero in uno scontro vero e leale lo striscione “Angeli della Nord” (o, almeno, così si narra), che avevano portato dalla Sicilia i 200 palermitani. –Verona: quando le due squadre si incontrano spesso avvengono scontri. Nell’aprile 2012 fermati due tifosi calabresi che avrebbero scatenato un lancio di oggetti contro il pullman dei supporters arrivati dal Veneto. I tifosi avrebbero scagliato anche sassi e molotov, che pare raggiungessero le forze dell’ordine in assetto antisommossa. Emanati per tali motivi due Daspo, a un 34enne e a un 28enne. Per Crotone-Verona del 28 novembre 2004 iniziativa discutibile del centinaio di veronesi al seguito che, prima dell’inizio gara, riprendendo l’indagine di UnionCamere che ribadiva l’ultimo posto di Crotone nella classifica della ricchezza prodotta, lanciavano migliaia di banconote fotocopiate da 500 €. ciascuno, gridando “vi abbiamo portato i soldi”. I crotonesi non l’hanno presa per niente bene e sono passati ai fatti: dalle tribune pioveva di tutto, compresa una bottiglietta di birra che colpiva l’allenatore del Verona Ficcadenti. La vendetta, dopo altri tumulti, si chiudeva poi a fine partita con le cariche delle forze dell’ordine per respingere gli inferociti tifosi locali che prendevano a sassate, per fortuna senza provocare feriti, il pullman dei tifosi veronesi. –Salernitana: la curva Sud di Salerno è gemellata coi reggini e questo basta e avanza affinché ci sia rivalità. –Lecce: duri scontri nell’Area di servizio di San Pelagio Est nel maggio 2010; i crotonesi erano diretti a Cittadella, i leccesi a Vicenza, per il match che avrebbe potuto far salire i giallorossi nella massima serie. 45 leccesi furono condotti in questura a Vicenza e fecero ritorno solo in nottata. Alcuni di loro hanno sfasciato i vetri del pullman su cui viaggiavano i tifosi del Crotone e avuto una colluttazione con loro. 24 sono stati denunciati a piede libero dalla polizia per possesso di fumogeni e materiale esplodente. Ad istigare i tifosi del Lecce sarebbero stati i crotonesi. I salentini li avrebbero invitati ad andarsene, par di capire, ma dopo, viste le reiterate offese hanno risposto, anche in modo violento, cosicché, una 40ina per parte hanno dato luogo a incidenti con cinghie e pugni. Gli ultras del Lecce avrebbero lanciato sassi e bottiglie contro il pullman crotonese, mandando in frantumi un paio di vetri, e anche tirato fumogeni. –Juve Stabia: rivalità sentita più che altro dai crotonesi; scontri sul finire degli anni 90 fuori lo stadio con stabiesi e polizia, che costarono 16 diffide, con le tifoserie che si erano a più riprese insultate. Nei primi anni 2000 andava in voga un coro contro gli stabiesi, che faceva “Abbiamo un grande sogno in fondo al nostro cuore, vedere il Vesuvio un giorno eruttare, e quando il Vesuvio un giorno erutterà, tutta la Stabia brucerà, brucerà lallalalalala…”. Comunque la rivalità è sentita anche dagli stabiesi. –Foggia: vecchio odio, forte sassaiola subita a Foggia nel 2003 dai crotonesi, dove, si dice, anche le vecchie tiravano vasi dai balconi. –Bari: tafferugli a Crotone il 3 giugno 2014 per il turno preliminare dei Playoff per la A. Otto ultras del Bari denunciati dalla polizia di Stato di Crotone per violenza e minaccia a pubblico ufficiale, lancio di oggetti contundenti e danneggiamento. –Messina: il 16 febbraio 2015 presa di mira dai catanesi una macchina, che non faceva parte di nessun gruppo ultrà crotonese, presa d’assalto da oltre 20 persone, dileguatesi all’arrivo del pullman dei tifosi calabresi. –Pescara: scontri nell’Area di servizio di Foglia Sud nel 2010. –Lamezia: antico odio regionale. I lametini si presentarono anni fa a Crotone a fianco dei genoani, loro amici. A metà anni ’90 erano la tifoseria con cui avevano i rapporti peggiori. Altre fiere rivalità, non particolarmente sentite: –Taranto, –Brescia.
Nozioni storiche: In una città affamata di calcio come Crotone, con i suoi 61mila abitanti, e i suoi tanti problemi sociali, quali disoccupazione, delinquenza, droga e quant’altro, il calcio assume una valenza importante, in quanto è riuscito a far uscire dall’anonimato questa bella città e prendersi una rivincita. La gente, durante la settimana, deve far fronte a molti problemi, ma il calcio, lo stadio, rappresentano un diversivo ed una valvola di sfogo. La maggioranza dei crotonesi vive per il calcio. Il tifo a Crotone ha origini lontane. Infatti, già negli anni 50-60, il pubblico si distingueva per passione, calore e attaccamento alla squadra. Sentitissimi erano i derby col Catanzaro e con altre squadre rivali. Negli anni ’70, pur non essendoci veri gruppi organizzati, esisteva già una tifoseria compatta e genuina, che si faceva rispettare, sia in casa che fuori dalle mura amiche. Eccezionale il tifo nel 76/77, quando c’erano i “Fedelissimi Boys American Bar” e le ”Brigate Rossoblu Volture”, come del resto la squadra, che sfiorò la B, tanto che la curva aveva l’appellativo di “Curva Matta”. Nel febbraio 1978 nascono i “Teddy Boys”, mentre nell’82 è la volta del “Commando Ultrà”. Questi due gruppi, nell’84, si fondano tra loro, dando vita al “C.U.T.B.” (Commando Ultrà Teddy Boys), che diventa il gruppo trainante. Nel 1979 intanto il Crotone retrocede in Serie D e non viene neanche ammesso al campionato per Delibera della F.I.G.C.; viene fondata l’A.S. Crotone che viene ammessa alla Prima Categoria Calabrese. L’anno dopo viene promosso di categoria, salendo in Promozione e nell’80/81 nel Campionato Interregionale. Il campionato 1983/84 vede il Crotone tornare in C2, dopo tanti campionati tra i campi polverosi e infami delle Serie minori, ed il tifo tocca uno dei momenti più importanti della sua storia, con lo stadio sempre gremito e punte di 10-12mila spettatori, cifre record per queste categorie, grandi coreografie e passione alle stelle. Esistevano anche altri gruppi minori, ma non per questo meno passionali di quelli sopracitati, ad esempio i “Fighters”. Purtroppo il Kroton, così come si denomina dall’87, non riesce a tornare ai livelli di un tempo, cioè in Serie C, categoria frequentata, senza intervalli, dal 1967 al 1978, e, ancor prima, nel 1950/51 e 51/52. Nell’87 sorge la “Fossa Ionica”, che per anni porta avanti la baracca insieme al “C.u.t.b.” Le divergenze politiche, con la “Fossa”, che seguiva la tendenza destroide della città, e i “C.u.t.b.”, che aveva ideologie di sinistra (effige del Che Guevara sullo striscione), non impediscono che i due gruppi vadano d’accordo: l’unica politica in curva era ed è il Crotone. Le delusioni e le amarezze sportive subite negli anni 80, oltre ad alcune divergenze e conflitti interni, causati da diverse vedute tra vecchia e nuova generazione, sono tali da provocare, nel giugno ’91, lo scioglimento temporaneo del “C.u.t.b.”. In 1^ Categoria, alcuni tenaci e volenterosi ragazzi, tra cui qualche membro del “C.u.t.b.”, danno vita ad un nuovo gruppo: la “Nuova Guardia”, che si scioglierà dopo qualche anno. Sono anni veramente bui, dal punto di vista sportivo. Non è facile, in questo periodo, mantenere vivo l’interesse e l’entusiasmo del movimento ultras a Crotone, dato che la squadra non è mai stata così in basso. Nonostante le cocenti amarezze il tifo crotonese non si dà per vinto. Uno dei pochi raggi di sole è rappresentato dal grande campionato 1987/88, con la squadra che si piazza al 4° posto nel girone D della C2. Nel ’91 la società non viene ammessa al Campionato Interregionale per Delibera F.I.G.C. Un’altra società cittadina, la Nuova Crotone, partecipa al campionato di Prima Categoria Calabrese. Dopo alcuni anni passati tra Promozione, Eccellenza e Campionato Nazionale Dilettanti, nel 95/96, la “Nuova Guardia” cambia denominazione in “Fossa Jonica”, mentre torna definitivamente allo stadio il “C.u.t.b.”, che, spinto da un’incrollabile fede, mette da parte i problemi creatisi all’interno del gruppo. Nonostante le divergenze di cui sopra, i due gruppi vanno sempre più riavvicinandosi, fino a costituire, praticamente, un unico forte gruppo. Almeno fino alla metà degli anni ‘90, non si seguono canoni rigidi di organizzazione, si tifa solo per la squadra, senza badare ad interessi di vario genere, come accadeva invece da altre parti. Quindi a Crotone non si segue un modello di tifo ben preciso: si potrebbe definire “modello crotonese”, molto simile a quello greco, normale se si pensa alle radici elleniche di Crotone. Nel ’96 nascono i “Nasty Boys”, con la squadra nel Campionato Nazionale Dilettanti, gruppo sovversivo e turbolento, dalla divisione in più parti della “Fossa Ionica” e, sempre in quegli anni, nascono i “Tribuni sez. C.u.t.b.”, elementi della vecchia guardia, che si posizionano in tribuna, rendendola più viva che mai. Lo striscione dei “Nasty Boys” esordisce in un Gravina-Crotone del Campionato Nazionale Dilettanti. Il Crotone, per fortuna, calcisticamente parlando brucia le tappe: nel ’97 sale in C2, nel ’98 in Serie C1 e nel 2000 in Serie B: 3 promozioni in 5 anni. Proprio in questo anno si ha una spaccatura radicale, con “C.u.t.b.” e “Roma Klan” in curva Nord e il resto del tifo in Sud, non per motivi politici, come si potrebbe pensare, ma per la difficile gestione organizzativa della curva. Tornando ai “Nasty Boys”, il gruppo in pochi anni acquista importanza e simpatie, riuscendo a mettersi all’attenzione del tifo crotonese, sia in città che in provincia: tantissime infatti le sezioni di paese. La sede ufficiale si trova nel quartiere di San Francesco, rione storico del tifo rossoblù fin dagli anni 70. Nell’agosto ’97, da una costola della “Fossa Ionica”, nasce la “Gioventù Pitagorica”, che fa il suo esordio in Chieti-Crotone 97/98. Sempre nel ’98 nascono le “Figlie di Hera”, gruppo formato da sole donne e ragazze, che contribuiscono attivamente all’organizzazione della curva e che godono di pieno rispetto. Tornando alla “Gioventù Pitagorica”, chiari sono i riferimenti, nel nome e nel simbolo, alla Magna Grecia e al periodo d’oro della città. Il gruppo, il cui unico credo è il Crotone, pur non nascondendo simpatie di sinistra, assume negli anni sempre più importanza all’interno della curva, potendo contare su numerosi iscritti. Nel 2001/02 il Crotone retrocede dalla B alla C1. Nel 2003 viene fondato il “Vecchio Stampo”, in cui confluiscono gli “Sharks” e i “Membrosi Clan”, gruppi di una certa importanza sorti nel ’97-98, più il gruppetto “U.Capper”. Nel 2006 si ha la nascita di un nuovo gruppo: “I Crotoniati”, membri dell’ex “Club Campanaro”, riscopertisi ultras. Nel 2005 avviene lo scioglimento temporaneo, poi definitivo nel 2007 (anno in cui il Crotone retrocede di nuovo in C1, dopo che era risalito in B nel 2004), dopo i famosi fatti dell’uccisione di Raciti a Catania nel febbraio di quell’anno, della “Gioventù Pitagorica”. Negli ultimi anni, specie in trasferta, i crotonesi si sono riconosciuti dietro lo striscione “Crotone 1923”, ancora oggi esposto allo “Scida”, stadio che si sta rifacendo il trucco per poter disputare la Serie A, conquistata dopo una stupenda cavalcata nel 2016. Nella stagione 2010-11 la curva “Manzulli”, formata dai “Nasty Boys”, da “I Crotoniati” e dal “Vecchio Stampo”, si schiera contro la Tessera del tifoso. I “Nasty Boys”, che erano il gruppo portante della Sud, dopo 15 anni di intensa attività, nell’agosto 2011 prendono la sofferta decisione di sciogliersi. I gruppi organizzati della Sud di Crotone, “Nasty Boys”, “Vecchio Stampo” e “I Crotoniati” decidono così, all’inizio della stagione 2011/12, di riunirsi in un nuovo ed unico gruppo: il “Curva Sud Crotone”, tesserato, che vuole dimostrare a tutti, istituzioni governative comprese, che l’unione fa la forza e che solo la coesione e l’armonia possono cambiare i destini della curva e della città. Sempre nell’agosto 2011 è nato anche il gruppo “Kroton 710 a.C.”, formato da tifosi crotonesi che, per motivi di lavoro, studio o famiglia, vivono lontano da Crotone. I membri del gruppo seguono il Crotone, come è facile immaginare, soprattutto in trasferta. L’idea di far nascere un “gruppo del Nord” è nata durante l’ultima vincente gara della stagione 2010/11, a Portogruaro, anche se si erano riuniti dietro lo striscione, per la prima volta, già al “Manuzzi” di Cesena nel febbraio ’11. Nel 2011/12 e 2012/13 il Crotone vivacchia in Serie B, senza particolari sussulti, mentre nel 2013/14 arriva sesto, perdendo però il turno preliminare dei Playoff per la A col Bari. Dopo una stagione, la 2014/15, di patemi, in cui arriva solo un 17° posto, nel 2015/16 il Crotone è artefice della prima, storica, inaspettata promozione in A. La squadra arriva 2^ dietro il Cagliari, con 9 punti di vantaggio sulla terza, ma è stata per tanto tempo prima in classifica, facendo ribollire di tifo e entusiasmo l’”Ezio Scida”, quasi sempre esaurito, a parte nelle prime giornate, in cui pochi credevano nel miracolo. Nelle due annate di Serie A, 16/17 (insperata salvezza) e 17/18, l’entusiasmo è alle stelle e lo stadio, ampliato, si riempie come non mai prima. Segue la retrocessione in B e un 12° posto tra i cadetti dopo una partenza disastrosa.
Curiosità: -Invasione crotonese a Cosenza il 20 gennaio 2020, con oltre 2000 ospiti presenti, che hanno fatto un gran tifo e hanno visto vincere i propri beniamini, seppur con una rete fantasma non data al Cosenza. -La Curva Sud è stata presente all’incontro di boxe, svoltosi il 4 ottobre 2019, valevole per il titolo italiano per sostenere il crotonese Tobia Loriga contro il campione in carica Emanuele Cavallucci. -Un stagione buia la 2018/19 per la Sud crotonese combattendo con tante diffide e tanta repressione. -Muniti di guanti, sacchi e mascherine i ragazzi della Sud hanno aderito domenica 31 marzo 2019 all’iniziativa “RipuliAMO”, dando una bella ripulita alla costa e all’ambiente. -Fuori la sede dei “Curva Sud”, dopo gli abusi perpretati dalla celere di Firenze nei confronti dei tifosi atalantini il 27 febbraio 2019 a Varlungo-Firenze, è apparsa la scritta “Uniti contro il sistema, verità per Bergamo”. -Una sessantina di crotonesi a Livorno il 17 settembre 2018 che, abbastanza colorati, non fanno mai mancare il proprio sostegno con diverse bandiere a due aste; accendono anche due torce che gettano subito a terra. -In occasione della partita valevole per il 2° turno di Coppa Italia 18/19, del 5 agosto 2018, la Sud inizia una nuova protesta per la grave situazione che si è venuta a creare dopo 13 diffide che hanno falcidiato il direttivo per un discutibile episodio. La protesta è terminata dopo due partite. -Forse la coreografia più bella mai fatta è quella del 13 maggio 2018 per Crotone-Lazio, penultima giornata di A 17/18: bandierine bianche ai lati, bandierine rosse altrove con in cima la scritta “Kroton”, formata da bandierine bianche e sotto il copricurva con la frase “La capitale della Magna Grecia” e una cartina dell’Italia del Sud dove si evidenzia Crotone e la Calabria. Bellissime anche le coreografie di Crotone-Entella, del 22 maggio 2016, con 3 copricurva riportanti dogmi della Magna Grecia, intervallate da ampie strisce rosse e bandierine bianche ai lati, poi in un secondo tempo le ampie strisce rosse si disponevano due su un lato e due sull’altro e al centro un copricurva con su scritta una bella frase che termina con la parola “GloriA!”, e quella di Crotone-Cagliari del 18 gennaio 2016, con bandierine bianche intervallate da splendidi teloni copricurva, che costò l’amputazione ad un tifoso dell’anulare, rimastogli incastrato nel cavo d’acciaio che sorreggeva il grande telone. Altrettanto bella quella in notturna per Crotone-Salernitana del maggio 2007: “Forza Squalo vincerai non ti lasceremo mai”, con una “pinna” di squalo che si muoveva a destra e a sinistra in mezzo al mare, simulato da molti stendardi. -In Genoa-Crotone del 14 aprile 2018 gli striscioni sono rovesciati in segno di protesta per le pesanti diffide che hanno subìto esponenti di primo piano della Sud, forma di protesta che continuerà per tutta l’annata perché paiono esagerate le pene inflitte (6 anni con obbligo di firma). -A Benevento, 25^ giornata di Serie A 2017/18, settore crotonese quasi pieno. Cori contro i carabinieri, per i diffidati e all’indirizzo dei rivali, come “Voi siete napoletani, tornerete in B, salutate la Magna Grecia”, ai quali i beneventani replicano. -In Milan-Crotone del 6 gennaio 2018 i poco più di un centinaio di calabresi si astengono, per protesta nei confronti della società, dal tifo, facendo da spettatori. -Dopo aver proceduto al controllo di un pullman di pitagorici che andavano ad assistere a Lazio-Crotone del 23 dicembre 2017, la Polizia di Stato ha rinvenuto e sequestrato: una catena, grossi petardi, una mazza da baseball, un manganello e un bastone retrattile. -Il 4 novembre 2017, per Bologna-Crotone, buona presenza e tifo caloroso nel settore calabrese, con bandieroni tenuti sempre alti per tutto il tempo a contornare il loro sostegno fatto di diversi battimani e cori ritmati dal tamburo. -Nel luglio 2017 la Curva Sud ha organizzato una raccolta fondi per Michele, tramite bonifici, affetto dalla sclerosi multipla secondariamente progressiva. Raccolti per lui 12.500 €., ne mancano ancora 7.500. Il più è stato fatto, quindi i ragazzi con orgoglio possono dire di aver dato un grosso contributo alla causa e sperano che i loro sforzi siano stati utili anche se così non sembra. -Ben 700 i crotonesi presenti all’Olimpico di Roma in infrasettimanale, per Roma-Crotone del 21 settembre 2016: grande entusiasmo, treni spettacolari, non si scoraggiano mai e la squadra viene applaudita a fine gara nonostante il passivo molto pesante (0-4). -Gli ultras del Crotone hanno deciso di acquistare i biglietti della partita Crotone-Genoa, non per andare alla partita, ma per devolvere il ricavato alle vittime del terribile terremoto che ha colpito l’Italia centrale, in particolare i paesi di Amatrice, Accumoli, Arquata e Pescara del Tronto la notte del 24 agosto 2016, provocando circa 300 morti. I tifosi del gruppo “Curva Sud”, infastiditi per la scelta di giocare in campo neutro, a Pescara, la prima gara interna del loro primo storico campionato di Serie A hanno scritto in una nota: “Dopo la decisione della nostra dirigenza di devolvere l’intero ricavato della partita alle vittime del terremoto, abbiamo deciso di acquistare comunque i tagliandi della gara, al prezzo di 5 €. e, nonostante la nostra assenza, contribuire in modo massiccio ad aiutare chi è stato colpito da questa grande sciagura”. -In seguito alla storica promozione in Serie A del 2016, il Crotone si sposta allo stadio “Adriatico-Cornacchia” di Pescara, disputandovi le prime partite casalinghe, a causa dell’inadeguatezza strutturale dello stadio “Scida”, senza i suoi ultras. Il ritorno nell’impianto crotonese avviene alla nona giornata, in seguito ai lavori di ampliamento per cui avviene l’omologazione provvisoria per 13.503 posti. Nell’amichevole estiva Crotone-Atletico Madrid, disputata a Cosenza, vengono esposti striscioni quali “4 spiccioli per uno stadio da smontare, grazie Regione per le attenzioni che ci sai regalare”, “Statale 106, ferrovia jonica, porto, aeroporto S.Anna e stadio Ezio Scida: Crotone con la sua storia e la sua gente, bistrattata da una Regione sempre più incapace e indifferente” e “Altro che valorizzare e tutelare, soprintendenza modello di sottosviluppo clientelare”. – Il 29 aprile 2016 è stata una data storica per Crotone e il Crotone. Infatti al “Braglia” di Modena la squadra di mister Juric pareggia 1-1 e festeggia per la prima volta nella storia la Serie A, con la matematica promozione arrivata con tre giornate d’anticipo, nell’aria da tanto tempo. Oltre un migliaio di tifosi ha seguito il Crotone a Modena e per chi è rimasto a Crotone è stato allestito un maxischermo in Piazzale Ultras. La città è impazzita di gioia, è stata festa grande, con una voglia incredibile di celebrare i suoi eroi. 24 ore ininterrotte di feste, iniziate dal fischio finale del venerdì sera e proseguite per tutta la giornata di sabato. Invasione all’aeroporto “Sant’Anna”, dove migliaia di tifosi hanno accolto l’arrivo della squadra da Modena. La folla ha abbracciato idealmente i ragazzi e li ha poi accompagnati allo “Scida”, e lì altro bagno di folla senza precedenti. Ovazione e musica a palla, con l’ormai celebre “A mano a mano” di Rino Gaetano colonna sonora più gettonata. Poi tutti in campo e via coi selfie e scatti coi protagonisti della promozione. Decibel alle stelle per il presidente Raffaele Vrenna, per il mister Ivan Juric e per Ante Budimir, capocannoniere della squadra. -Invasione di circa 4mila crotonesi a San Siro, la Scala del calcio, per Milan-Crotone (3-1 dopo i tempi supplementari), 4° turno preliminare di Coppa Italia 15/16, nel dicembre 2015. Coreografia di bandierine ed un telone centrale simbolo della città pitagorica sotto il quale compare la scritta “Alè Squalo alè…non tifo per gli squadroni ma tifo te”. Abbassato il telone parte una bella fumogenata rossoblù e lo spettacolo del tifo ha inizio. Massicce manate ad accompagnare i cori coi bandieroni sventolati a più riprese e a fine gara, un applauso finale alla squadra che corre ad abbracciare i propri ultras sotto il settore per il sostegno dato. -Massiccia presenza crotonese nella trasferta di Salerno del febbraio 2016; animano il settore ospiti con varie bandiere e stendardi. All’ingresso accendono alcuni fumogeni, cosa divenuta una vera rarità a Salerno dopo gli ultimi Daspo. Davvero buono il tifo e diversi sono i cori ostili rivolti ai padroni di casa. -Lodevole iniziativa della curva Sud che, in occasione della Befana 2016, ha promosso una raccolta benefica, per aiutare i bambini meno fortunati, di giocattoli, vestiti e alimenti, durata fino al 9 gennaio. Giocattoli e vestiario dovevano essere nuovi e non usati. La risposta dei cittadini è stata buona, e all’iniziativa ha aderito anche la Pallavolo Crotone femminile, che in un post su facebook ha fatto sapere che ha donato tute e materiale sportivo per i bimbi che non possono avere l’essenzialità per una vita civile e dignitosa. -Il 26 giugno 2015 i ragazzi della Sud sono scesi in “campo” per riportare una zona degradata della città allo splendore di un tempo. A pulitura ormai conclusa sono stati costretti ad abbandonare il lavoro per autorizzazioni che non erano in loro possesso. -L’hanno aspettato in un migliaio nella Sud, nella sua casa. Il feretro di Tommaso Perna, supertifoso conosciuto in tutta Italia, è arrivato allo stadio “Ezio Scida” poco dopo le 17,30, al termine della messa celebrata nel rione Fondo Gesù, dove era nato e cresciuto. Tommaso è deceduto sabato 13 giugno 2015, a soli 46 anni, a Modena, dove era ricoverato da alcuni giorni, a causa di un male incurabile. “Tuma” era uno dei capi-ultrà del Crotone, un vero personaggio, che sapeva far divertire i tifosi anche quando la squadra del cuore andava male. La bara è stata portata a spalla da quelli del suo gruppo fin sotto la Curva Sud, con in vetrata lo striscione “Grazie di averci fatto vivere la tua passione, la tua energia, la tua ironia, ciao Tommy”. Cori, fumogeni, canti e lacrime dei presenti, che intonano la sua canzone “Ufo Robot”, sulle cui note Tommaso era solito inscenare una coreografia muovendosi a mo’ di automa, da qui il soprannome “TumaRobot”. Testimonianze da ogni parte d’Italia, delegazioni di tifosi da Cosenza, da Cava de’ Tirreni, messaggi da Terni, Chiavari, centinaia da Catania, una corona di fiori da Modena, il saluto da Empoli. -Nel giugno 2013 un altro lutto ha colpito la tifoseria crotonese, se n’è infatti andato il grande tifoso e appassionato Francesco Livadoti, che con tutta la sua umanità lascia uno splendido ricordo. -A Crotone è affissa la targa “Piazzale Ultras – Crotone 11-06-2001”, data in cui il sindaco di allora volle intitolare agli ultras di una squadra di calcio, per la prima volta in Italia, una piazza. Nel 2012 questa targa venne rimossa, per poi essere rimessa al proprio posto nel 2013 dagli stessi ultras della Sud, e, per ribadirne l’appartenenza, per diversi anni la presentazione della squadra è avvenuta in questa piazza. -In curva Sud, per quanto riguarda la questione politica, anni fa si era raggiunto un compromesso, cioè non fare nessuna propaganda politica in curva, anche se, la “Gioventù Pitagorica”, che stampava la fanzine “Il pitagoriko”, aveva idee di sinistra e non l’ha mai mascherato. Anzi, l’ala estremista del gruppo, si identificava nel piccolo striscione “Fedeli alla linea” (motto della sinistra extraparlamentare e titolo di un album dei CCCP). -Nel 2012, contro il Verona, una curva Sud abbastanza piena accoglie all’ingresso delle squadre l’allenatore veronese Mandorlini con fischi e cori ostili, e ricorda la morte, avvenuta il 14 aprile 2012 sul campo di Pescara per problemi cardiaci, del giocatore del Livorno Piermario Morosini, con lo striscione “Addio Moro non sarai dimenticato” e tanti stendardi col numero “25”, quello della sua maglia, mentre il gruppo di ultras crotonesi in Nord espone “Moro vive 25”. Dopo, cori ostili reciproci. Alle offese venete sull’ubicazione meridionale di Crotone, i pitagorici rispondono, come spesso fanno, con “Salutate la Magna Grecia”. -Il nucleo base delle “Assenze Arbitrarie”, si era rifatto vivo e compatto ormai diversi anni fa, in curva Nord, con bandiere e pezze, riconoscendosi dietro i drappi “Superiorità Indiscussa” e “1997” (anno di nascita della “Gioventù Pitagorica”). -Dalla sua nascita, nella stagione 96/97, il gruppo “Nasty Boys” era assai cresciuto, anche se il numero dei tesserati è sempre rimasto limitato: 120, al massimo 130 persone. Fino a non molti anni fa il gruppo ha rappresentato la Crotone ultras, il fulcro del movimento ultrà a Crotone. Essere “Nasty” voleva dire sposare uno stile di vita, un’ideologia, partecipare alle trasferte, essere disposti a fare sacrifici pur di seguire la squadra, qualunque posizione in classifica essa occupasse. Per questo, ottenere la tessera dei “Nasty Boys” non era impresa facile. -L’inno ufficiale del Crotone è “Ma il cielo è sempre più blu”, incisa nell’estate del 1975, famosa hit dell’indimenticato cantautore Rino Gaetano, all’anagrafe Salvatore Antonio Gaetano, nato il 29 ottobre 1950 proprio a Crotone; la sua hit viene sempre trasmessa dagli altoparlanti all’entrata delle squadre. E’ scomparso per un incidente stradale nell’81 a Roma a soli 31 anni. Un’altra hit del famoso cantautore, che sta avendo molto successo in curva, è “A mano a mano”, canzone molto bella che sta divenendo un secondo inno. -A Crotone è difficile organizzare le trasferte, vuoi per i costi delle trasferte stesse, vuoi perché Crotone non è il massimo per quanto riguarda i collegamenti, sia stradali che ferroviari. Ma, nonostante questo, si cerca di non far mancare mai la presenza nelle varie trasferte. Tra le più numerose in passato, quella vittoriosa di Lecce del 1997/98, per la finale Playoff per la C1, contro il Benevento, con oltre 5.000 rossoblù al seguito. Da ricordare anche le “invasioni” di Castrovillari e Vibo Valentia nell’84, i 4000 di Potenza nell’87, di Latina nell’88, la trasferta di Bologna in occasione della finale di ritorno di Coppa Italia di Eccellenza, persa 3-1 contro l’Iperzola, e quella di Bari nel 2001/02. -Sempre esposto, sia fuori che in casa, lo striscione “Giorgio vive”, che ricorda l’ultrà crotonese, facente parte della “Gioventù Pitagorica”, Giorgio Manzulli, scomparso nel 2001 dopo una lunga malattia, a cui è intitolata la curva Sud. Nella successiva gara casalinga, Crotone-Vicenza, la curva gli dedicò il toccante striscione “Sorriderai e vivrai nei nostri cuori, ciao Giorgio. -Molto bello e significativo lo striscione “Se mai qualcuno capirà sarà senz’altro un altro come me”, sempre presente allo “Scida” da alcune stagioni all’estrema destra della curva guardandola di fronte. -Pressoché sempre presente anche la pezza “Antonio con noi”.