A Crotone un boccone amaro, molto. La gara era di quelle importanti, di quelle dove con un risultato positivo non avremmo sicuramente chiuso il campionato ma avremmo messo una seria ipoteca sulla nostra salvezza ribadendo la superiorità almeno rispetto alle tre che stanno sotto, ed invece è arrivata una sconfitta, peraltro pesante ed umiliante a livello di punteggio. Un 4-1 che lascia poco spazio alla fantasia e che porta tre punti meritati nelle case crotonesi anche se, questo si, non ci sono assolutamente i tre gol di differenza nei valori espressi in campo. Certo, ha vinto chi ha avuto più fame, chi in quella partita sapeva di avere il coltello alla gola e non un’altra opportunità. Ha vinto chi non ha pensato di essere più forte, chi nel momento forse peggiore della sua gara ha saputo ritrovare compattezza e rabbia. La gara è di fatto terminata al secondo gol del Crotone, li si è spenta la luce, li sta forse la delusione maggiore di un pomeriggio da dimenticare dopo un sabato davvero strano che forse (la sconfitta non è ovviamente solo a causa di quello) poteva essere evitato.

Sapevamo che sarebbero partiti forti, che avrebbero fatto una partita di pancia, spinti da un pubblico che non si è ancora arreso e che aveva ben capito l’importanza della gara in oggetto. La prima mezz’ora siamo stati completamente in balia, sbandando dietro e tenendo fino al possibile, poi sul bel tiro di Stoian niente da fare e vantaggio meritato. Ma il Crotone si era fermato, quasi avesse terminato le batterie, usurate in quella mezz’ora di grande veemenza e l’Empoli era cresciuto, aveva alzato il baricentro, i reparti erano più compatti ed un tiro di Levan, per quanto forse nemmeno lui ci credesse fino in fondo, ci aveva portato al pari. All’intervallo siamo andati di sicuro meglio noi, fisicamente, tatticamente e mentalmente. Ma poi, come detto, quella palla inattiva dove la retroguardia si lascia scappare Falcinelli è il cazzotto che non ti butta giù al tappeto ma che di fatto ti mette fuori combattimento. Un Empoli che avrebbe tempo per rimetterla ma che fa tanta confusione e che davanti non incide. I cambi danno poco con un Maccarone spento, un Thiam che ancora deve farci capire se sia giocatore vero o un bluff ed uno Zajc che non ha certo la bacchetta magica per rimetterla a posto. Loro nel frattempo pero’ ci credono ed insistono trovando il rigore (qualche dubbio concedetecelo) e poi addirittura un poker che ci fa uscire con le ossa rotte.

Una schiaffo che forse puo’ far bene? Questo il Martusciello-pensiero a fine gara, un esternazione che sicuramente è in linea con quanto sempre detto dal mister circa una lotta salvezza non ancora chiusa ma che desta qualche pensiero sul perchè ce ne fosse bisogno. Peccato, peccato perchè se contro l’Udinese la prestazione non era certo stato da far strappare i capelli almeno non era venuta meno quella voglia che invece ieri è palesemente mancata, con forse anche un pizzico di supponenza di troppo. A questa squadra. se si vuol continuare a giocare cosi, manca un trequartista forte di ruolo. Pucciarelli anche ieri ha fatto quello che ha potuto ma non è la sua posizione, non è li che puo’ incidere e non sono le sue caratteristiche idonee al 100% per quella posizione. Saponara non ha sicuramente fatto una stagione mirabolante e, sia chiaro, con lui in campo si è perso e vinto e con lui fuori si è perso e vinto, ma aveva i tempi e dava un equilibrio che senza di lui (vinto, pareggiato o perso) è mancato. Li starà adesso alla società trovare la soluzione giusta ma, senza voler andare troppo oltre perdendo la misura del contesto, la si poteva e la si doveva gestire meglio.

Uno scivolone, brutto, che ci puo’ stare. Lo abbiamo avuto anche nell’anno della promozione (prendiamo la gara di Bari come esempio), cosi come nelle due passate annate, l’importante adesso è sapersi rialzare, prender sana coscienza di un vantaggio che resta davvero importante e rimettersi subito in carreggiata con grande umiltà e facendo tesoro degli eventi crotonesi per ritrovare da subito quella identità che troppe volte si è smarrita e che è l’unica vera certezza che abbiamo per poter arrivare la, dove vogliamo.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

9 Commenti

  1. Ci servono altre 3 vittorie per arrivare a quota 30 punti. Da fare avendo in casa Torino, Genoa, Bologna, Sassuolo, Pescara, Lazio, Napoli e Atalanta. Se si rimane freddi, uniti, compatti e determinati…ce la possiamo fare.

  2. Ribadisco il mio concetto e il mio personalissimo pensiero……CON 11 PUNTI DI VANTAGGIO SI VA A CROTONE A FARE LA PARTITA DAL 1 AL 90 MINUTO.STOP.Riguardo agli equilibri maggiori in campo se ci fosse stato ancora Saponara,si può essere daccordo,fino ad un certo punto….Vedendo ormai come mette in campo la squadra Martusciello,il trequartista non esiste più dalla prima partita che abbiamo giocato,quindi inutile continuare ancora così,a meno che non si cambi atteggiamento e voglia di produrre gioco in campo…..Non è un caso se dopo 22 giornate abbiamo segnato pochissimi goals….ma non solo con l’attacco….dove sono i centrocampisti quando c’è da tirare in porta?Continuo a leggere di una rosa inadeguata,per me di inadeguato c’è solo l’allenatore e se ci si salverà sarà solo merito di una rosa superiore alle ultime 3 e probabilmente anche a qualche squadra che ci sta davanti,che lui piano piano sta facendo diventare inferiore.La squadra era stata costruita per continuare sulla falsariga degli scorsi anni e non per tirare in porta 2 volte a partita…..Si può avere una difesa forte anche se si gioca per vincere dappertutto!Andate a rivedervi ,nelle ultime 7-8 partite quante volte abbiamo tirato in porta e poi mi dite se ha ragione Martusciello a dire che bisogna essere più cinici sottoporta,oppure ce l’ho io dicendo che per le occasioni create SIAMO STATI ANCHE TROPPO CINICI!

  3. Comunque penso che dalla prossima a fine campionario faremo ancora 15 punti ( 9/11 punti in casa e 4/5 fuori) per arrivare a 35/36punti ….ma facciamo comunque pena e la societa’ ce la sta’ mettendo tutta da Giugno per rovinare il giocattolo ma nonostante tutto siamo incredibilmente sopra la salvezza.
    ….. quest’anno una tristezza totale

  4. …ce ne vorrebbero 11, più la pachina, equamente divisi tra croce e levan….grinta, corsa e attaccamento e a quest’ora eravamo di già salvi da un po’.

  5. Grinta compattezza e attaccamento questo gruppo li ha sempre avuti. Specie nelle ultime 3 partite in casa. Una battuta a vuoto fuori ci stà. Il segreto è non abbattersi e ripartire. Costruire mattoncino dopo mattoncino l’edificio della salvezza. A me un mi sembra vero, a questi punti, d’avè un + 8 sulla terz’ultima.

  6. Non sono d’accordo, la gara non si è persa tanto sulla tre quarti dove mancava Saponara, ma più dietro, dove Diousse’ è stato inguardabile e la difesa in preda ad amnesie sconcertanti

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