ROMA-INTER 2-1 (2-1)
ROMA (4-3-3): Stekelenburg 6.5; Piris 6.5, Marquinhos 6 (15’st Castan 6), Burdisso 5.5, Balzaretti 5.5; Bradley 6, Tachtsidis 6, Florenzi 7 (32’st Perrotta 6); Lamela 6.5, Destro 7, Totti 6.5 (41’st Marquinho sv). In panchina: Goicoechea, Lobont, Antei, Sammartino, Ricci, Lucca, Ferrante. Allenatore: Zeman.
INTER (3-5-1-1): Handanovic 5.5; Ranocchia 5.5, Chivu 5, Juan Jesus 5; Obi 5 (1′ st Nagatomo 6), Zanetti 6, Benassi 5.5 (20’st Gargano 6), Cambiasso 6, Pereira 5 (30’st Alvarez 6); Guarin 7; Palacio 6.5. In panchina: Belec, Di Gennaro, Silvestre, Jonathan, Mariga, Mudingayi, Rocchi, Livaja, Bessa. Allenatore: Stramaccioni.
ARBITRO: De Marco di Chiavari.
RETI: 13’pt Florenzi, 33’pt Destro, 44’pt Palacio
NOTE: terreno in buone condizioni nonostante la pioggia caduta nelle ore precedenti la partita. Spettatori 28.415 per un incasso di 532.720 euro. Ammoniti: Lamela, Burdisso, Pereira, Guarin e Chivu. Angoli: 4-3 per la Roma. Recupero: 1′; 4′.
Ancora una volta è il primo tempo a restituire il risultato finale di Roma-Inter. Il 2-1 con il quale i giallorossi si impongono nella semifinale di andata di Coppia Italia matura nei primi 45′, come già successo in campionato tre giorni fa (risultato finale 1-1). Stavolta è la fotografia di 44 minuti giocati dalla squadra di Zeman con freschezza fisica e determinazione che fruttano i due gol di Florenzi (al 13′) e Destro (33′). E il rimpianto per la distrazione con la quale la difesa giallorossa concede a Palacio il gol della speranza interista (il minuto è appunto il 44′). Nella ripresa invece c’è più Inter che Roma: la stanchezza fisica fa calare il ritmo dei padroni di casa. Ma Palacio, Guarin e Alvarez (gli uomini più pericolosi tra i nerazzurri) trovano sempre un ostacolo sull’ultima battuta. Così la vittoria di misura è il risultato che i giallorossi dovranno difendere nel ritorno del 17 aprile al Meazza.
M. B.