Inizia il conto alla rovescia verso la sfida di domenica sera, ed in questo primo giorno della settimana, un giorno di riposo per la squadra azzurra, abbiamo scambiato alcune battute con David Biuzzi de “Il Tirreno”, per fare le prime considerazioni in vista di una sfida che definire importante è forse poco.

 

Ciao David, inizia la settimana, meglio dire i dieci giorni, più importanti degli ultimi 15 anni di Empoli?

Ciao a voi. Si, inizia questo periodo che culminerà in queste due sfide importantissime che varranno la permanenza nel campionato di serie B, va da se che l’importanza del match è altissima perchè retrocedere nella Lega Pro, vorrebbe dire fare un grosso passo indietro non solo per un discorso di categoria ma per tutto l’ambiente, sportivo e non. Penso su tutto al ridimensionamento del settore giovanile, da sempre fiore all’occhiello dell’Empoli e di Empoli.”

 

Come stai vivendo personalmente questa attesa?

Con le antenne dritte da addetto ai lavori. Cercando di capire come i due ambienti si stanno muovendo, come la squadra si preparerà intanto al match di andata e come anche i tifosi si stanno organizzando, visto che ci sarà la possibilità di andare a Vicenza senza la tessera del tifoso. Ovvimente dovessi viverla da tifoso la vivrei con molta apprensione, non te lo nascondo.”

 

Un match che, ironia della sorte, ci metterà di fronte in questo dentro o fuori a quel Gigi Cagni, artefice della più bella pagina della storia calcistica empolese:

Guarda l’ho scritto nell’edizione di domenica del mio giornale, è una situazione davvero particolare, come hai detto te,un ironia della sorte. E’ chiaro che pensare che l’allenatore che ti ha portato in Coppa Uefa possa essere lo stesso che ti potrebbe mandare all’inferno ha del clamoroso, anche se questo è un discorso che può  essere girato nei confronti dello stesso Cagni.”

 

Pensi possa contare qualcosa il fatto che Cagni conosce l’Empoli e viceversa?

Sinceramente no. E’ vero le due parti si conoscono bene e non escludo che in un’analisi della situazione qualche riferimento possa anche venir fuori, ma la singolarità dell’evento, il dentro o fuori come lo abbiamo definito prima, rimescola tutto. Penso che anche l’aver giocato contro poche settimane fa lasci il tempo che trova, quella era una partita a se, vissuta in un momento X delle due squadre, le prossime due saranno completamente diverse per pathos, per motivazioni e per una posta in palio altissima.”

 

Visto che siamo entrati sull’argomento, ti chiedo che impressione ti ha fatto quel Vicenza visto ad Empoli?

Buona, ho visto una discreta squadra che si è mossa bene e che ha fatto vedere di avere dei discreti numeri. Però voglio fare una constatazione, ovvero che, quel Vicenza, uno forse dei migliori del campionato, alla fine non è riuscito a battere un Empoli che di certo non ha fatto la best performance stagionale ed era anche visibilmente stanco per i tanti impegni ravvicinati. Cosa questa, secondo me, da sottolinerare.”

 

Senti David, una delle critiche che un po’ tutti abbiamo mosso verso la squadra, quest’anno, è stata quella di avere dimostrato a più riprese una scarsa personalità. In un match, e parlo dei 180 minuti, dove servirà qualcosa in più dei soli piedi e del mettere bene in campo la squadra, cosa dovremmo aspettarci?

Guarda quello della personalità è stato sicuramente un difetto di questo gruppo, non lo si può discutere. L’Empoli ha però cambiato faccia durante la stagione, soprattutto dal ritorno in panchina di Aglietti, schierando spesso uomini d’esperienza, dalla carta d’identità non verdissima e credo che questi, sempre nell’ottica del playout, possano sicuramente avere una miglior gestione di questa situazione dove si, ci vorranno anche gli attributi.”

 

A Vicenza (ovviamente anche ad Empoli), dove si giocherà la gara di andata è già partita una “chiamata alle armi” per tutta la gente biancorossa. Che ambiente credi troverà l’Empoli al “Menti”?

Non faccio fatica a credere che lo stadio di Vicenza possa essere riempito. Quella di Vicenza è sempre stata una piazza molto calda e nei momenti topici della sua storia ha sempre fatto sentire il suo peso. Poi hanno una stadio particolare, un cosiddetto “catino”, con le curve attaccate alle porte, quindi anche l’impatto “climatico” sarà sicuramente importante. Sarà certamente un qualcosa in più che potrà avere la squadra di Cagni in quella partita, ma oltre al voler vedere un bello spicchio azzurro al Menti, mi aspetto poi altrettanto dal popolo azzurro al ritorno“.

 

Quanto pensi possa pesare il match di andata nel computo totale?

Non credo che la gara verrà decisa in quel match. Per decisa intendo un risultato roboante, roba da tre gol di scarto. Sarà però molto, molto indicativa per come poi si potrà indirizzare la gara di ritorno. Mi aspetto una partenza forte dei padroni di casa con l’Empoli che dovrà tener botta, poi però anche loro dovranno stare attenti perchè aprendosi automaticamente concederanno spazi e non credo vogliano mettere a rischio una gara da 180 e non 90 minuti.”

 

Per chiudere, chi sarà secondo te l’uomo playout azzurro?

Abbiamo un grande reparto offensivo, mi aspetto molto dai due nostri attaccanti, Tavano e Maccarone, sperando che possano tutti e due godere di una discreta forma fisica. Però guarda, se ti devo fare un nome secco ti faccio quello di un giocatore importante, che quest’anno ha sofferto molto e non ha potuto dare quanto avrebbe voluto: Mirko Valdifiori

 

Al. Coc.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

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