Per chiudere questo 2022 abbiamo deciso di fare quattro chiacchiere con il collega, ed amico, Alessandro Marmugi di “Radio Lady”:

Tra pochi giorni ripartirà il campionato dopo una lunga sosta per via dei mondiali. Si riparte con un Empoli che ha finito bene il 2022, ti chiedo se alla vigilia ti saresti aspettato questo risultato parziale o siamo andati oltre le aspettative?

Sicuramente questo Empoli mi ha stupito in positivo. La classifica ci dice di una squadra con un buon margine sulla zona retrocessione e con una media punti da salvezza tranquilla. E ad inizio stagione non lo avrei mai immaginato. Soprattutto perché c’è stato un cambio di allenatore dopo una buona annata. Si è ripartiti con concetti tattici diversi e ricominciare da zero non è mai facile. A mio avviso l’Empoli, grazie ad importanti doti caratteriali e ad un’ottima organizzazione, in questa prima parte di stagione è andato oltre i propri limiti. Limiti che una squadra nuova, in costruzione, ha per natura. Limiti, soprattutto offensivi, che poi col tempo dovrà comunque riuscire a correggere se vuole mantenere questa classifica.

Visto che abbiamo chiamato in causa la lunga sosta ti chiedo se e come pensi questa possa influenzare la seconda parte di stagione… o magari alla fine i valori visti fin qui potranno essere i medesimi?

Questa sosta è una vera incognita. Riprendere a giocare dopo uno stop così lungo non è mai facile. Pensando allo stop imposto quasi 3 anni fa per il Covid, in quel caso, al rientro in campo i valori delle squadre rimasero invariati. Anche se bisogna dire che in quella occasione fu uno stop identico per tutti. Questa volta invece c’è stata una nuova mini preparazione e molti calciatori hanno giocato il mondiale. Credo che la differenza la vedremo a fine stagione, quando le big, a mio avviso, pagheranno le molte partite sulle gambe e gli infortuni a vantaggio delle piccole come l’Empoli. Ma, in sostanza, se hai 11 top players restano top players anche dopo due mesi di stop.

Un Empoli che sta costruendo la sua salvezza grazie all’ottima fase difensiva ed ai non molti gol presi. Un pò il contrario della passata stagione. Concordi anche tu sul fatto che però davanti si debba obbligatoriamente alzare l’asticella?

Beh, un salto di qualità in attacco serve sicuramente, soprattutto l’Empoli deve concretizzare di più le occasioni che crea. Anche se sono convinto che non vedremo mai un Empoli iper offensivo, perché questa non è la sua mentalità. Dobbiamo un po’ dimenticarci il calcio fatto di palleggio, possesso palla esasperato. Dobbiamo spiegare alle vedove del tiki taka che ormai stiamo parlando di un calcio tatticamente obsoleto che sta un po’ morendo, come ci ha raccontato anche l’ultimo mondiale. Dopo i numeri 10 stanno sparendo anche i registi. Dunque mi aspetto e spero di vedere l’Empoli di adesso, solido e concreto, ma con qualche gol in più, perché segnare poco alla lunga può essere pericolosissimo.

E parlando di attacco come non parlare dell’ormai ufficiale ritorno di Ciccio Caputo. Come valuti l’operazione?

Se la valuto col cuore la reputo un’operazione straordinaria. Se la valuto con la testa… Anche. Riabbracciamo un calciatore e in particolare un uomo che ha dato tanto e allo stesso tempo ha ricevuto tanto da questa squadra. E sono convinto che abbia ancora molto da dare. Sia in termini tecnici che di spogliatoio. Non mi aspetto 10 gol da Caputo, ma una crescita della manovra offensiva. Per come lavora negli spazi e come sa dialogare con i compagni di reparto. La sua presenza può anche essere di aiuto ai giovani attaccanti presenti in squadra come Cambiaghi e Satriano. Mi auguro per Ciccio che questo per lui sia l’inizio di un percorso che lo possa vedere in azzurro in un’altra veste, anche quando tra molti anni appenderà gli scarpini al chiodo.

Lammers invece (poi capiremo se altri lo seguiranno) saluta dopo pochi mesi. E’ lui ad oggi la delusione maggiore o ti aspettavi qualcosa di più da qualche altro elemento?

Parlare di delusione o di giocatori non adatti a posteriori è sempre molto facile. Sicuramente Lammers in molte gare della stagione è stato utile con le sue sponde e con buone giocate. Ma da un giocatore del suo livello ci si aspettava qualcosa di più in fase di conclusione e ultimo passaggio. Qualche tocco di troppo gli ha fatto perdere la possibilità di segnare e far segnare di più. Un calciatore come lui, che ha calcato palcoscenici internazionali, deve alzare il livello di cattiveria (calcistica) se vuol fare la differenza e non specchiarsi nella sua tecnica. Non trovo poi grosse delusioni, forse Pjaca al momento non è riuscito ad esprimersi al meglio, ma per farlo deve essere sempre al 100%. Un giocatore col suo storico di infortuni, che vive di dribbling e sterzate, se è un minimo non a posto paga dazio. E questo purtroppo è un suo limite.

In estate si è discusso molto sulla scelta di lasciare Andreazzoli per far arrivare Zanetti. Detto che i risultati ad oggi non danno torto al cambio, mi piacerebbe un tuo pensiero sul tecnico vicentino…

Zanetti è un allenatore intelligente. Non è un’integralista dei moduli, ha dei principi di gioco definiti e grande temperamento. Deve solo acquisire esperienza, cosa che in serie A gli manca ovviamente. Soprattutto nello sviluppo della fase offensiva la massima serie è un’altra cosa rispetto alla serie B, spesso questo è lo scoglio che devono superare molti allenatori vincenti della serie cadetta, quando fanno il salto. Quindi deve mettere su panchine e completare il suo percorso di crescita. Ha grande stoffa e lo sta dimostrando, una difesa così non la vedevamo da tempo. Per quanto riguarda la scelta di avvicendare Andreazzoli con Zanetti, tutto deriva da una seconda parte della scorsa stagione dove l’Empoli si è appiattito pesantemente. E con lui tutto l’ambiente. Un andazzo pericoloso con il quale ripartire. E poi diciamoci la verità: non esistono gli allenatori bravissimi e allenatori scarsissimi. Esistono gli allenatori giusti al momento giusto, nella squadra giusta. E a giugno probabilmente Andreazzoli non era più l’uomo giusto per l’Empoli.

Per chiudere, ringraziandoti e facendoti i migliori auguri per il 2023, ti chiedo quanto saranno importanti le prime quattro gare dell’anno, che poi sono quelle che chiudono il girone di ritorno… gare che sulla carta si presentano con tre trasferte difficilissime e la Samp al Castellani…

Il girone di ritorno sarà molto tosto e non solo nelle prime 4 gare. Mi aspetto qualche araba fenice pronta a risorgere dalla zona retrocessione. E conterà molto anche il mercato. Quello che mi conforta dell’Empoli sono il carattere e la determinazione che la squadra ha sempre avuto. Quando ci saranno battaglie da affrontare questo Empoli ci ha dimostrato che è in grado di combattere e che non si tirerà indietro.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

2 Commenti

  1. Condivido la disamina.Mi auguro che l’apprezzamento per Zanetti rimanga nel tempo ma ha bisogno che la societa’ gli metta a disposizione almeno una punta efficiente perche’ siamo carenti in attacco.Carlo B.

  2. Io dopo il Mondiale vinto da Messi e l’urgenza di partire e ripartire dal basso, dire che non esistono più i 10 e che i registi sono estinti, l’ho reputata una bestemmia calcistica.
    Anzi, oggi più che mai servono i Pirlo e i Baldanzi.

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