E’ il giorno della partita contro il Chievo e la mente di ogni tifoso azzurro ritorna a quella sera di inizio agosto quando terminò l’avventura dell’Empoli ai play off. Acqua passata, da Verona l’Empoli torna a casa con un ottimo punto confermando tutto quello che di buono si dice sul gruppo allenato da Dionisi.

Un Empoli che recupera gli infortunati Ricci e Bandinelli, inizialmente in panchina, e preferisce Casale a Fiamozzi apparso in difficoltà nelle ultime uscite. Gli azzurri partono bene ma ben presto subiscono il ritorno del Chievo che al 18′ trova il vantaggio con Obi che sfrutta una colossale dormita della retroguardia azzurra. Come spesso accade il gol subito sveglia l’Empoli che si riversa nella metà campo avversaria alla ricerca del pareggio. Nel secondo tempo l’Empoli riparte così come ha chiuso la prima frazione, attaccando e infatti trova il gol del pari al 60′ con La Mantia, che raccoglie un cross di Mancuso con la palla che scavalca il portiere avversario e con l’ex attaccante del Lecce che tutto solo sale in cielo e di testa appoggia in rete. L’Empoli prende fiducia e prova anche a vincere con l’ingresso di un ottimo Bajrami che provoca anche l’espulsione di Renzetti lasciando il Chievo in dieci per oltre venti minuti ma il risultato finale non cambia.

Un punto che alla vigilia avremmo felicemente accettato ma che lascia un briciolo di amaro in bocca per come è arrivato con gli azzurri in superiorità numerica nel finale di gara anche se la squadra è apparsa molto più stanca dell’avversaria. Un dato che deve far riflettere è la grande differenza, in termini di punti, tra i primi e i secondi tempi con la squadra azzurra che spesso è costretta a rimontare gli svantaggi iniziali. Come sottolineato anche da Mister Dionisi nel dopo gara non bisogna scordarsi da dove è partita questa squadra e quale è il reale obiettivo dato dalla società, ovvero la parte sinistra della classifica. La partita di oggi ha confermato l’ottimo momento di forma del giovane Parisi, tra i migliori in campo insieme a Nikolaou, altro giocatore in netta crescita rispetto a quello visto a inizio stagione. Prova al di sotto della sufficienza per Stulac e Moreo, ovvero il regista il trequartista della squadra, due ruoli fondamentali nello sviluppo della manovra. I due giocatori sono apparsi in difficoltà e hanno sofferto molto il pressing avversario. Con l’ingresso di Bajrami il gioco dell’Empoli si è riacceso e in un paio di occasioni ha spaccato in due il centrocampo avversario. Sul giocatore svizzero le aspettative sono molte e riteniamo che con la sua qualità possa prendere presto il posto da titolare in squadra.

Non c’è un attimo di tregua in questo periodo, martedì sarà ancora una volta campionato con gli azzurri che scenderanno in campo al Castellani contro la Reggiana in una sfida non facile. Sarà importante recuperare energie fisiche e mentali e servirà l’apporto di tutti i giocatori, anche nella logica di un turnover inevitabile. Una gara dove si cercheranno i tre punti per difendere l’attuale posizione di classifica, con l’augurio di tutti i tifosi azzurri di trascorrere un Natale da primi della classe. D’altronde come detto anche da Dionisi, in questo momento siamo dove non pensavamo di essere….

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13 Commenti

  1. Attenzione all’intervista di Dionisi dove lancia un piccolo sassolino..parla di aspettative e pressioni esterne alla squadra…e noi tutti sappiamo visto lo scorso anno che le pressioni sono controproducenti…parte sinistra e valorizzare qualche giocatore..mi sembra che per ora siamo in linea con gli obbiettivi,nikolau e Parisi stanno venendo fuori speriamo presto ricci e bajrami faranno altrettanto quindi lasciamo lavorare in pace questo gruppo e questo allenatore.

    • Pressioni ad Empoli????…
      Oltretutto senza tifosi sugli spalti???…
      Ragazzi, ma se qui da noi ci sono pressioni, allora cosa devono dire in altre piazze ben più bollenti della nostra?….

        • Sapete come lìho sempre pensata sul punto delle pressioni in un ambiente come Empoli, però stavolta un fondo di verità c’è, se tutti criticano un allenatore primo in classifica con una squadra da media classifica…. forse questo Dionisi vuole fare capire, che se tra qualche tempo saremo 6 o 7 la colpa non sarà sua ma dovuta al valore della rosa

  2. Un punto a Verona va bene, purtroppo la a superiorità numerica per mezz’ore in partite ravvicinate era un occasione da sfruttare per recuperare i passi falsi con le squadre venete.

  3. Io in queste ultime quattro partite ho notato una cosa, non so se ho preso un abbaglio, o è così:
    – a Chiavari, Mancuso dopo i 4 goal, è stato sostituito (forse per prendersi la standing ovation ? ma da chi?)
    – dopo la buonissima gara con Cremona , Stulac ieri, dopo una normale gara cpme tante altre simili, è stato sostituito
    – Haas è da 4 gare che gioca con risultati, per me, non sufficienti, e ha finito sempre le 4 partite
    Sicuramente Dionisi avrà avuto le sue ragioni, lui è l’allenatore, ma a primo impatto sembra che quando un giocatore arriva ad un certo livello di prestazione, lui lo stoppa, come se non volesse avere tanti primi attori in squadra (dopo i 4 goal di Chiavari, disse “…Leo deve migliorare”…)

  4. ma quando dionisi parla di pressioni dall’esterno magari non si riferisce a nessuno in particolare e sicuramente no a noi tifosi. anzi io credo che se si potesse tornare allo stadio adesso noi si farebbe la nostra parte nell’aiutare la squadra altro che creare aspettative.

  5. Tornare allo stadio. Magari a settembre. Magari in Serie A!!!!
    Via, non voglio farmi illusioni. Sarebbe troppo bello. Appenderei felice la sciarpa al chiodo.

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