Non passa giorno senza che dall’indagine della procura di Cremona non escano fuori nuove intercettazioni, nuovi nomi e nuovi coinvolgimenti. Dalle ultime informazioni trapelate spunta fuori il Torino di Cairo, i granata vengono nominati da alcuni uomini chiave dell’inchiesta in corso, come al solito saranno gli interrogatori ai protagonisti di questa storia a chiarire se si tratta soltanto di millanterie o di comportamenti irregolari realmente verificatisi. La squadra piemontese era già stata citata in una conversazione tra Erodiani e Parlato, in particolare si discuteva della possibilità di alterare il risultato della sfida con il Portogruaro grazie alla presenza di uno dei loro uomini nel club:
PARLATO: eh, quel discorso di Toro.
ERODIANI: di Toro, eh.
PARLATO eh, ok.
ERODIANI: ne hanno due o tre dei nostri?
PARLATO: dei vostri, sì sì sì…
ERODIANI: dei miei?
PARLATO: dei tuoi, dei tuoi, al che io ho chiamato subito, oh.
ERODIANI: l’amico tuo!!
PARLATO:…
ERODIANI ah … ah… ah….
PARLATO: il discorso nostro di ieri e c’era il discorso che il mio uomo che è andato li a Porto (Portogruaro) il numero uno…
ERODIANI ah quello mi stavi dicendo?
PARLATO: eh è andato li è andato… settimana prossima c’hanno dentro il Livo (Livorno)…
ERODIANI: sì sì sì…
PARLATO: e tra tre settimane hanno dentro il Toro
Quello che però emerso nelle ultime ore, se fosse provato, complicherebbe però molto di più la posizione del Torino, anche perché nell’intercettazione che vi proporremo viene tirata in ballo direttamente la società, fatto che causerebbe la sicura retrocessione del club. Al telefono questa volta ci sono Parlato e Pirani che discutono sulle possibilità del “gruppo” di poter fare affari con i piemontesi:
PARLATO: Ma noi a Torino siamo completamente scoperti o c’abbiamo modo di arrivare? A livello di società?
PIRANI: Non proprio, non siamo scoperti…
PARLATO: Loro sono in grosse difficoltà, vogliono muoversi, perché hanno bisogno e stanno fuori dai playoff, noi siamo agganciati bene con un determinato numero di persone solo che il canale…
PIRANI: Il canale ce l’ho.
Dopo due giorni, il 17 febbraio, Parlato manda un sms a Pirani con indicata la cifra richiesta dal club granata per manipolare la partita del 20 febbraio contro il Pescara, servono 80 mila euro, giova ricordare che nulla è stato provato e che questi elementi emergono dalle intercettazioni. La combine però all’ultimo salta, stando a quello che Pirani dice a Parlato in una telefonata successiva:
PIRANI: Se la giocano…
PARLATO: Va bene…
PIRANI:Se la giocano. Anche perché stavolta hanno loro su… c’hanno tre, quattro defezioni. Mi ha detto ce la giochiamo poi se non va dalla prossima, comunque a quelle cifre niente!
Il Pescara in effetti mancava di tre titolari nell’undici di partenza, Soddimo, Bonanni, Mengoni, il Torino vince 3-1 agganciando il settimo posto e di fatto torna a lottare per la corsa play off, perdendo così la necessità di combinare futuri incontri. Urbano Cairo ha letto le agenzie è ha commentato quanto appreso con molta tranquillità, segnale forse, che il presidente granata non teme per la sua società, ritenendo le chiacchierate a proposito dei granata del tutto prive di un fondamento reale:
“Ho letto l’agenzia, sì. Mah, la cosa mi pare piuttosto vaga, non fa nomi, non ci sono chiari riferimenti. Comunque è una roba che non esiste, è inesistente nel modo più assoluto. Ripeto: non si capisce, niente è chiaro, tutto resta sul vago. Ed è fuori dal mondo un coinvolgimento del Torino. Adesso vediamo se affidare tutto a un avvocato, devo riflettere. Però, allo stato delle cose non circostanziate, non so neanche se sia il caso di reagire. È totalmente assurda questa storia, inesistente, inventata. Non voglio giurare sui miei figli, ma lo potrei tranquillamente fare”.
Intanto oggi sarà interrogato dal magistrato De Martino proprio Gianfranco Parlato, il diretto interessato potrebbe quindi fornire dei riscontri a quanto emerso dalle intercettazioni, in assenza di altri elementi a carico del Torino le parole dell’uomo potrebbero chiarire meglio la situazione.
M.S.