Questo dolce fu inventato nel duecento per festeggiare il primo natale di Verona sotto la signoria della famiglia della Scala. È poi l’antenato del più celebre pandoro, che invece fu inventato nell’Ottocento. A differenza del Pandoro richiede meno lavorazione ed è più semplice e veloce da preparare non necessitando dei vari rimpasti che caratterizzano quella del pandoro.

Difficoltà: media
Dosi per: 1 Kg di impasto
Preparazione:  30 minuti + 3 ore di lievitazione
Cottura: 40-45 minuti
Abbinamento: Una tazza di cioccolato caldo o con bicchiere di vino Recioto della Valpolicella.

Nadalin
Nadalin

Ingredienti

  • 500 gr di farina Manitoba
  • 200 gr di burro
  • 3 uova
  • 150 gr di zucchero
  • 60 gr di lievito di birra
  • 1 limone
  • estratto di vaniglia

Per la copertura

  • 1 albume
  • 60 gr di pinoli
  • 50 gr di zucchero a velo
  • 60 gr di mandorle

Preparazione

Iniziate la preparazione ammorbidendo il burro, che avrete lasciato sciogliere a temperatura ambiente. Impastare le uova con la farina, il burro, lo zucchero, il succo di mezzo limone e il lievito di birra, completando il tutto con una presa di sale e l’estratto di vaniglia.

 

Ponete l’impasto in una terrina abbastanza grande precedentemente imburrata (foto 2), coprite con un panno e lasciare lievitare in luogo caldo (consiglio il forno con la luce accesa) per circa 3 ore, fino al raddoppio della pasta.

 

Per ottenere la forma di stella tagliate la parte esterna dell’impasto lievitato in 8 parti (foto 3). Una alla volta, prendete con due dita le otto parti e tiratele dolcemente verso l’esterno e verso il basso, in modo da ottenere i raggi della stella (foto 4) (esistono in commercio degli stampi di carta a stella che semplificano questa operazione). Unite l’albume d’uovo e lo zucchero a velo (foto 5) fino ad ottenere un composto omogeneo e spennellate la superfice del Nadalin. Ricoprite la parte superiore con pinoli e mandorle tritate (foto 6). Infornare per 40/45 minuti nel forno preriscaldato a 180°.

 

A fine cottura, ricoprite con una abbondante spolverata di zucchero a velo. I veronesi consumano questo dolce la sera di Natale, dopo aver partecipato alla tradizionale messa di mezzanotte, accompagnandolo con una tazza di cioccolato caldo o con bicchiere di vino Recioto della Valpolicella.

 

 

A cura di Lady Cake & Friends
www.lady-cake.it

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2 Commenti

  1. non avevo mai visto nessuno fare il pandoro in casa,la mia ragazza ci e´ riuscita ma ci sono voluti due giorni…adesso capisco perche nessuno ci prova.

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