La prima di campionato è già un ricordo, ma per l’Empoli comincia la preparazione per la prossima sfida, contro il Bari, che segnerà l’esordio al Castellani. Abbiamo parlato del prossimo match con il collega di Bari nel Pallone Domenico Brandonisio: 

Ciao Domenico. L’esordio casalingo dell’Empoli sarà contro un Bari alla ricerca del riscatto, dopo un campionato un po’ deludente. Che partita ti aspetti?
Sarà una sfida interessante tra due squadre con ambizioni. Ma non mancheranno neppure alcuni suggestivi incroci da ex: penso a Caputo, ma anche lo stesso Vivarini è stato vicino a sedersi sulla panchina dei galletti. I toscani partono leggermente favoriti, ma la squadra di Grosso, sono certo, darà filo da torcere.

Empoli e Bari sono due squadre che hanno cambiato parecchio rispetto alla scorsa stagione. Quale dei due organici pensi sia sulla carta più forte?
Sulla carta l’Empoli è più forte. Può contare in avanti su una batteria di calciatori affermati come Donnarumma ed il già citato Caputo. Senza dimenticare gente di esperienza come Pasqual ed altri, come Castagnetti, che hanno già una promozione alle spalle.

Quali sono i pregi e i difetti, a tuo avviso, di questo Bari?
Sicuramente in queste prime uscite si è notato un certo carattere: mi riferisco alla capacità nel saper rimontare ad uno svantaggio. I test contro Parma e Cremonese sono stati importanti, così come quello in amichevole contro la Fiorentina. In difesa sembrano convincere sulle fasce Fiamozzi e D’Elia, in attacco Galano sa essere imprevedibile e Floro Flores e Nenè hanno dalla loro tecnica ed esperienza. Idem per Brienza, il cui apporto è sempre indispensabile. In porta Micai è una certezza. Mi piace anche la versatilità di Tello e Marrone, che può giocare davanti alla difesa o difensore centrale. Ogni tanto qualche ricambio servirà durante la stagione. Tra i difetti c’è sicuramente la necessità di maggiore qualità e fantasia a centrocampo. E bisogna imparare a concedere sempre di meno agli avversari.

Il grande ex dell’incontro sarà Francesco Caputo, l’attaccante che gli azzurri hanno strappato alla Virtus Entella in estate. Che ricordi hai di questo giocatore? Può fare bene anche con la maglia dell’Empoli?
Sulla carta i presupposti ci sono. A Bari soltanto in una stagione è andato oltre i 10-11 gol (17, nel 2012/13), ma a Chiavari è migliorato molto. In Puglia ha avuto il merito di contribuire alla promozione in A con Conte e fu una rivelazione, visto che l’anno prima giocava in C2 col Noicattaro. Sicuramente il suo addio da Bari è stato infelice e dispiace per come è andata a finire: qualche tifoso a suo tempo non aveva gradito alcune sue esternazioni sui social. Resto dell’idea che, se fosse stato affiancato da una prima punta di spessore e non rimasto isolato, avrebbe potuto rendere ancora meglio in biancorosso.

Tutti concordano nel ritenere il campionato di Serie B di quest’anno ancora più difficile ed equilibrato. Tu chi vedi nel novero delle favorite?
A livello di piazze è un campionato blasonato, ma poi è il campo che emette i giudizi. Non sempre una piazza di blasone ha una squadra altrettanto competitiva. Però campi come Bari, Venezia, Parma, Palermo, Cesena o Perugia garantiscono visibilità, calore, supporto e spettacolo. Tra le più forti inserirei Frosinone, Palermo, Empoli, Bari, Parma, Pescara e Perugia. Occhio anche a Cremonese ed Avellino.

Visto che segui da anni la Serie B, quali sono le qualità fondamentali per far bene in questo campionato?
Per vincere in B serve innanzitutto una rosa ampia e con valide alternative, almeno due per ruolo. Poi la forza e la compattezza del gruppo, che deve essere coeso nei momenti più esaltanti ed in quelli difficili: a volte capitano battute d’arresto, anche più o meno lunghe. Ma se la strada battuta è condivisa bisogna perseguirla fino in fondo. Servono in tal senso nervi d’acciaio. Nelle piazze più numerose e blasonate, poi, bisogna fare i conti con le pressioni e dimostrare di essere all’altezza. Per il resto la B è anche corsa, tecnica ed aggressività. Bisogna lottare su ogni pallone.

Dell’Empoli cosa o chi temi in particolare?
Come ho già detto vedo l’Empoli un po’ più in avanti rispetto al Bari. Temo l’efficacia sotto porta dei suoi attaccanti e la duttilità tattica del suo allenatore. Vivarini, anche se lo scorso anno è retrocesso col Latina, ha dato filo da torcere a chiunque ed ha dovuto fronteggiare mille avversità. In una formazione come quella toscana può esprimere al meglio il suo credo. Ha le idee chiare.

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Empolese DOC e da sempre tifoso azzurro, è un amante delle tattiche e delle statistiche sportive. Entrato a far parte della redazione di PianetaEmpoli.it nel 2013, ritiene che gli approfondimenti siano fondamentali per un sito calcistico. Cura molte rubriche, tra cui i "Più e Meno" e "Meteore Azzurre.

5 Commenti

  1. LA BUTTO LI
    VINCE L’EMPOLI
    SE INVECE DEL 352
    GIOCA COL 555 DI CANA’…MODULO A FARFALLA
    (OVVIAMENTE GOL DI CICCIO CAPUTO)

  2. In questo momento vedo leggermente favorito il Bari, noi abbiamo veramente cambiato troppo…serve un’altro mesetto per vedere il vero Empoli. Come avevo già detto in precedenza, secondo me quest’anno saliranno direttamente palermo e perugia. La terza posizione vedo bene Pescara e Frosinone.

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