Boniperti, esordio con fischi

Filippo Boniperti, dopo aver “vissuto” tra le fila azzurra la prima parte di stagione è passato nel mercato di gennaio al Parma, rientrando ovviamente dal prestito alla Juve.

Il giocatore, come arcinoto, ad Empoli lo si è visto solo per un mesetto, il suo infortunio che non se ne voleva andare, lo ha costretto ad una lunga permanenza, ad intermittenza, a Vinovo. D’accordo, Empoli e Juve hanno chiuso il prestito per dirottare, sempre in prestito, il nipotino d’arte, ai ducali.

Magicamente l’infortunio è stato smaltito, e sabato, nel corso del match tra Parma e Pescara, Boniperti ha fatto il suo esordio al Tardini, nel campionato di serie A. Non è stato però dolce l’accoglienza del pubblico ducale che, nemica giurata dei bianconeri, ha visto nel giovane Boniperti non uno dei suoi ma un giocatore, un prodotto, della vecchia signora.

Cosi Filippo ha raccontato le sue sensazioni nell’immediato dopo gara:

“E’ successo – dice – tutto all’improvviso. Ero in panchina, il mister mi ha detto di scaldarmi, e dopo neanche due minuti mi ha fatto entrare. Ero molto contento, ma anche tanto ansioso, perchè era un esordio che aspettavo da un po’. Ormai mi sentivo bene dopo i problemi che ho avuto al ginocchio, ed è da un po’ che ho ricominciato a lavorare con continuità. Ci speravo nel debutto. I fischi dei tifosi? Non mi spavento facilmente, però spero che in futuro i tifosi capiscano che io son qui per giocare per questa squadra. Il passato non conta, il mio cognome non c’entra con me. Son qui per giocare con il Parma e farò di tutto per giocare con il Parma al meglio possibile“.

To. Che.