Un punto importante, un punto che ferma l’emorragia delle tre sconfitte consecutive (quattro con la coppa), un punto per ripartire. Il pareggio di Bologna, nel suo risultato finale, è sicuramente l’unica cosa di cui essere soddisfatti, uno 0-0 che per quanto visto in campo è stato il massimo risultato a cui la squadra poteva ambire. Per una volta però ci puo’ anche andare bene così. Non sono poche le gare in cui i nostri hanno raccolto meno di quanto seminato e anche le ultime tre sconfitte, sicuramente meritate nel complesso, ci hanno visto puniti oltremisura per quanto realmente espresso in campo nei novanta minuti. Ieri, lo diciamo con grande serenità ed onestà, ai punti avrebbero stravinto gli avversari, cosa per fortuna non successa vista la scarsa qualità offerta dal Bologna (fischiato dai propri tifosi) in fase offensiva e di finalizzazione. Se andiamo a rileggere gli episodi, nonostante i 17 tiri totali in porta dei rossoblù non si ricordano miracoli di Skorupski: il brivido più grande lo abbiamo avuto per un colpo di testa di Destro terminato sopra la traversa.

Detto questo, però, e sottolineando che ogni gara è sempre fine a se stessa, non possiamo tapparci gli occhi di fronte a una delle peggiori prove offerte dalla squadra in questa stagione. Un Empoli di fatto mai in partita, un monologo bolognese (squadra tutt’altro che trascendentale) spezzato solo da un tiro di Maccarone nel finale di primo tempo ed un passaggio di testa di Gilardino al portiere felsineo. Una squadra che è sembrata a tratti intimorita, che sbaglia tanti passaggi e che perde molti palloni, e che fa poco movimento senza palla. A questo si aggiunge anche il fatto che è mancato il cinismo di sfruttare meglio due contropiedi allettanti che il Bologna ci ha offerto nel finale di partita. Davanti si continua a non segnare, gli attaccanti fanno grande fatica anche solo nel farsi vedere, con di fatto il solo Levan a metterci qualcosa in più in termini di voglia e determinazione, ma che spesso si trasforma in troppa foga e confusione. Quello che più in generale è sembrato mancare ieri, anche se rischia di diventare una componente stagionale, è stato l’equilibrio in campo con una squadra che ha saputo difendere bene, con organizzazione, tempi giusti e tornando a non subire gol ma di fatto quasi rinunciando alla fase di spinta, cosa che invece si era vista nelle ultime gare dove però di gol ne avevamo subiti parecchi. Numeri negativamente impressionanti con ben 13 gare su 16 senza essere andati a segno, soli sette gol nel totale ed undici punti in classifica, numeri che in un’altra stagione del passato di serie A non ci avrebbero certamente visti ancora al quartultimo posto.

Una nota positiva della gara di ieri è sicuramente il ritorno in campo di Laurini, sia per il ragazzo, che negli ultimi anni ha avuto una sfortuna incredibile, sia perchè la sua presenza in quella zona di campo è importante, soprattutto se non hai Veseli che ad oggi è l’unico vero rimpiazzo. Un passo sicuramente in avanti anche per Diousse ma il suo ruolo è estremamente e strategicamente fondamentale e perdere palloni ingenuamente, come successo in alcune occasioni anche ieri, puo’ essere negativamente determinate. Assane ha comunque coperto bene sapendo mettere alcune pezze che nel computo della gara hanno avuto la loro rilevanza. Questo punto prezioso e totalmente guadagnato deve essere un seme, da mettere lì e tenere al caldo per una settimana. Un seme che deve innestare maggiore fiducia e maggiore consapevolezza in ogni singolo perchè sabato c’è una partita ancora più fondamentale, una gara che l’Empoli deve vincere per togliersi di dosso paure, pressioni e qualche chiacchiericcio ad oggi lecito.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

15 Commenti

  1. Gara spartiacque, è vero: Loro concedono tanto in difesa, ma davanti pungono con Sau Borriello e Melchiorri. Senza contare Farias e Giannetti pronti a subentrare. Ma un c’è seghe: La partita è da vincere.

  2. Partiamo dal presupposto che un punto fuori casa e contro una squadra che alla fine del campionato potrebbe veleggiare più o meno con i nostri punti in classifica è comunque un punto buono da mettere in saccoccia.Ma davvero per la prima volta ho visto una squadra che nel primo tempo si è accontentata di quello che non riusciva a produrre la squadra Bolognese e nel secondo tempo ha continuato sulla stessa falsariga con la differenza che il Bologna almeno ha provato a vincere la partita.Squadra senza nerbo,senza idee,senza gioco e con un allenatore che inquadrato dalle tv mostra un viso preoccupato e quasi rassegnato senza il piglio che dovrebbe avere chi deve dare motivazioni alla squadra!Comincio a credere che anche la squadra cominci ad avere qualche dubbio sul mister,perchè l’apatia vista contro il Bologna mi pare si sia vista chiaramente….nessuna voglia di stupire e nessuna voglia di cercare almeno di vincere la partita da parte dei nostri.Buona comunque la difesa,ma il centrocampo che dovrebbe essere quello che regge gli attacchi avversari e che deve iniziare la fase d’attacco è un centrocampo da rivedere forse negli uomini ma anche nella manovra.Se li prendiamo uno per uno tutto ok o quasi visto che alcuni errori di Dioussè ancora una volta potevano costarci caro e che Croce pur bravo nel saltare l’uomo finisce sempre per portarsi troppo sulla linea laterale invece di puntare più verso il centro e cercare una via più facile per scambi con Saponara o con comunque chi gli viene intorno.Gioco dìassieme zero.Voglio dire….è inutile che riparti in contropiede(Croce) per poi emarginare il gioco e ritrovarsi lontano dalla porta ed in posizione esterna.Quanto all’attacco forse Bologna ha confermato che Gilardino è meglio che cambi aria tanto,ne stiamo vedendo un gioco adatto a lui,ne stiamo vedendo un giocatore motivato…Quanto a Levan e lo dico anche ad Alessio Cocchi,mi domando come può giocare in serie A,UN GIOCATORE CHE NONOSTANTE LA STAZZA FISICA,SPIZZA UNA PALLA SU VENTI DI TESTA,CHE NON CONTROLLA UNA PALLA E LA PERDE SISTEMATICAMENTE,CHE NON TROVA LA POSIZIONE IN CAMPO,CHE SBAGLIA 8 PASSAGGI SU 10,CHE NON RIESCE A TIRARE IN PORTA O A CREARSI UN AZIONE GOAL….ed è meglio che mi fermi.Veramente un giocatore che con il calcio ha ben poco da spartire a meno di miracoli improvvisi…..Urgono rinforzi al centro-campo,all’attacco(7 goals Carli..solo 7 goals)e un allenatore che porti una ventata di “MOTIVAZIONI” e di “VOGLIA DI VINCERE”….perché stiamo perdendo anche questa di voglia….perché se non ci provi con squadre come il Bologna con chi ci devi provare?

    • Mi hai letto nel pensiero, specie su Michelidze.
      Ma la stessa cosa si può dire di Pucciarelli (non sa stoppare un pallone) e Maccarone (non salta mai di testa su palle contese).
      Secondo me c’è da migliorare la tecnica di base…

      • Il nostro grande Mac ha gia dato tanto per maglia azzurra e dobbiamo solo inchinarci davanti ad un giocatore così….è un giocatore a cui si deve solo battere le mani e di sicuro a fine campionato il suo l’avrà fatto e ampiamente.Pucciarelli deve solo fare l’attaccante,puntare la porta e farsi rincorrere….e non rincorrere gli altri!

  3. 100 % EMPOLI

    Trovo giuste tante considerazioni e opinioni…c’e’ del vero un po in tutto quello che si dice..pero’ torno a dire che il ns campionato alla fin fine e’ piu’ questo e non quello dell’anno scorso. Anche perché rispetto a Sarri.. Vecino, Tonelli, Valdifiori, Verdi, Zielinsk i,Mario Rui e Hisay (scusate se e’ poco) non li abbiamo piu’. E sottolineo che e’ tutta gente che oggi gioca in squadre di prima fascia.
    Quindi….un bel respiro e riflettiamo chi siamo.
    Sabato pero’ripeto….MORS TUA VITA MEA. SOLO E SOLTANTO AZZURRO IN CAMPO…FILO SPINATO E ROTTWEILER NELLO SPOGLIATOIO DEL CAGLIARI.
    UCCIDIAMOLI

    • E’vero…tanti giocatori dall’ottimo avvenire se ne sono andati e ti dimentichi anche qualcuno di loro non certo da meno(Rugani e Paredes),ma questo non toglie che anche una squadra con meno qualità e talenti non debba avere anche un gioco e soluzioni goals.Qui è da inizio campionato che si vede una discreta difesa,ma non sempre visto le numerose cappellate fatte anche dietro,ma un centrocampo che non contrasta minimamente e un attacco che ha messo a segno solo 7 goals in BEN 16 PARTITE DI CAMPIONATO!Se bene o male fino alla partita di Sassuolo si è vista una squadra che almeno giocava con la determinazione di vincere,a Bologna si è vista una squadra con la determinazione di non perdere.Ok quest’ultima cosa mi sta bene se gioco contro le squadre di prima fascia,ma se gioco in quel di Bologna contro una squadra che bene o male non ha niente di più di te allora non mi sta bene.Comunque tutti quei giocatori che hai rammentato il primo anno di A non erano nessuno,come oggi non sono nessuno,Dimarco,Tello.Pereira,Krunic,Cosic,Dioussè,Mauri,Veseli,giocatori che possono fare anche loro le stesse carriere che hanno fatto gli altri giovani…..E non ci dimentichiamo che in squadra abbiamo Saponara, Pucciarelli, Barba, Buchel, Skorupski ,giocatori giovani ma gia di spessore nazionale.Nessuno pretende le lucciole,ma dopo 16 turni,uno si aspetta un crescendo nel gioco e una certa continuità nei risultati….Questa è una squadra che nelle intenzioni della società doveva continuare quello che avevamo visto con Sarri e Giampaolo,magari con più sofferenza,ma l’idea era quella….Ma mi domando….una prestazione come quella di Bologna dovrebbe farmi pensare ad una prosecuzione di quel bel gioco espresso fino all’anno scorso?Che te ne fai di questo modulo se il trequartista non lo metti a fare il trequartista e non hai centrocampisti che lo supportano anche fisicamente e in copertura?E’un modulo che non ha più ragione di essere ancora proposto.Completamente schiacciati indietro nel secondo tempo e nessun giocatore buono per fare un contropiede che si chiami tale.Sono sempre convinto che i valori in questa squadra ci sono e che la salvezza la possiamo portare a casa….ma non è la squadra che deve maturare alla svelta….ma è l’allenatore….Che manchi qualcosa in mezzo al campo è evidente,che manchi ancor di più un attaccante è evidente ancor di più,ma sul fatto che in panchina ci siano “idee confuse” non ho nessun dubbio.Ok non vedremo più per tutto l’anno il bel gioco che fu,ma la voglia di vincere non deve mai mancare!

      • Quest’anno avevi l’ariete per il fare il gioco da brutta anatroccola che deve salvarsi.Gente come Pasqual,Di MArco che sa crossare e metterla nel mezzo.
        Bastava un centrocampo con un interdizione maggiore ed il gioco era fatto.
        Purtroppo ad Empoli ci siamo abituati bene ma non hai più gli interpreti per quel tipo di gioco.
        Io è dalla prima partita che lo dico.
        Martusciello è il nostro De Boer,programmato coi dettami del Pres rivolti al conseguimento estenuante del bel gioco ,del passaggino di prima veloce e dello scartare almeno tre vole prima di tirare in porta.
        Gente come Viviani,non un fenomeno certo , che da centrocampo tira le bordate,noi non ce l’abbiamo più…Gli anni scorsi avevi Zielinski,Vecino,Paredes…
        Tasso tecnico minore,ma secondo me era possibile correre ai ripari variando il tipo di gioco.
        Purtroppo non penso che MArtucello abbia la forza,il carattere di imporsi e rivoluzionare la filosofia e lo schema di gioco,anche se io voglio credere che nel profondo del suo animo,sa che questa è l’unica via.
        Ma molto probabilente al prossimo 5 a zero questa via la percorrerà qualcun’altro..

  4. A me certe perifrasi e certi aggettivi però un vanno giù. In fondo stiamo parlando di 22 uomini in mutande che corrono dietro a una zucca….

    • Sono d’accordo.
      È sempre una partita di calcio, mica la guerra.
      Diamoci una calmata, perché già di violenza nel calcio ne gira abbastanza

  5. 100 % EMPOLI

    sportivamente parlando signori…e’ metaforico. Solo per enfatizzare l’importanza della gara e caricare chi gli scorre l’acqua nelle vene anziché i sangue. Non pensavo ci fosse bisogno di sottolinearlo.

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