PECHINO, 8 AGO – E’ stato il presidente cinese Hu Jintao ad aprire ufficialmente le XXIX Olimpiadi di Pechino 2008. ”Ho l’onore di far aprire i Giochi al presidente Hu Jintao”, ha detto Rogge, lasciando la parola alla piu’ alta carica della Repubblica popolare cinese, che ha aperto i Giochi.
La squadra olimpica italiana ha sfilato guidata dal portabandiera Antonio Rossi. Molti gli atleti azzurri che sventolano tricolori di varie dimensioni.
La Nuova Zelanda, che precedere gli azzurri, ha inscenato una haka, gli atleti azzurri hanno risposto con l’inno di Italia e lungamente con il po-po-po-po, colonna sonora dei tifosi italiani ai mondiali di calcio 2006.
”E’ un’emozione fortissima, tra le piu’ forti della mia vita. Ma, al di la’ delle vicende personali, per il clima che si respira, sarebbe stato un sacrilegio non sfilare” ha commentato Antonio Rossi, portabandiera azzurro.
La cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Pechino 2008 si è aperta in un tripudio di luci e rulli di tamburi e fuochi di artificio.
E’ Li Ning, tripla medaglia d’oro olimpica nella ginnastica a Los Angeles ’84, l’ultimo tedoforo della XXIX Olimpiade.
Allo stadio anche il presidente statunitense George W. Bush e quello francese Nicolas Sarkozy.
Tra le autorita’ presenti anche il presidente israeliano Shimon Peres, che si e’ intrattenuto qualche momento conversando con i giornalisti. Il presidente cinese Hu Jintao e’ stato accolto con un’ovazione.
Tra i momenti più suggestivi lo spettacolo pirotecnico con 29 mila fuochi.
Ma a destare l’attenzione dei media di tutto il mondo in queste ore sono anche le proteste per il rispetto dei diritti umani in Cina, le manifestazioni a favore del Tibet e la paura per nuovi attentati terroristici.
Dopo sette anni di duro lavoro e polemiche per Pechino è arrivato il grande giorno: la XXIX Olimpiade dell’era moderna si è aperta con una cerimonia che si preannuncia di una grandiosità senza precedenti nello stadio nazionale Nido d’Uccello, già simbolo di questi Giochi. La città e il mondo intero aspettano l’Olimpiade, ma intanto l’organizzazione Reporters sans frontieres (RSF) ha messo a segno un suo colpo, e si resa protagonista stamane di un’iniziativa clamorosa.
Una voce di donna si è inserita in una frequenza radio FM per chiedere ancora una volta la libertà di espressione in Cina. Prima in francese, poi in inglese, infine in cinese, la voce si è rivolta direttamente alle autorità cinesi dicendo: “Qualunque misura voi prendiate non arriverete all’obiettivo di fermare la libertà di parola”. Le emittenti radiofoniche in Cina sono controllate rigidamente dalle autorità.
Unaltra della scene piu’ suggestive è quella di un aquilone che fa volare una bambina vestita di rosso sopra centinaia e centinaia di figuranti in abito verde fluorescente che riproducono, attraverso un’accrobatica figura, il Nido d’uccello, lo stadio olimpico.
DIRITTI UMANI, CONTINUA LA SFIDA DI BUSH
Il presidente Usa George W. Bush, inaugurando la nuova sede dell’ambasciata americana a Pechino, e’ tornato a criticare la Cina sulla questione della liberta’ e dei diritti umani. Anche ieri Bush aveva usato toni duri contro le autorita’ cinesi e la risposta di Pechino non si era fatta attendere: no a interferenze negli affari interni. In un’intervista il premier Silvio Berlusconi ha confermato il suo si’ alla presenza italiana ai Giochi che possono essere occasione di liberta’.