ternana-trapani 0-2 — Vince il Trapani con merito e inguaia la Ternana, che sprofonda in classifica. Mancosu ha sfruttato al meglio una delle due occasioni avute, ma la squadra, specie nella ripresa, ha meritato la vittoria con i padroni di casa bersagliati dai fischi dei tifosi inviperiti.L’inizio è del Trapani che dopo sei minuti si ritrova tra i piedi la più ghiotta delle occasioni generata da un errato intervento aereo di Farkas che lancia Mancosu. L’attaccante sbaglia il controllo e consente a Brignoli di anticiparlo senza problemi. La Ternana è contratta, il Trapani gioca in scioltezza e un tacco di Nizzetto libera Mancosu che tocca col destro per evitare Brignoli ma su di lui rinviene Fazio che lo anticipa e sventa il pericolo. Le azioni offensive del Trapani finiscono qui, perché col passare dei minuti la Ternana prende possesso del centrocampo e comincia ad attaccare anche sugli esterni. Al 38′ Ceravolo salta un avversario e dai venti metri calcia a lato di poco. Un minuto più tardi l’occasione più clamorosa per la Ternana che avanza “alla mano” e arriva al cross con Rispoli, ma Ceravolo da due passi non impatta il pallone e Nordi si esibisce sulla conclusione diagonale di Zito. Prima della fine ancora un destro alto sulla traversa di Antenucci dopo lo scambio con Ceravolo e una botta da fuori di Miglietta che finalizza una combinazione Ceravolo-Antenucci. Il destro è potente ma Nordi ci mette le mani e alza sulla traversa per il terzo angolo del primo tempo che non procura problemi alla difesa siciliana. L’inizio della ripresa genera ancora rischi per la Ternana che prima rischia su un cross di Daì quindi (5′) conclude con Abate che impegna Brignoli in tuffo. Un minuto dopo Rispoli sbaglia la rimessa laterale concedendo la palla a Nizzetto che tocca in area per Mancosu, questa volta implacabile sotto rete per il vantaggio del Trapani. La Ternana è in confusione, i tifosi contestano vivacemente e il Trapani diventa padrone del campo. I padroni di casa concludono con Ceravolo al 18′ ma Nordi neutralizza in tuffo e nella ripartenza Mancosu colpisce il palo a conclusione di una bella azione manovrata. Toscano opera un paio di cambi inserendo Avenatti e Nolè. La Ternana si scuote e confeziona l’occasione per il pari con un cross di Nolè che Avenatti chiude di testa impegnando Nordi. Subito dopo è Antenucci a concludere in diagonale costringendo il Trapani in angolo. Boscaglia si copre inserendo un difensore (Martinelli) per un attaccante, la Ternana si dispone a quattro in difesa ma arrivare al gol è sempre più complicato. E fino alla fine fa soltanto il solletico al Trapani che col passare del tempo diventa padrone del campo meritando ampiamente la vittoria ampia dal gol in diagonale di Nizzetto allo scadere.
pescara-padova 1-0 — La quarta vittoria consecutiva è la favola di Natale di Aniello Cutolo: il grande ex entra nel finale e, in tre minuti, trova il gol da tre punti che vale il suo riscatto agli occhi del pubblico pescarese. Il Padova, scomparso dal campo nella ripresa, recrimina per un possibile rigore non dato su fallo di Balzano in pieno recupero. Ma è poco per meritare il punto. Nei primi dieci minuti già due ghiotte occasioni scaldano il clima all’Adriatico (in realtà a rendere bollente l’atmosfera ci avevano pensato i tifosi: quelli di casa hanno accolto i sessanta rivali a pochi chilometri dello stadio, cercando il contatto, sventato dalle forze dell’ordine). Al 6’ Zuparic decisivo nel tamponare sul tiro ravvicinato di Melchiorri, al termine di una carambola nell’area pescarese. Al 10’ Ragusa sporca un pallone per Maniero che, d’esterno, prova a scavalcare Mazzoni, bravo nell’uscita. Al 23’ lo stesso bomber pescarese ha la palla del vantaggio: Legati stende in area l’imprendibile Ragusa, rigore ineccepibile che però Mazzoni para azzeccando l’angolino alla sua destra. L’errore non frena la squadra di Marino, che continua a spingere sempre sul binario di Ragusa. Il Pescara, però, sciupa e rischia. Al 33’ Melchiorri da fermo, al limite, cerca l’angolino con un destro a giro e per poco non pesca il jolly. E’ proprio il giovane biancoscudato pescato in serie D lo spauracchio degli abruzzesi, le azioni più pericolose per Belardi passano da lui. Nella ripresa, però, Melchiorri si fa male presto (ma esce solo al 16’), mentre riaccende i motori dall’altra parte Politano, un po’ assente nella prima parte di gara, e il Padova soffre. Al 10’ Brugman da trenta metri manca di pochissimo l’incrocio dei pali, poi in almeno altre due occasioni i difensori veneti riescono a interrompere i rifornimenti per Maniero e Ragusa lanciati verso Mazzoni. Al 18’ è il palo a salvare il portiere ospite: cross di Politano da destra, un difensore devia la traiettoria verso l’angolino, ma il legno ferma il pallone. Al 25’ Mazzoni ci mette i guantoni sulla punizione dal limite di Brugman, toccata dalla barriera. Unico segno di vita del Padova, il tap in di Rocchi (entrato al posto di Pasquato) al 31’, stoppato dalla reattività di Belardi. E’ il momento decisivo: Marino gioca la carta Cutolo, l’ex che scalpita. Gli bastano pochi giri di lancette per vivere una favola: entra al 32’ e al 35’ firma un gol pesantissimo. Ma meritato dai biancazzurri, sempre più lanciati verso la zona A.
fonte: gazzetta.it
Son 2 mesi che dico occhio al Pescara…. Vergognoso rigore non dato al Padova
Pescara ormai alle nostre calcagna, maledizione.
Si si e tra poco ci starà anke davanti, a forza di rigori e sviste arbitrali a favore si fa presto a ritirarsi su!! Basterebbe c rodassero i’ nostro!!
O gente ma li seguite i pescaresi che appena qualche mese fa non sapevano nemmeno se si iscrivevano in serie b
le partite di lanciano e di ieri sera sono state un emerito vergognoso scandalo…..