PONTEDERA | 0 | |
EMPOLI | 4 |
8′ Coralli; 31′ Coralli; 41′ Coralli; 72′ Brugman
PONTEDERA: Puglione; Banchellini (46′ Ceccarelli); Vettori (77′ Matteucci); Calistri (46′ Martinovic); Lucarelli (65′ Luschi); Regoli (46′ Ettorre); Agnorelli; Nolè (46′ Monti); Caponi (69′ Pellegrini); Granito (46′ Aiello); Arrighini (57′ Magnani). All: Masi
EMPOLI 1°T: Pelagotti; Vinci (22′ La Rocca); Tonelli; Stovini; Buscè; Moro; Valdifiori; Saponara; Tavano; Dumitru; Coralli.
EMPOLI 2°T: Dossena; Marzoratti, Mazzanti, Mori, Camano; Musacci, Signorelli; Lazzari, Fanucchi (84′ Pucciarelli), Brugman; Mchedlidze.
ARBITRO : Sig.ra Vitulano di Livorno – Assistenti: Vincenzo/Cinquini
Terza uscita stagionale per gli azzurri nel percorso di preparazione alla prossima stagione agonistica. Questa sera la squadra di mister Aglietti era di scena nello stadio che ha reso celebre il tecnico di San Giovanni Valdarno, ovvero Pontedera. Un test in crescendo, difatti dopo aver giocato con una squadra di terza categoria e con una di prima, l’Empoli in questa serata si è misurato con una formazione che prenderà parte al prossimo campionato Nazionale Dilettanti e bisogna dire che i padroni di casa hanno fatto una discreta figura.
Presenti sugli spalti del “Mannucci” almeno cinquecento spettatori tra cui una cinquantina di ultras empolesi.
Un test ovviamente che non può dare la reale misura dello stato dei ragazzi ma che è sicuramente servito, soprattutto ad allenatore e staff per valutare la crescita ed intervenire nelle lacune che sono inevitabili in questa fase. Il risultato finale, al termine dei novanti minuti è stato di 4 reti a 0 in favore dell’Empoli.
Come anticipato nel pezzo di stamani, sono state mandate in campo due diverse formazioni tra primo e secondo tempo.
Confermato il modulo di partenza, ovvero il 4-2-3-1 che sta già rubando la scena al tanto decantato 4-4-2, modulo che però, data la grande abbondanza di attaccanti da ovviamente maggiori equilibri e soluzione offensive. In campo dal primo minuto, nella presunta formazione dei titolari, Nicolao Dumitru, apparso in buona condizione e molto determinato, bella una sua conclusione alta di poco.
Il mattattore della prima frazione è stato però il Cobra Coralli, autore di una tripletta. Il vantaggio arriva dopo soli otto primi a conclusione di un’azione insistita del bomber azzurro che dopo aver fatto fuori due avvarsari calcia in porta con il portiere amaranto che non trattiene. Il raddoppio, alla mezz’ora arriva grazie ad un indecisione del portiere locale che esce male su di un cross di Buscè (imbeccatto spesso dai tifosi locali) e Coralli, da vero Cobra appoggia in rete. Il terzo gol azzurro nasce da un’azione di Saponara che serve Ciccio Tavano, il quale, con il portiere in uscita finta per poi appoggiare a Coralli che di testa segna a porta vuota.
Nel finale di frazione si sono visti anche i pontederesi con Caponi che ha provato ad accorciare.
Da segnalare come mister Aglietti abbia voluto provare Buscè a sinistra reinserendo Vinci sulla destra, l’esperimento è durato però soltanto venti minuti, il difensore fiorentino ha purtroppo dovuto lasciare il campo per un infortunio rimettendo Buscè a destra e La Rocca (suo sotituto) a sinistra. Positiva l’intesa tra centrocampo ed attacco con diverse triangolazioni e con quel ritorno degli avanti in fase di non possesso a dar man forte alle retrovie, cosa che aveva chiesto a più riprese Aglietti.
Come detto nella seconda frazione sono usciti dal tunnell undici giocatori diversi che però hanno mantenuto lo stesso assetto tattico del primo tempo, a dimostrazione di come adesso sia unicamene questo il modulo su cui verte il lavoro dello staff tecnico azzurro.
Il secondo tempo da maggiori difficoltà con una squadra azzurra che appare più bloccata e con fraseggiamenti meno fluidi, complice forse anche la minor intesa tra gli undici in campo. Ci pensa però Brugman, la più grande sorpresa di questo avvio di stagione, a rompere il ghiaccio trovando il gol (quello del 4-0) grazie ad un rasoterra mancino che si insacca nell’angolo alla destra del portiere amaranto. Sicuramente è il gol più bello della serata.
A dimostrazione però della maggiore difficoltà, arriva pochi minuti dopo il gol azzurro un pericolo dalla parti di Dossena che è bravissimo ad uscire su Magnani involato a rete per quello che poteva essere il pareggio di periodo. Molto movimento lo fa Lazzari, ripresosi alla grande dal primo acciacco stagionale, il romano prova spesso ad imbeccare la torre Mchedlidze che a cinque dalla fine sfiora il gol con un colpo di testa millimetrico che fa la barba al palo.
Si può dire soddisfatto Aglietti (per lui tanti applausi in quella che sarà per sempre la sua seconda casa), la squadra ha risposto bene alle sue indicazioni ed al cospetto di un duro lavoro che ha imballato non poco le gambe dei calciatori azzurri, anche da un punto di vista prettamente atletico, la formazione, in ambedue le frazione ha dimostrato di esserci. La velocità arriverà con il tempo ma era fondamentale affinare alcuni meccanismi e riuscire a passare velocemente dal 4-2-3-1 al 4-2-4 che l’Empoli in fase di possesso deve fare per essere il più devastante possibile. Non hanno preso parte all’incontro diversi calciatori, Aglietti ha dato la possibilità di giocare solamente a 24 elementi sui 32 a disposizione, effettuando una sola sostituzione per tempo, di cui la prima obbligata. L’unico assente per noie fisiche era solamente Guitto. Una buona prova arriva ancora da Camano, non un terzino sinistro che sta però ricoprendo davvero bene quel ruolo.
Per una volta sprechiamo anche un complimento per l’arbitro della gara, una giovane ragazza, operaia della Piaggio che, per quanto di natura amichevole fosse l’incontro, si è fatta valere sul rettangolo verde.
Prossima amichevole mercoledì al centro tecnico della Figc a Coverciano, alle 18 si affronta la Selezione Aic dei “disoccupati”.
To. Che.
Bisogna migliorare i fraseggiamenti…e se possibile non farsi imbeccare dai tifosi avversari. Poi siamo quasi a posto. Quasi.