Secondo la protezione civile, sarebbero queste le cifre del bilancia post partita, che a seguito dell’1-0 a Khartoum, contro l’Egitto, ha permesso alla nazionale algerina di accedere ai Mondiali in Sudafrica. Dopo 24 anni si riaprono le porte del trofeo più prestigioso, che ha provocato anche 145 attacchi cardiaci e 175 indenti stradali.
Si fa festa, senza dare troppo peso ancora alle accuse dell’Egitto, che ha parlato di incidenti causati dai tifosi dei Verdi, sino al richiamao dell’ambasciatore in Algeria, per un confronto. Stessa cosa fatta anche dalle autorità di Khartoum, che hanno convocato l’ambasciatore egiziano per “avere chiarimenti sulla diffusione da parte dei media egiziani di informazioni false sul dopo-partita”.
Ad Algeri si pensa solo a fare festa e a omaggiare i soprannominati “eroi di Khartoum”, salutati da decine di migliaia di tifosi al loro arrivo all’aeroporto Houari Boumediene. I ‘fennecs’ (le volpi del deserto), assieme al ct Rabah Saadane e al presidente della Faf (Federcalcio algerina) Mohamed Raouaraoua, sono stato accolti con un tappeto rosso, su cui sorridenti e rilassati hanno sventolato bandiere algerine, impugnando una fantomatica Coppa del Mondo.
I 25 giocatori sono poi saliti su un pullman scoperto, costruito per l’occasione, salutando un bagno di folla per oltre tre ore. I tifosi hanno ostruito i 12 km tra l’aeroporto e la città, fino a Piazza Primo Maggio, dove in serata stavano ancora festeggiando oltre 10 mila persone. I Verdi saranno ricevuti anche dal presidente algerino Abdelaziz Bouteflika, che ha già proclamato altri due giorni di festeggiamenti, con manifestazioni allo Stadio 5 Luglio di Algeri.
“Sono loro gli eroi”, “gli artefici del sogno algerino”, “Grazie verdi!”, ha scritto la stampa, che non ha risparmia qualche polemica con la Fifa. “Nonostante Blatter, siamo ai Mondiali!”, titola El Watan, indicando che la vittoria è arrivata nonostante “il silenzio” della Fifa.
Un silenzio spezzato dalle parole della Federazione internazionale che ha annunciato un procedimento disciplinare contro la Federcalcio egiziana per l’aggressione avvenuta il 12 novembre scorso nella capitale egiziana, contro al squadra algerina. Una decisione che appare come una ipotetica seconda vittoria per gli algerini.
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