18 Maggio 2018, una data impressa a fuoco nelle nostre menti, una notte magica. Sono passati due anni esatti da quando gli azzurri di Aurelio Andreazzoli alzarono verso il cielo di Empoli la Coppa come campioni della serie B 2017-18. Un campionato incredibile, soprattutto dall’arrivo di “Nonno Aurelio”, un campionato che ha visto l’Empoli battere diversi record, un campionato che forse ci ha consegnato la squadra più forte di sempre.
Quella notte ovviamente la si ricorda maggiormente per quanto accaduto dal triplice fischio in avanti. La gara, che vedeva il Perugia ospite al Castellani, interessava soltanto per provare a preservare quella imbattibilità che aveva contraddistinto il cammino di Andreazzoli dal suo arrivo fin li. Ed anche quella missione fu portata a termine visto che la gara vide il successo dell’Empoli per 2-1 in rimonta. Al fischio finale si spensero le luci del campionato e si accesero quelle della festa, una festa che già era stata vissuta circa un mese prima con la conquista aritmetica della promozione. La festa istituzionale però fu altra cosa. La chiamata all’americana dei calciatori che dal “red capet” raggiunsero il podio situato a centro campo e poi, si poi, il capitano di quella squadra Manuel Pasqual, alzò la coppa sotto ad un mare di coriandoli azzurri che piovvero giù con un effetto davvero magico ancora scolpito nei nostri occhi.
La festa proseguì, prima sul campo con svariati giri di questo da parte dei calciatori che a turno si passavano quella coppa che baciarono e con la quale si fecero immortalare, per poi andare nel cuore della città sopra il pullman scoperto che vide in Piazza della Vittoria il palcoscenico per fare festa insieme a tutta la città che in massa si riversò sulle strade. Una notte incredibile che chiuse un campionato indimenticabile, un campionato che ci fece vedere un gran calcio e impresse quella squadra nella storia. Un campionato iniziato in maniera difficile, con lo spettro della notte di Palermo a far capolino più e più volte, con una rivoluzione interna che fece storcere diverse bocche e portò a contestazioni durante il precampionato. Un avvio altalenante in campionato con l’esonero di Vivarini dopo un pari a Cremona e l’arrivo di Andreazzoli…che per molti coincise con un “Andreazzoli chi?”.
E invece quella notte Andreazzoli mise una firma indelebile nel grande libro della storia azzurra, quella storia che è arrivata a quota cento e che spera in futuro di poter rivedere una notte come quella. Rivediamo alcuni momenti di quella incredibile serata che oggi spegne due candeline.
2 anni……mi sembra un secolo fa……
Maledetta traversa…. Maledetta traversa…
Sentire l’intervista e leggere questo servizio unito ai ricordi anche dell’anno scorso proprio in questa ultima decade di maggio, mi fa pensare che i momenti belli vanno goduti pienamente, come quella sera e gran parte di quella stagione, li per li non te ne rendi conto pienamente che stavamo scrivendo la storia…poi adesso a distanza di due anni ci ritroviamo negli stessi giorni con i giocatori che a malapena si possono allenare distanti allo stadio, a parlare di protocolli e alle poche chance di riprendere il campionato, con la consapevolezza di chissà quando potremo tornare al Castellani e a serate cosi belle!