Si è svolta il 21 ottobre scorso la presentazione da parte dell’Empoli FC delle iniziative per il Centenario, delle quali peraltro Pianetaempoli ha dato ampiamente notizia ed informazioni. E’ stata quella anche l’occasione perché la Società di Monteboro parlasse anche della maglia celebrativa e del logo dedicato alla ricorrenza.
Abbiamo ascoltato con interesse quanto è stato detto e quanto è stato anche riproposto in alcuni interventi successivi. Ci ha certo colpito il ritardo con il quale – a nostro giudizio – le iniziative sono state presentate. Pur comprendendo i disagi che certo la pandemia Covid-19 ha sicuramento procurato corre l’obbligo di ricordare che si sapeva da sempre che l’anno del Centenario sarebbe stato il 2020 e forse si poteva anche preparare qualcosina prima. Tra le iniziative mancate dispiace per il “Museo” che si sarebbe voluto aprire in Piazza della Vittoria, anche se non ci sono stati forniti dettagli sul suo contenuto e sul tipo di allestimento che sarebbe stato fatto e non abbiamo capito dove sarebbe stata la location esatta. Abbiamo però capito che il materiale di tale Museo sarebbe poi stato trasportato nel nuovo Stadio. Questa è stata per noi una piacevole sorpresa: è stato detto che la Società si sta “…accingendo ad un contratto di intenti con il Credito Sportivo che ci porterà poi a buttare le basi per veramente parlare di qualcosa di concreto…Già mettendo quella firma su quel foglio siamo già a buon punto..”. La cosa non può che farci piacere.
Detto questo ci corre tuttavia l’obbligo di alcune precisazioni, anche per rispetto al lavoro che la Redazione di questa testata giornalistica ha svolto da oltre un anno.
La prima, a proposito dei social.
Pianetaempoli non nasce per fare attività sui social. Pianetaempoli è una testata giornalistica di una Associazione Culturale omonima (come riportato in fondo alla nostra homapage) e non un’entità circoscritta ai social e perciò l’attività svolta su tali piattaforme è collaterale a quella principale (giornalistica appunto) che avviene su queste pagine.
Questa testata ha lavorato sul Centenario dall’inizio di settembre 2019. Si è creato un gruppo di Redazione costituito dal sottoscritto, da Simone Galli, Nico Raffi e Stefano Scarpetti che, insieme ai due fotografi e grafici Alessio Giorgetta e Massimiliano Ciabattini, si è assunto l’onore e l’onere di affrontare i temi da proporre ai lettori, disporre un cronoprogramma, scambiarsi notizie ed informazioni, svolgere una attività di ricerca di documenti che ci ha portato in Biblioteche, Archivi Storici, studi Fotografici, a parlare con decine di persone. A questa attività è stato dato un titolo, “UN SECOLO D’AZZURRO”, e ad oggi consta di 78 articoli. Pianetaempoli lo ha fatto nella sua qualità di testata giornalistica e non come social ed ha iniziato a pubblicare questi contenuti dal 15 gennaio 2020. Per Pianetaempoli i social sono un ulteriore mezzo di diffusione di notizie ed informazioni, rappresentano una possibilità di ampliare i contatti e raggiungere altri lettori, ma non costituiscono né il principale strumento di comunicazione, né tantomeno un canale privilegiato che resta, comunque, il sito ufficiale, questo nel quale stiamo scrivendo. Non abbiamo perciò fatto la stessa cosa di nessuno, tantomeno volendo ripercorrere strade altrui, più che legittime ma che non abbiamo assolutamente preso in considerazione.
La seconda: Il colore della maglia.
Di questo e di altro avevamo tra l’altro già scritto nel nostro articolo del 18 febbraio scorso ( https://www.pianetaempoli.it/un-secolo-dazzurro-1920-nasce-lempoli-foot-ball-club/)
quindi per noi il discorso sul colore era chiuso ed archiviato: la prima maglia indossata dall’Empoli era di colore rosso.
Ne fanno fede tre articoli de “Il Piccolo Corriere del Valdarno e della Valdelsa”:
- il n. 25 del del 26.09.1920
- il n. 32 de 14.11.1920
- il n.35 del 26.12.192
già indicati nel nostro articolo del 18 febbraio 2020 citato e dei quali riportiamo il primo, giusto per memoria (l’evidenziatura in rosso non è nell’articolo originale, è frutto di un nostro intervento grafico per evidenziare quanto scritto):
Ci dicono che il colore rosso originario si sarebbe poi, negli anni, trasformato in un vinaccia come quello proposto per la maglia del Centenario esibita perla prima volta venerdì scorso nella gara interna con il Pisa. Non sappiamo su quali informazioni o fonti documentarie si basi tale ipotesi, dal momento che nelle nostre ricerche non abbiamo trovato niente che possa suffragare ciò. Sarebbe bene che l’Empoli FC, se di tali informazioni e/o fonti documentarie è in possesso, potesse darne notizia, quanto meno per dare validità storica ad una scelta fatta in un evento così importante come un Centenario ed anche per arricchire e correggere il lavoro di ricerca che abbiamo svolto. A suffragare la tesi del colore rosso (colore che sembra perdurare nel tempo fino al passaggio all’azzurro anziché essere circoscritto ad una breve parentesi iniziale e poi sfumato non si sa come nel vinaccia) anche il timbro che l’Empoli FBC (perché così allora si chiamava) appone in una sua lettera del 28 maggio 1921 nella quale scrive al Commissario Prefettizio di Empoli, timbro di colore inequivocabilmente rosso. Colore che, sempre con lo stesso timbro, vediamo invece diventare azzurro in un’altra lettera che la Società scrive al Regio Commissario di Empoli il 3 ottobre 1922. E questo timbro azzurro, come pure la successiva carta intestata in azzurro del 1923 dimostrano che il cambiamento dal rosso all’azzurro è avvenuto nel periodo compreso tra il maggio 1921 e l’ottobre 1922.
Sulle ragioni del cambiamento del colore della maglia dal rosso all’azzurro non abbiamo notizie certe e documentate e perciò possiamo formulare solo ipotesi. Ci sembra interessante quella suggeritaci dallo storico empolese Paolo Santini che adduce il motivo del passaggio del colore dal rosso all’azzurro ai cosiddetti “Fatti di Empoli” del 1° marzo 1921 (https://it.wikipedia.org/wiki/Fatti_di_Empoli)
A seguito di quegli eventi può darsi che il colore rosso creasse un certo imbarazzo se indossato dalla principale squadra di calcio cittadina, e forse le gerarchie fasciste, le Autorità comunali e la stessa Società ritennero più opportuno e conveniente cambiare colore virando sull’azzurro dello stemma cittadino.
Quanto detto non implica un giudizio sulla maglia proposta dalla Società per celebrare il suo Centenario. La maglia che abbiamo visto venerdì scorso con il Pisa può piacere o no, non è di una valutazione estetica che siamo andati scrivendo ma del suo colore originario, quale ci sembrava opportuno riproporre su una maglia celebrativa dei 100 anni di una squadra.
La terza, l’acronimo EFC sulla maglia.
Nel primo timbro ufficiale ritrovato in una lettera che l’Empoli scrive al Sindaco il 28 maggio 1921 – già citata precedentemente e che abbiamo proposto nella foto qui sopra – la scritta è inequivocabile: Empoli Foot-Ball Club, scritto così perché nei primi del secolo la parola Football veniva spezzata in due con un trattino nel mezzo, tanto che molte delle Società calcistiche dell’epoca recavano il proprio nome seguito quasi sempre da FBC. L’acronimo originale non poteva quindi che essere Empoli FBC e non EFC come quello proposto sulla maglia.
Infine, giusto per la verità storica dei fatti, la prima partita giocata dalla neonata Società Empoli FBC fu quella disputata il 27 giugno 1920 al Campo dell’Abetone contro l’Ardita di San Miniato, come riporta “Il Piccolo Corriere del Valdarno e della Valdelsa” nel n. 19 del 4 luglio 1920. La gara disputata con la Vigor Fucecchio della quale è stato detto da parte di qualcuno non fu quindi la prima della storia dell’Empoli ma la seconda: fu sempre giocata al campo dell’Abetone ma una settimana dopo, il 4 luglio 1920. Anche di questo abbiamo testimonianza scritta dalle pagine de “Il Piccolo Corriere del Valdarno e della Valdelsa” nel n. 19 del 4 luglio 1920.
Indipendentemente dalla storia, dalle iniziative e dalle operazioni di marketing proposte, da quanto è stato scritto e detto, da quanto sarà realizzato, rimane comunque il fatto di un racconto lungo 100 anni che ha coinvolto e appassionato tanti tifosi e tanti speriamo appassionerà e coinvolgerà nei prossini 100 anni. E questo è un fatto che non ha bisogno di ricerche, di riscontri, di spiegazioni: è lì, nei nostri ricordi, nel nostro cuore innamorato, nella passione del nostro “io bambino”, in quella parte incontaminata di noi che crede ancora ai sogni.
….la maglia non è male, di sicuro, però, mi dà l’idea che sia una cosa che è stata fatta con molta fretta, che andava fatta, tanto per …..
Sarebbe stata buona cosa, per una ricorrenza così speciale ed importante, credo, sondare l’ambiente dei tifosi, magari con un sondaggio per recepire alcune idee sul come farla…..tante società l’hanno fatto in passato, e per maglie non certo di ricorrenze ma per quelle stagionali.
Dispiace che vi sia stato un disinteresse così lampante verso la tifoseria, per la quale la maglia è probabilmente il totem per antonomasia.
La maglia vinaccia è molto molto bella… resta da capire il colore originario era veramente vinaccia o rosso… Non credo che dal colore di un timbro si possa desumere il colore di una maglia… Anche perché allora credo che i colori dei timbri fossero quelli standard blu nero e rosso dubito si utilizzasse timbri vinaccia… C’è da dire poi che visto il periodo magari effettivamente fu scelto il colore vinaccia in luogo del rosso, per evitare di andare in contrasto con l’allora regime… Poi visto che il vinaccia richiamava comunque un po’ il rosso sì optò per il quieto vivere per l’azzurro…scelta poi definitiva…Però chiaramente siamo sempre nel campo delle supposizioni.
Sul logo sono completamente d’accordo…doveva essere EFBC.
Insomma alla fine la società prima di presentare la maglia che ripeto è comunque molto bella, avrebbe dovuto documentarsi in modo più approfondito… il tempo non gli mancava.
Più che altro basterebbe conoscere un po di storia..
Evidentemente il 1919-1920 fu poi chiamato biennio rosso e non biennio vinaccia…
Il regime fascista fu instaurato ufficialmente nel 1922 e fu del biennio rosso la reazione padronale e monarchica al ‘pericolo’ (per loro) di una rivoluzione rossa comunista.
Empoli, allora città socialista e comunista, fu militarmente repressa dopo i fatti del 1921 e poi attenzionata in maniera speciale e fu evidentemente costretta anche a far cambiare le maglie della squadra di calcio, vietando di fatto il rosso.
In ogni caso ci sono dei documenti di archivio, quindi continuare a dire che era vinaccia invece che rossa è un esercizio inutile e infantile.
Stendiamo un velo pietoso sulla presentazione, organizzata male, gestita peggio. Il marketing non è proprio il loro forte, pensino piuttosto al calcio giocato che gli riesce meglio.
S’Ostina allora seguita… ma se gli articoli di giornale riportano che erano rossi, saranno stati rossi. O no?
C’è polemica!
Comunque spero che Pianeta Empoli pubblichi un libro sul centenario dell’Empoli con la raccolta dei 78 articoli (tutti interessanti e ben fatti).
Io lo comprerei sicuramente.
Lo comprerei anch’io volentieri perché si tratta di articoli interessanti, ben scritti dalla mano e dal cuore.
Io ricordo negli anni 70/80, in C giocavamo a volte con una maglia rosso/vinaccia.
Nessuno può sapere l’esatta sfumatura di rosso della prima maglia credo. A me quella di venerdì è sembrata molto più Rosso Scarlatto o Rosso Porpora che non vinaccia. Il vinaccia dà più sul viola.
Per la questione timbro, l’inchiosto immagino esistesse di due/tre colori all’epoca quindi da quello non possiamo dedurre l’esatta colorazione della maglia.
Non capisco la polemica 🙂
Tutt’al più le maglie sudate diventavano marroni ma rosso porpora proprio…scarlatto poi!?
Per l’esatta colorazione storica della maglia bastano gli articoli riportati: ROSSO, in italiano è semplice da capire. Altrimenti avrebbero scritto AMARANTO o BORDO’ (a quei tempi, invece che bordeaux).
Mi meraviglio di Fioravanti e di chi si stupisce: forse non avete ancora capito che il focus della società è sul trentennale della presidenza cor.$i che ricorre il prossimo anno??? Il centenario è un incidente di percorso al quale loro malgrado hanno dovuto ottemperare: hanno fatto il compitino e senza nemmeno doversi sbattere più di tanto grazie alla pandemia.
Esatto, e gli è riuscito anche male
Prendiamo quel che è arrivato e ringraziamo il cielo. Forse che non gliene sia importato più di tanto è stato un bene…riconosciamo a PE il merito di aver raccontato più di chiunque altro i nostri 100 anni di storia. Nazione e tirreno non pervenute.
Lo stemma più brutto di quello che c’era prima che era già inguardabile.
Sulla storia si sono fatti bruciare da pianeta empoli.
Sul libro si sono fatti bruciare dalla geo edizioni.
Sulla maglia non si capisce che hanno voluto fare: o la fai tutta rossa o la fai tutta azzurra. Meno male che quelle “normali” sono riuscite a farle, appunto, normali!
Hanno fatto lo stemma nuovo a agosto per celebrare un compleanno che sarebbe stato di giugno e hanno comprato una pagina dellla gazzetta per farsi gli auguri a ottobre!
M I T I C I !!!
Scommettiamo che il prossimo anno sono più organizzati per il compleanno della family?
Augh grande capo!!!
E poi, caro Fabrizio, ringraziandoti dei bellissimi articoli che stai scrivendo, ti ricordo che qui, bene o male, sei su un Social Web, cioè su una piattaforme che consente a noi sportivi di interagire e socializzare online sul nostro Empoli; quindi secondo me certe “presunzioni” giornalistiche, anche basate su fonti storiche, le dovresti portare avanti in altre sedi. I sogni di uno sportivo, non li cancella nessuno, tanto meno una maglia rossa o vinaccia. Forza Empoli.
Scusa “Indiano .. ” non era rivolta a te, ho sbagliato a indirizzarla.
Una cosa rimane non si è potuto festeggiare con lo stadio nuovo , peccato io considero lo stadio come seconda casa e io
la famiglia in una topaia non ce la farei stare …..ma qualcuno si….
Te lo fanno lo stadiuccio, gli fa troppo comodo per campare di rendita dopo. 20.000 posti per 6.000/7.000 tifosi, si potrà mantenere il distanziamento anche quando non ci sarà più la pandemia. Rimettessero a modo il castellani invece di farlo cadere a pezzi con la scusa del “progetto in corso”. Ridicolo anche l’atteggiamento del comune. Povero empoli, povera empoli.
Infatti rimettono a posto il Castellani, mica lo rifanno nuovo.
Spiegami bene: vorresti continuare a mantenere le tribune ancora lontane decine di metri dal campo di gioco?…
Ma poi dico: vi stanno chiedendo dei soldi, oppure, stanno mettendo delle nuove tasse per fare il restyling del Castellani?
Almeno quest’anno le cose in campo sembrano girare, sul resto sarebbe come sparare sulla croce rossa (non vinaccia). Basta risentire la conferenza stampa dell’altro giorno: “prodotto” di qui, “prodotto” di là: per monteboro l’EFC è un bancomat da sempre, chi lo scopre adesso è perchè ha fatto finta di non vedere o viveva sulle nuvole.
La storia??? La storia è quella della della family, il resto non lo conoscono e nemmeno gli è mai interessato conoscerlo. Grazie a fabrizio fioravanti per la rubrica storica e per questo articolo.
Meglio la family che gli arabi, i cinesi e i zamparini, i truffatori vari…. Meglio uno stadio moderno e decente che questa catapecchia orribile 20.000 ne ha questo scempio e 20.000 ne ha quello nuovo non cambia un cazzo
Che c’entra lo stadio qui? Comunque ha poco più di 16.000 posti, sempre che i nuovi seggiolini siano grandi quanto quelli vecchi e non 20.000.
Media spettatori prima di Sarri: 3.000
Media spettatori Serie A ultimi anni: 9.000
Media spettatori Serie B ultimi anni: 5.000 (a esagerare, escluso lo scorso campionato).
Quindi basta e avanza il castellani di adesso che viene lasciato cadere a pezzi da chi in 5 anni non ha combinato un cazzo.
S’Ostina nell’autunno 1920 ancora il regime fascista non c’era, si era alla fine del “biennio rosso”.
Hai ragione ho usato il termine regime in senso non corretto volendo i tendere invece il clima che si respirava nel 1920 dopo la fondazione dei fasci da combattimento…con assalti ad organizzazioni sindacali e a sedi socialiste…aggressioni…tensione)…penso che in quel clima di scontro nella scelta della maglia si possa aver pensato ad un colore meno acceso…da qui il vinaccia… ma è una supposizione…chiaro che anche a me piace pensare la prima maglia indossata dall’ EFBC fosse di un bel rosso vivo…ma pure su questo non ci saranno mai certezze…anche perche i testimoni oculari di quell’evento oramai ci hanno lasciato.
A me sembra una polemica frivola. Rosso, vinaccia, un tono in più o uno in meno. Sinceramente me ne importa poco. Anzi non è rosso fuoco ma nemmeno vinaccia. Sta in mezzo. Ma va bene così. Sulle iniziative da fare prima. Ragazzi c è il covid. Emmanna se hanno fatto questa presentazione ora. Forse speravano che riaprissero al pubblico e hanno aspettato il più possibile.
Il covid è un alibi che non regge perchè c’è stato per tutti. Per quelli di PE che hanno fatto ricerche e scritto comunque, per fontanelli e ciabattini che hanno pubblicato un libro sulla maglia e per tutti noi che abbiamo continuato fare ognuno il proprio lavoro in fabbrica, in negozio o in ufficio.
Fare uscire una pagina sulla gazzetta nel giorno giusto non dipende dal covid, rifare lo stemma in maniera decorosa (non ricordo altre squadre che non abbiano celebrato il secolo con l’oro!) non dipende dal covid, eccetra eccetra. Prestissimo tanto saremo presi da problemi più grossi ma peccato che non ci sarà un altra occasione di festeggiare il centenario.
Se il risultato è questo, con le risorse dell’empoli di oggi, vuol dire che è mancata la volontà di fare le cose perbene. Non voglio pensare sia stata mancanza di capacità, sarebbe peggio. Peccato perchè 100 anni vengono una volta sola.
Non so se sia peggio non festeggiare il centenario o festeggiarlo così male, comunque avremo cose più importantia lle quali pensare tra poco.
È il segno, che conta. Il significato. Questi meravigliosi 100 anni di storia! Rossa, vinaccia, azzurra, celestina, a pois…..non è poi così importante, amici.
Cmq, potevate proporvi voi per suggerire qualcosa al Cirdi.
Non vi va bene nulla: lo Stadio no;le maglie no; la pagina della Gazzetta no; il libro no; l’album con le figurine no.
Tutto no.
A volte leggo astio o colore politico dietro certi commenti…
Per carità, libertà di parola, ma mi sembra che a volte si esageri…
Al Corsi…
Al “Cirdi”, semmai ALLA “Cirdi” che questa è farina sua. Sono d’accordo in parte con te: certe critiche sono esagerate perchè lo sbaglio di fondo è avere delle aspettative, mentre sullo stadio dopo 5 anni di nulla la società è indifendibile. Se lo fanno tanto meglio e se non lo fanno continueremo a vederla bene dalla maratona appena ci faranno tornare TUTTI allo stadio.
…..certo, te pensi che chi di dovere avrebbe ascoltato tifosi? Ma solo te non prendi atto di come questa dirigenza, dopo Palermo ’17 (anche se è sempre stata molto parca in tal senso), abbia voluto mettere una sorta di muro tra loro e la piazza? Dai su, prendere una posizione va bene, fa bene, ma negare l’evidenza non è mai buona cosa. Senza rancore eh….
I muri ci sono anche in altre piazze, ma non mi sembra che si lamentino i tifosi
L’ennesima prova che alla presidenza dei tifosi glie ne frega una sega detto all’Empolese, le maglie celebrative se qualcuno vuole acquistarle quanto costano?
L’ennesima manovra speculativa cioè incassare che è l’unica cosa che interessa lassù a MONTEBORO.
La storia dello stadio altra occasione di guadagno grazie al prestito sportivo vale a dire che l’Empoli calcio non tirerà fuori un euro poi impossessandosi del castellani di proprietà del comune.
Solo interessi!
Un prestito presuppone un “rimborso” o una “restituzione”, non credo che gli soldi a fondo perduto.
In ogni caso ricordo che lo avrà in concessione o non sarà di sua proprietà.
Preferireste che il Corsi se lo facesse da un’altra parte e veder marcire il Castellani?
Il Comune avrebbe i soldi x poi mantenerlo?…
Farlo da un’altra parte e di proprietà del Corsi sarebbe la meglio cosa oppure perché non fa una proposta d’acquisto come fanno in altre parti d’Italia es Bergamo.
Il cassiere di monteboro srmpre se sei tifoso azzurro e non unovdei tanti invidiosi, ti fa vedere il grande calcio e questa è una società modello e presa da esempio in tutta Europa
A me sembra che si sia perso la testa ( e ci comprendo anche il Fioravanti).
La maglia presentata il 21 ottobre è una maglia “rievocativa” del centenario e della prima maglia del nascente Empoli nel lontano 1920; è rievocativa e non ha la pretesa di essere uguale ed identica a quella prima maglia, di cui certamente non esiste un esemplare, ed oggi sarebbe improponibile. Tra l’altro quella presentata il 21 è proprio rossa, e non vinaccia; si notano le firme dei vari sponsor, e la stilizzazione di EFC; secondo Fabrizio che ci si doveva scrivere “EMPOLI – FBC”, ma via, veramente siamo fuori del seminato. Poi con il Pisa si è giocato con una maglia di colore un po’ diverso, ma sicuramente più bella !!!
Veramente la puzza fiorentina c’è ormai entrata nel naso!!!
Ma godiamoci questo grande inizio dell’Empoli, e se abbiamo problemi, prima della prossima partita, facciamoci una bella camminata nel bosco !!! E rilassiamoci.
Rievocativa di cosa se i colori nemmeno sono quelli? Come se la juve invece che in rosa per il centenario avesse giocato di lilla…tanto siamo lì! Ma senza scomodare gli squadroni trova un altra squadra che per il centenario abbia usato una maglia con i colori diversi da quelli storici dei documenti. CHe nane e nane, si deve sempre buttare la polvere sotto il tappeto a empoli? Ma si parla della storia della nostra squadra del cuore o dei cento anni del ponte a botri? vaiavaia
Mah, quella di stasera, mi sembrava più un rosa maialino, che il rosa fenicottero della prima maglia dei gobbi !!!
Khomeini….
Scienziato, se volevo firmarmi come l’ayatollah l’H la mettevo al posto giusto: komehini= come hi (high) ni (personaggio di naruto). Senti se ti assumono sul poggio perchè hai tutti i requisiti.
Complimenti per l’educazione impartitale dai genitori!
E poi, caro Fabrizio, ringraziandoti dei bellissimi articoli che stai scrivendo, ti ricordo che qui, bene o male, sei su un Social Web, cioè su una piattaforme che consente a noi sportivi di interagire e socializzare online sul nostro Empoli; quindi secondo me certe “presunzioni” giornalistiche, anche basate su fonti storiche, le dovresti portare avanti in altre sedi. I sogni di uno sportivo, non li cancella nessuno, tanto meno una maglia rossa o vinaccia. Forza Empoli.
No Giorgio…perdonami! Qui non siamo su un social web ma – come si legge in fondo alla home page del sito – in una testata giornalistica. Rivendicare quello che noi siamo non è un atto di presunzione ma solo un atto di verità.
Ti ringrazio dei complimenti per gli articoli con la speranza che tu ci segua sempre con passione ed affetto pur mantenendo un giusto spirito critico che ci aiuta a crescere ed a riflettere.
Grazie a te, Fabrizio, e scusa per la mia opinione non del tutta appropriata. Ma cercare “il pelo nell’uovo”, che dal punto di vista giornalistico è da ammirare, dall’altra non fa che scatenare nuove e incontrollate critiche alla società che su questo sito abbondano, e sono molte volte insopportabili. Ripeto, la società ha voluto personalizzare la prima maglia dell’Empoli, e secondo me ha fatto bene; anche perchè nessuno potrà mai sapere con certezza quale era la effettiva tonalità del rosso (alla presentazione del 21, la maglia era forse più un rosso puro, rispetto a quella indossata venerdì). Poi, obbligatoriamente, per accordi commerciali nelle partite ufficiali, ci sono stati riportati i vari sponsor, e stilizzata la scritta EF(B)C e quindi di “riffe o di raffe, non poteva mai essere la stessa di 100 anni fa !!!
Ti leggo sempre con piacere, buon lavoro.
E meno male che c’e Pianeta Empoli ,che anche se alle volte si esagera almeno siamo liberi di pensarla come ci pare , sempre nel rispetto !, non si può solo acconsentire su tutto, io per esempio mi sono rotto e 40 anni di stadio , mi posso permettere di esprimermi e per una volta qualcosa di concreto per i tifosi andrebbe fatto e si vuole qualcosa che un ci faccia più vergognare si vuole uno stadio decente…
MAREMMA IMPESTATA
Vabbè…alla fine comunque, se la questione riveste per molti di noi un interesse reale, basterebbe fare alla società una domanda diretta…sulla base di cosa è stato scelto il vinaccia e non il rosso? Se ti rispondono…perchè più stiloso allora probabilmente la maglia originaria era piu rossa che vinaccia…e si potrebbe chiedere alla società di farne una versione anche in rosso per i puristi (mi ci metto pure io)…altrimenti se sono convinti che quello era il colore originario, sarebbe giusto che a sostegno della loro scelta indicassero fonti…documentazione o testimonianze (indirette a questo punto).
Mi fate pisciare dalle risate, o lasciatela giocare in pace e ringraziate che non è blu!
La maglia è bella, e tanto basta.
D’altronde come si fa a sapere come era realmente quella utilizzata 100 anni fa?..
e basta una s€ga! ma siamo l’unica tifoseria che lascia la dirigenza fare quello che gli pare con la maglia della nostra squadra??? allora facciamogliela fare a strisce nerazzurre la prossima volta, tanto basta sia bella!!! che poi che caxxo vuol dire bella se a te piace e a un altro no!!! com’era quella di cento anni fa lo dicono i giornali dell’epoca ROSSA MAREMMA IMPESTATA ROSSAAA!!! è scritto anche sui libri ROSSAAA!!! ma quando mai l’empoli è stato bianco amaranto QUANDOOO???
È dura farlo capire a questi testoni.
duri come le pine verdi
Calmino eh!.. Ad ogni modo complimenti per l’educazione