Come detto, oggi 30 giugno, è l’ultimo giorno di contratto per alcuni calciatori.
Tra questi Ighli Vannucchi, al quale, ad oggi, non è stata presentata un’offerta per poter continuare la sua storia d’amore con i colori azzurri. Il destino di Ighli a questo punto è davvero di difficile interpretazione.
Potrebbe certo arrivare nei prossimi giorni la chiamata con il relativo progetto per andare avanti, ma potrebbe anche arrivare la proposta di qualcun’altro, che il capitano avrebbe ragione di accettare ed a quel punto non ci resterebbe che salutarci davvero.
Lo stesso Vannucchi ha più volte ribadito che aspetterà l’Empoli, ma che se questi non dovesse bussare, nessuna alternativa sarà scartata, anche dovendosi spostare di molti chilometri da casa.
E se Ighli va, oltre a dover rimpiazzare un giocatore forse irrimpiazzabile, resterà vacante anche la sua fascia da capitano, ed allora la domanda nasce spontanea, chi sarà il suo erede?
I nomi sarebbero stati nell’ordine questi: Tosto, Cupi, Marianini, Saudati.
Ma di questi nella prossima stagione non ci sarà nessuno, ed allora anche da questo punto di vista largo ai giovani, visto che difficilmente la fascia sarà sul braccio di over 30.
Ad oggi, dovendo vedere nell’attuale rosa, difficile che sia un nuovo arrivato il capitano, in prima fila ci nasce spontaneo pensare a due calciatori: Coralli e Musacci.
Il primo ha indiscutibilmente tutta la tifoseria dalla sua, il suo attaccamento alla maglia è indiscutibile, ed il premio “Del Rosso” ricevuto a fine campionato non è che la dimostrazione di tale fiducia che il popolo della Maratona dà al Cobra. Ha fatto tutta la trafila delle giovanili e dopo alcune esperienze in categorie inferiori per farsi le ossa, è tornato a casa, per essere il bomber della squadra azzurra. Quest’anno ha dovuto essere secondo ad Eder, ma solo perchè il brasiliano ne ha fatti davvero tanti, ma Claudio quando segnava aveva qualcosa in più. Le corse sotto la Maratona, la mano sul cuore, la maglietta dei gruppi ultras sotto quella da gara, fanno di lui “UNO DI NOI”. Poi con i suoi 27 anni è il più maturo tra i giovani e la scorza per andare in faccia all’arbitro a fare sentire le sue ragioni non gli manca.
Anche Gianluca Musacci però è un azzurro da sempre. Per lui solo un anno di parentesi a Massa, poi le sue giocate, i suoi assist, i suoi gol sono stati tutti per l’Empoli.
Gioca nel classico ruolo adatto ad un capitano e là in mezzo al campo, quest’anno più che mai dovrà illuminare il gioco della squadra. Potrebbe, anzi sarà, il campionato della sua consacrazione, quello che farà di Gianluca quel campione pronto a spiccare il volo per grandi palcoscenici. Anche lui giovane ma con addosso la giusta dose di esperienza ha il suo bel carattere, e magari la fascia sul braccio potrebbe dargli quel qualcosa in più per il suo processo di crescita.
Potrebbero ambire però anche al ruolo di leader i vari Bassi, che non dimentichiamo qualora dovesse restare sarebbe al suo quinto anno di Empoli, e Stovini il “vecchietto” del gruppo, quindi l’esperienza fatta giocatore.
Noi, non ce ne voglia nessuno dei sopracitati, continueremo a sperare che Vannucchi possa ancora essere un giocatore dell’Empoli e di conseguenza il suo capitano, ma qualora questo non avvenga, la caccia alla fascia sarà aperta.
A.C.