L’ex centrocampista azzurro Francesco Marianini, attualmente Presidente dell’Asd Calci 2016, ha rilasciato un’intervista al quotidiano “La Nazione”
Marianini, la situazione dell’Empoli si è fatta difficile…
“Eh sì, e mi dispiace. Negli ultimi anni l’Empoli ci aveva forse abituato a salvezze un po’ più tranquille, ma rientra nella normalità di una società che sta comunque facendo un ottimo lavoro ed è diventata un esempio. Capisco i tifosi che hanno fischiato, ma penso che certe difficoltà ad Empoli debbano essere messe in conto e solo stando tutti uniti si può superarle”.
Il grande avvio ha probabilmente illuso un po’ l’ambiente?
“Ci può stare, la partenza è stata ottima, al di là delle aspettative, ma l’Empoli è comunque lì e la squadra ha dimostrato di lottarsi tutte le partite”.
I tanti infortuni hanno certamente avuto un peso…
“Dover fronteggiare tante assenze è dura per chiunque, figurarsi per l’Empoli che ha una rosa meno ampia. Tuttavia, è necessario mettere da parte la negatività e cercare di essere positivi, anche se capisco non sia facile”.
Intanto all’orizzonte c’è la proibitiva trasferta di Napoli…
“Si giocano tanto entrambe, il Napoli è molto forte e il Maradona sarà una bolgia, ma si parte comunque da zero a zero”.
Il suo Empoli fu il primo a compiere l’impresa sotto il Vesuvio…
“Lo ricordo bene, dopo una normale difficoltà iniziale facemmo una grande prestazione con una splendida prova di Buscè, anch’io giocai titolare, fu una bella soddisfazione ma, purtroppo, inutile per la salvezza. Quell’anno facemmo bellissimi colpi esterni e partite in casa più sottotono, sono situazioni in cui il pallone scotta e non è facile scendere in campo con serenità, ma come dovrà fare l’Empoli attuale serve concentrazione e compattezza”.
Che ricordi ha dell’esperienza azzurra?
“Sono stati quattro anni bellissimi, la prima forse in assoluto la più bella perché venivo da due annate negative a Lecce ed entrai in punta di piedi in un centrocampo dove c’erano giocatori come Almiron, Moro, Ficini. Ho avuto la fortuna che Cagni mi abbia apprezzato tanto. Conquistammo anche la storica qualificazione alla Coppa Uefa”.
Qualcuno ha criticato le scelte della semifinale di Coppa Italia, paragonandole al ritorno di Zurigo in cui anche allora furono schierate le riserve, lei cosa ne pensa?
“Sono sicuro che affrontando lo Zurigo con i titolari anche al ritorno avremmo potuto passare il turno, capisco la posizione della società, ma in queste occasioni penso che avrebbe dovuto provarci di più perché sono delle vetrine importanti per club, città e giocatori”
Come sta andando l’avventura da presidente?
“Il prossimo sarà il decimo anno e sono molto contento, quella di non rimanere nel mondo del professionismo è stata una scelta, ho investito nelle strutture e siamo cresciuti tanto come numeri. Mi assorbe completamente e cerco di trasmettere a ragazzini pieni di sogni la mia passione. Ma per il futuro non escludo niente”
Come crossava Marianini!!!
Quanto correva Marianini!!!
Mitico calimero!!!
……finalmente è venuta fuori ‘sta cosa di Zurigo……speriamo d’ora in poi non vi siano più quelli che addossano la colpa a Cagni……
Grande ricordo di Marianini, uno che metteva tutto in campo e tirava anche delle belle pedate all’occorenza, manca tanto uno come lui ora, ma in generale sempre in una squadra che deve fare campionati di sofferenza.
Ah perché non s’era capito…. e lo stesso errore è stato commesso con il Bologna….. è proprio vero che la storia, a qualcuno, non insegna niente…..
Riccardo sai bene che in questa penuria di gente non potevi schierare i titolari col Bologna.
E con Kovalenko e Solbakken di oggi il Bologna ti schianta per forza. Zurigo e quest’anno sono cose simili ma molto diverse se entri nel merito. Qui siamo ad Aprile con 11 giocatori fuori e gli scontri diretti tutti insieme da non poter fallire. La scelta la trovo abbastanza logica e ovvia.
Nel 2007 eravamo ad ottobre e se mettevi i titolari e passavi il turno poi è vero che avevi 6 partite da ottobre a dicembre a darti problemi col campionato ma potevi dopo nel giocare giocare con le riserve in alcune gare. Oppure mettere i titolari nelle prime 2-3 magari poi eri fuori e nelle seconde 3 mettevi i ragazzi. Potevi riuscire gestire la giostra visto che eri ad ottobre-novembre. Non quest’anno. Per questo sono 2 situazioni diverse.
Massy completamente d’accordo con te…chi non ha capito che sono due situazioni completamente diverse (anche perché…visto gli infortuni e le squalifiche non è che si poteva fare diversamente…forse un paio di giocatori che non avrebbero cambiato niente) allora non vedo che abbia “seguito” fino ad ora…a Zurigo fu una scelta “consapevole” con il Bologna invece quasi obbligata!
Grande. Lo ricordo a Zurigo, gli annullarono un gol valido.
Un lottatore unico, una persona alla quale, da spettatore, non puoi non volere bene.
Appunto Zurigo… non è servita a nulla quella lezione e detta da un giocatore la dice lunga su come si possono vivere certe partite all’interno dello spogliatoio…ma noi dovevamo pensare al campionato infatti grande vittoria contro il Cagliari, asfaltati.
Ovvio…si sapeva da tempo…decise Corsi…sempre quella cosa…primo obiettivo salvezza…in verità forse allora le TV davano meno e non voleva fare trasferte in Europa… risultato… senatori incazzati e retrocessione…e a noi niente 6 partite di Europa in più…per me errore più grave commesso dal Corsi nella cmq gestione favolosa
Lì molto peggio…era ottobre
E anno prima i giocatori sì erano fatti il mazzo per arrivare sesti
Prevedo una grossa perdita di tifosi travestiti…
Oltre tutto se sale il Pisa…
Altro che scuola del tifo…
Te sinceramente Enrico, quanti tifosi abbonati pensi ci siano fuori da Empoli-Sovigliana- Montelupo-San Miniato?
Con onestà.
50-100? Non di più
Il Pisa in A non ci toglie niente ai ns. tifosi.
Può levare qualche strisciato di parte avversa nelle gare con le grande che magari invece di venire a Empoli va a Pisa, ma di roba nostra non c’è nessuno che lascia l’Empoli x il Pisa.
Sono già tutti per il Pisa da San Miniato in là verso il mare.
Chiedete pure a Davide Moro.
E per le Nane da Fibbiana in là
Era scarso e lento