LA PARENTESI AZZURRA – Corre la stagione 1997/98, l’Empoli è al suo primo anno di A con mister Luciano Spalletti. In porta le prestazioni di Angelo Pagotto non convincono e così la dirigenza azzurra perfeziona uno scambio con il Perugia: l’ex portierino della Under 21 in Umbria, il 29enne Aleksandar Kocić in azzurro. L’estremo difensore serbo esordisce in campionato il 2 novembre 1997, in occasione di Empoli-Bari 2-3, e bissa la sua presenza la domenica successiva contro il Parma (altra sconfitta). Ma queste due rimangono i suoi unici gettoni con la maglia dell’Empoli, visto che dal turno seguente Spalletti gli preferisce definitivamente Roccati.
LE STAGIONI SUCCESSIVE – Terminata la sua breve avventura con la maglia dell’Empoli, per Kocić è tempo di tornare in patria, alla Stella Rossa Belgrado. In Serbia il portiere riesce a collezionare cento presenze nei suoi tre anni con la maglia biancorossa e gli si aprono le porte anche della Nazionale maggiore. Saranno ben 22 le presenze totali. Nel 2001, a 32 anni, decide che è tempo di emigrare nuovamente (prima dell’Italia aveva vestito la maglia del Levante, in Spagna): stavolta ad accoglierlo sono i ciprioti del Ethnikos Achna, con cui Kocić scende in campo più di 270 volte e diventa ben presto idolo della tifoseria. Nel 2006, all’alba dei 37 anni, decide di smettere e appende gli scarpini al chiodo.
CHE FINE HA FATTO – Abbandonata la carriera agonistica, Kocić prova quella di allenatore. Comincia a lavorare per le giovanili del Vojvodina, poi svolge il ruolo di preparatore dei portieri per il FK Srem, formazione militante nella seconda divisione serba, diventandone anche primo allenatore per un breve periodo. Passa quindi al ČSK Pivara, società della piccola cittadina di Čelarevo, prima di ricevere la chiamata di Sinisa Mihajlovic come collaboratore nella Nazionale serba.