Giovanni Martusciello si guarda indietro e ricorda gli anni vissuti da collaboratore e secondo, sottolineando l’importanza di un ruolo prezioso per il lavoro della squadra, un ruolo che lo ha fatto crescere e che gli ha dato tanto per arrivare ad essere oggi allenatore in prima. Il mister ha raccontato questo ai colleghi de “Il Tirreno” nell’edizione locale di stamani.
” Quello dell’allenatore in secondo è un grande ruolo, anche perchè non sbaglia mai, le colpe sono sempre del capo. Scherzi a parte, a mio avviso non è un ruolo di responsabilità ma per farlo nel modo giusto le responsabilità le devi sentire. Si deve essere svegli, vigili e costruire un rapporto di fiducia e stima con l’allenatore, nel calcio di oggi il lavoro dello staff è decisivo. Meriti e colpe finiscono sempre al tecnico ma dietro c’è una piccola squadra che deve remare tutta nella stessa direzione. Anche adesso, con i vari Russo, Cupi e Di Salvatore stiamo facendo cosi, è una squadra nata da poco ma sta facendo bene e crescerà. Ho lavorato con Aglietti, Sarri e Giampaolo e da tutti e tre ho imparato molto, anche se sono tutte persone diverse. Con Maurizio ci sono stati anche scontri, non lo nego, con Marco solo confronti. Un vice ogni tanto puo’ prendersi anche qualche libertà, con Calzona tante volte abbiamo parlato con i giocatori , quando sei un vice puoi avere un rapporto più diretto anche perchè non sei tu che li tiene fuori. Non ho nessun rimpianto per quel ruolo, adesso sono esattamente dove volevo essere.“
Il tuo campionato caro Giovanni è iniziato con la Roma, speriamo che quella sia la via e che le prime giornate solo un periodo di rodaggio … Solo i posteri ci diranno se la tua è stata una scelta esatta, o un azzardo. Ancora sono più incline alla seconda, ma libero di ricredermi e chiedere apertamente scusa, se da qui a fine anno la squadra conferma quanto di bello visto nelle ultime due giornate. In bocca al lupo Giovanni.
I conti si fanno a maggio. Da qui a maggio abbiamo tutti il dovere di sostenere il nostro grande mister.
Sei dove non avrei mai voluto che fossi…
Anche te. Visto che hai deciso di fare il contrario di quel che suggerisce Spalletti: Cioè rompere i coglioni.
Ah e vero…non bisogna rompere…altrimenti si mette a repentaglio il magico trand di questi primi 3 mesi…ah ah ah
Fai compassione. Anni a fare profezie puntualmente smentite dal campo e ancora tu seguiti a coprirti di ridicolo. Senza mai ammettere una volta: “Scusate, ho sbagliato”.
Redìolo.