Lo stanno dicendo e lo stanno facendo capire all’unisono, giocatori, dirigenti e mister. E non per luogo comune o per cercare di allontanare di qualche metro il problema. Ancor meno per dover dare una parvenza a cio’ che non è. Bisogna pensare positivo, bisogna essere coesi e non disfattisti e soprattutto bisogna ricercare nelle buone cose fatte (anche se poche) la chiave di volta per cambiare il passo di una stagione che non è nata sicuramente sotto la migliore stella. Che per gli azzurri, almeno fino ad oggi, ci sia una mancanza di risultati è sotto gli occhi di tutti, come il fatto che si tiri poco in porta, e che di conseguenza si segni pochi gol, con i giocatori cardine di questo gruppo che non riescono al momento ad incidere e determinare le partite.

Tutto questo pero’ lo si puo’ cambiare solo con una mentalità vincente, una mentalità che sia portata a guardare sempre al bicchiere mezzo pieno, un po’ come quello che abbiamo cercato di fare dalla gara di Genova. E’ chiaro che quando le cose non vanno bene si venga portati tutti, media, tifosi e forse anche dentro lo spogliatoio, ad acuire ancor di più un atteggiamento ed un pensiero marcatamente negativo, fa parte delle cose, per quanto questo sia sempre in buona fede ed atto ad un dispiacere e non certo ad un accanimento gratuito verso cio’ che viene quotidianamente amato. Non è pero’ cosi che ci si rialza, non è cosi che ci si fa del bene.

Ci sono poi degli aspetti positivi da considerare. Vero che l’Empoli segna poco, va detto pero’ che non sono nemmeno tanti i gol subiti che come già scritto anche in altro articolo sono di meno rispetto alla stagione precedente. Da sempre chi riesce a dare continuità di prestazioni con la propria difesa, subendo pochi gol, al termine della stagione centra risultati e obiettivi finali per quanto innegabile, ci mancherebbe, che senza metterla dentro non le vinci. L’Empoli quest’anno non deve arrivare decimo, non deve bissare quanto fatto di straordinario nel passato torneo. L’obbiettivo è quello di un quartultimo posto, tre squadre sotto, 38 punti all’attivo. Niente di più. Una strada totalmente percorribile, una strada che non è stata assolutamente compromessa e che la si puo’ ripianare molto facilmente. Spesso abbiamo fatto il giochino della media di un punto a partita, basta quello e va da se che con una vittoria domenica i punti sarebbero otto in nove partite, praticamente quasi in pari con quello che deve essere il cammino.

E’ in questi momenti che deve venire fuori lo spirito che ci contraddistingue, quell’orgoglio di essere empolesi, per quello che la nostra maglia rappresenta, per quello che questa categoria rappresenta. Una categoria da difendere con i denti e con le unghie fin quando ci sarà ancora tempo per poter battagliare, ed il tempo adesso è sicuramente ancora dalla nostra parte. La prossima gara, quella di domenica con il Chievo, è un crocevia importante, una partita in cui addosso, per una volta, c’è la pressione del doverla vincere a tutti i costi, senza se e senza ma. La nostra, la vostra, puo’ essere una mano importante da dare alla squadra per ottenere tutti quello che cerchiamo e che speriamo. Per le sentenze, per le critiche, ci potrà essere spazio dopo.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

3 Commenti

  1. Basta con questi discorsi sul 10ecimo posto, nessuno, anche l’anno passato, ha chiesto NIENTE PIU’ che la salvezza, è chiaro che tutti crediamo che la A sia un sogno e 6700 abbonati, che hanno rinnovato la fiducia a questa squadra e società, sono li a dimostralo. Verità è che al momento siamo penultimi con soli 2 gol segnati (peggio attacco in Europa, mi piacerebbe sapere il rapporto tra gol e tiri in porta) e siamo poco pericolosi. Siamo timidi, impauriti e gli uomini chiave non hanno quella forza per trainare il gruppo. Nei precedenti 5 anni, una situazione del genere, anche nei periodi più bui, non si era mai verificata perchè sapevamo che con certi valori era solo una questione di tempo. STARE VICINI ALLA SQUADRA? certo che si, e domenica lo saremo, come sempre più di sempre e non si dica che a Empoli c’è un clima ostico, anche perchè siamo 4 gatti su un blog (ma che avete paura di noi?). NON SI PUò NASCONDERE LA TESTA SOTTO LA SABBIA, CARA SOCIETA’, E L’AMMISSIONE DEGLI ERRORI E’ UNA CHIARO ESEMPIO DI FORZA E ONESTA’ …. INVECE …

  2. Sempre avuto Sorrentino al fantacalcio. Sempre. Ma questa settimana l’ho levato. Lo voglio assolutamente bucà, domenica!

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