LA PARENTESI AZZURRA – Le prime apparizioni in maglia azzurra di Antonio Arcadio risalgono alla stagione 1995-96. L’attaccante pugliese si ritaglia uno spazio importante nello scacchiere tattico di mister Spalletti, contribuendo alla promozione dalla C1 alla B. Dopo una parentesi a Siena, Arcadio torna a in azzurro nel 1997, con l’Empoli in Serie A: stavolta l’esperienza non si rivela fortunatissima per lui, visto che colleziona solo tre presenze (e tutte da subentrante). Gli resta comunque la soddisfazione dell’esordio in A e delle belle vittorie contro Lazio e Fiorentina.
LE STAGIONI SUCCESSIVE – A ottobre dello stesso anno passa alla Ternana, in C1. Con gli umbri Arcadio arriva in doppia cifra, realizzando ben 11 centri in una stagione. Nel 1998 torna a Siena: in Toscana vi rimane ben tre stagioni, prima di approdare alla Salernitana. Dopo l’esperienza biennale con la maglia granata, viene ingaggiato dalla SPAL prima e dal Montevarchi poi. La stagione 2004-05 rappresenta la sua ultima in B, con addosso la casacca del Catanzaro. Seguono poi ulteriori anni in C, più precisamente nel Perugia e nell’Andria, e altri in serie minori. Chiude la sua carriera agonistica in Promozione Toscana, militando nella Castelnuovese e nella Terranuovese.
CHE FINE HA FATTO – Anche Arcadio comincia la carriera di allenatore una volta appesi gli scarpini al chiodo. Comincia a Montevarchi, prima in Eccellenza, poi in Seconda Categoria dopo la radiazione della squadra. Dopo aver vinto il campionato nella stagione 2012/13, viene esonerato in quella successiva dopo poche giornate. Un anno più tardi subentra in corsa all’esonerato Cocollini alla guida dalla Castelnuovese, sua precedente squadra da calciatore.