Non sarà un test facile quello che l’Empoli dovrà superare domenica all’Olimpico. Non soltanto perché la Lazio è un avversario ben equipaggiato e ostico da affrontare sul proprio terreno. Ma soprattutto perché gli azzurri dovranno rilanciarsi dopo la prova opaca contro l’Inter. Una gara che si poteva perdere, certamente, ma che ha messo in evidenza più le pecche del gruppo di Martusciello che le doti dei nerazzurri. L’abbiamo detto più volte, è stata la mancanza di combattività e di coraggio a sentenziare la resa azzurra. Sono stati compiuti quegli errori grossolani – anche da calciatori che solitamente sbagliano poco – che inevitabilmente, contro le grandi squadre, ti portano dritto dritto alla sconfitta. Ma peggio, è mancata la reazione, il moto d’orgoglio alle reti subite: un secondo tempo sufficiente non può bastare per cambiare il giudizio sul match.
Il poco tempo a disposizione per riassimilare schemi ed energie può rappresentare uno svantaggio, questo è certo. Ma almeno – così si dice quando una squadra viene sconfitta – l’Empoli ha l’immediata occasione per rifarsi, per far vedere di che pasta è fatto. Non è un problema di uomini. Tant’è che contro l’Inter tutti hanno, in qualche modo, deluso. È un problema di testa e di coraggio, come ha sottolineato Martusciello nel dopogara della partita di mercoledì. Bisogna ritrovare la voglia di scendere in campo e dare tutto quel che si ha: una sconfitta ci può sempre stare, in Serie A e a maggior ragione contro avversari più dotati, ma non può arrivare attraverso una prova arrendevole e senza grinta. Coraggio ragazzi, solo con il coraggio si saltano ostacoli impensabili. E la Serie A, di ostacoli, ne he da vendere.
Fate riposare Maccarone
Caro Galli, va bene fare l’appello al coraggio all’impegno alla serietà. Però con l’Inter, di noi davanti non c’era nessuno, tranne Saponara. Ho visto che MARTUSICELLO RICHIAMA MOLTO, E SEMPRE LO FA, IL GRUPPO ECC.ECC. pERò C’è UN RISCHIO DI RETORICA: LA RETORICA DEL GRUPPO. QUI OCCORRE INDIVIDUARE I SINGOLI CHE NON VANNO, E CAMBIARLI, ALTRO CHE GRUPPO, PERCHE’ QUANDO SI CAMBIA SE NE CAMBIANO AL MASSIMO TRE MICA 11.
Forza ragazzi, dopo c’è la Juve: Bisogna torna da Roma con qualche punto, domani. Gnamooooooo!!!!
Ragazzi ho finito di vedere la partita tra Palermo e Juventus, allora quello che mi fa inca…re è che quelli del Palermo hanno dato l’anima e anche se qualitivamente, apparte uno due, non sono superiori a noi, hanno rischiato di pareggiare, anzi, se la sono persa da se, però sono usciti con il pubblico in piedi ad applaudire, mai visto ultimamente a Palermo. Mi domando, ma questa voglia che avevamo un tempo, dove è andata a finire nei nostri giocatori?, in serie A le provinciali se non mettono volonta, agonismo e corsa, non si va da nessuna parte, vorrei che tutti i giocatori guardassero la partita compreso Martusciello e prendessimo esempio come si lotta, questo deve servire per giocare con la Lazio, poi gli uomini li puoi anche cambiare, ma se non hanno gli occhi di tigre si va poco lontano…
Quest’anno è un casino
Campo per noi storicamente negativo, speriamo bene, ma i segni di stanchezza mentale dei nostri sono evidenti. .. servirebbe coraggio e determinazione: doti al momento assenti.
Diciamo la verità: non mancano solo le ‘doti’ psicologhce, manca l’attacco! E se non segna l’attacco chi segna? (non si può sempre sperare che su palla inattiva i difensori…. ecc.ecc.).
È passato l’ora…. di quelli che si sentono più che titolari nella squadra prendersi 2/3 partite di panca, per mettersi in testa che quando non si suda la maglia a Empoli (qualsiasi giocatore) perde il posto.
Cosi, in 2/3 giornate, vedremo che s’iniziano ad impegnarsi e sudare in campo.