Adagio 

Nelle ultime 9 gare l’Empoli ha vinto una sola volta. In casa contro il Como grazie al primo guizzo stagionale di Pietro Pellegri, capace di infrangere il tabù Castellani. Un solo successo negli ultimi due mesi che, per ora, rappresenta più un dato statistico che un vero e proprio campanello d’allarme. Sono semmai i numerosi infortuni a incentivare un senso di preoccupazione crescente. L’Empoli andato in scena a San Siro è stato probabilmente il più fragile e meno convincente dell’intero campionato anche se, ancora una volta, occorre offrire alla squadra di mister D’Aversa le più ampie giustificazioni. Troppi elementi di qualità della rosa si trovano forzatamente ai box o ancora alla ricerca di una condizione fisica accettabile. Contro il Milan al Meazza, per fare risultato, dovevano materializzarsi due specifiche condizioni: che gli uomini di Fonseca non fossero in serata e che gli azzurri non sbagliassero praticamente niente. Purtroppo nessuna delle due circostanze si è verificata andando incontro a una sconfitta forse inevitabile. La speranza è che sia anche il più possibile indolore.

Moderato

Al netto della serata-no di Colombo e soci, è accaduto che neppure gli episodi abbiano sorriso gli azzurri. Il raddoppio milanista di Reijnders è arrivato a una manciata di secondi dal riposo, mentre in avvio di ripresa la traversa ha clamorosamente respinto la conclusione di Maleh, impedendo all’Empoli di rientrare in partita o quanto meno di rendere meno solide le certezze del Milan. Significativo che l’unica chance per gli azzurri sia arrivata dal piede di Maleh, ottimo interdittore tra i più positivi a San Siro ma non esattamente un fine stoccatore. Serata di vacche magre per il fronte offensivo. Colombo ha girato a vuoto, finendo per restare negli spogliatoi all’intervallo. Pellegri stavolta non è riuscito a dare continuità al suo ispiratissimo mese di novembre, mentre coloro che sono entrati dalla panchina hanno faticato tremendamente a calarsi dentro al match. Se per Sebastiano Esposito l’impressione è che si tratti solo di ritrovare la migliore brillantezza atletica, per Ekong e Solbakken la situazione è un pò più complicata. L’uno deve maturare è rivelarsi più funzionale alla squadra, l’altro non sembra essersi ancora calato a pieno nella mentalità e nello spessore agonistico della serie A.

Andante

Se non altro le big del torneo, a circa un mese dal termine del girone d’andata sono quasi esaurite. Resta solo la sfida del Gewiss Stadium contro l’Atalanta poi, di qui al giro di boa, quattro gare alla portata: Torino e Genoa in casa, Verona e Venezia in trasferta. Considerando che l’Empoli si è sempre mostrato solido e efficace nei cosiddetti scontri diretti, i ragazzi di D’Aversa dovranno cercare di affacciarsi al girone di ritorno, avendo accantonato più punti possibili. Ciò al fine di evitare rischi in un campionato ancora di difficile lettura e decifrazione. Se sinora l’Empoli ha dato l’impressione di aver raccolto il massimo grazie a una puntigliosa organizzazione tattica e a un’ottima dose di impermeabilità difensiva, è altrettanto vero che le ultime due gare viste con Udinese e Milan hanno fatto registrare un vistoso calo. Inevitabile quando la coperta è decisamente corta. A Verona Ismajli e compagni sono chiamati a stringere i denti, puntando su volontà, temperamento e carattere. Tutte caratteristiche di cui il gruppo azzurro ha dimostrato ampiamente di poter disporre.  

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18 Commenti

  1. Verona, solo Verona nella testa e nelle gambe…. partita di una importanza strategica…. lo ha detto Nico, 1 vittoria in 9 partite…. se a Verona scendiamo in campo come a Milano, perdiamo la “leggerezza” e la sfrontatezza e torniamo nel buco nero delle sabbie mobili e con mezza squadra fuori è un grosso problema….

  2. Tutto il discorso di Nico, pur chiaramente veritiero, si può ridurre a questo: 14 partite disputate, 16 punti, 10ecimo posto (parte sinistra della classifica) e solo 4 sconfitte, ma contro Napoli (immeritata), Inter (in 10 per più di un tempo), Lazio (ma solo al 84′ il secondo goal) e Milan (poco da dire su questa sconfitta). Ottimo campionato fino ad ora quello degli azzurri e trasferta adesso a Verona con due risultati su tre a nostro favore. Il Verona, lei si che non si può permettere il pareggio.. e occhio Zanetti che se perdi (cosa piuttosto verosimile secondo me), pur rispettando e ringraziandoti per quello che hai fatto ad Empoli, l’esonero ė dietro la porta!!!!

    • concordo , la partita e la pressione sono tutte sul Verona , loro devono assolutamente vincere anche di conseguenza ai risultati di Genoa , Lecce e Parma…saranno loro preoccupati.
      qui stiamo gia’ a farci il funerale ….mah

  3. è possibile sapere i tempi di recupero di:
    Grassi
    Ebuehi…crociato rotto a marzo…siamo a 9 mesi
    Zurko
    Fazzini
    De sciglio

    • Voci abbastanza attendibili ieri sera mi hanno riferito che attualmente Grassi sarebbe tornato a disposizione per la partita di domenica, con la possibilità di disputare almeno una mezz’ora di partita.

  4. A gennaio D’Aversa chiederà a Gemmi due centrocampisti: uno al posto di Grassi e uno al posto di Haas: chi vi piace (rebbe)?

  5. Serve un difensore anche!
    Uno per ruolo secondo me. E fuori uno tra Ekong / Solbakken.
    Comunque per il mio parere e vedendo le rose delle altre squadre sotto di noi, stiamo facendo un campionato sopra le righe nonostante ultimo periodo no.
    Per questo do merito al nostro mister. Ma come diceva qualcuno, questa squadra non potrà mai imporre gioco o partire con un l’unico risultato possibile vincere. Per questo sarà fondamentale galleggiare sempre qualche punto sopra la linea della salvezza

  6. Per quanto riguarda sponda Napoli, Conte ha già detto che non vuole privarsi di Folorusho, quindi discorso chiuso. Ha dato invece il via libera a Ngonge e Simeone, ma il Napoli valuterà le offerte e quindi ci vogliono soldi. A Juan Jesus è stato chiesto di trovarsi una squadra, perchè in scadenza, e qui c’è il rischio che ci sia uno scambio con Ismajli; e su questo discorso forse potrebbe rientrare anche il prestito di Zerbin, visto che Conte non lo ha fatto mai giocare.
    Probabilmente fra Napoli e Empoli, a gennaio, qualcosa può succedere.

  7. Un punto a partita e arrivi a 38
    Di centrocampisti a me piacerebbero Mandragora e Salvatore Esposito, il Frattesi Sebastiano.

  8. Ekong non è ancora pronto per dare il suo apporto dalla panchina. Solbakken, nelle ultime partite, si è anche impegnato, correndo più del solito, ma non è in sintonia con la squadra, o meglio non si è ancora riusciti a trovargli un ruolo che possa risultare utile alla squadra.
    Di conseguenza, probabilmente, partiranno entrambi.
    Sì, a centrocampo manca un giocatore, come in difesa.
    Sulla trequarti se Fazzini resta e recupera insieme ad Esposito, si dovrebbe essere a posto.
    All’attacco, manca un uomo di fascia, proprio nelle partite che dovremo tentare di vincere, e per lo stesso discorso, manca un vecchio “marpione” da area di rigore, che ti possa fare la differenza per almeno una mezzoretta, quando ce n’è la necessità.
    Spero che Perisan sia tornato almeno al 100%, per un’eventuale cessione o conferma della fiducia, perchè sto notando un certo rilassamento di Vasquez: troppo passivo, non crede più nei “miracoli”.

    • Guido Solbakken essendo in prestito non puoi ridarlo al mittente. Quindi lui te lo sorbisci fino a giugno. Ekong credo che in B in prestito qualcuno lo prenda, e può servire a lui per fare esperienza ed imparare a NON giocare a mulo col capo basso a driblare tutti quelli che incontra.

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