Ai taccuni di TMW Rebecca Corsi, vicepresidente ed AD dell’Empoli, racconta la maglia che quest’anno la squadra indossa.
Kappa ci manda una decina di proposte con i nuovi materiali e le loro idee grafiche, a quel punto la palla passa a noi che andiamo ad apportare le nostre modifiche. Comincio a mischiare le carte in tavole, ma con alcuni punti fermi: non mi piacciono troppi colori sulla maglia, massimo due, e con il presupposto che la prima maglia debba assolutamente mantenere il suo azzurro tradizionale, te lo dico perché, devo ammettere che in qualche stagione abbiamo sbagliato pantone. Quello del Fluo è stata un’idea di Gianmarco (Lupi, ndr.), però una volta trovato l’accordo con gli sponsor, perché ovviamente ognuno ha i propri colori e le proprie necessità, il risultato è stato davvero molto bello. Considerando che sulla prima maglia voglio mantenere la tradizione, sulle altre due ci concediamo qualche “licenza creativa” e quest’anno abbiamo voluto rendere omaggio alla nostra città sia per quanto riguarda la seconda maglia, storicamente bianca, sia per quanto riguarda la terza. Per la seconda ho sposato l’idea di Kappa. Mi è subito piaciuto l’effetto marmo e di conseguenza è stato naturale l’omaggio alla Collegiata di San’Andrea, ero solo titubante sulle tonalità dei numeri, non volevo che facessero effetto “macchia” e con la tonalità grigia ci siamo riusciti. Per la terza invece devo farti una premessa doverosa: la terza maglia è solitamente la maglia più “rischiosa”, mi piace stravolgere, ma rimanendo fedele alla tradizione. Non volevo che la presenza del rosa fosse troppo prevalente così, quando siamo arrivati alla soluzione che hai visto (la maglia utilizzata con la Lazio a Roma,) mi sono immediatamente convinta perché i graffi rosa rappresentano i graffi di un leone che tagliano il tessuto, da qui l’omaggio alla Piazza dei Leoni (Piazza Farinata degli Uberti n.d.r.) e i graffi del leone sono presenti anche sul pullman della squadra. Se fosse per mio padre noi giocheremmo con la maglietta color vinaccia ma lui non interferisce sulla creazione delle maglie. Quest’anno con mio fratello Gherardo e la Wov Labs abbiamo messo a punto un sistema particolare per regalare un’esperienza speciale ai nostri tifosi. Sulla maglia gara, sotto lo stemma della squadra, abbiamo inserito un chip che se inquadrato con lo smartphone ti dice se la maglia è autentica oppure o no, e questo è solo l’inizio perché in un futuro nemmeno tanto prossimo, ci piacerebbe che con lo stesso sistema allo stadio i nostri tifosi possano avere accesso a tutti i tabellini, le note e le info sulla gara in corso
preferisco la terza. nero su nero è il top 💙
DA’ RETTA A I’BABBO: LA TERZA MAGLIA FALLA VINACCIA… pleaseeeeee!!!!!!
A noi interessa avere uno stadio decente e moderno , i bilanci in ordine e un Empoli operaio senza sprechi e lussi, speriamo che prenda l’esempio del papa’
Le maglie sono bellissime, ma ci vuole un fisico bestiale per indossarle bene…. per chi ha un pò di pancetta, l’effetto estetico è da dromedario…. una cosa terribile.
fanno tutte e tre ribrezzo, la prima è la maglia della Carrarese e non dell’Empoli.
questa parla di tradizione non sa nemmeno di che colore siamo…
Il colore vinaccia sarebbe in effetti il vero primo colore storico della nostra maglia
💓
Cosa sono i taccuni?
Vinaccia o fuxia oltre che belle sarebbero estremamente eleganti. Eppoi uniche. Le altre 19 squadre di A non ce l’hanno. Nessuna.
“sulla prima maglia voglio mantenere la tradizione”
Infatti il giallo fluo e l’azzurro che praticamente è un blu fa parte della tradizione dell empoli…
dobbiamo capire una cosa. Se tutti gli anni rifanno le magie nuove per venderle è chiaro che dopo 30 anni e 30 maglie diverse non sanno più come farle. Anche a me il giallo carrarino non piace per quello che rappresenta e per come si discosta dalla ns tradizione, ma per avere ogni anno una maglia nuova bisogna cambiare, e quindi ti allontani per forza da quella classica. Non ci sono storia. Anche la terza, vero vinaccia sarebbe il giusto colore. Ma la puoi riproporre ogni 6 7 anni, ma poi l’anno dopo deve essere diversa. E’ chiaro che entrano in gioco i colori più assurdi dal nero a tutta la scalatura del fluorescenti. Ma non ci sono alternative.
Si appunto fanno come vogliono ma almeno che la contessina non dica che seguano la tradizione.
Devono dire la verità, bella o brutta che sia, e non prendere per le mele la gente.
Come su pa che sullo stadio ha avuto il coraggio di dire che lui non ci guadagna niente ed è un regalo alla città.
Dicano chiaramente che quest anno le maglie sono state fatte così per loro scelta. Liberi di farlo.
Dicano chiaramente che lo stadio è stato fatto principalmente per motivi economici e commerciali. Liberi di farlo.
Ma che non prendano per le mele le persone.
La contessina soprattutto.
Le maglie più belle da diversi anni.
Il colore della prima maglia dell’Empoli fu rosso non vinaccia…basta leggere le cronache dei giornali del 1920 1921 riportate anche su questo sito! Smettiamola di raccontare balle alla gente solo perché fa comodo a chi non ha avuto la capacità la voglia e l’umiltà di confrontarsi con la propria storia!