Il giocatore del momento in casa Empoli è sicuramente l’attaccante Pietro Pellegri, protagonista di due gol nelle ultime due partite contro Como e Lecce che hanno permesso agli azzurri di conquistare quattro punti e al giocatore di eguagliare già il suo record di gol realizzati nel Torino nella stagione 2022/23. Arrivato dal Torino a fine agosto in prestito con diritto di riscatto nella maxi operazione che ha visto anche l’arrivo in azzurro del difensore Sazonov e la partenza di Walukiewicz in granata, il giocatore classe 2001 ha fatto il suo debutto da titolare in campionato nella gara dell’11° giornata contro il Como realizzando un grande gol decisivo per la vittoria. Un tiro di potenza dalla destra incrociando sul secondo palo e battendo Reina. Pochi giorni dopo nella gara a Lecce è stato confermato titolare da mister D’Aversa e anche qui si è ripetuto con un’altra bellissima, una sintesi di tecnica, rapidità e potenza.
Piano piano Pellegri sta tornando a togliersi delle belle soddisfazioni dopo le negative esperienze con le maglie del Monaco, Milan e Torino e anche lui stesso ai microfoni nel dopo gara con il Como ha dichiarato di trovarsi bene e di avvertire una fiducia che non aveva mai avuto negli anni precedenti al Torino. E tra un po’ avrà la gioia più bella, la nascita della prima figlia.
Nel corso della sua carriera ha subito diversi infortuni che non gli hanno permesso di esprimere il proprio talento ma al momento il giocatore sta trovando una certa continuità anche negli allenamenti che gli stanno permettendo di ottenere una forma migliore. Ricordiamo che nel novembre del 2019 fece il suo esordio in Nazionale maggiore nell’amichevole contro l’Estonia.
Come abbiamo potuto vedere, Pellegri può essere utilizzato sia in coppia con Colombo che con un giocatore con caratteristiche diverse come Solbakken oppure Esposito appena sarà guarito dall’infortunio. La speranza di tutti i tifosi azzurri è che questa possa essere davvero la stagione della “rinascita” per Pietro Pellegri.
Ad Empoli rinascono tutti .
Una piazza unica 💙
E chi non rinasce o non si afferma qui solitamente è perché al calcio ha da donargli poco o nulla….. questo dovrebbe essere un monito per i giovani che come Pietro hanno questa possibilità, lui per ora molto intelligentemente sembra che abbia tutta la voglia di sfruttarla! io lo vedo molto bene.
Purtroppo poi negli anni abbiamo avuto modo anche di vedere qualche brodo che questa opportunità ha deciso di gettarla nel cestino, mettendo anticipatamente la parola “fine” alla propria carriera a certi livelli.
Ribadisco: è tutto nella sua testa più che nei suoi piedi. Fino ad ora non è andata bene, Empoli come dice Antonio è il luogo giusto per svoltare quindi … anche perchè potrebbe essere l’ultima chiamata. Vediamo non si possono fare previsioni di sorta: la tecnica e il campo sono una cosa, la mente umana è insondabile, fa ben sperare la nascita della figlia
quando a 17 anni con contratti milionari vai a Monaco , poi a Milano e poi a Torino il calcio arriva dopo ….la priorita’ e’ UN ALTRA , donne e vita , gli infortuni vengono anche di conseguenza ad una vita NON da atleta , Empoli non offre queste cose e se adesso ha un equilibrio famigliare ed il figlio in arrivo credo che sia arrivato al suo processo di maturazione corretto da calciatore
ha 23 anni ed ancora una carriera davanti , visto che si e no ci sono 4 attaccanti Italiani di qualita’ , secondo me ha una grossa opportunita’ anche in Nazionale se facesse un campionato di livello quest anno
Il saggio Dippe ….
Se riesce ad avere continuità fisica, spacca e sono molto fiducioso che a Empoli lo abbiamo capito….
L’unico che ha fatto male da noi e poi è esploso è Maldini. Ecco, per Maldini un po’ di rimpianto io ce l’ho.
@Beppe: Resta da capire se e quanto è stato l’Empoli a non saper lanciare Maldini o se e quanto è stato Maldini a non volersi lanciare ad Empoli. La fretta a volte può essere cattiva consigliera (da una parte e dall’altra).
Auguriamo il riscatto di ogni calciatore che veste la maglia Azzurra per il bene dell’Empoli.
In quanto a Pellegri è ancora troppo presto per parlare della stagione del riscatto.
A Parma, appena la domenica prima di Como, entrò in campo molto male e si vedeva chiaramente che fra i compagni non c’erà una grande intesa… anzi, sembravano alzarsi più v@ff@ reciproci.
Se va in fiducia e trova testa e forza, il discorso cambierà. Vedremo
Infatti Zapata hai centrato il punto … apsettiamo … a volte qui ci si esalta e si danno valutazioni su due partite …. le valutazioni si danno sui campionati interi … e questo non significa che sono negativo, ripeto che dipende da lui, significa solo che nessuno di noi è in grado di fare previsioni al riguardo …
Io mi soffermerei proprio su questo fatto: Quante squadre ci sono, nella Serie A attuale, in grado di valorizzare i giovani, ma anche di recuperare dei giocatori che sembravano persi?
Il discorso potrebbe essere esteso anche agli allenatori, perché molti hanno avuto qui il loro trampolino di lancio (come ad esempio Spalletti o Sarri) o rilancio dopo stagioni deludenti.
Da sottolineare anche come molti giocatori, dopo aver giocato nell’Empoli ed essere andati a calcare palcoscenici più prestigiosi, sono tornati volentieri nella nostra squadra.
Questo deve essere il nostro biglietto da visita, quello che ci può permettere, nonostante le nostre dimensioni, di essere una squadra importante per la serie A (alla faccia di Lotito & C.).
Concordo.Una delle nostre qualita’ migliori e’ l’essere un posto tranquillo,con pressioni non paragonabili a quelle di tante altre piazze.Per un giovane o un giocatore in cerca di rilancio e’ la piazza ideale anche perche’ per ovvie ragioni e’ la societa’ stessa che ha come obiettivo la valorizzazione del capitale umano.Ed e’ grazie anche a queste componenti che siamo la 32esima squadra nella classifica ufficiale del valore sportivo attribuita dalla FICG e 24esimi nella classifica all-time della serie A.Va da se che siamo la squadra rappresentativa della cittadina piu’ piccola cosi’ in alto in queste graduatorie di merito.
Vi basta vedere la situazione Lecce. Oltre 25 mila persone, si giocano uno scontro diretto importante in casa. Appena vanno sotto ” guarda che, guarda che partita, presidente guarda che partita” Fischi alla fine del primo tempo e striscioni all’inizio del secondo tempo (quindi premeditati). Poi pareggiano e parte la bolgia che ritorna in fischi alla fine. Critiche a Corvino che fino allo scorso anno era il Dio in terra dei leccesi, fieri di lui e del suo modo di fare calcio (stile Empoli) con giovani e stipendi molto bassi. Ora non va più bene. Empoli poichè più piccola e annacquata (purtroppo) storicamente da nane e strisciate è più calma, tranquilla riflessiva (sicuramente 30 anni di successi aiutano perchè in C negli anni 90 qualche seggiolino volava in maratona) aiuta i giovani a giocare tranquilli e i dispersi a ritrovare la giusta via. Solo a Empoli si poteva proseguire tranquilli dopo uno 0-7 a roma.
Questo è il ns marchio di fabbrica. E’ chiaro che ogni medaglia ha il suo rovescio, pochi in generale, pochi a cantare, gente che quasi si vergogna a portare una sciarpa. Nessuna bandiera ai terrazzi in caso di salvezza, mezzi gobbi, mezze nane.
Però poi questo torpore aiuta a far bene.
Ventiquattresimi nella all time Serie A è davvero clamoroso! In soli trent’anni abbiamo scavalcato città e squadre immensamente più grandi e importanti di noi.