Il Presidente dell’Empoli, Fabrizio Corsi, è intervenuto con la figlia Rebecca a Radio Tv Serie A con Rds. Vi riportiamo alcuni passaggi.

La nomina a Presidente nel 1991

”Il primo giorno da Presidente lo ricordo benissimo: fui nominato da un gruppo di amici che videro in me la soluzione per provare a risolvere una crisi. Doveva essere un incarico di qualche mese.

Ricordo che un gruppo di qualche migliaio di tifosi si riunirono a Palazzo dell’Esposizione. Non pensavo di aver provocato tutto quel subbuglio. Era il 1991 e ricordo benissimo molti tifosi che definirono la cosa un po’ bizzarra.

Avevo 31 anni, ero giovane ma sostenuto da persone qualificate e competenti, anche da gente che non faceva parte del CDA. Nomino tra tutti il Patron di Sammontana, Renzo Bagnoli, era stato Presidente prima di me. Lui mi indicò probabilmente anche per una questione di affetto e di stima, per la passione che avevo mostrato. Passavo tempo al centro sportivo per seguire gli allenamenti, seguivo il direttore sportivo e l’allenatore per provare a cogliere dettagli e sfumature funzionali e fondamentali. L’Empoli arrivò come una soluzione momentanea: io non ero proprietario della maggioranza delle azioni; venne fatto un aumento di capitali per acquisirne la maggioranza (prima c’era una maggioranza esterna).”

Gli obiettivi stagionali

“Noi sportivi siamo superstiziosi, il nostro scudetto è sempre stata la permanenza in Serie A o la promozione dalla Serie B quindi rimango fedele a questo desiderio di mantenere la categoria. So benissimo che anche quest’anno se arriverà, arriverà attraverso il superamento di momenti difficili. Serve che l’ambiente, e di conseguenza chi ne fa parte, si dia al meglio delle proprie possibilità”.

Sulla stagione passata

“Alla fine è andata bene, ma è stata una delle annate più difficili. Se però mi fermo a pensare, riesco a trovare altri momenti di difficoltà vissuti, forse anche peggiori. Penso a quando abbiamo rischiato di retrocedere in Serie C, una partita che non voglio neanche ricordare. Io sono anche un po’ fatalista e so che di anno in anno troviamo delle difficoltà e voglio che si affrontino questi momenti facendosi trovare pronti. I primi a farsi trovare pronti dobbiamo essere io e Rebecca e tutti i dirigenti e fare da cornice a chi lavora giornalmente. Io riconosco di avere un po’ meno energie rispetto alle difficoltà che troviamo ogni giorno”.

Su Roberto D’Aversa

“Sembra un allenatore cresciuto da noi, la passione nello scoprire e crescere talenti sembra appartenergli tanto quanto appartiene a noi e a questo Empoli. Abbiamo un settore giovanile costruito negli ultimi 20 anni che ci permette di essere orgogliosi, in grado di sfornare talenti. Siamo tra le squadre più giovani del campionato, ma penso che con il lavoro che è stato impostato si possa crescere molto. Il lavoro è importante non solo per quanto riguarda gli allenamenti in settimana in previsione della gara, ma anche sui giovani, che possono crescere tanto. Su alcuni ragazzi posso già vedere dei cambiamenti da luglio ad oggi. Questo aspetto del lavoro è quello che mi da più fiducia”.

Il Settore giovanile

“Dagli anni 50’ viviamo coltivando il talento, o investendo su calciatori che anche grazie all’Empoli arrivano a toccare il massimo livello del calcio. Nel tempo abbiamo migliorato il settore giovanile: un tempo prendevamo gli scarti delle altre società, oggi il giovane sceglie l’Empoli perché in noi vede la possibilità di fare un percorso. Così nascono anche rapporti speciali con le famiglie. Per me la domenica vedere le gare del settore giovanile dà gusto, colgo quei meccanismi che mi aiutano in tante cose.”

Sul nuovo Stadio

“Lato amministrazione comunale, per lo stadio si sta ultimando il percorso partecipativo, poi ci sarà la conferenza dei servizi. Noi ci stiamo accingendo a creare la ATI, ovvero l’associazione temporanea di impresa con i vari partner che faranno parte del progetto. Parallelamente il nostro centro sportivo andrà a sostituirsi per gli allenamenti alla casa della prima squadra, perciò lo abbiamo ampliato per garantire tutte le strutture all’avanguardia.

Progetti che richiedono tempo, questo un po’ mi spaventa (sorride, ndr), sarà che sono un po’ negativo, ma per fortuna ci sono i giovani che ovviamente vedono sempre le cose in maniera un po’ più positiva e va bene così. Lo stadio con i partner è diventata un’operazione fattibile, qualche anno fa avevo invece dei dubbi. Sarà una riqualificazione fatta a pezzi, continuando comunque a giocare nel nostro impianto.”

Promozioni e retrocessioni

“Sono più legato a quella dalla C1 alla B nel 1996: ci ha aperto a tutti noi il futuro. Noi abbiamo vinto tante volte la B, darei spazio a tante persone, vorrei esprimere gratitudine a tanta gente. Io per chi ha bisogno voglio esserci, spesso qualcuno di loro comincia a lavorare con noi, di quell’Empoli ci sono protagonisti che tuttora lavorano ancora con me. Non si tratta di regali per nessuno, chi è qua ha valore ed è competente. E io mi sento fortunato. Quanto alla retrocessione più sofferta, dico quella di Palermo, giocammo contro una squadra retrocessa e qualcuno pensava avremmo trovato terreno facile. E poi San Siro contro l’Inter, vidi l’Empoli più bello di sempre. Loro andavano in Champions, ma lo stadio si attardò con i festeggiamenti per applaudire i nostri ragazzi al centro del Meazza. In quella squadra emersero Di Lorenzo, Krunic, Bennacer, Caputo. Il girone di ritorno rimane nella memoria della nostra gente.”

Sul futuro

 “Stadio e ampliamento centro sportivo sono gli obiettivi nel breve termine. Più avanti magari arriverà qualcuno a sostenerci perché col passare del tempo diventa sempre più faticoso e difficile. In generale un supporto per dare equilibrio e solidità alla società, noi ne facciamo una questione di famiglia. Un problema dell’Empoli è un problema per la famiglia Corsi. Vogliamo portare il club verso un lido più sereno. E poi c’è un settore giovanile di grande qualità, quelli del 2012 possono essere protagonisti nella Serie A tra dieci anni.”

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16 Commenti

  1. Ragazzi è andata male le nane hanno vinto e ora siamo a meno 8 da loro..ma io ci credo ancora siamo più forti delle nane avanti azzurri!!

  2. Le NANE maledette hanno vinto, ma ce’ tempo per riprenderli!! Dobbiamo arrivare prima di loro in classifica, noi siamo la prima squadra della toscana!! Loro non hanno storia alle spalle, noi si!

    • Son d’accordo siamo più forti e il nostro presidente ha molti più soldi di Commisso..leggete forbes Commisso patrimoni 10 miliardi di dollari il nostro presidente 1 milione di euro..ah no forse un po di differenza c’è ma noi siamo la prima squadra toscana..Empoli Empoli Empoli

    • Il risultato di Genova e di Como sono manna dal celo, ma okkio lunedì è una partita molto difficile e sarà importante non sbagliarla, non ce lo possiamo permettere…..

  3. Non mi rendo conto il senso continuo di confrontarsi e competere con le “ nane” , evitiamo di renderci più provinciali di quelli che siamo , passiamo da paesanotti .
    Ma chi se ne frega di loro

    • Perché siamo più forti delle nane non giocherebbe titolare nessuno da noi..vuoi mettere de gea con il nostro portierone? Oppure dodo kean con le nostre punte? Per non parlare della differenza delle città? Secondo te Firenze ha più attrazioni di Empoli? Lascia fare che hanno 150 volte più tifosi di noi ma te faresti a cambio? Empoli Empoli Empoli

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