Riprenderà domani il lavoro degli azzurri, si guarda adesso alla trasferta di Parma che si giocherà nella medesima collocazione oraria di quella di ieri, ovvero domenica alle 12:30. Torna dunque la gara che rappresenta il “derby” del gemellaggio tra la tifoseria azzurra e quella ducale. Una gara che non deve essere assolutamente sottovaluta, anche se “sulla carta” l’impegno potrebbe essere considerabile più alla portata rispetto all’ultima sfida. Di certo c’è da evitare la terza sconfitta consecutiva, sarà quindi importante tornare a muovere la classifica. Ma, alla fine, all’Empoli sono mancati soltanto i punti in queste due ultime sfide perse. Anche ieri, come già scritto “a caldo”, la squadra ha portato a casa una prestazione davvero importante, uscendo a testa alta e tra gli applausi. Quella con il Napoli è stata una sconfitta davvero beffarda, non la vogliamo definire un furto, ma sicuramente l’Empoli avrebbe ampiamente meritato di portare via almeno un pari. Potremmo azzardare che forse i meriti sarebbero stati anche superiori a quelli del pareggio, soprattutto alla luce di un primo tempo davvero suntuoso, con un Napoli di fatto mai in partita. La gara è stata decisa da quel rigore sul quale ci sono davvero diversi dubbi, un rigore che saremmo stati curiosi di capire se, a parti inverse, sarebbe stato fischiato. Sicuramente in un campionato come quello inglese, avrebbe fatto gridare allo scandalo. E fondamentalmente la partita del Napoli si chiude con quell’episodio ed un paio di sparate nei dieci minuti successivi al gol. Quello che semmai può far un po’ dispiacere, vista la complessiva prestazione dei nostri, sta nel fatto che una volta subito il gol non c’è stata quella reazione che si poteva sperare. Immaginiamo che questo posso anche essere derivante da una stanchezza che la squadra aveva accumulato, visto il grande dispendio di energie. Hanno fatto pochino i giocatori subentrati, soprattutto Solbakken sta confermando di non essere quel giocatore che le prime uscite avevano fatto intravedere. Dopo la partita con la Lazio, dopo quella prima sconfitta, si era detto che il sorriso che pian piano cresceva sulle nostre facce non doveva scemare nemmeno di una tacca; ecco questo lo vogliamo andare a ribadire anche adesso, perché se la squadra fa vedere le cose fatte vedere ieri, c’è soltanto da essere orgogliosi e fiducioso. I discorsi restano a grandi linee gli stessi, ovvero che siamo di fronte ad un gruppo che sa difendere in maniera davvero pazzesca, anche ieri lo si è visto, ma che pecca un po’ nella fase finale dell’azione che, spesso, viene anche ben sviluppata. E’ lì che c’è da fare quel piccolo salto, è li che gli uomini a disposizione devono far vedere qualcosa in più. A partire da Colombo che troppo spesso si limita al compitino e, troppo spesso, si fa trovare fuori posizione. Bisogna sicuramente migliorare l’ultimo passaggio, da li potrebbe iniziare quell’upgrade offensivo che serve, perché se non fai gol al massimo fai 0-0. Tornando alla difesa dispiace l’errore di Viti che, in qualche modo, innesca l’evoluzione del contatto di Anjorn sul rigore. Viti, cosi come i compagni di reparto, con il solito Ismajli davvero sugli scudi, ha giocato una buona partita coprendo sempre bene la sua zona di competenza. Solita prova gagliardi di Pezzella che ormai non stupisce nemmeno più, giocatore che è cresciuto tantissimo rispetto allo scorso anno. Qualcosa in più, invece, ci si aspetta da Gyasi che, per quanto riporti una partita ampiamente sufficiente, non sembra essere lo stesso delle prime uscite. Ma, e ci ripetiamo, si esce a testa ampiamente alta dal confronto con il Napoli. C’è la consapevolezza di poter mettere in difficoltà chiunque, e con il lavoro si potranno andare a migliorare quelle cose che ad oggi rappresentano ancora un limite. Si attendeva questa gara anche per capire come sarebbe stata gestita, soprattutto da un punto di vista mentale, la prima sconfitta della stagione. Le risposte le ha date il campo, con quel primo tempo maiuscolo in cui il Napoli non tirato nemmeno una volta verso Vasquez, con un Caprile che, a differenza, un paio di interventi non banali gli ha dovuti compiere. La squadra c’è, il gruppo c’è e quella solidità di identità che spesso abbiamo rimarcato non è venuta meno. Resta davvero tanto amaro in bocca per come sia arrivata questa immeritata sconfitta, ma a questo aspetto negativo ma accostato il fatto che la squadra è viva ed i segnali positivi sono davvero tanti. Una strada che non va smarrita, una strada che va battuta e già dalla prossima gara potremmo tornare a toglierci qualche soddisfazione. Siamo sempre dentro al sogno, non ci hanno ancora svegliato.

Gli azzurri tornano al 3-4-2-1 confermando Anjorin tra i titolari e con un Colombo che torna a fare la prima punta, davanti ad Esposito e Fazzini. La squadra di D’Aversa approccia davvero bene alla gara, prendendo in mano da subito il pallino del gioco e chiudendo tutti gli sbocchi ai partenopei. La prima vera occasione arriva dopo dieci minuti con Colombo che pesca Esposito sulla destra, l’ex Samp non ci pensa due volte e batte di prima intenzione con Caprile a chiudere sul primo palo. Dopo due minuti ci prova Pezzella che si incunea da sinistra, l’ex portiere dell’Empoli è ancora lesto a chiudere in angolo. Gli azzurri sono totalmente in controllo del match, anche se al 20’ si fa vedere per la prima volta la squadra di Conte: Buongiorno stacca ricevendo da corner con palla alta. Si va alla mezz’ora per ritrovare una pericolosità da parte dei nostri, ancora Colombo per Esposito con ancora Caprile a chiudere la saracinesca. Al 39’ ancora una manovra degli azzurri che viene conclusa da Fazzini, la conclusione viene però ribattuta da Buongiorno. Non arrivano altre emozioni importanti ma il gioco lo sviluppa unicamente l’Empoli che però sbaglia qualcosa di troppo quando arriva in zona conclusione. La prima frazione si chiude a reti bianche tra gli applausi del pubblico amico. Nella ripresa ti aspetti l’assalto del Napoli ed invece è ancora l’Empoli a tenere il pallino del gioco. Al 53’ ci sarebbe una buona punizione per noi la Esposito spreca calciando male sulla barriera. Due minuti più tardi Fazzini lascia partire un pallone interessante in area ma nessuno ha tagliato sul secondo palo. Conte vede i suoi in difficoltà ed opera un doppio cambio togliendo lo spento Lukaku per Simeone ed Olivera per Spinazzola. Al 60’ arriva purtroppo il momento chiave della partita: contatto tra Anjorin e Politano che per Abisso è meritevole di rigore. Kvara spiazza Vasquez e Napoli avanti tra l’incredulità di tutti. Da li arrivano dieci minuti di solo Napoli, anche se non ci sono situazioni molto complicate per il portiere dell’Empoli. Al 71’ D’Aversa toglie Grassi per Solbakken: il norvegese non darà praticamente niente. Succede poco nella parte finale della gara, con altri cambi da ambo le parti ma con nessuna azione che possa essere degna di grande nota. Si arriva cosi al triplice fischio che fa fare festa ai campani che restano così al comando della classifica. All’Empoli non basta il cuore ed il coraggio visto per sessanta minuti, e si va a casa con una sconfitta che – per come è andata la gara – non può far piacere.

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

63 Commenti

  1. cmq a pezzella allenamenti dalla mattina a finche’ non si fa buio sui cross. Incredibile arrivare cosi tante volte in fondo e non mettere un crosso come Dio commanda!

    • Finora l’aveva fatto e molto bene, ieri solo su qualche calcio d’angolo o poco più. Ci sta. Ma guardiamo anche come è stato bravo a crearsi le occasioni per crossare e soprattutto c’è da notare che Politano dalla sua parte ci ha trovato un muro insuperabile!

    • In parte d’accordo con krakow, senza togliere niente alla buona prova di Pezzella; i suoi cross sono spesso troppo simili, praticamente tutti uguali; se riuscisse ad alzare la testa e dosare il cross a secondo della posizione del nostro attacco, sarebbe un giocatore quasi da nazionale; in un’azione del secondo tempo, se il cross fosse stato rasoterra o basso, probabilmente avremo fatto gol. Ricorda molto Pasqual: tanti cross, ma tutti uguali.

  2. Non vorrei continuare con la litania del rigore concesso, tanto ormai è acqua passata, ma una domanda finale me la faccio. Se era rigore quello di ieri, quello su Pellegri a Bologna cosa era? Bisogna saltare in aria (e in area) come i grilli come ha fatto Politano perché te lo concedano? Prendiamo comunque tutto il buono che abbiamo ancora visto da parte della squadra e che cioè stiamo giocando come una grande e non come una squadra che deve pensare solo alla salvezza (anche se è sempre da lì che devi passare) e quindi vediamo cosa sapremo fare a Parma. Squadra che attaccaparecchio, esprime anche un gioco piacevole, ma dietro non difendono poi così bene. Considerando che possiamo opporre, almeno per ora, una difesa quasi impenetrabile, probabilmente avremo qualche possibilità in più di loro di portare i 3 punti a casa. Naturalmente i nostri attaccanti devono essere più cattivi sotto porta, altrimenti potrebbe essere una partita da X in schedina.

  3. Il primo tempo è stato molto buono sul piano dell’atletismo e la volontà ma con zero parate difficili di caprile.
    Troppi errori tecnici banali anche da parte di giocatori tecnici come esposito e fazzini.
    Pero’ nell’analisi va detto che il secondo è stato quasi sconcertante dove la squadra ha faticato a fare 3 passaggi in fila essendo proprio sulle gambe.
    Credo che questa partita possa essere da insegnamento a d’aversa sulla gestione complessiva dei 90 minuti.
    La classifica resta ottima anche visto il calendario avuto.

      • Ma copertura di cosa, non hanno visto boccia per un’ora.
        Sennò si fa per ragionare.
        Bisogna solo migliorare tecnicamente nell’ultimo passaggio e nel tiro in porta.
        E per farlo c’è solo un modo se lo vuoi fare con questi giocatori: dalla mattina alla sera provare, provare, provare e… riprovare..

  4. Uno dei migliori primi tempi degli ultimi 5 anni, una goduria vedere la squadra così autorevole al cospetto della prima in classifica…. peccato che dopo il rigore (inventato) non ci sia stata troppa reazioni…. ma è anche vero che il Napoli ha usati parecchio “mestiere” …. forse il secondo lotto di sostituzione doveva essere fatto prima…. Solbakken no, così non va….

  5. cmq se posso fare un appunto alla societa’, e’ stato un errore “cacciare’ niang!
    se dovevamo prendere un pellegri non pronto fisicamente ed un solbakken avvulso dalla realta’ empoli, tanto valeva tenere lui
    Ok che non era un fulmine di guerra, ma almeno aveva il fiuto del gol e calciava bene i rigori.

  6. Personalmente, se devo indicare un giocatore che per adesso mi ha deluso, indico Solbakken. Al debutto contro il Monza, nei pochi minuti che ha giocato, mi aveva fatto sperare, ma quando gli sono state date delle occasioni più ampie per mettersi in mostra, ha fallito in maniera netta.
    Spero che mi possa smentire nelle prossime partite, anche perché avremo Parma, Inter e Como in una settimana e chi entra per far rifiatare gli altri dovrà farsi trovare pronto.

  7. Ragazzi i giocatori buoni si vedono subito.Angjorin appena sceso in campo anche se fuori condizione ha subito impressionato per tecnica e senso di posizione. Solbakken
    Non si capisce cosa sia non ha garra ( vedi il gol sbagliato a un metro dalla porta) e per me non è un giocatore da Empoli.

  8. Ragazzi, ma Solbakken se era bono, o quantomeno passabile a Roma lo avrebbero tenuto no? Ha giocato le 2 partite della vita in Conference contro la Roma e l’hanno preso, ma è un modesto giocatore da calcio norvegese, e si vede.

  9. Allora se guardate a queste cose Colombo un ne bono…
    Io spero di no …
    Poi mi toccherebbe dar ragione a Dippe …
    Sarebbe la prima che azzecca….🤣😂🤣

    • 😁😁😁Se tu fossi meno convinto di aver sempre ragione…forse sono varie le cose dove ci azzecco 😉
      Finché non rientreranno Zurkosky e sopratutto Maleh i secondi tempi li subirai spesso , sparisce Fazzini e calano le punte …dove non hai cambi
      L unico che ha forza e cambio di passo è Ekong

  10. Rigore a parte, queste partite le devi almeno pareggiare, non puoi perdere col Napoli in casa, un napoli che ha fatto 0 tiri in porta. E’ vero che alla fine la fortuna e la sfortuna si pareggiano ma ieri un punto lo dovevi portar via. I cambi come qualcuno dice sono stati Tardivi, quando ha cambiato il Napoli dovevi cmabiare anche te, anche perche loro stavano pian piano prendendo campo. secondo me andando a sostituire la coppia dei centrali di centrocampo anche perche Henderson e Haas si sono dimostrati fin qui sempre molto affidabili, mentre Grassi e Anjorin si vedeva che erano un po sulle gambe. Dispiace e sicuremente ci sara’ modo di rifarsi ma rimango dell’idea che in questo tipo fi partite i complimenti valgono poco o niente.

    • Servirebbe un tattica da 90’minuti perché quando giochi con Anjorin Fazzini ed Esposito fai 45’minuti a FOCO ma se non segni poi non hai cambi che sono di forza ma di rottura ed equilibrio ( Henderson ed Haas ) così da non poter più costruire occasioni da goal. Rivediamo le cose quando rientreranno Zurkowsky e Maleh , li forse hai cambi di forza ,adesso non li hai

  11. D’accordo che mancano Maleh e Zurko, per poter avere valide alternative ai vari Fazzini e Anjorin; ma il problema è legato al tipo di gioco che D’Aversa pretende dai nostri centrocampisti e soprattutto dagli attaccanti: non puoi lottare senza risparmio per 45 minuti, a giro per tutto il campo senza un attimo di respiro, e poi aspettarsi che non ci sia un crollo pauroso nel secondo tempo; le squadre ormai hanno raggiunto un buon livello di preparazione, e non le puoi più sovrastare da un punto di vista atletico; occorre che D’Aversa trovi uno schema di gioco meno dispendioso e più equilibrato, nel quale si possa dosare maggiormente le forze, e lavorare equamente su tutti i 90 minuti, anche prevedendo di panchinare buoni giocatori, per poi proporli anche solo nel secondo tempo; altrimenti, da qui in avanti, rischiamo sempre di più di giocare benissimo il primo tempo, ma poi perdere inesorabilmente l’incontro nei secondi 45′.

  12. Sono d’accordo con chi dice che con Maleh e Zurkosky…siamo messi meglio a livello di qualita’ nei cambi….
    E diciamo che a centrocampo siamo apposto…
    Dove siamo messi peggio e’ davanti…inteso come punta centrale….le cose che ho detto sui ragazzi da buttare dentro per quanto riguarda i difensori centrali…li ripeto ma davanti ci vuole il potere di fare gol e non vedo soluzioni a breve…
    Dobbiamo trovare un po’ di gol…a gennaio tutte le squadre che lottano con noi anche quelle sotto per adesso sono piu’ attrezzate di noi…

  13. Cioe’ il cagliari ad esempio ha Luvumbo Piccoli Pavoletti e Lapadulae credo che alle fine 5 gol per uno li fanno..e noi non l’abbiamo….
    Quello messo come noi forse e’ il genoa

    • Ad oggi, per noi: Colombo 2 goal, Esposito 2 goal; per il Cagliari: solo Piccoli ha fatto 2 goal.
      Mi sembra che prendere ad esempio il Cagliari, non sia proprio il caso.
      A parte le giuste perplessità sul nostro attacco, credo il nostro problema sia più di gioco di squadra che non di singoli.

      • Per me Esposito non e’ una punta centrale…posso paragonarlo a Luvumbo anzi forse fara’ piu gol Esposito…
        Per i numeri vanno anche saputi leggere Colombo ha fatto 2 gol 1 rigore Piccolu ha preso due pali….
        Comunque
        Colombo/Solbakken/Pellegri
        Piccoli/Lapadula/Pavoletti
        Scommetto che ti pare alla fine del campionato hanno fatto piu’ gol quelli del cagliari…sono piu’ uomini d’aria di rigore…

        • …esattamente segneranno di più di sicuro e poi il gioco a “ pallonate “ dentro L area di Nicola si sposa perfettamente con le loro caratteristiche.
          Se si pensa che Cutrone è a 4 goal ed 1 rigore sbagliato ….

    • L’anno scorso, a Lecce, Piccoli 5 goal in una trentina di partite, e non mi sembra un gran risultato; mentre a Cagliari, Luvumbo 4 goal, Lapadula 3 goal, Pavoletti 5 gol, e anche qui non hanno fatto faville. Non potendo quest’anno giocare tutti insieme, non credo che cambieranno di molto la loro media.
      Comunque sia, per ora, nonostante il “gioco a pallonate” di Nicola, il solo Piccoli ha fatto appena 2 goal in 8 partite.
      I pali, da quando esiste il calcio, sono pali e non gol.
      Poi, cosa c’entra Cutrone ? Tra l’altro è un attaccante di movimento e il gioco del Como è molto diverso da quello del Cagliari.
      Comunque, anche se la nostra coppia d’attacco ha fatto 4 gol, e quindi meglio degli attaccanti isolani, è vero che i problemi in attacco ce li abbiamo, però ripeto, credo che sia un problema più di gioco di squadra e non dei singoli.

      • Nella zona retrocessione, da una parte o dall’altra i punti si fanno sempre negli scontri diretti; e spesso si fanno anche contro squadre di metà classifica.
        Non vedo tanta differenza con le passate stagioni.

        • Guido guarda la classifica dello scorso anno all ottava.
          Empoli 4
          Salernitana 3
          Cagliari 2

          Le ultime 7 8 hanno fatto quest anno 10 punti in più della scorsa stagione.
          Ecco che i tuoi 10 punti valgono meno. Tutto qua

          • Di queste tre, due si sono salvate, facendo più punti dopo; mentre Sassuolo (10 pt) e Frosinone (12 pt) ne hanno fatti dopo molti meno; quindi avere 10pt /12pt oggi come l’anno scorso conta il giusto, e il valore è sempre lo stesso.

  14. Una tiratina di orecchi per il mister.Non si gioca con tre mezze punte e una punta con UN solo centrocampista:Grassi.Stiamo con i piedi per terra.Carlo B.

    • Dove sarebbero le tre mezze punte? Fazzini è un centrocampista e a volte (non sempre) sta qualche metro più avanti. Esposito è un attaccante che invece x aiutare gioca leggermente più indietro. Ma come ruoli è un 352. Dove sono le 3 mezze punte? e dove sarebbero i piedi da tenere per terra? La squadra non soffre in difesa e non prende sciacquate in contropiede. Anzi questo atteggiamento (giusto per carità va bene così) a volte ci porta ad essere poco pericolosi perchè ovviamente si pensa più a dietro che in avanti.

      • No, in questa maniera, perdi di incisività in avanti perchè gli attaccanti hanno un doppio compito e non svolgono a pieno nè l’uno nè l’altro.

  15. la struttura di squadra c’e ,
    Portiere – difesa -centrocampo ci sono e stanno benissimo in campo ,
    pero’ per supportare 2 trequarti ed una punta che svaria all infinito , che pressa e torna in linea con i trequarti in fase di non possesso , corri troppo a vuoto e non hai forza e presenza in area.
    Se contro le Ns ( come a Cagliari ) giochi di rimessa in velocita’ sei pericoloso , ma se fai la partita come con il Napoli , hai molta difficolta a segnare

    Parma ci dara’ tante risposte.

    Zurkowsky che ruolo avra’ quando rimettera’ piede in campo ,
    Fazzini 2 o Anjorin 2 ?

    • Quello che dici è giusto….premesso che non considero Esposito una punta ….non abbiamo mai provato
      COLOMBO-ESPOSITO-dietro a PELLEGRI perche’ Colombo ribadisco che non è una punta da aria di rigore gli piace uscire e tirare visto che ha un bel tiro…
      guarda anche Caputo lo considero più uomo d’aria di Colombo
      i gol sono importanti Dippe lo sai anche te gli anni che ci siamo salvati abbiamo avuto prima Pinamonti e l’anno dopo abbiamo avuto la fortuna che Cambiaghi appena toccava palla faceva gol 4 o 5 ne fece Caputo e si sfangò.
      ma quando gli esterni o le mezze punte segnano poco ci vuole un uomo d’area che ti risolve le beghe e credo in questo momento storico sia la cosa più difficile da trovare
      comunque vedremo che si inventano a Gennaio a meno che FAZZINI E COLOMBO non iniziano a segnare a sfare

      • Colombo fa quello che gli chiede D’Aversa, come pure Esposito, e cioè correre e svariare per tutto il campo, fino a dare un contributo anche al centrocampo in fase di non possesso; come si può pretendere che poi i nostri due attaccanti abbiano la forza di farsi valere anche dentro l’area di rigore ? Forse nei primi 45′, poi per il resto della partita hanno chiaramente la lingua di fuori e la gamba molle.
        Per ora, al contrario di quanto dice David, hanno solo segnato gli esterni (Gyasi 2 gol), le mezze punte (Esposito 2 gol, visto che lo considera una mezza punta) e la punta (Colombo 2 gol); se si pensa all’anno scorso che abbiamo giocato mezzo campionato senza avere una vera e propria punta, beh mi sembra che non ci si debba tanto lamentare. Il problema è quello che ho cercato di far capire sopra, e credo che sia della stessa opinione anche Dippe: non possiamo chiedere ai nostri attaccanti, di fare grossi sacrifici per poi pretendere che siano lucidi in area di rigore e facciano più gol di quelli che hanno fatto finora: dobbiamo in parte esonerarli dal disperdere troppe energie nella fase di non possesso, giocare con più raziocinio e tempistica in mezzo al campo, e poi ripartire velocemente quando si presentano le occasioni, sapendo questa volta di trovare in avanti gente pronta e con in testa il solo obiettivo di arrivare a rete.

    • entrambi darebbero il meglio in un 352 da mezzali in un reale centrocampo a 3 con Grassi /Henderson centrali e non a 2 , secondo me
      dove Colombo avrebbe meno necessita’ di rientrare a fare pressing con Esposito 2′ punta ( Solbakken/Ekong ) …ma poi ci sarebbe il dilemma Fazzini che per ovvie necessita’ Societarie , deve giocare da trequartista ( dove farebbe benissimo da mezzala in un 352 , come Maleh ed avresti 3 + 3 cambi perfetti )

      trovera’ i correttivi il Mister

      • Secondo me, il dilemma è sempre lo stesso: o gioca Fazzini o gioca Anjorin, o prima gioca Fazzini e poi subentra Anjorin. Si è voluto reinventare Anjorin in un centrocampo a tre, per far giocare Fazzini sulla trequarti; ma questo ha richiesto sacrifici ai due attaccanti, e si è perso incisività in attacco.
        Certo sarà D’Aversa a trovare la soluzione, o forse sarà il mercato di gennaio ha togliere ogni dubbio.

        • Guido non so se ti ricordi un’ intervista a D’aversa di qualche settimana fà. Lui vede Angjorin centrocampista non tre quarti. Per lui il duello è Angion/Handerson non con Fazzini. Poi se ha ragione o no non lo so. Però per lui possono giocare insieme. E ribadisco, qui il problema non è l’ equilibrio di squadra e la tenuta difensiva. Più che non far tirare in porta alla capolista che si doveva fare? Quindi sembra aver ragione il mister. Il problema è far gol, ma per avere più possibilità ti devi sbottonare mettendo come minimo Esposito più vicino a Colombo, però converrà la cosa se poi ti sfilacci dietro? E’ la storia della coperta corta. Io per ora visto i buoni risultati continuerei così

          • Io non continuerei così; chiaramente è una mia opinione. Anjorin è un ottimo giocatore: però le cose migliori le ha mostrate con le sue ripartenze che hanno spaccato la trequarti avversaria, e non quando si è limitato a fare il compitino o a tamponare a ridosso della difesa, col rischio come domenica di entrare a rischio sull’avversario non essendo abituato a tali interventi. Il giocatore che deve fare le ripartenze, in teoria, c’è l’abbiamo di già, ed è Fazzini, non ce ne deve essere un altro. Se giocano entrambi, sei costretto a far ripiegare Esposito e non solo lui; se non fai questo c’è il rischio, come dici te, che la squadra si sfilacci; tieni conto che sulla fascia sx abbiamo la spinta continua di Pezzella.
            Resto dell’opinione che uno dei due è di troppo. Preferisco avere un centrocampista come Henderson/Maleh, con maggior copertura (la coperta non si accorcia e non si allunga, rimane la stessa), e lasciare le iniziative sulla trequarti a Fazzini/Anjorin con davanti Esposito, e poi Colombo a pensare solo ad andare a rete.

    • Guido io sono d’accordo con te non mi fraintendere. Ma siccome la squadra non ha mostrato nessun tipo di problema in fase difensiva e nemmeno nel recuperare palloni mi viene da dire che probabilmente ha ragione il mister. Oggettivamente come puoi migliorare una fase difensiva dove sei la seconda difesa nonostante il tuo valore è da salvezza? Poi anch’ io Angjiorin lo vedrei più avanti ma c ha ragione l’allenatore, non noi due (visto i risultati) e comunque sono limature. questo è più un 3511 o 352 che 3421. La posizione di Fazzini definirla da tre quartista è molto forzata. Ricorda Frattesi che esce dalla linea x pressare e recuperare un pò più avanti il pallone ma la differenza è davvero leggera. comunque è un centrocampo a 5

      • 👍 Io voglio solo cercare di migliorare la fase offensiva, e mi guardo bene da non riconoscere i meriti della fase difensiva; vorrei solo dare maggior respiro ai due attaccanti, e non sfiancarli continuamente nel rincorrere il pallone in tutte le parti del campo.

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