L’ex difensore di Empoli e Lazio, Emilson Cribari, ha rilasciato un’intervista nell’edizione odierna de “La Nazione” in vista della partita di domenica all’Olimpico tra le due squadre.
Cribari, classifica alla mano sarà uno scontro diretto, se lo aspettava?
“Sinceramente no, ma siamo ancora all’inizio del campionato. Soprattutto grazie all’Empoli che è partito alla grande e deve approfittare al massimo di questo momento per fare più punti possibile, in modo da avere poi più tranquillità nel gestire i momenti difficili che arriveranno.”
Cosa servirà all’Empoli per portare a casa un risultato positivo?
“Deve fare una partita vicina alla perfezione con tanta intensità, cercando di approfittare delle opportunità che avrà. E’ comunque già successo in passato che l’Empoli abbia fatto punti con le big, può succedere anche stavolta.”
Stupito dalla partenza degli azzurri?
“Conoscendo l’ambiente e come lavora la società non sono sorpreso che possa fare un bellissimo campionato anche al di sopra di quello che è il suo obiettivo principale, la salvezza com’è sempre stato. L’Empoli ormai è una realtà importante in Italia da tanti anni.”
C’è un difensore attuale dell’Empoli in cui si rivede?
“Mi piace molto Pezzella, è bravo nel gioco aereo, elegante nei movimenti, anticipa, gioca molto bene con la palla ed è veloce.”
Qual è il segreto secondo lei per cui a Empoli crescono tanti giovani?
“Tutto l’ambiente, dalla società ai tifosi, li abbracciano e li coccolano lasciandogli il tempo per maturare, anche sbagliando. A Empoli i giovani si sentono protetti e senza tante pressioni come in altre società. Basta vedere i tantissimi giovani che l’Empoli ha scoperto e formato negli ultimi 25,30 anni”
Qual è il suo più bel ricordo di Empoli?
“Parlare di Empoli mi emoziona sempre perché è stata la società, la città che mi ha accolto quando avevo solo 17 anni e ho bellissimi ricordi anche fuori dal campo, con tanti amici ci sentiamo regolarmente tutt’ora anche se vivo in Brasile. Calcisticamente ricordo la vittoria dello scudetto Primavera nel 1999 e quello del Torneo di Viareggio nel 2000, ma anche la promozione in A nel 2002 e la salvezza dell’anno dopo. Poi le vittorie a Milano contro Inter e Milan. Empoli rappresenta un pezzo importantissimo della mia vita e della mia carriera e le sarò sempre grato.”
Dove possono arrivare quest’anno Lazio e Empoli?
“La squadra di Baroni deve puntare ad arrivare tra le prime quattro, una squadra come la Lazio deve sempre partire con questa ambizione e ha le potenzialità per farlo. Per quello che ha fatto vedere in questo inizio di stagione comincio a credere che l’Empoli possa anche sorprendere e arrivare in posizioni di classifica più alte di una semplice salvezza. Me lo auguro. Domenica vedrò la partita e mi verranno in mente tantissimi ricordi.”
Gran difensore: pulito, elegante, forte di testa e con tutti e due i piedi.
Anche il fratello maggiore Binho non era male
Però il nome sulla maglia era Sanchez Cribari, tant’è che quando c’era anche Binho, portava S. Cribari.
beati voi giovani che ‘ste cose non ve le ricordate
Binho giocava sulla fascia, se non erro arrivò un anno o due prima,credo dalla Lucchese.Da buon vecchio provo a mantenere viva la memoria..A me piaceva molto e secondo me era più forte del fratello .
Grande Sigarino!
Quando ho pensato alla risposta su Pezzella ho pensato ad Andre che appena farà una partita sotto la sufficienza tornerà a rimarcarlo sicuramente
Solo un incompetente può insultare il Messi dei mezzettoni per una partita sotto la sufficienza.