Una rubrica a cura di Claudio “Freccia”

Si gioca sabato 14 settembre, alle h.18, al “Carlo Castellani-Computer Gross Arena” questo match valevole per la quarta giornata del campionato italiano di calcio di Serie A 2024/2025, che in molti casi negli anni ha rappresentato un testacoda, ma non nel campionato in corso, peraltro da poco incominciato, con entrambe le squadre ancora imbattute. Si gioca davanti a spalti gremiti al limite della capienza, difatti gli spettatori ufficiali sono 15.715 circa, di cui 7.015 abbonati. Fa piuttosto caldo ma le condizioni per lo svolgersi di una partita sono pressoché ideali. La Juve viene da due vittorie, entrambe per 3-0, e un pareggio con la Roma a reti bianche. Mentre l’Empoli viene da un pareggio, una vittoria a Roma e un altro pareggio a Bologna. La partita è piuttosto combattuta ma, soprattutto nel primo tempo, non bella. La Juve è lenta e piuttosto prevedibile; delude un po’ il popolo bianconero accorso in massa allo stadio. L’Empoli invece da par suo interpreta la gara proprio molto bene e, alla fin fine, è la squadra che va più vicino al gol, con almeno tre occasioni nitide. Difesa e centrocampo pressoché perfetti per gli azzurri, con l’attacco che però può e deve essere più cinico e cattivo sotto porta. Gli ospiti vanno a 8 punti e primi in classifica per ora, in attesa dello svolgimento del resto del programma della quarta giornata; gli azzurri aggiungono un altro mattoncino e portano a 6 i punti, davvero niente male dopo 4 partite.

La tifoseria juventina si muove in massa per questa trasferta di Empoli, anche se moltissimi “gobbi” provengono dal centro-nord, riempiendo gran parte dello stadio. Gli ultras si sistemano in Curva Sud, anche se sono presenti solo nei due spicchi centrali i tifosi più accesi; nel settore ospiti sono ben 3.100. Gli striscioni rappresentanti città e Gruppi ultras in curva sono numerosi e belli, destando un bel colpo d’occhio. I più in evidenza sono “Milano”, “Genova”, “Primo Novembre”, “Torino”, “Gruppo Storico”, “Identità Bianconera”, “Maremmani”, “NCS” (Noi Ci Siamo). I loro cori nel primo tempo sono piuttosto alti e convincenti per poi calare molto nella ripresa. Iniziano con un forte “Noi vogliamo questa vittoria”, per poi proseguire con “Alé alé alé Juve alé” e con il classico coro “Forza Juve! Vinci per noi!”. Poi in verità dalla Maratona inferiore se ne sentirà pochi di cori juventini, tra i quali “Alé alé alé alé alé alé la Juve alé…”. Il settore ospiti risulta ben colorato e tanti e belli sono i bandieroni, molti recanti scritte, che sventolano in Sud, e che vengono ammainati quando in curva si sente male un tifoso della Juventus durante l’intervallo, per poi ricominciare a sventolare più tardi. Nel secondo tempo si sentono poco come sopraccennato, molte sono le pause tanto che sembrano andare di pari passo con l’andamento della loro squadra in campo, ma verso la fine accenderanno diverse torce. Tra juventini ed empolesi non se le mandano certo a dire, complice anche la presenza dei parmensi, fraterni gemellati dei tifosi di casa e tra i nemici giurati numero uno degli ospiti. Dall’Emilia sono presenti con tanto di pezza “Curva Nord Matteo Bagnaresi” in quasi 25 unità, gli juventini espongono uno stendardo con scritto “Parma merda”. Nel complesso il livello del tifo bianconero è da ritenersi piuttosto buono.

La Maratona inferiore è oggi bella piena, andata esaurita con gli abbonamenti, che quest’anno hanno raggiunto il record di sottoscrizioni. La partenza degli ultras azzurri è molto buona, con i cori “Quando l’azzurro segnerà la Maratona esploderà in un boato che farà tremar la terra e il mar…” ed “Empoli alé siamo sempre con te…”. Piuttosto presto arrivano i cori per i diffidati, in pratica allorquando viene esposto lo striscione, su più piani, “19-05-24, i diffidati rappresentano la città e rafforzano la nostra mentalità…ultras liberi”. Ad inizio gara esposta una scritta in memoria di Gaetano Salvemini, prima giocatore, dal 1970 al ’73 e nel 1977/78, con 124 presenze e 35 gol in totale, e poi allenatore del sodalizio azzurro, passato alla storia per le salvezze miracolose, allenatore dal 1978 al 1981 e dal 1985 al 1988: “Ciao Gaetano ‘Salvempoli’ sarai sempre nei nostri cuori”. Verso fine primo tempo si alza il coro “Empoli alé alé canto solo per te…”. Alcuni cori sono tenuti su davvero bene ed a lungo. Il tifo è all’altezza, il secondo tempo parte con “Siam sempre qui insieme a te per l’Empoli combatterem…”. Si prosegue con tanti altri cori e il “Forza Azzurro! Vinci per noi” che però si “strozza in gola” a molti e non viene come dovrebbe. Sul finire però la Maratona inferiore ritrova l’impeto giusto con l’Empoli che in campo si batte come un leone, l’entusiasmo tra i tifosi sale di conseguenza. Viene eseguito il coro “Sacrifici e chilometri diffidati liberi, ovunque andrai ti seguirò…”. Esposto verso la fine lo striscione “Graziano tieni duro”, dedicato a Graziano Mori, uno dei leader dei “Rangers Empoli 1976”, primo Gruppo Ultras a nascere a Empoli, scioltosi nel 2012, che non sta attraversando un buon periodo per alcune complicazioni di salute. Si sussegue poi “Empoli calcio…” e molti sono gli “Empoli! Empoli!” che partono, o spontanei dal resto della Maratona inferiore a sedere, o chiamati dai capiultrà col coro “Tutto lo stadio”. Il settore è sempre più colorato e i bandieroni che sventolano sono almeno cinque. Nel complesso il tifo empolese si distingue su livelli più che buoni.

Uno sguardo altrove: La quarta giornata si inaugura con l’anticipo del sabato alle 15 COMO-BOLOGNA, partita vivace finita 2-2. I felsinei sulle rive del Lago accorrono in buon numero, belli colorati con gli unici belli e nuovi striscioni che li rappresentano in trasferta, cioè “Bologna” e “Ultras”. Fanno festa per la bella rimonta completata al 91°. Bella la curva comasca, anche se non pienissima, molto bella la sciarpata, fa sfoggia del coprisettore “Como 1907” e di qualche bel bandierone. Espongono lo striscione “Lontani dal vostro busin€ss”, con più su due simboli del Como e le scritte “Ctrl+c” e “Ctrl+v”, come brevemente si fa l’operazione “copia-incolla” al computer. L’anticipo del sabato sera alle 20,45 è MILAN-VENEZIA, coi lagunari che arrivano a San Siro piuttosto numerosi con tante pezze e bei bandieroni; cercano di farsi sentire nei primi minuti, poi il passivo subito troppo pesante, già 0-4 al 29° e definitivo, e la prova opaca della propria squadra, li ridimensiona fortemente. La Sud rossonera inscena una protesta fuori lo stadio all’arrivo del pullman del Milan, scortato dalla polizia. Gli ultras in polemica accendono molti fumogeni, scandiscono cori, sventolano bandieroni ed espongono lo striscione “Basta scuse. Ultima chiamata”. Esposta in transenna durante la gara la bella scritta “Marco e Tony amici fraterni la famiglia della Sud vi abbraccia commossi…Enzo riposa in pace”. Buon tifo come di consueto, ma niente di che. 71.273 spettatori ufficiali. Il lunch-match tradizionale della domenica è GENOA-ROMA. I tifosi giallorossi occupano interamente il settore ospiti, cercano di farsi sentire ma non è facile anche se a tratti ci riescono. Belli alcuni stendardi, come “Roma nostra brillerà”, ed alcuni bandieroni. Espongono lo striscione, per certi versi incomprensibile visto che non esiste più il gemellaggio Genoa-Napoli, “Genoano+Pulcinella infami come Spaccarotella” (l’agente che sparò al laziale Gabriele Sandri l’11 novembre 2007 colpendolo a morte in un Area di servizio sull’A1). Con loro i gemellati del Panathinaikos con tanto di pezza. I genoani sono autori del solito bel tifo e fanno festa nel finale per il gol del pari di De Winter arrivato al 96°, accendendo anche diversi fumogeni e alzando il coro “Chi non salta è blucerchiato” dopo il triplice fischio. Espongono durante il match lo striscione “Infame romano ti abbiamo preso anche le chiavi del pullman a Teano”. 33.009 spettatori ufficiali.

Alle 15 domenicali si gioca ATALANTA-FIORENTINA, coi toscani che riempiono il settore ospiti e che si fanno sentire abbastanza spesso. In evidenza lo stendardo “Il mio vizio”, buoni i battimani. Il Gewiss Stadium finita la ristrutturazione e veramente un gioiello. Buono anche il tifo bergamasco con gli ultras in entrambe le curve. In Curva Sud fa bella mostra di sé lo striscione nuovo degli “Agitati Bergamo” e vi è poi la scritta “Ciao Cighen gigante buono”. Nuovo anche lo striscione “Ultras” in Curva Nord ed esposto poi il più classico “Forza magica Atalanta la Nord è con te”. Fa festa il popolo bergamasco per l’importante vittoria in rimonta. I gemellati di Terni hanno dedicato loro lo striscione “Niente può fermare un popolo che sa lottare coraggio Bergamo non devi mollare!”. 22.705 spettatori ufficiali. Si gioca di domenica alle 15 anche TORINO-LECCE. I salentini occupano quasi tutto il settore ospiti, cercando di farsi sentire, riuscendoci a volte. Belli gli stendardi “Curva Nord Lecce”, “E sono felice perché…non sono come te!” e “Irr” (Irriducibili, Gruppo che a Lecce gravita in Curva Sud). Bella sciarpata, accesi alcuni fumogeni. Si rivedono finalmente i consueti striscioni nella Curva “Maratona” di casa, compreso quello storico degli “Ultras Granata” al centro. Sembrerebbe nuovo lo striscione “C.a.s.t.”. I buoni risultati del Torino in questo inizio di campionato fanno momentaneamente cessare le ostilità tra la curva e il presidente Urbano Cairo. Oggi arriva uno 0-0 giusto. 24.277 spettatori ufficiali.

Alle 18 domenicali va in scena CAGLIARI-NAPOLI. I partenopei riempiono tutto il settore ospiti ed alcuni sono anche nei Distinti. Espongono tutti gli striscioni dei Gruppi principali, compreso quello dei gemellati bulgari del Lokomotiv Plovdiv “Lauta Army”; hanno con sé alcuni bandieroni e stendardi e teli provocatori con disegnate sopra pecore di colore rosso e blu, colori sociali del Cagliari, e dintorno alcune scritte “Bee” (i cagliaritani vengono considerati pecorai). E’ sempre una partita sentita e calda questa, e così è stato anche stavolta. Scaramucce social tra le due tifoserie iniziate fin dal mattino con la foto dei supporters napoletani arrivati in Sardegna che espongono sul ponte della nave il grande striscione “A caccia di pecore!”. Il pregara è stato caratterizzato da un clima teso. Poi, durante il match, tutto nella norma fino all’ingresso in Curva Nord dei tifosi cagliaritani, assenti per circa 20 minuti per una protesta programmata inscenata contro gli ultimi provvedimenti di Daspo ricevuti. Da lì il parapiglia. La Curva Nord lancia in campo molti fumogeni, quasi una pioggia. Poi una serie di torce vengono lanciate dal settore ospiti verso la Sud, con i tifosi sardi che puntualmente le rilanciano indietro. C’è stato poi quindi un tentativo di scontro tra le due tifoserie, bloccato solo dall’intervento degli agenti anti-sommossa. Momenti concitati che hanno portato non solo alla sospensione del gioco per poco più di sette minuti, ma che hanno pure visto due feriti: uno steward ed un tifoso del Cagliari. Clima infuocato anche dopo la fine della gara con la Nord cagliaritana che chiede più rispetto ai giocatori di mister Nicola arrivati sotto il settore, anche se lo 0-4 finale non deve trarre in inganno perché i sardi sono stati a lungo in partita e la punizione è troppo severa. 15.733 gli spettatori ufficiali. Il posticipo della domenica sera è MONZA-INTER, con i nerazzurri che inscenano un bel corteo con tantissimi bandieroni, di più di quelli in Curva Pieri del Monza. La suddetta curva inscena una bella coreografia per il trentennale del Gruppo principale “S.A.B.” (Sempre Al Bar), con in basso la scritta grande in latino “Perenne Modoetiae Decus” (Da sempre onore di Monza), al centro un bandierone biancorosso col simbolo dei S.a.b., la cui scritta è in verde, e ai lati del bandierone curva divisa a metà di rosso e a metà di bianco. Bel tifo di entrambe le curve, davvero un bel duello. I monzesi, seppure in minoranza nello stadio, cantano e si sentono fino alla fine. Accendono pure qualche torcia. Espongono nei primi minuti il toccante striscione “Ronesio una nuova stella brilla nel firmamento”, per il piccolo Rony, bimbo che purtroppo se n’è andato l’8 settembre scorso. Gli interisti al 34’ minuto alzano il coro “Chi non salta è un rossonero”, in vista del derby meneghino che si svolgerà domenica sera 22 settembre. Bello lo stendardo “Sturm und drang”. Il sale della partita è nel finale, col vantaggio monzese all’81° e il pareggio sette minuti dopo di Dumfries. 14.541 gli spettatori ufficiali. Per motivi tecnici non vengono trattate le partite PARMA-UDINESE e LAZIO-HELLAS VERONA.

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7 Commenti

  1. In maratona vicino alla sud non si riesce a sentire chi lancia i cori, serve uno che tiri le fila perché di gente che può dare una mano lì ce ne è parecchia…

    • …pensare che un tempo non c’erano i tornelli i biglietti nominali i posti numerati, in maratona inferiore ci entravano migliaia di persone senza limiti. Bisogna ringraziare chi si sbatte per fare il tifo, bravi ragazzi avanti così anche sabato grande tifo.

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