Una nuova rubrica settimanale, sulla scia di Meteore Azzurre, che si occuperà di ricostruire la carriera dei calciatori passati da Empoli ma che sono finiti “fuori dai radar”.
L’ESPERIENZA IN AZZURRO
La carriera di Corrado Urbano in azzurro si interseca con le due stagioni d’oro che portano l’Empoli a ottenere la prima promozione in Serie A e la prima storica salvezza. Arrivato dal Foggia nell’estate dell’85, Urbano diviene fin da subito un cardine del centrocampo. Salvemini lo schiera costantemente titolare e Urbano lo ripaga con prestazioni sempre positive. In totale segnerà tre reti: la prima permette all’Empoli di sconfiggere di misura il Catania, la seconda di pareggiare a Palermo e la terza, realizzata sul neutro di Modena contro il Cesena, di agguantare il quarto posto in classifica. Viene confermato anche in Serie A, dove metterà a referto ventotto presenze. Si toglie la soddisfazione del gol in occasione di Empoli-Torino (2-0) del 1 marzo 1987. A fine stagione, però, viene ceduto al Bari in Serie B.
LE STAGIONI SUCCESSIVE
A Bari Urbano ripete il cammino in azzurro: promozione in A e conseguente salvezza. Nonostante venga utilizzato con costanza, nel 1990 passa alla Salernitana neopromossa in Serie B, dove ritrova l’ex azzurro Adelino Zennaro. Stavolta non riuscirà nell’impresa, visto che i campani vengono retrocessi in C1. Le ultime tappe della sua carriera sono il Sora e il Real Piedimonte, formazione con la quale nel ’94 comincia anche l’attività di allenatore.
Da tecnico Urbano guida svariate squadre (Cassino, Casertana, Potenza, Ostia Mare, Venafro, Gaeta, Olympia Agnonese) prima di approdare alla Primavera del Bari nel 2014. Alla sua prima stagione in Puglia riesce a raggiungere i quarti di finale dei playoff dove viene sconfitto dalla Fiorentina. Vi rimane fino al 2017, poi torna al Cassino per altri tre anni.
CHE FINE HA FATTO?
Nel 2020 diventa il tecnico della Matese, squadra della città di Piedimonte Matese, in provincia di Caserta. Conduce il club campano a un sorprendente terzo posto in classifica nel girone F di Serie D. Rimane sulla panchina fino al febbraio 2024, quando decide di rassegnare le proprie dimissioni dal club con cui aveva lavorato per quattro anni.
Il campo neutro per l’ultima di campionato 85/86 Cesena-Empoli fu Modena e non Parma
Il 2 a 0 con il toro è l unico risultato con due gol di scarto…l ‘ anno della prima salvezza, l Empoli si salvò con 13 gol in un campionato a 16 squadre di serie A . Deteniamo un record imbattibile!!!vale più di uno scudetto!!!
So che non è facile ma sarebbe ancora più interessante integrare la rubrica con qualche commento dei diretti interessati sull’empoli dell’epoca sia su quello odierno.
Magari vengono fuori anche degli aneddoti interessanti.
Giusto
Se t’interessa…. Corrado Urbano è mio amico su facebook.