Una rubrica a cura di Claudio “Freccia”
Una sorta di testacoda questo match che si svolge al “Meazza-San Siro” oggi pomeriggio, domenica 10 marzo 2024 alle h.15, valido per la 28esima giornata, nona di ritorno, del campionato italiano di calcio di Serie A 2023/2024. Si gioca davanti a 70.343 spettatori ufficiali con lo stadio che presenta un buon colpo d’occhio, ma anche qualche vuoto qua e là. L’Empoli viene da otto punti nelle ultime cinque partite. Il Milan è reduce dalla bella vittoria in Europa League per 4-2 con lo Slavia Praga, nell’andata degli ottavi di finale. Mentre in campionato nelle ultime cinque partite ha raccolto ben dieci punti. La squadra rossonera oggi vince con un gol di Pulisic al 40°, pur senza strafare: il massimo risultato col minimo sforzo, o quasi, si può dire. L’Empoli, dal canto suo, imposta la sua partita soprattutto in difensiva, mette poche volte il naso fuori, va sotto al primo errore e poi non si renderà quasi mai pericoloso, anche se Destro, agli sgoccioli della gara, spreca un’occasione colossale.
I tifosi empolesi che affrontano la trasferta di Milano con almeno tre pullman, certamente non una delle più vicine ma comunque di domenica alle 15, sono esattamente 278, anche se per qualcuno non è stato facile acquistare il biglietto, visto il problema del non funzionamento del portale per fare i biglietti vivaticket nei giorni dell’immediata vigilia alla gara. Purtroppo un lutto terribile ha percosso la Maratona “Emiliano Del Rosso” lo scorso venerdì 8 marzo, quando si è tolto tragicamente la vita un suo esponente di spicco, Roberto Maestrelli, per tutti “Beppino”, a soli 55 anni, lasciando sbigottita un po’ tutta la comunità empolese. Uno striscione in sua memoria viene esposto a Milano, un grosso “Ciao Beppino”, poi gli vengono dedicati anche cori e applausi, col tifo vero che parte verso il 15°, mentre gli Ultras del Gruppo “Schickeria” del Bayern Monaco, da circa un anno gemellati con gli “Ultras Empoli” e amici di tutta la Maratona, esponevano durante Bayern-Mainz 05, gara di Bundesliga, lo striscione “Riposa in pace, Beppino!”. Altresì i “Boys Parma” in Parma-Brescia scrivevano “Beppino vivrai sempre nei nostri cuori“, mentre i livornesi, gli “Ingrifati Perugia” e la Curva Sud Montevarchi optano anche loro per il semplice “Ciao Beppino”. Il settore ospiti empolese è come sempre piuttosto colorato, con diversi stendardi, pezze e qualche bandierone, peraltro immancabile. Sullo striscione degli “Ultras Empoli” è posta la pezza “Tanto tornano tutti”. Il tifo azzurro nello stadio si sente poco a dire il vero, sovrastato e “coperto” dai cori a ripetizione della Curva Sud Milano. Si sciorina comunque un po’ tutto il repertorio, con cori secchi, come “Eh eh forza azzurro forza azzurro eh eh”, alternati a cori più prolungati, tenuti su per diverso tempo, come “E forza azzurro alé, gli ultrà son qui con te, lotta per vincere…”, conditi da qualche bel battimano. Nel settore ospiti si fa quel che si può, un po’ come l’Empoli in campo, che pur battendosi è meno brillante di altre volte. Il gol del Milan arriva al primo vero infortunio della difesa. L’Empoli sembra incapace di reagire, poi Destro all’87’ spreca in malomodo, con gli azzurri che nel finale ci credono di più. Al termine delle ostilità i tifosi empolesi applaudono convinti i propri beniamini, che contraccambiano, soprattutto capitan Luperto. L’Empoli vede in due turni di campionato peggiorare notevolmente la sua classifica, ed adesso è atteso da due partite quasi proibitive. Il livello del tifo empolese è da giudicarsi quest’oggi più che sufficiente.
Il tifo milanista è come sempre molto agguerrito ed intenso e si prende la scena. La Curva Sud, dopo un inizio così così, col passare dei minuti è sempre più convincente, con cori a ripetere che si alzano forte al cielo, come “Forza Milan! Milan campione!”. Ad un certo punto si abbracciano tutti dando le spalle al campo, in modo spettacolare, con diverse persone che rimangono a torso nudo, nonostante il clima lo sconsigli. I cori si susseguono, da “In Italia Milan, in Europa Milan, nel mondo Milan, per sempre rossoneri…!” a “Sun semper chi me dan del remambì ma felice mi fa, ma felice mi fa questo Milan qua…”. Si sente forte e chiaro ad inizio secondo tempo anche un “Empoli, Empoli vaffanculo!”. Bellissimo lo sventolio dei bandieroni, tutti di ottima fattura, e belli anche gli stendardi. La Curva Sud espone l’ormai abituale striscione “Settore ospiti: fissare un tetto al prezzo del biglietto”, accende anche alcuni fumogeni ed al fischio finale del signor Sacchi di Macerata fa festa grande per una vittoria che porta momentaneamente, ma poi dopo la partita della Juve definitivamente, il Milan al secondo posto in classifica, dopo una partita che vedeva assenti lo squalificato Leao e Giroud, partito dalla panchina. Il livello del tifo rossonero è quest’oggi da considerarsi più che buono.
Uno sguardo altrove: L’anticipo del venerdì sera è NAPOLI-TORINO, partita divertente, finita 1-1, che si gioca davanti a un buon pubblico. Sono pochi i tifosi torinisti (visto soprattutto che gli ultras sono in sciopero), sistemati in alto nel settore ospiti; garantiscono un po’ di colore alcune bandierine, di cui una con scritto “Solo per la maglia”, e lo stendardo “Pralungo c’è”. Bella atmosfera al “Maradona”. Spettacolari le due curve. La A e la B si “rimbalzano”, tipo eco, lo stesso coro: una volta l’una, una volta l’altra. Tutto questo nonostante ben 1.100 diffide. Esposti in alto nelle curve gli striscioni “1° agosto pioveva, di domenica era…”: è così che inizia il nuovo coro degli ultras partenopei, scritto dall’artista Cristian Vollaro, scomparso di recente. In città lo striscione “Maglia mia speciale, maglia mia stupenda, tu per me sei la ‘donna’ più bella”. Alle 15 del sabato si gioca CAGLIARI-SALERNITANA, duello per la salvezza che viene vinto 4-2 dai padroni di casa. I tifosi granata non si presentano in tantissimi, non riempiendo il settore ospiti, ma visto la difficoltà logistica della trasferta e la pessima classifica, non sono neanche così pochi. Bel tifo specie durante la rimonta parziale, da 3-0 a 3-2. Onorano Gigi Riva, autentica bandiera del Cagliari, scomparso il 22 gennaio 2024. Buon tifo anche dei cagliaritani, con bei bandieroni targati “Sconvolts”, bandierine e una bella sciarpata. Nel finale lo stadio è una bolgia: dopo un buon avvio c’era stato un calo piuttosto vistoso, ma sul 4-2 c’è molto entusiasmo, molti saltano, bei battimano e cori come “11 leoni, vogliamo 11 leoni…”. 16.118 gli spettatori ufficiali. Alle 15 del sabato si gioca anche SASSUOLO-FROSINONE, coi ciociari che sono in buon numero, 625, a Reggio Emilia, sventolano diversi bandieroni ed eseguono un tifo discreto, niente di trascendentale. Tengono striscioni e pezze a mano, comprese due dei fratelli gemellati messinesi (una “Gioventù Messina Milano”). Bella la bandiera “Uber Alles”. Il gruppo di ultras sassolesi che segue la partita in piedi è piuttosto sparuto, tuttavia, aiutati dal Club “Sasòl”, all’entrata in campo delle squadre organizzano una coreografia non male per le loro abitudini. Un bandierone coprisettore, piuttosto bello, firmato “Sasòl”, in alto, con alla base lo striscione “Forza lotta vincerai…non ti lasceremo mai”, per metà verde e per metà nero, più qualche fumogeno e bandierone in basso. I loro sforzi sono da apprezzare considerando che sono un’espressione di un comune di 40.773 abitanti, non capoluogo di provincia, e che non giocano nel loro stadio cittadino ma a Reggio Emilia, che dista 25 chilometri dalla città delle piastrelle. Si sentono qualche volta, specie nel finale dopo il rigore sbagliato nel finale dal giocatore frusinate Kaio Jorge, quando alzano il coro “Fino alla fine forza Sassuolo…” e accendono un fumogeno verde. La loro vittoria è molto importante in chiave salvezza. 11.189 gli spettatori ufficiali.
Alle 18 del sabato, preserale, si gioca BOLOGNA-INTER, sfida ad alta quota. Gli interisti lunedì 4 marzo scorso, in casa col Genoa, si astennero dal tifo nei primi 20 minuti protestando contro repressione, restrizioni e diffide, lasciando vuoto un bel pezzo di curva, per entrare poi successivamente. Oggi a Bologna espongono lo striscione “Curva Nord” da trasferta e “Buon compleanno Dede”, con la sua gigantografia, riferito a Daniele Belardinelli, ultrà dell’Inter e dei gemellati del Varese travolto e ucciso da un Suv, durante scontri nei pressi di San Siro tra interisti e napoletani, la sera del 26 dicembre 2018. Settore ospiti strapieno ovviamente, con alcune torce accese e bandieroni. Vittoria importante che avvicina ancora di più i nerazzurri al ventesimo Scudetto. Megasciarpata dei bolognesi che sono molto gasati, all’entrata delle squadre in campo, con qualche fumogeno acceso e tanti bandieroni. Bel tifo bolognese, ma gli interisti non stanno a guardare e ribattono colpo su colpo, anche con bei battimani. Lotta a colpi di cori tra due tifoserie piuttosto in forma. Alto il tifo interista sullo 0-1 definitivo, cantano “Vinceremo il Tricolor…”. Piuttosto su il volume del tifo nerazzurro, un coro anche per mister Simone Inzaghi. Verso la fine forte spinta della curva bolognese, di cui è particolarmente bello il bandierone con la significativa scritta “Tanto tornano tutti”. 30.204 spettatori ufficiali. L’anticipo del sabato sera alle 20,45 è GENOA-MONZA, bellissima partita con colpi da manuale, che finisce 2-3. In tanti i monzesi a Genova, occupano tutta la parte superiore del settore ospiti, sventolano tanti bandieroni ed accendono qualche fumogeno. Cercano di farsi sentire ma non è facile, nella consueta bolgia del “Ferraris-Marassi”, un’autentica polveriera, molti i fumogeni accesi in Nord a più riprese, così tanti ad inizio secondo tempo da rendere scarsa la visibilità. Dobbiamo dire grazie a questa tifoseria che ci regala sempre bellissimi spettacoli, come la trasferta di lunedì 4 marzo scorso a San Siro con oltre 4mila tifosi al seguito, un gran bel tifo, da sovrastare quello interista, una sciarpata mozzafiato, con tanti bandieroni, alcuni big-flash, insomma un’atmosfera da brividi. Col Monza esposto gli striscioni “Ultras Tito: a tacere avresti fatto più bella figura, ricordati che sei meglio di un esposto in procura. Attualmente, almeno in Italia, sembrano essere i migliori. 31.111 gli spettatori ufficiali. Il lunch-match abituale della domenica è LECCE-HELLAS VERONA, un autentico scontro salvezza coi veneti che non sono pochi, 275, ma neanche poi tanti, anche se c’è da parte loro l’attenuante della distanza. Tanti stendardi con la “scala”, uno dei simboli di Verona. Partita condizionata dal vento anche sugli spalti. I veronesi cercano di farsi sentire riuscendoci non tanto. I leccesi alzano diversi cori e spingono molto, alzando i decibel, ma purtroppo per loro non basterà ed il Lecce esce sconfitto. Veronesi in tripudio nel finale. Lo stadio presenta qualche vuoto di troppo.
Alle 18 domenicali va in scena il big-match JUVENTUS-ATALANTA, con gli orobici che sono soprattutto semplici tifosi e non sono poi tanti. Ma gli ultras hanno preferito non recarsi allo “Stadium” visto il prezzo troppo elevato dei biglietti per il settore ospiti. La Curva Sud juventina sembra aver ritrovato anche in casa una certa brillantezza, buon tifo e tantissime pezze, curiosa quella col personaggio dei cartoni animati “Gli Antenati” Fred Flintstone, con l’accompagnamento di tanti bandieroni a sventolare, anche al secondo anello. Sempre presente lo striscione “Melissa non mollare” seguito da un cuore, una bambina purtroppo affetta da malattia. Il 2-2 finale accontenta senz’altro di più i bergamaschi. 39.206 gli spettatori ufficiali. Il posticipo della domenica sera è FIORENTINA-ROMA, scontro interessante in chiave Europa, ma senza vincitori né vinti. I romanisti occupano in pratica tutt’e due gli spicchi del settore ospiti. Chiusa la Curva Ferrovia. Parte bene il tifo giallorosso, risponde la Curva “Fiesole” da par suo, anche con la bellissima sciarpata iniziale e una bella sbandierata. Al minuto 13 si rende onore all’indimenticato Davide Astori, scomparso a Udine il 4 marzo 2018 per una complicazione cardiaca nel sonno, con un mega-stendardo con la scritta “Astori 13”, numero della sua maglia, accompagnato dallo striscione “Firenze mai ti dimenticherà…Davide capitano per sempre!”. All’esterno dello stadio viene esposto nei giorni scorsi lo striscione a favore dei gemellati catanzaresi per gli incidenti coi cosentini del 3 marzo scorso “Fratello non temere spezzerai queste catene Ultras Catanzaro liberi subito!”. I romanisti vengono dalla sfida in Europa League, stravinta, col Brighton, in cui hanno approntato una bella coreografia in Curva Sud con lo striscione in basso “Spavaldo per l’Europa i tuoi colori sventolo”. Spettatori ufficiali 30.458. Il posticipo del lunedì sera è LAZIO-UDINESE, con l’”Olimpico” che presenta vuoti molto larghi. I friulani in verità sono un po’ pochini, ma d’altro canto la trasferta lunga e la collocazione infame della gara li giustifica abbastanza. Sono poche decine e non si sentono praticamente mai, anche se sono altresì colorati con le solite pezze e le bandierine sventolate. Sciopero del tifo dei laziali nel primo tempo in Curva Nord e Parterre di Tribuna Tevere, con la curva spoglia e gli striscioni dei Clubs negli altri settori esposti al contrario. Il motivo, redatto in un comunicato ufficiale, è da ricercare nel brutto trattamento riservato ai 3.700 laziali presenti a Monaco, in occasione del ritorno degli Ottavi di finale di Champions League Bayern-Lazio, da parte di forze dell’ordine e del Bayern, con la Società laziale che non ha mosso un dito a loro difesa. Durante il primo tempo infatti tenuta su la scritta “Una Società che non difende i propri tifosi non merita rispetto”. Nel secondo tempo Nord con tutti gli striscioni al suo posto abituale e bandieroni al vento. Accesi fumogeni in Tribuna Tevere quando inizia il tifo, che anche stasera non è niente male, con cori molto alti. Purtroppo non basterà, con l’Udinese che vince 2-1.
Grande freccia