Quella odierna è stata la giornata delle prime parole azzurre di Davide Nicola. Il neo tecnico di Monteboro ha fatto capire bene quelli che saranno i principi motivazionali che dovranno essere usati per far leva sul gruppo e lo ha fatto con parole forti, decise, pungenti ma assolutamente mai scomposte e sempre ben ragionate e razionalizzate. Un Nicola che invece ha voluto essere molto più abbottonato nel parlare di campo, di moduli, di uomini. In questo ha voluto precisare che è una scelta precisa e ponderata, chiosando sul fatto che i perché di questa scelta odierna (ovviamente lo giustifichiamo e speriamo che possa essere produttiva) li capiremo ben presto. Ma dubbi sul carattere di questo uomo non ce ne sono, ed anche gli allenamenti aperti avevano fatto vedere un tecnico molto partecipativo e con le redini già ben salde in mano. Ovviamente di punti interrogativi ce ne sono tanti, e non ce ne voglia lo stesso Nicola che dovrà trasformare, in tempi abbastanza brevi, in fatti quelle che sono state le odierne parole più che apprezzate. Il primo, come ormai detto più e più volte, è legato proprio al modulo visto che vanno “scontrandosi” le due filosofie: da una parte un allenatore che ha nel 3-5-2 i suoi maggiori successi, dall’altra parte una squadra costruita con il caposaldo della difesa a quattro, oltre che un ambiente (il nostro) abbastanza allergico alla difesa a tre. Vedremo già domani, anche se poi sarà nel medio periodo che si capiranno meglio le cose, se sarà la squadra a “nicolarizzarsi” o invece sarà il tecnico ad “adeguarsi” all’attuale materiale umano.
Il tempo non è certo il migliore degli alleati. Diciotto partite nelle quali l’Empoli è chiamato a fare almeno 22 punti, un girone di ritorno che dovrà essere praticamente perfetto. Soprattutto in quelle gare “alla portata”, tornando magari a sfruttare il fattore casa che ad oggi è davvero esiguo per punti portati, ci dovrà essere l’atteso switch. E la partita di domani è già di quelle da non sbagliare, è già di quelle in cui non ci possiamo permettere di perdere. Anche un pari potrebbe essere bottino avaro. Certo, ad un nuovo allenatore dovrà esser dato quel tempo sufficiente per poter entrare dentro al nucleo del gruppo e far sempre più sua la squadra, ma Nicola è il primo a sapere che ogni secondo, di qui a maggio, è prezioso. L’impresa si può fare, lui ne ha già fatte un paio degne di tutto rispetto. Sicuramente l’ultima, quella di Salerno nel 2022 va proprio a dimostrare, punti alla mano, che si può cambiare radicalmente la storia di una stagione che sembrava segnata. Diciotto punti in quindici partite, questo quanto riportato dall’attuale nostro tecnico in granata, una media di 1,20 punti a partita: esattamente quello che serve all’Empoli adesso per fare gli agognati ventidue punti. Ovviamente però non basterà l’effetto Nicola, e con grande umiltà è anche lo stesso tecnico a ribadire più volte che non è mai un uomo solo a poter scrivere la storia. Servirà una crescita esponenziale e virtuosa da parte della squadra, che adesso – mai ne avessi avuti – non ha alibi. Pietro Accardi, introducendo il nuovo allenatore, si rivolge proprio ai calciatori facendo capire che la volontà è una sola e deve essere rivolta alla salvezza.
Difficile, davvero difficile poter anche solo immaginare come domani gli azzurri daranno il via alla gara con il Monza. Si può parlare solo di sensazioni, per il poco visto e facendo la conta degli assenti, che sono sempre tanti. E’ ipotizzabile che se dovesse esserci un cambiamento tattico questo avvenga gradatamente, e quindi domani dovremmo rivedere la nostra solita difesa a quattro. Parlavamo delle assenze, in queste c’è da capire Tommaso Baldanzi se potrà essere a disposizione e dare – anche in corso d’opera – una fattiva mano alla squadra. Davanti siamo davvero contati, con Caputo, Destro ed anche Cancellieri fuori. Si potrebbe rivedere quanto visto a Verona, poi starà a Davide Nicola andare a trovare correttivi ed eventuali variazioni al tema offensivo. Ci si aspetta però Zurkowski dal primo minuto. Cerri, cosi come il giovane difensore georgiano Goglichidze, sarà già disponibile e chissà che non lo si possa vedere per uno scampolo di partita. Servirà far bene, servirà attenzione e maggiore precisione. Servirà provare ad entrare quanto prima nel mondo di Nicola, facendo tesoro di quella cazzimma che oggi (cosi come nel lavoro quotidiano) non ha lesinato, dote che si spera possa arrivare dentro il dna di una squadra che troppe volte ha invece palesato l’antitesi. Terzo cambio in panchina, si apre una nuova storia, adesso è davvero vietato sbagliare!
chiu’ pilo pi’ tutti
Il nostro campionato comincia domani
Più che negli interpreti, mi aspetto grossi cambiamenti nell’atteggiamento, nel modo di approcciare le partite. Troppe troppe troppe volte cavolo siamo entrati mosci, molli come il semolino.
Sto guardando la partita del Cesena. Sphendi tripletta in 27 minuti … 3 GOAL E ADESSO E’ ARRIVATO A 13 GOAL (per ora ….) …………..
Davanti c’è l’olbia cioè il nulla
Scusa Mork il Pontedera, è più forte dell’ Olbia
Anche l’Udinese ha perso
Un tempo eravamo contro la difesa a 4…Con Spalletti in A nel 1996/97 il modulo era o meglio diventò 3 4 3 e addirittura anno dopo nel ritiro di luglio in Trentino estate 1998 i giocatori fecero esonerare Del Neri perché voleva difesa a 4 con un 4 4 2 … arrivo’ Sandreani che fu mandato via sempre dai giocatori con sconfitta apposta in casa con la Salernitana… arrivò Orrico e retrocedemmo…Del Neri andò al Chievo e iniziò epopea squadra veronese, noi due anni dopo con Silvio Baldini inventammo il 4 2 3 1…vedo diverse analogie con quell’annata del 97/98…e ribadiamo che i giocatori dovrebbero pensare a giocare e basta…hanno fatto esonerare già due allenatori…detto questo…tra 3 4 3 offensivo di Spalletti e 3 5 2 difensivista di Nicola ci corre come tra giorno e notte
1997/98 primo anno di A con Spalletti
Contro il Monza, se non vinci, cambiare allenatore non è servito a niente. Ci vuole un cambiamento di rotta, soprattutto tenendo conto di quanto abbiamo raccolto giocando al Castellani e tenendo conto che la prossima partita la giochi a Torino e se dopo la Juve ti dovessi ritrovare con più di 5 punti di distacco dalla quartultima non ti salvi più. 3 punti e ti rifai sotto!
Dover rimpiangere Tutino e Cutrone.
Non è rimpiangere Tutino e Cutrone, è che la B è una cosa, la A tutta un’altra roba.
Eccoci…stavo in pensiero…Nicola ancora non è arrivato e se non vince subito allora è inutile averlo preso…lui è il Mago di Oz…un colpo di bacchetta magica e si vince la partita…il predecessore nelle ultime 8 partite ha fatto 3 pareggi e 5 sconfitte e qualcuno lo vorrebbe fare Santo mentre Nicola dovrebbe vincere subito…dopo soli 5 giorni dal suo arrivo…almeno diamogli un po di tempo se non altro per capire che tipo di giocatori ha a disposizione…è innegabile che con il Monza “bisogna” vincere perché la partita è troppo importante per il nostro futuro ma se ciò non dovesse succedere non diciamo che non sia servito a niente il cambio di allenatore…questo…eventualmente potremo dirlo fra 4/5 partite se la situazione vista fino ad ora non dovesse cambiare…allora si che il cambio non sarebbe servito ma non certo alla prima partita!
Concordo , analisi corretta con la speranza che non sia troppo tardi anche per prendere altri 2 giocatori che posso dare qualcosa , sennò il nuovo mister si ritrova a girare il minestrone con gli ingredienti di un semolino
Noi caro Magico, abbiamo un risultato solo oggi, pur da tifoso sfegatato degli azzurri e che non mi do mai per vinto, il cambio di allenatore deve servire anche a questo. E ti ribadisco che se non vinci oggi e pareggi, dopo la partita con la Juve, che 99.99 su 100 perdi, il vantaggio delle altre aumenterà troppo e l’augurio è che oggi il Cagliari non vinca a Frosinone, sennó le cose si faranno ancora più difficili. Sono il primo a dire che almeno fino alla partita con il Cagliari, abbiamo possibilità di risalire la china, ma i 3 punti contro il Monza son basilari per il nostro recupero. (5 punti attuali di ritardo non sono uno scherzo)L’arrivo di un nuovo allenatore deve dare una scossa, una grossa scossa, come spessissimo accade. Poi chiaramente ognuno la pensi come vuole.
Caro Daniele quello che hai scritto ora lo condivido completamente ad eccezione che secondo te sarebbe meglio che il Cagliari non vincesse…io invece penso il contrario e…considerando che il pareggio forse sarebbe il risultato migliore per noi…se una delle due deve vincere per me sarebbe meglio che lo facesse il Cagliari perché il Frosinone è in “caduta libera” e può essere raggiunto da noi…detto questo però quello che hai detto ora non è lo stesso che hai detto nel primo commento…li hai scritto cit. “contro il Monza se non vinci cambiare allenatore non è servito a niente”…ed io ti ripeto…che secondo me prima di dire se il cambio di allenatore può essere servito o meno bisogna aspettare alcune partite e dare tempo al nuovo di fare acquisire alla squadra i suoi dettami…poi naturalmente è questione di punti di vista ed ognuno può pensarla come meglio crede!
La verità è che questi hanno solo vissuto di rendita negli ultimi anni. Ma l’avete vista la ghigna ieri dell’amico degli oriundi calabresi? Nessuno poi che si permetta nemmeno di abbozzare una domanda scomoda, sulla campagna acquisti, sullo stadio ? Ma dove siamo ?? Nella ex unione sovietica?
Caprile
Bereszynski Luperto Ismajli Cacace
Grassi Zurkowski Maleh
Baldanzi
Cerri Cambiaghi
Io giocherei così
Vediamo ma non penso che sarà quella…
Sarà una sorpresa/ o la solita zuppa ?
Scusate metto sempre il cibo nel mezzo🤣
Se no qualcuno si offende….