Una rubrica a cura di Claudio “Freccia”
Si può definire un testacoda il match che va in scena oggi al “Carlo Castellani”, col Milan al terzo posto e l’Empoli al penultimo della classifica. La partita è valevole per la 19esima e ultima giornata del girone di andata del campionato italiano di calcio di Serie A 2023/2024, e si gioca domenica 7 gennaio 2024 alle h.12,30, con lo stadio che offre un bel colpo d’occhio, nonostante che, causa il meteo avverso – piove e fa piuttosto freddo – gli abbonati non siano tutti presenti. Comunque gli spettatori ufficiali sono 15.009, quindi si sfiora il tutto esaurito. Il Milan viene da sette punti nelle ultime quattro partite, mentre l’Empoli, nello stesso numero di gare, ne ha conquistati solamente due. Il Milan va presto in vantaggio con Loftus-Cheek all’11°, raddoppia al 31° con Giroud su rigore, con l’Empoli incapace di opporsi, quasi demotivato e svogliato, a parte un sussulto a inizio ripresa. Lo 0-3 arriva nel finale (88°) con Traoré che finalizza un bel contropiede.
Come spesso accade quando a Empoli viene gli squadroni, praticamente quasi tutto lo stadio è dato in pasto agli ospiti, e i tifosi empolesi sono una minoranza, occupanti perlopiù la Maratona. Gli ultras milanisti si trovano in una Curva Sud, settore ospiti, ovviamente piena, ma di propriamente ultras si può parlare soprattutto per tutto il terzo spicchio partendo dalla Maratona, un buon pezzo del quarto, ma poco meno della metà, e un pezzetto del secondo. Il terzo spicchio è quello dove è sistemato il Gruppo principale “Curva Sud” col classico striscione, proveniente da Milano, tutti di nero vestiti, anche se poi si sa, come succede in questi casi, che tanti provengono da varie parti d’Italia, e certo non lo nascondono, con una ‘stendardata’, specie nel finale, dove su ogni stendardo sta scritto il paese, anche il più sperduto, di residenza a colorare il settore. L’inizio è davvero roboante, la Sud fa festa al gol del vantaggio e nei primi 20-30 minuti tante sono le bombe carta fatte scoppiare. Il tifo è davvero massiccio e di buona fattura, tanti sono i cori che partono tutti dal terzo spicchio, come si diceva quello più “ultras”, anche se poi ci saranno alcuni momenti di stanca, soprattutto nel secondo tempo. Ma comunque non scade mai. Tanti davvero i fumogeni accesi a più riprese, ed alcuni petardi, a centro curva, specie nel secondo tempo. La Sud, comunque sempre sul pezzo e che desta una buona impressione, scarseggia magari nei bandieroni. Una prova davvero superata a pieni voti. Durante la partita espongono lo striscione significativo, e che gli fa onore, vero e proprio loro leit-motiv di questa stagione, “Settore ospiti: fissare un tetto al prezzo del biglietto”, oltre a “Forza Niccolò ti aspettiamo”. Innumerevoli i cori offensivi che si scambiano le due tifoserie, ad iniziare sembrano proprio i tifosi rossoneri. Tra i cori “Empolese pezzo di mer..”, “Dove sono gli ultrà” e “Con le mani quando volete”. Per una rivalità che sta prendendo sempre più corpo. Il Milan va al termine dell’incontro a prendersi gli applausi dei propri ultras. Il livello del tifo rossonero è da considerarsi molto buono. Voto: 8+.
La Maratona inferiore, dove sono sistemati gli ultras empolesi, non è poi per la verità neanche piena. L’inizio è piuttosto promettente ma al gol dello 0-1 ritornano subito i fantasmi del recente passato, e questa volta l’Empoli ci mette del suo – mentre dovrebbe lottare con le unghie e coi denti su ogni pallone – a disincentivare e scoraggiare i propri ultras. Che comunque sembrano impegnarsi più dei giocatori in campo, facendo partire diversi cori, anche se non sono poche le persone scoraggiate o che perdono la pazienza e smettono di tifare[U1] [U2] . La mazzata tra capo e collo è quella del rigore di Giroud per tanti, ma non tutti si arrendono e lo zoccolo duro canterà fino alla fine, anche quando non ci sarà più speranza. Alzati i classici cori per i diffidati, come “…E non ci avrete mai come volete voi, diffidati con noi…”. E’ positivo che ci sia sempre in Maratona chi canta andando oltre il risultato. Alla fine poi si alza il classico “Sempre con te se vincerai, sempre con te se perderai…comunque andrà saremo qua…”, che per la verità eseguono in pochi. Presenti oggi al fianco dei ragazzi della Maratona oggi una quindicina di fratelli gemellati ultras parmensi, con tanto di pezza “Curva Nord Matteo Bagnaresi” e una dozzina, forse più, di fratelli gemellati ultras del Bayern Monaco, anche loro con tanto di pezza “Schickeria Munchen”. Entrambe le delegazioni vengono salutate coi classici cori. Diversi in maratona inferiore i bandieroni sventolati, questo mentre qualcuno bubbola sempre per la scarsa visibilità che danno. Esposto durante il primo tempo lo striscione “Un pezzo di storia se ne va ciao Mimmo capo degli Ultrà”, dedicato a Domenico Pucciarini, detto appunto “Mimmo”, storico capo ultrà del Perugia, venuto a mancare all’età di 69 anni, il 1° gennaio 2024, arrendendosi definitivamente a una malattia che da tempo lo debilitava e lo costringeva su una sedia a rotelle. Uno dei fondatori storici del Gruppo “Armata Rossa” nel 1978, alcuni anni fa la sua Curva gli dedicò una coreografia e lui commosso salutò già debilitato. Mimmo era riconosciuto anche a livello nazionale come uno dei punti di riferimento del movimento ultras. I suoi funerali si sono svolti allo stadio “Renato Curi” di Perugia il 3 gennaio scorso con presente lo striscione “Armata” e tanta gente. La Maratona a fine match applaude i loro beniamini, che ricambiano gli applausi quasi increduli di tanta benevolenza. Come sopradetto tanti sono stati i cori di sfottò milanisti, ai quali gli ultras azzurri hanno risposto prontamente, con slogan tipo “Vincerete vincerete vincerete il Tricolor…”, ovviamente ironico, e “Milan Milan vaffanculo”. Il livello del tifo azzurro anche quest’oggi è stato piuttosto buono. Voto: 7.
Uno sguardo altrove: L’anticipo del venerdì sera è BOLOGNA-GENOA, finita 1-1, coi genoani, sempre in bella forma, che occupano in pratica tutto il settore ospiti, offrendo davvero un gran bel tifo, buonissimo, un grande attaccamento ai colori, e fanno scoppiare anche bombe carta. Belle le sciarpate di entrambe le tifoserie che fanno a gara a tifare di più: è una bella lotta con tanti cori che partono dalle due curve. Quella bolognese per la verità non è pienissima, ma comunque vivace, tanti stendardi, fumogeni e bandieroni. Qualche vuoto di troppo al “Dall’Ara”, colpa, si presume, anche della pioggia incessante. INTER-HELLAS VERONA è il lunch-match del sabato. Gli interisti dedicano una coreografia a Daniele “Dede” Belardinelli a circa cinque anni dalla sua scomparsa, avvenuta il giorno di Santo Stefano del 2018, in seguito a scontri coi napoletani (venne colpito da un Suv), nelle vicinanze di San Siro, all’età di 35 anni. La coreografia è rappresentata dalla scritta “Dede vive” formata da cartoncini neri, su sfondo di cartoncini gialli, su un lato cartoncini neri e azzurri, sull’altro rossi e bianchi e, alla ringhiera, lo striscione “Come una luce nel buio, eterno in noi vivrà il tuo ricordo”. Come sempre il tifo interista, soprattutto in casa, è davvero di alto livello. Non mancano cori di scherno. Veronesi non tantissimi, in numero discreto e niente più, sono però altresì colorati con le loro bandiere e i loro stendardi, si sentono poche volte nella bolgia dello stadio. Finale palpitante con il gol del 2-1 di Frattesi contestatissimo al 93° e il veronese Henry che al 100° manda il rigore del possibile 2-2 sul palo. L’Inter è così Campione d’inverno. 71.691 spettatori ufficiali.
Alle 15 del sabato si gioca FROSINONE-MONZA col Monza corsaro e spavaldo al “Benito Stirpe”, seguito da un buon numero di tifosi che sono autori di un tifo piuttosto incisivo e costante. La Curva Nord è autrice di una minicoreografia, quasi all’altezza della bandierina del calcio d’angolo, con la scritta “Solo per te…ciao Gattone!”, nel ricordo di Marco, ultrà scomparso, con sopra la scritta tanti bandieroni e sotto gli striscioni “Vecchio Leone” ed “Heroes” e la pezza “Prima di tutto gli amici”. I tifosi monzesi, con gran mentalità, durante questi momenti hanno abbassato le loro bandiere ed hanno applaudito. 13.146 gli spettatori ufficiali. LECCE-CAGLIARI è la partita delle 18 del sabato. Isolani a Lecce davvero in buon numero, se si considera soprattutto le difficoltà logistiche. Non offendono mai i leccesi che ovviamente rispettano gli ospiti. Con in primo piano, sotto la pioggia battente, che tiene lontani molti abbonati, la loro classica pezza “S.C. 1987”, si fanno sentire a sprazzi, scarseggiano nel colore ma è comunque buona la loro prova. Urlano a gran voce “Noi siamo cagliaritani”. Consueto buon tifo leccese nonostante la pioggia, anche oltre il novantesimo sotto una bufera di acqua e vento. Al confine col settore ospiti spicca la pezza giallorossa “Aficionados”. Il Cagliari conquista un prezioso punto nella lotta per la salvezza. L’anticipo del sabato sera è SASSUOLO-FIORENTINA, con circa 6mila fiorentini sparsi per il “Mapei Stadium”, bello e continuo il loro tifo, sotto una copiosa pioggia. Tanti fumogeni ed entusiasmo al momento del rigore accordato alla Viola e sbagliato poi da “Jack” Bonaventura, qualche fumogeno anche al gol annullato a Martinez Quarta. Comunque tanto tifo a prescindere da questi frangenti. Tante occasioni sciupa la Fiorentina, ma il settore ospiti, pressoché pieno, sostiene a gran voce la propria squadra quasi senza sosta. Grande sventolio dei bandieroni, verso la fine ancora fumogeni accesi. Esposto lo striscione “Ciao Giovanni”, bella la sciarpata. I sassolesi fanno gruppo e sembrano essere qualcuno più del solito, ma è comunque come se giocassero sempre fuori casa. Alla fine però fanno una gran festa per i 3 punti conquistati in ottica salvezza. Alle 15 della domenica si gioca TORINO-NAPOLI: i napoletani sono tanti e prendono pressoché tutto il settore ospiti, autori di una bella prova di tifo. Tanti bandieroni e fumogeni con insieme stendardi autoironici come “Napoli colera”. Striscioni dei Gruppi Ultras presenti: “Curva A”, “Fedayn”, “Ultras 1972”, “Area Nord”, “Secco vive”, “Ciro al nostro fianco”. Tanti fumogeni in campo dopo il definitivo 3-0, a manifestare in qualche modo il loro malumore. Contestazione feroce dopo la fine della gara, con cori alla squadra come “Andate a lavorare!” e “Meritiamo di più”, ed epiteti vari. Bellissima sciarpata in Curva “Maratona” del Toro, bello come sempre, ed anche colorato il loro tifo. 23.960 gli spettatori ufficiali.
L’altra partita che si gioca di domenica alle 15 è UDINESE-LAZIO. I laziali prendono quasi tutto il settore ospiti, con loro la pezza dei fratelli gemellati interisti “C.N. ‘69”. Spingono molto verso la fine, sull’1-2 definitivo, quando alzano a gran voce cori come “Alé forza Lazio alé, forza Lazio alé, Lazio alé Lazio alé Lazio alé…”. Bellissima sciarpata degli udinesi, belli e colorati, con alcuni bandieroni al vento. Fanno un buon tifo, specie dopo il gol del pareggio di Walace. 23.033 spettatori ufficiali. Il ciclone della Befana colpisce anche Salerno ed è pioggia fitta anche qui, dove gli spettatori ufficiali per SALERNITANA-JUVENTUS sono 29.405, ma all’’Arechi’ non tutti gli abbonati sembrano essere presenti. Gli juventini occupano buona parte del settore ospiti, tengono a mano pezze e striscioni e agitano bandieroni e stendardi di buona fattura. Non si sentono molto se non nei minuti finali, quando la Juve completa la rimonta, e così fanno una gran festa al gol di Vlahovic al 91° e a fine partita. I salernitani oggi sono più in forma che mai: saltano, accendono fumogeni e sventolano bandieroni. Si balla e si canta al gol dell’1-0, sono davvero belli da vedere e sentire. Gli juventini avevano manifestato malumore protestando nel corso del primo tempo di Juve-Salernitana, ottavo di finale di Coppa Italia giocato giovedì 4 gennaio scorso, per i divieti che penalizzano le loro attività all’interno dello “Stadium”, facendo partire cori come “Dirigenza dove sono i nostri striscioni”. Posticipo della domenica sera e big-match della 19^ giornata è ROMA-ATALANTA. I bergamaschi sono tifosi “normali”, la loro trasferta è vietata ai non possessori della Tessera del tifoso, ad occhio e croce sono in poco più di 150. Pur da apprezzare per la presenza non fanno né tifo né colore, e questo un po’ dispiace. Curva Sud oggi un po’ sottotono, saranno il pensiero al derby di mercoledì nei Quarti di Coppa Italia o le feste appena passate. Striscioni per Picchio che è in ospedale e segnali di tifo anche nei Distinti Nord lato Tevere. Per il resto diciamo ordinaria amministrazione. Presenza dei gemellati greci del Panathinaikos. Spettatori ufficiali: 60.022.
Domenica il livello del nostro tifo mi è sembrato molto al di sotto di altre occasioni. La prestazione senza carattere degli azzurri non dovrebbe essere un’alibi,anzi è proprio in quelle situazioni che dovremmo essere il dodicesimo uomo in campo!
Tra loro e noi ci sono tre categorie di differenza a livello di tifo.