La gara natalizia non sarà sicuramente di quelle dove i festeggiamenti saranno scontati, anzi. Il coefficiente di difficoltà è alto, e nonostante il momento degli avversi non sia certo da incorniciare, la Lazio può sempre permettersi di mandare in campo una squadra infarcita di grandi giocatori. Peggio ancora, proprio il momento non felice dei biancocelesti impone alla squadra del grande ex, Sarri, il dover giocare questa partita con il piglio di chi deve vincere e convincere. Ci troveremo di fronte quindi un’aquila arrabbiata, affamata ed anche attenta; perdere ad Empoli potrebbe essere doloroso per i capitolini. Inutile quindi scendere in campo? Assolutamente no! L’Empoli ha dimostrato quest’anno, in mezzo ai suoi problemi e ad un’identità che si spera possa divenire definita con il mercato di gennaio, di saper stare in campo con tutti e di rendere la vita difficile a tutti. Soprattutto quando di fronte c’è una squadra che ha le necessità della Lazio di domani, con quindi spazi che gioco forza dovranno essere concessi, gli azzurri hanno saputo far male ed in due occasioni vincere partite che sembravano scritte sulla carta. E poi manca da troppo tempo il successo al Castellani, e quello di domani, unito al periodo in cui siamo, potrebbe davvero essere il più bello dei regalo per tutto il popolo azzurro.

Un regalo aggiunto potrebbe essere poi fatto al più importante gruppo ultras empolese. I Desperados infatti domani festeggeranno i loro primi quarant’anni di vita, e lo faranno a modo loro, con una bella coreografia ad inizio gara. Ecco che questa potrebbe essere la festa nella festa. Per provare a compiere questa impresa servirà però la solita gara attenta in fase di non possesso, dove difficilmente in stagione siamo mancati, ma servirà inevitabilmente fare quel passo in avanti in sede di costruzione del gioco. Si annida li, come detto più e più volte, il problema azzurro. Il problema di una squadra costruita per giocare in una certa maniera, con scelte fatte in quell’ottica, e poi ritrovatasi a doversi modificare in corsa. Soprattutto il centrocampo è il reparto che maggiormente soffre in questa situazione, e la bravura di mister Andreazzoli dovrà essere quella di gestire al meglio la situazione fin quando non si potrà tornare a fare scelte compensative. Al giro di boa ne mancano tre, e tre sono anche le partite (difficilmente per il Milan il mercato si sarà attivato) da giocare prima di poter mettere mano a dei correttivi con il calciomercato. Tre partite difficili, due big in casa ed il mezzo spareggio con il Cagliari fuori. Fare punti domani sarebbe davvero prezioso, anche se soltanto una vittoria potrebbe alleggerire in parte la sfida in Sardegna.

La partita di domani con la Lazio potrebbe segnare un primo cambiamento verso il progetto tattico. Ci si sta lavorando, si sta studiando, in attesa (come già detto) che il mercato possa venire incontro. La sensazione, stando anche a quanto potuto vedere nelle sedute aperte, è che si vada avanti per adesso con il 4-3-2-1, ma gli indizi sono tutti indirizzati verso un ritorno al tanto amato 4-3-1-2. Ago della bilancia in questo sarà indubbiamente Tommaso Baldanzi. Il fantasista sta molto meglio, siamo al 75% della forma, e domani potrebbe anche partire dalla panchina per subentrare a gara in corso. Dovesse però iniziare la gara, non sarebbe da escludere che già da quel momento si possa andare verso un “ritorno al futuro tattico”. Baldanzi è lì che può dare il suo meglio, lo sa lui, lo sa il mister lo sa la società. Per parlare di mercato ci sarà tempo e non questo lo spazio adeguato, ma siamo certi che quello di Tommy sarà il primo tassello. Non ci sarà Caputo nemmeno domani, Andreazzoli non lo vuole rischiare per averlo al top contro il Cagliari, in ragione di questo ci potrebbe essere una nuova opportunità per Shpendi, magari con un sostegno diverso, perchè no rappresentato da una seconda punta come Gyasi. Non è questa l’ipotesi primaria, come avrete visto anche delle probabili formazioni, ma c’è fermento tattico ed aria di cambiamenti…perchè solo cosi si potrà arrivare a quel famoso, appuntamento… si sempre quello!!!

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Giornalista pubblicista, da sempre tifoso azzurro è tra i fondatori di Pianetaempoli.it sul quale scrive ininterrottamente dal 2008. Per PE, oltre all'attività quotidiana, si occupa principalmente delle interviste post gara da tutta Italia. E' stato speaker ufficiale dell'Empoli FC per 5 stagioni.

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