Una rubrica a cura di Claudio “Freccia”

Sfida valevole per la 32esima giornata del campionato italiano di Serie A di calcio, stagione 2022/23, che si gioca alle h.15 di domenica 30 aprile 2023, in un orario e in un giorno consono che finalmente rispetta le esigenze dei tifosi, sotto un cielo imbronciato. Le due compagini ci arrivano con una classifica leggermente diversa: il Sassuolo con 40 punti ed una posizione abbastanza tranquilla, in pratica da non dovere più chiedere niente alla classifica; l’Empoli con 32 punti e una posizione invero pericolosa, con un cuscinetto nei confronti della terz’ultima in classifica di sei punti, quindi non proprio confortante. Il Sassuolo è reduce da quattro punti nelle ultime quattro partite, l’Empoli idem. Si gioca davanti a 10.267 spettatori ufficiali, ma lo stadio presenta larghi vuoti, infatti si sa che tanti sono gli abbonati (sempre conteggiati) che sottoscrivano l’abbonamento al Sassuolo per vedere quasi esclusivamente i big-match.

Partita strana, l’Empoli segna presto e la tiene in pugno, giocando anche piuttosto bene, prende un palo e una traversa, ma poi, dopo l’espulsione al 74° del neroverde Pinamonti, che manda a quel paese l’arbitro, paradossalmente si sfalda; in superiorità non riesce a congelare il possesso, il gioco, non tira più in porta e finisce pure per perdere l’attenzione al match, che il Sassuolo rimonta incredibilmente con un bel sinistro al volo di Berardi all’82° e con lo stesso attaccante sassolese che si procura e trasforma il rigore del sorpasso al fotofinish, nell’ultima azione di gara. Una beffa atroce per il popolo biancazzurro che ha seguito la squadra davvero in buon numero: 452 i biglietti venduti per il settore ospiti del “Mapei Stadium”. La “Maratona Emiliano Del Rosso” in trasferta ha infatti a lungo sognato di espugnare Reggio Emilia, grazie a un bellissimo gol di Nicolò Cambiaghi all’11° proprio sotto la curva Nord dove sono sistemati i tifosi azzurri, mandandoli in visibilio. Loro hanno sempre fatto il loro dovere, incitando a gran voce l’undici di mister Paolo Zanetti, per una prestazione vocale sicuramente tra le più convincenti e appassionate della stagione in corso. E come spesso, per non dire sempre, accade quando il Sassuolo gioca in casa, l’impressione anche stavolta è che giochi in trasferta, vista la pochezza degli Ultras sassolesi. Il settore empolese carica i propri beniamini con una ritrovata compattezza e decisione: l’importanza della gara odierna è molto “sentita” e palpabile, c’è la consapevolezza che l’Empoli si gioca molte delle sue chanche di salvezza. Fanno da contorno bandieroni e bandierine, il settore è molto colorato. I cori sono ben coordinati, piuttosto potenti fin da subito, ed alcuni, come il classico “Forza Azzurro” o “Empoli calcio…”, rimbombano nello stadio con l’effetto eco. Anche dopo il pareggio del Sassuolo il tifo si mantiene comunque forte, pur se la delusione è tanta. Dopo il beffardo rigore del 2-1 al 98° a molti assale lo sconforto, viene il groppo in gola e il nervosismo è tanto. Ma l’incredibile finale non impedisce agli Ultras azzurri più accaniti di intonare ancora cori d’incitamento, anche se la squadra, che si presenta sotto la curva a braccia conserte, quasi come scusandosi, viene contestata e fischiata severamente. Ai numerosi empolesi giunti nella piuttosto vicina Reggio Emilia con pullman e diverse macchine, non resta che un mesto ritorno a casa. Il livello del tifo azzurro è da considerarsi oggi più che buono.

Gli Ultras del Sassuolo, che occupano la parte bassa della curva Sud del “Mapei”, a destra guardandola frontalmente, anche oggi certamente non sono numerosi – quelli che seguono la partita in piedi saranno sì e no 80-90 – ma si impegnano per incitare la loro squadra e si fanno sentire almeno in due occasioni, specie nel secondo tempo, quando, a un certo punto, espongono a sorpresa lo striscione “Per schiacciare il sassolino basta giocare alla scondino…”, in risposta al coro empolese verso di loro, intonato più volte anche in passato, “Se vedi un sassolino schiaccialo schiaccialo schiaccialo…”. Per controrispondere il settore ospiti intona un coro nuovo, quasi di sfida, che li invita a venire a caricare. Tutto questo a conferma, neanche ce ne fosse il bisogno, del lievitare e dell’inasprirsi della rivalità tra toscani ed emiliani, che dimostrano di sentirla in modo particolare. Si ricordano in passato vari scontri tra le due tifoserie che hanno fatto alzare pericolosamente il livello dell’odio. Gli Ultras del Sassuolo espongono poche pezze, sempre le solite, e agitano due bandieroni, uno con la data “1920”, anno di nascita della Società neroverde, uno del “Sasòl”, un Club che spesso appoggia, sia in casa che in trasferta, gli “Ultras Sassuolo”.

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5 Commenti

  1. Questi sono veramente l’assurdità in persona, non hanno un tifoso, non hanno uno stadio, vivono solo grazie alla mapei e all esimio Carnevali finché riuscita a dare Inc..te a dx e manca con giocatori stravalutati che poi si rivelano tutti bubboni e però A DIFFERENZA NOSTRA …pure quei 4 scannagatti HANNO UNA CURVA….ditemi voi!!!!!!

      • Il Mapei è di proprietà della Mapei che è il principale sponsor del Sassuolo, quindi della famiglia Squinzi che è proprietaria sia della Mapei che del Sassuolo.

    • Chi sarebbero i bubboni ceduti dal Sassuolo?…
      Io invece vedo tanti giocatori e sopratutto allenatori (Allegri, Pioli, De Zerbi) passati da lì che giocano/allenano a grande livello.

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