Una rubrica a cura di Claudio Freccia

Importante match salvezza quello che va in scena allo “Zini” di Cremona alle h.18,30 di questo venerdì 14 aprile 2023, valevole per la 30esima giornata, 11esima di ritorno, del massimo campionato italiano di calcio, stagione 2022/23. Si gioca davanti a un discreto pubblico, considerando la pessima collocazione della partita. 8.966 sono infatti gli spettatori ufficiali, comprensivi di 1.613 paganti e di 7.353 abbonati. La Cremonese si presenta con 16 punti, penultima in classifica, e viene da quattro punti nelle ultime quattro partite; l’Empoli si presenta con 32 punti, una posizione di classifica sicuramente migliore dei lombardi, e anch’esso viene da quattro punti nelle ultime quattro. La gara la sblocca subito al 4°minuto la Cremonese con Dessers, proprio sotto al settore ospiti, che approfitta di una dormita dei centrali difensivi empolesi.

Circa 130 i tifosi azzurri presenti in terra lombarda a cercare di dar manforte agli undici di Paolo Zanetti. Sicuramente un buon numero se si considera tutto: giorno lavorativo, biglietto a caro prezzo (30 €.) e trasferta non lontanissima ma neanche dietro l’angolo. Mentre gli incidenti dell’andata, esattamente l’11 novembre 2022, con un pullman di tifosi della Cremonese preso a bottigliate, tornato coi vetri infranti, possono essere un deterrente, ma anche uno stimolo nello stesso tempo, per una rivalità che è in crescita. Gli Ultras empolesi entrano nel settore ospiti quasi tutti insieme, richiamando l’attenzione, anche con un coro poco amichevole, della Curva Sud grigiorossa, la cui reazione non si fa attendere con sonori fischi. Gli Ultras della “Maratona Emiliano Del Rosso” si compattano a metà curva dietro alle pezze tenute a mano. Partono bene, metabolizzando il subitaneo gol grigiorosso piuttosto bene. Il tifo, pur peccando di qualche pausa, coadiuvato da un bandierone e da alcune bandierine, è discretamente continuo. I cori che partono dal settore ospiti sono tanti e ben coordinati, senza tralasciare quelli di sfottò verso gli avversari, peraltro ricambiati. L’Empoli in campo manca di cattiveria, attacca molto ma sterilmente, con molto possesso di palla e poca concretezza, prestando il fianco ogni tanto a pericolosi contropiede. Nonostante tutto gli Ultras empolesi si fanno sentire, incitando sempre di più i colori biancazzurri, specie nel secondo tempo quando la squadra esprime il massimo sforzo. Alcuni cori, uno in particolare, vengono davvero bene. Meno bene viene il classico “Forza Azzurro!”, anche perché “soffocato” da un bel coro dei padroni di casa. Durante il primo tempo viene esposto lo striscione “Ciao Hugo Ultramarine pour toujours”, a ricordo di un ultrà del Bordeaux che dipingeva murales, purtroppo scomparso nei giorni scorsi. Quelli di Bordeaux sono gemellati coi parmensi, a loro volta fratelli degli empolesi. Al triplice fischio i giocatori empolesi vanno sotto la curva, ma per loro ci saranno pochi applausi. Poi molti si rivolgono ai cremonesi con gesti di sfida poco ortodossi. La prova del tifo empolese è oggi da considerarsi su buoni livelli.

La Curva Sud dei padroni di casa è praticamente piena ed appare davvero in buona forma, specie nel secondo tempo quando c’è da caricare la squadra e da portare in porto la seconda vittoria consecutiva dopo quella di Marassi dell’altra settimana. La squadra risponde bene sul campo, il repentino vantaggio le dà la forza. Alcuni cori sono molto belli, poche le pause, qualcuna solo nel primo tempo. Di tanto in tanto vengono accesi fumogeni rossi, anche nel finale, con la Curva che si esibisce in una bella sciarpata. Molto belli i grigiorossi specie verso la fine, dove sono convincenti e davvero incisivi e alzano i decibel con la curva che canta tutta, a parte le due estremità laterali, all’unisono con parte dei Distinti. Rimbombano nello stadio cori come “Cremo alé forza Cremo alé voglio solo star con te…” e “Amami ancora fallo dolcemente, un anno un mese un’ora perdutamente”, famosa hit dei CCCP, che portano alla vittoria la Cremonese. Tre punti per ricominciare a sperare, anche se la situazione è ancora molto critica in classifica. Gran sventolio dei bandieroni a centro curva durante il match. La Sud si è espressa stasera su livelli davvero molto buoni.

Uno sguardo altrove: L’anticipo del venerdì sera è SPEZIA-LAZIO, coi laziali che occupano tutto il settore ospiti sulle ali dell’entusiasmo per il bel momento che stanno vivendo. Purtroppo, a poche ore dalla sfida, si registrano tafferugli in città tra le opposte tifoserie, che provocano disordini e l’intervento della polizia in assetto antisommossa, che effettua diversi arresti. Un tifoso viene ferito alla testa a seguito del lancio di oggetti contundenti. Le due fazioni, con gli spezzini in inferiorità numerica, entrano in contatto non lontano dalla zona della stazione, provocando molto spavento tra i passanti. Lo stadio è quasi pieno, all’entrata in campo delle squadre consueta bella sciarpata spezzina. Buono il tifo delle due tifoserie, in fibrillazione quella laziale per una vittoria che consolida il prezioso secondo posto. Esposti gli striscioni “Tribuna Tevere”, “Tribuna Tevere Sodalizio” e “Fabio presente”, che al seguito della Lazio forse è la prima volta che si vedono. Striscione dei laziali per le vie di Roma per l’orso che vogliono abbattere in Trentino dopo che ha ucciso il giovane Andrea Papi: “Gli assassini siete voi! Salviamo mamma orsa JJ4”. L’anticipo delle 15 del sabato è BOLOGNA-MILAN. I tifosi rossoneri sono belli compatti, offrono un buon tifo, riempiono il settore ospiti, anche se forse non sono nelle migliori giornate. Entusiasmo nella curva bolognese: fumogeni rossi e blu all’ingresso delle due squadre, con bella consueta sciarpata, grande sventolio dei bandieroni e la scritta “Che sarà sarà com’è bella l’Andrea Costa quando festeggia un gol” tra i fumi. In basso lo striscione nuovo “Vecchie Maniere”. Buon tifo durante la partita, ma arriva “solo” un pari, dopo il gol dell’1-0 dopo appena 33 secondi ad opera di Sansone. Ben 29.024 gli spettatori ufficiali. NAPOLI-HELLAS VERONA è l’anticipo delle 18 del sabato, col Verona che a sorpresa inchioda sullo 0-0 il Napoli, con la testa alla Champions League e i migliori uomini in panchina. I veronesi, in 181, decidono di restare fuori e poi di rientrare a Verona perché non gli è stato fatto entrare lo striscione che li rappresenta tutti in trasferta “Hellas Army”. Altre volte a Napoli lo striscione era stato fatto entrare, quindi siamo all’assurdità. Solo 4 scaligeri risultano dentro al 40°, apparsa una scritta polemica contro la Società, che invitava il presidente Setti a comprare il Napoli. Pace fatta tra gli Ultras delle Curve A e B e il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, arrivata, per il bene di tutti, sabato 15 aprile scorso. “Adesso ogni singolo tifoso – si legge in un volantino – è chiamato a dare il suo contributo in questi ultimi mesi che separano Napoli dal grande sogno”. La tifoseria organizzata invita tutti a portare, dal ritorno del Quarto di finale di Champions col Milan, sciarpe e maglie coi colori azzurri, affinché il “Maradona” torni il tempio infernale di sempre. Contro il Verona le due curve hanno tifato molto bene, con poche pause. In Curva A sono apparsi tutti gli abituali striscioni, compreso il bel “Chiodo fisso nella mente”. In Curva B solo lo striscione “Ultras”. Sempre nella B, bello il bandierone con il volto di Bud Spencer, famoso attore nato a Napoli, scomparso nel giugno 2016. Nel finale il coro “Vinceremo il tricolor”, dopo la fine “Un giorno all’improvviso” e cori antiMilan. Striscione “Milano Ultras: l’onore ha un senso anche tra nemici! Curva A”, apparso fuori lo stadio nei giorni scorsi, che ringraziava i milanisti per l’appoggio ricevuto domenica 2 aprile scorso in Napoli-Milan nella diatriba Ultras-De Laurentiis. Secondo alcune stime i diffidati delle due curve napoletane sono circa 1.100.

L’anticipo del sabato sera è INTER-MONZA, 74.135 gli spettatori ufficiali. I monzesi, in circa 2.600, giocano dietro l’angolo, si dura fatica a definirla trasferta sì, ma offrono un bell’impatto, un tifo davvero buono, tantissimi bandieroni e, anche con qualche fumogeno rosso acceso, sono molto colorati. Gli interisti, reduci dalla trasferta di Champions League a Lisbona col Benfica, sono autori di un buon tifo, ma niente di che; sventolano anch’essi molti bandieroni. Il lunch-match della 30esima giornata è LECCE-SAMPDORIA, sfida-salvezza che si gioca davanti a 22.471 spettatori ufficiali. Trasferta con restrizioni assurde per i doriani: i tifosi residenti a Genova e provincia possono andare a Lecce, ma solo in possesso della Samp Card. La prevendita era stata bloccata temporaneamente il 12 aprile scorso, suscitando la reazione della tifoseria organizzata, una presa di posizione che quasi presagiva la nuova e definitiva decisione, con tanti saluti a chi tra i sampdoriani aveva prenotato da tempo i biglietti aerei per Brindisi e quelli ferroviari per Lecce stessa. Non sono quindi molti i sampdoriani al “Via del Mare”, e non si sentono mai o quasi, anche perché non sono Ultras. I leccesi sono autori di un tifo davvero buono, con cori potenti incitano fino alla fine la squadra, che poi però fischiano quando si presenta verso la Curva Nord. Affiorano malumori in terra salentina per questo pareggio, dopo ben 6 sconfitte consecutive. Qualche giorno prima della gara in città erano apparsi striscioni con la scritta “16-4-23 fuori le palle!”. Buona presenza dei salernitani al “Comunale-Grande Torino” per TORINO-SALERNITANA, unica partita che si gioca di domenica alle 15. I campani riempiono tutto il settore ospiti, più gli danno un pezzetto dei Distinti. Sostengono a gran voce i loro beniamini, sono molto colorati con diversi bandieroni nella parte inferiore del settore. I torinisti offrono anche loro tanta voce, più una bella sciarpata e diversi bandieroni. Sempre esposto al terzo anello centralmente lo striscione “Solo per la maglia”.

Si gioca a Reggio Emilia alle 18 della domenica SASSUOLO-JUVENTUS, davanti a 19.566 spettatori ufficiali. Gli juventini del tifo organizzato occupano in pratica tutta la Curva Nord, ma tanti semplici bianconeri sono sparsi per il “Mapei Stadium”. La tifoseria juventina si è riorganizzata e rivitalizzata, ma non è ancora quella di prima del Processo antibagarinaggio dei gruppi principali, ai quali è fatta ancora divieto l’esposizione degli striscioni storici. La Curva Sud è tra le più bastonate d’Italia, tra diffide, repressione e mancanza totale di dialogo con una Società che ormai non esiste più. Bel tifo comunque al “Mapei”. Tra le pezze citiamo: “Gruppo Storico”, “Zebroni”, “Andria presente”, “Figli della Mole 1897”, “Enna”, “20100”, “Novara”, “Londra”, “Quelli di Sempre”, “Torino”, “Brigata Scarano”, “Senza Speranza”. I sassolesi sono il solito gruppo piuttosto sparuto. Prima dell’inizio del secondo tempo dedicano lo striscione “Spavaldo e fiero Consigli uno di noi”, aspettandolo da quella parte del campo, al loro portiere Andrea Consigli, che, nella trasferta dell’8 aprile scorso a Verona, fu autore di una clamorosa papera che regalò i tre punti agli scaligeri. Il posticipo della domenica sera è ROMA-UDINESE. La Sud scalda i motori già nel prepartita e, salvo qualche momento di opacità, è costante nell’incitamento. Lo striscione centrale “Nel bene o nel male…il capitano rimane tale!” di sostegno a Lorenzo Pellegrini pone una linea di confine tra il tifoso da social e quello da Curva Sud. Ricordati “Cocacola” nella Sud laterale (“Eterno come questa città immortale nel cuore degli ultrà, ciao Cocacola!”) e “Boccia” nella parte bassa della Curva. Pur giocando di domenica sera i friulani sono parecchi, circa 250, tra cui molte famiglie che evidentemente hanno trascorso il weekend a Roma. Il numero fa la forza: il settore è colorato e movimentato. Si fanno sentire, molto applaudito lo striscione per i Fedayn “Salutiamo con rispetto quello storico muretto”, oltre al coro finale contro la Lazio, a conferma dell’amicizia tra le due tifoserie. 61015 gli spettatori ufficiali. Al “Franchi” di Firenze si gioca il posticipo del lunedì sera FIORENTINA-ATALANTA, con larghi vuoti sugli spalti e col settore ospiti atalantino pieno neanche per metà. I bergamaschi sono in effetti un po’ pochini e non si sentono; ci si aspettava qualcosa di più. La Curva “Fiesole” effettua un buon tifo e canta piuttosto costantemente, con discreta continuità. Molti, ma un po’ meno di qualche mese fa, i bandieroni che sventolano. Immancabile al 13° l’applauso di tutto lo stadio per Capitan Davide Astori, scomparso già più di 5 anni fa.

Articolo precedenteAccardi: “Siamo in linea con i nostri obiettivi, la nostra speranza è di andare avanti con Zanetti”
Articolo successivoReport medico su Koni De Winter

3 Commenti

  1. 8.900 un discreto numero
    Quando si fanno noi sono pochi?
    Mi viene il dubbio un ne che nel nostro stadio sembrano meno ,no
    Perché se no un tu sei obbiettivo
    Maledetto stadio dell’Ikea
    Che si aspetterà a smontare…
    Maledetta pista di atletica “bombardata”

  2. I soliti spettatori che c’erano qui col Lecce. La differenza è appunto che qui non li vedi nemmeno e comunque dimmi te se la curva non la vuole nessuno (tantomeno i ns ultrà) chi vuoi che te la faccia?? E aspettiamo ancora la valutazione da 2 ANNI dell’agenzia dell’entrate….bona questa!!!

  3. Spero sia solo perché sono rassegnati ,ma non li capisco ….
    Di certo è che sa lo stadio più brutto d’Europa,e che siamo rimasti noi e il Cittadella, perché il Padova ora hanno la curva …

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here