Una rubrica a cura di Claudio “Freccia”

Si gioca alle 18 di sabato 4 febbraio 2023, questa interessante partita, valevole per la 21esima giornata, la seconda di ritorno, del massimo campionato italiano di calcio 2022/23, davanti a ben 60.908 spettatori ufficiali, quindi quasi sold out lo stadio “Olimpico”. La Roma viene dal kappaò casalingo a sorpresa, 1-2 nei Quarti di Coppa Italia contro la Cremonese e da 6 punti nelle ultime tre partite di campionato. L’Empoli viene invece da 7 punti nelle ultime 3 partite. Gli empolesi, tra pullman, pulmini e macchinate, sono 400, forse qualcosa di più. E’ la trasferta empolese più numerosa, per ora, del 2022/23. Buona davvero quindi la presenza degli empolesi.

Il tifo azzurro quest’oggi è davvero ben coordinato, ben fatto, coadiuvato da qualche bandierone sempre sventolato. Un sostegno piuttosto costante, anche se per loro volge subito male, con due gol presi subito, entrambi di testa su calcio d’angolo dalla solita parte, quasi fotocopia, il primo di Ibanez al 2°, il secondo di Abraham al 2°, che avrebbero buttato giù un toro, ed invece sia la squadra, che dopo poco comincia a macinare gioco, sia il contingente ultras azzurro che si rialza e ricomincia a tifare, reagiscono bene. Verso la fine del primo tempo l’Empoli sfiora il bersaglio grande in tre occasioni, specie con un bolide di Akpa Akpro a fil di palo. Mentre a inizio secondo tempo è il portierone empolese Guglielmo Vicario che si supera con tre parate, una dietro l’altra, nella stessa azione, meravigliando l’’Olimpico’. Gli Ultras empolesi decidono di fare il classico coro “Forza azzurro!”, se non che anche i romanisti decidono di fare un coro quasi simile, il “Forza Roma! Roma campione!”. Si decide, nell’ambiente del tifo empolese, di farlo lo stesso: quando vociano i tifosi azzurri, sta zitta la Curva Sud, e viceversa. E il coro empolese certo non sfigura, anche se quello romanista è sicuramente più forte. L’Empoli prende in mano il pallino del gioco, attacca di più, ma conclude poco dalle parti di Rui Patricio. Il tifo azzurro continua ad essere convincente, si esprime su livelli alti. Belli i cori per i diffidati. Sicuramente si può considerare la Maratona “Emiliano Del Rosso” formato trasferta, su livelli di tifo più che buoni.

I romanisti partono benissimo con cori a ripetizione, gli inni li cantono tutto lo stadio, specie il “Roma, Roma, Roma”, in simultanea a una sciarpata che fa davvero accapponare la pelle e i boati ai due gol subitanei sono una sorta di continuazione ai cori iniziali. Ma mano mano che passa il tempo il tifo si affloscia un po’, diminuisce d’intensità, anzi, si può dire che delude un po’, viste le pause un po’ troppo prolungate. Verso la fine si rianima, anche la Curva Nord aveva fatto qualche coro fino lì e li ripete alla fine. Per la tifoseria romanista possiamo comunque dire che si è espressa con un tifo buono, con un grandissimo sventolio incessante di bandieroni, a tratti più che buono. Purtroppo sabato in tarda serata nella capitale quelli della Stella Rossa Belgrado hanno teso un agguato ai tifosi della Roma. Non c’era in programma Roma-Stella Rossa ma “solo” Roma-Empoli. Eppure una 40ina di sostenitori della Stella Rossa hanno attaccato, sorpreso il gruppo “Fedayn” con aste, bastoni e forse anche con picconate, hanno rubato loro con violenza anche il borsone che conteneva alcuni striscioni, l’obbiettivo era quello, tra i quali quello del gruppo e “Brigata Roberto Rulli”, il fondatore principale del gruppo, scomparso diversi anni fa, esposto sempre sotto il tabellone della Curva Sud. Il bollettino degli scontri di sabato in piazza Mazzini, vicino lo stadio, parla di una decina di feriti. Ma c’è un sottile, ma neanche tanto, intreccio che lega gli scontri di Roma, con la faida aperta tra i tifosi della Roma e quelli del Napoli, ovviamente parliamo di tifosi violenti. Tutti vestiti di nero i tifosi serbi, rimasti in Italia dopo aver seguito la squadra di basket, impegnata in Eurolega a Milano con l’Olimpia, sono gemellati con la Curva B del Napoli.

Come già successo in occasione degli scontri in autostrada tra romanisti e napoletani, la faccenda non si è ovviamente chiusa con le denunce e i rilievi del caso, da parte delle forze dell’ordine. In rete infatti c’è aria di vendetta tra i social dei tifosi giallorossi. Specie se quello striscione rubato dovesse riapparire a Napoli. “Riprendere gli striscioni” per ora è l’unica priorità dei “Fedayn”, secondo cui i serbi avrebbero potuto contare sul supporto logistico di alcuni ultrà del Napoli. Che tra l’altro smentiscono la cosa. Per dare subito una risposta, domenica notte i “Fedayn” hanno incontrato nel proprio quartiere, il Quadraro, gli Ultras della Lazio. Durante il summit potrebbe essere stato concordato un piano d’azione, nonostante la rivalità cittadina, per vendicare l’attentato. Tante tifoserie hanno espresso massima solidarietà ai “Fedayn”, gli interisti anche con un comunicato ufficiale, e ora c’è il rischio che ultras di diverse città si mettano in viaggio verso Belgrado per vendicare insieme “un attacco giudicato unilateralmente vigliacco ed estraneo ai valori della cultura ultras”. Tra l’altro i romanisti hanno un’amicizia coi tifosi della Dinamo Zagabria, croati e quindi nemici storici dei serbi della Stella Rossa. Le mappe del tifo aprono scenari inquietanti di possibili intrecci internazionali.

Uno sguardo altrove…: 11.189 spettatori ufficiali per l’anticipo del sabato alle 15 CREMONESE-LECCE. Vietata la trasferta ai leccesi residenti in Puglia, un brutto colpo, che ha trovato piena solidarietà nei grigiorossi, che per tutta risposta non sono entrati neanche loro allo “Zini”. Erano abbastanza comunque i tifosi leccesi non della Puglia che conseguono un importante vittoria. I cremonesi non bissano la vittoria 1-2 a Roma di mercoledì 1 febbraio scorso, purtroppo per loro. Tantissimi gli atalantini a Reggio Emilia per SASSUOLO-ATALANTA, in pratica è come se giocassero in casa, ma la gara cambia quando viene espulso l’atalantino Maehle dopo una mezz’ora a favore degli emiliani. Più del solito i sassolesi nella Curva Sud casalinga, anche se nulla di che. Un po’ meglio comunque sì. Settore ospiti vuoto ma gremita la Tribuna di napoletani, non residenti in Campania, che intonano poco prima dello 0-2 il coro “’O surdato ‘nnamorato” per SPEZIA-NAPOLI, lunch-match della giornata. I partenopei fanno festa soprattutto sullo 0-3. Gli spezzini eseguono una bella sciarpata iniziale; la “Ferrovia” è quasi gremita. Purtroppo in totale controtendenza con quanto successo durante il riscaldamento, quando Victor Osimhen colpisce con una pallonata una signora sulle Tribune e lui scavalca la Gradinata e va a scusarsi con la signora in causa, la Curva “Ferrovia” durante la partita si sono registrati cori indecenti contro Maradona, Napoli e Spalletti. Proprio lo scorso anno in occasione dell’ultima giornata di campionato, Spezia-Napoli fu sospesa per alcuni scontri tra le tifoserie. Dalla bocca degli Ultras Spezia, immancabili i cori contro la città di Napoli e sul solito becero augurio di un’eruzione del Vesuvio.

Alle 15 si gioca l’unica partita TORINO-UDINESE, davanti a 16.620 spettatori ufficiali, ma i friulani visto l’orario e il giorno in cui si gioca, non sono poi tanti e non si sentono praticamente mai. Bello comunque lo stendardo “Tifo la squadra della mia città”. Durante la partita monologo dall’inizio alla fine dei torinisti. La curva “Maratona” è davvero in forma, sfoggia davvero un gran tifo dall’inizio alla fine. I bolognesi a Firenze, per FIORENTINA-BOLOGNA, riempiono quasi interamente il settore ospiti, ma gli Ultras sono nello spicchio a confine con la Maratona, ed è anche il più pieno. Fanno sul serio dopo l’1-2 definitivo, fino ad allora erano stati altalenanti. Nel finale sono autori di un bel tifo. 30.546 spettatori ufficiali con la Curva “Fiesole” che nel complesso incita di più: bellissima sciarpata iniziale e grande sventolio dei bandieroni. Danno una bella spinta alla compagine viola, non c’è che dire. “Meazza-San Siro” gremito per il derby di ritorno INTER-MILAN, posticipo della domenica sera. Nettamente meglio il tifo nerazzurro, ovviamente a grande maggioranza giocando in casa, rispetto a quello rossonero. La coreografia interista è anche migliore, spettacolare, su tre anelli, con un enorme biscione a chiazze nere e azzurre, “affamato”; agli estremi, nella parte superiore, cartoncini bianchi. Sotto il biscione una gigantesca bocca che inghiotte i colori nero, rosso, viola, bianco, ai lati di nuovo colori nerazzurri. Splendido lo sventolio dei bandieroni. Striscioni di sfottò “Bilanista getta il Tampax il ciclo è finito”, “Tradizione meneghina una mia coreografia, tutta qua la tua fantasia?”, “Vestirti di nero il tuo capriccio ma chi sei, Enzo Miccio?”. Coreografia milanista al secondo anello della Sud: su sfondo di cartoncini rossi, scritta di cartoncini bianchi “Forza Diavolo”, contornata di nero, e alla balaustra lo striscione “Orgoglio e milanismo”, scritto in bianco su sfondo nero; agli estremi lo stemma dello scudetto e lo stemma di Milano. Striscione di sfottò all’ingresso in campo delle squadre per il riscaldamento “I campioni d’Italia salutano i campioni d’Arabia”, con riferimento alla Supercoppa Italiana vinta 3-0 dall’Inter a Riad, in Arabia Saudita, per loro poca cosa rispetto allo Scudetto. 20.329 spettatori ufficiali al “Bentegodi” per il posticipo del lunedì alle 18,30 HELLAS VERONA-LAZIO, con la presenza buona dei laziali, vista anche la collocazione infelice della partita. Buon inizio dei veronesi, ma si fanno sentire anche i laziali. I veronesi hanno voglia di tifare, e il loro è davvero un grande tifo, come sanno fare. Alla fine viene fuori un 1-1 che i veneti non disdegano. Buono anche il tifo laziale. Sfuma la partita con il coro “Alè forza Verona alè, forza Verona alè, forza gialloblù, gialloblù, gialloblù, gialloblù”.

Oltre 2mila sampdoriani in Brianza per il posticipo del lunedì alle 20,45 MONZA-SAMPDORIA, un numero sbalorditivo. Quasi 12.000 gli spettatori totali. Larghi vuoti nei Distinti. Si fanno sentire di più i monzesi, dopo s’intuisce che c’è una gran voglia di tifare da una parte e dall’altra. Poi per un po’ più potenti i monzesi, l’1-1 fa cantare i biancorossi. Piuttosto originali gli striscioni doriani “Ignoranti”, “Vecchie Facce” e “Ovunque tu sarai sarò”. Delirio nel settore ospiti dopo l’1-2, con doppietta di Gabbiadini. Sul finire si intensificano molto i cori dei doriani, ma allo scadere, clamoroso: rigore su Petagna per il Monza, che Pessina trasforma e che rincuora la Curva “Davide Pieri”. Il posticipo del martedì sera è SALERNITANA-JUVENTUS, che si gioca davanti a circa 29mila spettatori. Bello il tifo granata fin da subito, con bella presenza dei bandieroni nel piano inferiore della Curva Sud. Sullo 0-2, ed anche sullo 0-3 definitivo non si arresta il tifo salernitano. Gli juventini prendono buona parte del settore ospiti, si fanno sentire ogni tanto, qualche bandierina e qualche tricolore. Poco compatta la sciarpata sul finire della partita, che termina con un importante vittoria della Juve.

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3 Commenti

  1. Mi dispiace contraddirti
    Se dici del 2023 ci sta
    Ma nel campionato attuale alla Spezia si era leggermente un 100io in più io li ho fatti entrambi quindi te lo garantisco….

  2. Non sono empolese e neanche tifoso dell’Empoli ma i tuoi articoli li ho sempre apprezzati tanto, come quando negli anni 90 compravo supertifo in edicola ,grazie!
    P.s lo sanno tutti che lo striscione dei Fedayn é in mano empolese……ahahah, un salutone Sandro da Tavarnelle.

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