Una rubrica a cura di Claudio “Freccia”

Incontro interessante che si gioca di venerdì 21 ottobre 2022 alle 20,45, valevole per l’undicesima giornata del campionato di Serie A di calcio 2022/23, tra due squadre che nell’ultima giornata disputata si sono risollevate, vincendo entrambe per 1-0 le rispettive partite (l’Empoli in casa col Monza, la Juve vincendo il Derby della Mole col Torino). La collocazione della partita non è il massimo: la Juve deve giocare martedì sera, 25 ottobre ‘22, un’importante gara da dentro o fuori a Lisbona, da vincere per alimentare ancora le (poche) speranze di passare agli ottavi di Champions League, è vero, ma non si poteva giocare di sabato come ha fatto il Milan, anch’esso impegnato martedì sera in Champions? Lo “Stadium” presenta qualche vuoto di troppo, anche se gli spettatori ufficiali sono ben 37.771 (evidentemente più di qualche abbonato alla Vecchia Signora è rimasto a casa).

I gruppi Ultras della “Maratona Emiliano Del Rosso” hanno stabilito, prendendo una sofferta decisione, di non partecipare alla trasferta di Torino all’’Allianz Stadium’, per una serie di motivi. Il motivo principale è l’obbligo di registrarsi online sul sito della Juventus F.C. prima di acquistare il biglietto per il settore ospiti. Poi ci sono altri motivi: il divieto di introdurre all’interno dello stadio normali strumenti di tifo, quali striscioni, tamburi, megafoni e bandieroni, e di sedersi sulla ringhiera che divide il settore ospiti dal campo di gioco. Gli Ultras empolesi hanno seguito l’esempio di altre tifoserie che hanno disertato la trasferta allo “Stadium” nel recente passato, ad esempio quella bolognese, o che lo faranno tra circa due settimane, come solertemente annunciato, cioè quella interista. Ciò nonostante sono circa 70 gli empolesi che prendono posto nel settore ospiti, perlopiù semplici tifosi e famiglie in gita per i fatti suoi. Manca ovviamente una guida che faccia cantare la gente. E’ in delle serate come questa che si nota maggiormente la (non) presenza degli ultras. Da ricordare che anche lo scorso anno, esattamente il 28 agosto 2021, il tifo organizzato era assente, ma il match andò ben diversamente con l’Empoli di Andreazzoli che vinse 1-0 alla seconda giornata, con un gol di Leonardo Mancuso al 21°.

La curva Sud juventina anche oggi non è compatta e tifa ad intermittenza. Entrano solamente pochi ultras, perlopiù del gruppo “Viking Juve”. Quando dicono di cantare, cantano anche forte, soprattutto quando la squadra attacca e gioca bene, comunque in maniera disordinata e altalenante. Comunque la prova della curva Sud è da considerare appena buona. Esposte dai gruppi entrati alcune pezze, come “Ciao amico Enrico. Milano 1986”, “Barletta”, “+39 rispetto”, “Andria presente”, “Ragazze Andriesi”, “Alberto vive”. Gli Ultras solitamente non entrano protestando per il caro-biglietti imposto dalla dirigenza e da Andrea Agnelli. C’è comunque da evidenziare, a monte di tutto questo, che lo scorso 15 ottobre, prima di Torino-Juventus, una 40ina di tifosi bianconeri si sono affrontati fuori dagli spalti dando vita ad una rissa. Partite le indagini della Digos per risalire ai responsabili, è emerso che tra i coinvolti c’erano i “Drughi”, gruppo principale della Sud, e alcuni uomini di “La 12-Curva Sud”, gruppo fondato da due soggetti che dai “Drughi” hanno preso le distanze; insieme a loro anche diversi esponenti di “Tradizione” ed “Antichi Valori”. Una vera e propria faida interna, una resa dei conti per vecchie ruggini, un confronto per la leadership del tifo, per il controllo della curva. L’inchiesta “Last Banner” mise sotto scacco gli ultras bianconeri, indagini che svelarono intimidazioni e ritorsioni scattate nel 2018/19, dopo che la società, su richiesta della Questura, aveva interrotto privilegi e concessioni ai gruppi del tifo organizzato.

La vicenda approdò in tribunale trascinando sul banco degli imputati i principali leader e “colonnelli” dei gruppi. E il processo, concluso nell’ottobre 2021 con una sentenza destinata a far storia, ha considerato i Drughi Juve “un’associazione a delinquere finalizzata all’estorsione”. Lo storico, indiscusso leader dei “Drughi”, Dino Mocciola, pur condannato a 4 anni e 10 mesi nell’ambito del processo suddetto, è ancora colui che decide “chi tifa, quando e come”.

Uno sguardo altrove…: L’anticipo del sabato alle 15 è SALERNITANA-SPEZIA, con gli spezzini che hanno affrontato la trasferta all’’Arechi’ in numero piuttosto modesto per le loro potenzialità. Alcune pezze sono tenute a mano, altre posate per terra. Anche vocalmente non sembrano in giornata. Quello che si dice di buono su di loro oggi non l’hanno confermato. La Sud di casa è bella piena, mentre nei Distinti c’è qualche vuoto di troppo. Si canta molto come sempre, tanti i cori che partono dalla parte inferiore della curva. Si confermano sicuramente tra le migliori tifoserie, bello e prolungato lo sventolio dei bandieroni. Importante supporto alla squadra che incamera tre punti vitali. Anche i monzesi al “Meazza-San Siro” per MILAN-MONZA non sono tantissimi, potrebbero essere di più vista la vicinanza (anche se in Brianza tanti tifano Milan, Inter e Juve, va detto): occupano circa metà del settore ospiti e sono autori di un buon tifo, si impegnano e cercano di farsi sentire. Salutano l’ingresso delle squadre con una coreografia semplice ma di buon impatto, con bandierine bianche nella parte superiore del settore, e rosse nella parte inferiore. Realizzano anche una bella sciarpata, destando una buona impressione. Milanisti che ancora una volta si confermano ad altissimi livelli, la Curva Sud di Milano è ancora protagonista, con un grande tifo. Bellissimo lo sventolio continuo dei bandieroni. La curva rossonera è sicuramente tra le migliori in circolazione, forse la migliore, ora come ora, in Italia, dove in pochi possono stare al suo passo. 72.938 gli spettatori ufficiali presenti.

L’anticipo del sabato sera è FIORENTINA-INTER (36.700 spettatori ufficiali), che passerà alla storia, oltreché per lo spettacolo offerto dai 22 in campo, soprattutto per il gol di Mkhitaryan realizzato all’ultimo minuto del recupero, dopo che il fiorentino Jovic aveva fatto il 3-3 al 90°, risultato che a quel punto sembrava il più giusto, e anche per la “svista” della squadra arbitrale in campo e del Var, che non hanno espulso l’interista Di Marco per un’entrataccia su Bonaventura, dopo avere accordato giustamente il rigore. La Curva Nord interista decide di disertare la trasferta di Firenze perché gli era stato promesso che 140 biglietti mancanti per la partita di stasera, sarebbero stati recuperati dal settore cuscinetto di fianco al settore ospiti, che il questore di Firenze ha deciso di negargli. La cosa sembra un po’ pretestuosa e decisa all’ultimo momento, comunque “altri” interisti riempiono quasi per intero il settore ospiti, a parte qualche vuoto, peraltro piuttosto evidente nello spicchio che confina con la curva “Ferrovia”. Lasciato un piccolo vuoto simbolico nell’altro spicchio, dove sarebbe stato esposto lo striscione “Curva Nord”. Gli ospiti non stanno a guardare, il settore si agita, parte qualche coro ogni tanto, come il “Chi non salta è un fiorentino” poco dopo il 2-3, e dopo l’incredibile 3-4 esplode letteralmente. Momenti di tensione quando un tifoso nerazzurro, non nel settore ospiti ma in Maratona, gioisce in modo particolarmente vivace e viene spintonato da uno, forse più, supporter della Viola, quando, con la maglia numero “32” di Dimarco, si sta dirigendo verso l’uscita. A quel punto un altro tifoso viola urla “Buttalo di sotto Dimarco, buttalo di sotto” a chi è nelle vicinanze dell’interista. Le immagini sono al vaglio della polizia. Davvero bella la coreografia della curva “Fiesole”: striscione grande ai piedi di essa a incitare la squadra, fisso durante la gara, “Giunto sulle nostre sponde il nemico getta scudo e spada e s’arrende”; bande di bandierine viola e bianche nel Parterre; a centro curva in basso un bellissimo telone con immagini del 1500, con tanta gente raffigurata; dintorno tante plastiche marroncine a rappresentare le antiche mura cittadine, circondate dai colori viola, bianchi all’estremità della curva. Il riferimento è all’assedio di Firenze (ottobre 1529-agosto 1530) da parte delle truppe di Carlo V. La “dolce libertà”, di cui parla lo striscione apparso poco prima della coreografia, è quella per cui combatte la città. Di lato è esposto lo striscione “Da un grande uomo s’impara anche quando tace. Ciao Elio”. Non sono esposti striscioni dei gruppi essendo la “Fiesole” ancora in protesta per le 25 diffide piovute recentemente per “Adunata sediziosa”. Non viene quindi imputata nessuna condotta violenta, neanche di tipo verbale, ma si imputano presunte intenzioni. A tal proposito viene esposto lo striscione “Curva Fiesole: adunata sediziosa dal 1973” (anno della nascita degli ‘Ultras Viola’). Sul 2-2 (da 0-2) di Ikone esplode il “Franchi”, poi grande tifo, complice una bella Fiorentina. Al 3-3 riesplode lo stadio, con torce accese in “Fiesole”. Bellissimo il coro verso la fine “Alé Viola alé alé”. Subito dopo si avvera l’incredibile: 3-4 per l’Inter che gioisce sotto il settore ospiti. Minicoreografia dei “Quelli di sempre”, assiduo gruppo viola che festeggia il decimo anniversario.

Non tantissimi, ma neanche pochi, i torinisti alla “Dacia Arena” per il Sunday-lunch UDINESE-TORINO. Sono piuttosto belli da vedere e compatti; offrono un buon tifo, esponendo diversi striscioni e pezze, quali “Orgoglio Granata”, “Atena”, “Csrp”, “C.a.s.t. 1983”, “U.G.” (Ultras Granata), “Tennent’s Group”, “Ruvidi”, “Torino 1906”, “Forza Toro”, “The Old Crew Torino-Terraces Gentlemen”, “Toro Club Renate”, “Cross Cuild”, “Fedelissimi Granata”. Lo stadio è piuttosto pieno, il tifo dei locali è buono, anche se comunque niente di trascendentale. Il pubblico friulano risponde “presente” con un bel coprisettore anche nei Distinti e tanti bandieroni sventolati in curva Nord. La classifica gli sorride ancora nonostante il brutto kappaò. Di domenica alle 15 si gioca solo BOLOGNA-LECCE, coi leccesi che sono circa 1.500, accendono diversi fumogeni e fanno un tifo molto buono, anche e soprattutto quando la loro squadra si trova sotto di due gol (2-0 sarà il risultato finale). Molti gli stendardi leccesi belli, alcuni anche originali: “Pazzi pé lu Lecce”, “Ridotti a stozze”, “Curva Nord Lecce”, “Ringo Boys”, “Sempre tu fin da bambino”, “Riottosa Passione”, “Io, papà e il nostro Lecce”, “Inferno Giallorosso”, “Ovunque e comunque avanti Lecce”. C’è un buon afflusso di pubblico oggi al “Dall’Ara”, con 24.206 spettatori ufficiali: i bolognesi sentono l’importanza della posta in palio e offrono un tifo di buonissimo livello, cantando molto e sventolando i numerosi bandieroni. Una partita che dunque ha offerto buoni spunti Ultras, col Bologna che fa festa con i suoi tifosi per una vittoria importante. Tanti anche i laziali a Bergamo per ATALANTA-LAZIO, dove occupano quasi tutto il settore ospiti e tifano costantemente, sono belli da sentire e da vedere, con lo sventolio dei numerosi bandieroni. In bella evidenza anche lo striscione del “Sodalizio”. Tra i bergamaschi c’è da segnalare un gruppo di giovani ragazzi che sta cercando di prendere in mano la curva maggiore, diffondendone la notizia anche con un comunicato, dopo lo scioglimento, nel settembre 2021, dei “Curva Nord Bergamo”. Bellissima la sciarpata della Nord all’ingresso delle squadre in campo, mentre la Sud, capitanata dai “Forever Atalanta”, alza il grosso striscione “Vinci per noi magica Atalanta”, frase che in Nord è fissa ai piedi della curva. Alcuni fumogeni accesi dopo lo 0-2 dalla Nord.

61.633 spettatori ufficiali all’’Olimpico’ per il posticipo della domenica sera ROMA-NAPOLI. Ricordato dalla Curva Sud durante il primo tempo Francesco Valdiserri, lo sfortunato diciottenne tifoso della Roma, tragicamente investito da un’auto impazzita durante la settimana precedente la partita, con lo striscione “Per sempre con noi, ciao Franci”. Curva Sud in fermento e molto colorata, è sempre un bel vedere con tantissimi bandieroni e qualche fumogeno, anche se non si esprime al massimo. La tensione a tratti sembra bloccare il fiato in gola. Diversi cori anti-napoletani secondo il classico repertorio. Vietata la vendita dei biglietti ai napoletani residenti nella regione Campania. Circa 600 i tifosi napoletani presenti, residenti fuori dalla Campania, collocati nei Distinti Nord e, sparsi, in Tribuna Montemario. Non essendo Ultras tifano a tratti. Gioiscono pazzamente per l’importantissima vittoria, che conferma il primato solitario in classifica del Napoli, a +3 sul Milan e +5 su Lazio e Atalanta, le inseguitrici più immediate. Il posticipo del lunedì alle 18,30 è CREMONESE-SAMPDORIA, definita dal mister della Samp, Dejan Stankovic, “Il derby delle ultime”. La posta in palio è alta, si gioca davanti a un buon pubblico e, soprattutto, con circa 3mila tifosi sampdoriani presenti, davvero da ammirare se si pensa alla collocazione della partita certo non favorevole. Sono autori davvero di un grande tifo, sempre convincente e trascinante, ancor di più dopo lo 0-1, che sarà anche il risultato finale, firmato da Colley al 78°. All’entrata delle squadre in campo propongono un bel bandierone coprisettore, circondato da tante bandiere, sventolate poi continuamente durante l’arco del match, com’è loro caratteristica. Qua e là accendono fumogeni. Bella piena anche la Curva Sud di casa, che inizialmente offre una splendida sciarpata, condita da qualche fumogeno. I cremonesi cercano in tutti i modi di portare la “Cremo” alla prima vittoria, dandoci dentro col tifo fin dall’inizio. Dopo lo 0-1 però accusano il colpo, quasi ammutolendo. Purtroppo per loro arriva un’altra sconfitta. I veronesi a Reggio Emilia, per il posticipo del lunedì sera SASSUOLO-H.VERONA, sono quasi un migliaio e occupano la parte superiore del settore loro riservato, sostenendo la squadra con un tifo degno della loro tradizione, cantando assiduamente fino alla fine, alzando i decibel specie dopo l’immediato vantaggio. Il Sassuolo la ribalta per la gioia dei suoi invero non molti Ultras, che però cercano di farsi sentire, riuscendoci a volte, nelle poche pause dei veronesi. Sono comunque da elogiare per la caparbietà e l’impegno che ci mettono.

Articolo precedenteNews da Bergamo
Articolo successivoDal Campo | Dubbio sulla trequarti

10 Commenti

  1. Il tifo dei gobbi nonostante primeggino nelle parti alte della classifica da sempre e con tifosi in gran parte d’Italia in maggioranza al sud , sono ridicoli tifoseria scarsa e di basso livello , mi aspettavo di più dai GOBBORRA.

  2. la verita sulla “batosta” gobba e’ che:
    i korzee (quello vero con C e I) e’ ilpiu grande antigobbo del pianeta.

    dando per quasi inutile la partita e raccattandoci du soldini a dagliela vinta, ha pensato bene di piglia’ un imbarcata in maniera da fagli sembra’ che eran diventati dei ganzi.

    volevo anticiparvi la batosta che piglieranno quei falliti a lisboa. chiedo scusa

  3. Deuna Freccia sempre a elogiare quei 4 scannagatti della Mapei …pensa che la Reggiana in serie C ha 5.000 abbonati e loro che lottano per l’Europa sono al massimo in 50 !!!

  4. Noi siamo in declino da diversi anni..in casa si canta in 300 se va bene..due bandiere di numero..si può dire che tra serie A e serie B siamo tra quelli peggio organizzati e tra i meno calorosi..non si fa un coro a un giocatore da tempi immemori..ormai i fasti degli anni 90 primi 2000 son passati e credo che non torneranno più.. peccato perché il potenziale ci sarebbe..

  5. Si infatti…anche quella di “Tifiamo la maglia e non i giocatori” x me e’ una mezza ca zza ta…
    Detto questo..che e’ vero..lo penso anche io…quest’anno si respira un aria diversa….c’e’ e sta ritornando piu entusiasmo…va riconosciuto. Piu gente..piu passione piu calore…NON MOLLIAMO

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here